Su questo forum il dibattito in tema politico o sul tema della guerra é un continuo dire "tu sei nel torto, io ho ragione" con toni a volte non accettabili, che ho seri dubbi le persone userebbero di persona. Senza contare il continuo intervento a sostegno sempre delle stesse tesi, sempre nello stesso modo, sempre con un'aria da "so tutto io". Praticamente si parla di politica o di guerra come lo si fa di calcio, tu sei mio avversario e stop, mica cambio la mia squadra io.
Va benissimo che tutto questo sia permesso: chissà se poi i risultati che vediamo in Italia in tanti settori non dipendano proprio dal fatto che NOI siamo cosí.
Ti propongo di scoprire le carte perché altrimenti non ci capisco granché e inoltre secondo me, pur concordando sul discorso della polarizzazione, quello che hai scritto può essere interpretato a piacimento da chiunque adattandolo in un modo tale che ai propri occhi il soggetto che legge non ne risulti mai toccato.

Per scoprire le carte intendo per esempio che adesso in questo senso mi metto in gioco: nel topic della guerra hai notato qualche mio post nel quale hai avuto l'impressione che avessi quell'atteggiamento? Può essere che non me ne sia accorto eh, fammi sapere senza problemi quello che hai notato in proposito. Ti posso dire che di persona su certe cose molto probabilmente avrei lasciato perdere molto prima, inoltre la forma scritta mi permette di fare discorsi più ragionati nel tempo.
Di nuovo per quanto riguarda me, dato che mi sembra di non aver mai insultato nessuno e dato che mi sembra di aver riproposto aperture verso persone con le quali ho avuto anche dei diverbi, dal mio punto di vista, se qualche utente mi ha bloccato o se mi ignora continuando nel frattempo a lanciarmi frecciatine per vie traverse, cioè senza quotarmi e con l'uso tattico del "si" impersonale per nascondere il riferimento preciso, allora ritengo questa essere la massima espressione della polarizzazione del dibattito con annessa squalifica irreversibile dell'interlocutore derubricato ormai ad "eretico" a tal punto, appunto in quanto portatore di eresie, da non voler nemmeno più leggere i suoi post (senza, ovviamente, quello che io ritengo personalmente essere un buon motivo - e non sto dicendo che non esistano buoni motivi). Dopodiché non importa con quanta insistenza io provi a recuperare riproponendo il dialogo con umiltà autentica, perché verrà comunque considerata falsa modestia essendo ormai bollato ed incasellato come utente insopportabile ed irritantissimo oltre un punto di non ritorno già superato (oltre che, se dico queste cose, vittimista).
Altro esempio di polarizzazione (a mio avviso): ho percepito che, se vengo considerato un chierichetto di Vittorio Emanuele Parsi, allora questo d'ora in avanti sarà considerato il mio ruolo e non mi sarà permesso di uscirne in quanto tutto ciò che dirò da quel momento in poi sarà declinato in base a questa concezione che altri hanno di me. Il risultato è quindi che quando faccio
un post come questo in cui cerco di inserire in una visione un po' più grigia e sfaccettata l'espressione "guerra per procura", magari (non so, è solo una supposizione) per chi mi polarizza possa essere o spiazzante o comunque da ignorare, da far passare in sordina, in quanto starei uscendo dal seminato che è stato prestabilito per me e starei creando delle crepe nel ruolo polarizzato che mi è stato assegnato. Cioè io devo stare al mio posto, il posto di quello che dice e "si beve" soltanto "la difesa della democrazia", ed in tal modo, chiudendomi in questo spazio polarizzato e semplificato del mio pensiero, chi vuole andarmi contro a prescindere può usare sempre le stesse accuse all'infinito e sembra quasi (altra mia supposizione) che sia inconcepibile considerare la guerra, per certi versi, una guerra per procura e al tempo stesso tendere a pensare che le armi servano. Sembra che questa combinazione di idee per alcuni sia inconcepibile.
Ah, altra cosa su cui potrebbe valere la pena soffermarsi secondo me è l'emarginazione/snobismo della sospensione del giudizio forse in quanto visto come debolezza. Non si vuole apparire indecisi, bisogna avere le idee chiare ed è così che si fa la figura dell'intellighenzia vincente che il popolino deve seguire. Quindi per esempio quando (eh, posso citare chiaramente evitando il "si" impersonale tattico?) Cart dice "noi poveracci" (potrei linkare il post a cui mi riferisco eh) ovviamente intende "tutti - io". Sul mio conto per esempio posso dire che non ho ancora risposto a Pedro932 nel topic LGBTQ+ in merito a quello che mi ha chiesto su quel caso limite (vabbé, non so se hai letto) sia perché non ho un'idea precisa (andando sulla fiducia potrei concordare con Snow in quanto credo abbia speso più tempo di me a studiare la materia) sia perché non ho ancora finito di guardarmi la versione estesa (che non è stata postata) dell'intervista alla madre e volevo sentire meglio le sue spiegazioni (ma anche dopo di questo potrei comunque limitarmi ad un "non lo so", che non è imbarazzante, non ho nessuna "reputazione da forum" da difendere). Per il resto ho letto con attenzione tutto quanto.
Quello che ha scritto Sh@rit durante la pandemia non posso saperlo perché non ho seguito da vicino e con assiduità il topic dedicato in quel periodo, quindi è ovvio che nel porgli quella richiesta di conferma o smentita davo per scontato di fidarmi di lui. Poi non so.