Ma se facessimo un dazi tutti contro gli USA, anvedi poi come iniziano a piagne
Il punto è che, dal punto di vista dell'establishment americano i dazi li ha messi l'Europa per prima e loro stanno solo reagendo.
Mi spiego meglio e, per farlo, la prendo un po' alla lontana.
I dazi hanno lo scopo di rendere i beni esteri più costosi disincentivandone -o rendendo virtualmente impossibile- il consumo. Perché questo? Si possono mettere dazi contro beni esteri per disparati motivi:
- un bene estero potrebbe essere prodotto impiegando manodopera molto più economica rispetto a quella nazionale e, quindi, fatto entrare sul mercato nazionale altererebbe la concorrenza (si parla di dumping salariale);
- simile al precedente ma con un risparmio fiscale (in questo caso si parla di dumping fiscale);
- motivi politici: nonostante l'assenza di dumping da parte del paese estero (rectius: indipendentemente dall'eventuale dumping), si vuole favorire la produzione nazionale (ad esempio, perché i produttori di un determinato bene mi hanno pagato la campagna elettorale o, magari, perché ritengo un certo settore strategico dal punto di vista occupazionale, della difesa e così via).
Bisogna notare due cose:
1. che queste ragioni possono tranquillamente essere concorrenti l'una rispetto all'altra e
2. Che se si parla di una singola categoria merceologica, alla fine, si può anche scegliere di dire "sti cazzi, fate un po' come vi pare" -e anche questa è una scelta politica, sia chiaro, così come lo è l'imposizione di dazi- ma, che se si parla di un insieme di categorie merceologiche si può arrivare a sputtanare completamente la bilancia commerciale estera: banalmente, si importa più di quanto si compra.
Questo è un casino per il PIL, per l'occupazione e per la bilancia (la cosa si collega al post che ho fatto tempo fa sulla svalutazione, se ti interessa).
Lo sputtanamento della bilancia commerciale è esattamente quello che è successo con gli USA: le merci provenienti dall'area euro e, segnatamente, dalla Germania, risultavano più convenienti rispetto alla produzione nazionale e lo sbilanciamenti che ne è derivato non era e non è di gradimento dell'establishment americano. Dico "establishment" perché la cosa parte almeno dall'amministrazione Obama.
La domanda parzialmente interessante sarebbe: perché le merci tedesche erano cosi economiche? Per le solite tre ragioni: euro, riforme Hertz e gas russo economico e di facile installazione. Ci sarebbe molto da dire circa ciascuna di queste ma non è questo il giorno.
Comunque, tornando all'inizio del post, dal punto di vista USA l'eventuale imposizione di dazi è una reazione allo squilibrio creato dalle scelte europee, non è che Trump o, molto probabilmente chi per lui, si è alzato un mattino con la luna storta e ora fa il bimbo dispettoso. Eventuali dazi sono una soluzione spendibile dal punto di vista politico ma è semplicemente un modo per non affrontare la radice del problema e risolverlo con soluzioni che, poi, potrebbero anche rivelarsi sgradite per l'establishment sia USA ma anche europeo.