Io ho non ho detto che chi vuole fermare gli sbarchi è razzista. Ho detto che sono razzisti i leghisti e che "il capitano" adegua la propria retorica al suo elettorato (sì, ok, tu vedi leghisti di buon senso, ci mancherebbe, io però tutti questi leghisti che fanno discorsi di buon senso non li vedo... ).
In ogni caso, te l'ho detto: se per te "fermare gli sbarchi" coincide con "eliminare le ragioni delle migrazioni economiche dando lavoro e salario/pensione dignitosi a tutti a spese del capitale" ok, mi interessa. Se per te fermare gli sbarchi significa "speriamo che decidano di smettere di partire" e "fermiamoli in Libia e poi cazzi loro", be, non mi sembra che sia una grande svolta. Perche, al di là di tutto, non mi sembra che tu stia dicendo qualcosa di diverso rispetto a questo.
Mi pare di aver parlato sempre della prima possibilità, non della seconda. Anche perché se si vuole impedire che partano dai loro paesi, è difficile che possano arrivare in Libia.
Mi sono informato ma evidentemente la tua opinione combacia con quella di Rizzo e Bagnai.
Io aprezzo il professore ma nonostante ciò non ritengo che ogni cosa scritta da lui sia oro colato. Anche lui ha mancanze in determinati argomenti che si traducono in inesattezze.
Non credo ad esempio che Bagnai sia un esperto di robotica ed intelligenza artificiale, così come non lo è Rizzo e questo si traduce nell'enunciazione di teorie utili a dimostrare la loro ragione piuttosto che a fotografare la situazione di un futuro ormai prossimo.
E poi, serve l'Africa per fare deflazione salariale?
Perché, gli studi sulla supposta perdita di posti di lavoro causati dall'automazione li fanno gli esperti di robotica o li fanno gli economisti...?
Il discorso di Bagnai è pura e semplice logica: non puoi determinare gli effetti della tecnologia del domani basandosi sui bisogni di oggi, non ha semplicemente senso. Anche la tecnologia di oggi sarebbe "devastante" se applicata nelle condizioni dei secoli passati, peccato che la storia non funzioni così. Immagino che hai tempi ci fossero anche persone che denunciavano come la rivoluzione industriale avrebbe reso disoccupati millemilioni di persone, eppure siamo ancora tutti qui. Stranamente il progresso tecnologico non solo pone soluzioni ai bisogni del passato, crea anche nuove possibilità. Prima la maggior parte delle persone lavoravano nel settore agricolo, adesso invece è il contrario, e le persone si sono semplicemente spostate a lavorare negli altri settori che si sono sviluppati. Pensare che questa volta sarà diverso perché sì, denota una visione molto miope e a senso unico (o pensi per esempio che i robot si costruiranno da soli, effettuando da sé anche tutte le manutenzioni necessarie?).
Senza contare che secondo me stai sognando se credi che fra 5 anni avremmo il livello di automazione di cui parli, considerando che come riconoscono tutti gli economisti - anche i liberisti (che però lo vogliono) - un mercato del lavoro flessibile e il conseguente lavoro a buon mercato disincentivano gli investimenti in innovazione (e quindi hanno effetti negativi sulla produttività). Per quanto magari possa essere una sorpresa per te, assumere quattro poveracci per qualche tempo resta (e resterà) sempre molto più conveniente dell'acquistare futuristici robot. Questo lo vediamo per esempio nel settore agricolo, in cui molti imprenditori non utilizzano certo avanzati macchinari ma lavoratori - magari pesantemente sottopagati (e per la maggior parte stranieri) - per effettuare le raccolte.
Oltretutto ti sei voluto attaccare a quell'esempio specifico di Rizzo (che gli sarà venuto in mente lì su quattro piedi) quando quello che conta è il succo del discorso. Non mi pare difficile da comprendere che se in un paese con alti livelli di disoccupazione e sottoccupazione, tu vai ad aggiungere centinaia di migliaia di individui che hanno bisogno di vivere e che sono disposti ad accontentarsi di bassi salari e diritti, perché provengono da realtà in cui queste cose non sono in paro con le nostre, questo non può ovviamente avere effetti positivi sulle retribuzioni dei lavoratori, non credi? Eppure di questo c'è né un esempio diretto nel post che ti ho linkato. Credi forse che il fatto che un imprenditore possa assumere per la sua struttura ricettiva personale a gratis (pagati dallo Stato 500 euro al mese) non abbia conseguenze di alcun tipo per i lavoratori autoctoni? Pensi che lo stesso imprenditore (parlando in maniera generica, quello del messaggio per fortuna è onesto e non ha voluto approfittare dello schiavismo 2.0) abbia alcun incentivo ad assumere lavoratori italiani, e anche se lo facesse, credi forse che li pagherebbe molto più di quei 500 euro, quando l'alternativa è 0 euro? Cioè non è che servano chissà quali conoscenze economiche per capire una cosa simile, basta saper fare 2+2.
L'Africa è solo un ottimo bacino di persone con minori standard di vita disposti a venire qui perché illusi dalla prospettiva (legittima) di poter vivere una vita migliore. Ma la nazionalità (od il colore della pelle, visto che alla fine si finisce sempre lì) non contano un ****, quello che conta è solo che il lavoratore straniero sia in uno stato di bisogno tale da essere disposto ad abbassarsi sotto la soglia che i lavoratori autoctoni accetterebbero. Infatti anche i giovani italiani che scappano da qui verso altri paesi quale la seria Germania, vanno ad alimentare di fatto lo stesso meccanismo perverso:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/12/berlino-gli-italiani-disillusi-pagati-in-nero-sfruttati-imparare-tedesco-fatica/1578094/