Quello sicuramente, pero` andare a rimarcare l'ovvio in un momento del genere non so quanto sia positivo per i rapporti che hanno Usa e Cina.
Poi che probabilmente il viaggio sia stato mezzo pianficato ci posso anche credere (soprattutto dopo la frase chi gioca col fuoco prima o poi si brucia) ,e visto il solito livello di folklore (cararmati in spiaggia, li amo quanto fanno queste cose) e visto chi viaggiava , pero` bo per me ad oggi rimane una cosa abbastanza nosense per lo meno vista da qua, poi magari in Usa qualcosa sposta, anche perche gia sembra abbastanza tutto rientrato.
Di certo non è una cosa positiva, ed è infatti dibattuta sia all'interno delle forze politiche americane che di quelle taiwanesi. Quello che dico, però, è che il contesto è importante.
Il viaggio era pianificato da tempo, così come rimango dell'idea che Biden e Xi ne abbiano ampiamente discusso. Le dichiarazioni sono state forti e così pure le risposte, ma ripeto che non sono necessariamente rappresentative di uno scontro imminente. Per dire, il 1 agosto è la festa nazionale delle forze armate, e la Cina aveva già pianificato delle esercitazioni dal 2 al 9 agosto. La visita della Pelosi ha influenzato la natura e il dispiego di queste? Probabilissimo, però quel video del carro armato in spiaggia non è una diretta conseguenza.
Può apparire una cosa fine a sè stessa, incluse le rispettive reazioni e dispiegamenti vari di forza? Certo che può sembrare così, alla fine c'è una forte dimensione cerimoniale che vuole dimostrare quanto le due forze non siano disposte a mettere in discussione i loro punti fermi.
Non fraintendetemi, non voglio minimizzare o dire che quanto accaduto non sia grave, perchè è grave. Dico solo che questa gravità và inserita in una cornice consuetudinaria, senza la quale rimane soltanto una parvenza di caos e imprevedibilità che non rispecchia il contesto. Soprattutto quando c'è di mezzo la Cina.
Quanto fa parte di un linguaggio frequente una wannabe sottile e velata spacconata come "meglio non giocare/scherzare col fuoco" nelle dichiarazioni di Xi Jinping? O ancor prima, a monte: secondo te è da interpretare anche come una wannabe sottile e velata spacconata oltre alla versione ufficiale che la definisce un "ammonimento"? Fermo restando che non so cosa essa debba comportare nel concreto fuorché, magari, il ribadire verbalmente allo scopo di salvaguardare il peso della propria immagine internazionale, di fronte alla tappa taiwanese della Pelosi, che la Cina non si fa intimidire dai rapporti statunitensi con Taiwan.
La Cina deve essere irremovibile su alcuni temi, come ho già detto anche per quanto riguarda le dichiarazioni sulla NATO. Taiwan e il principio dell'unica Cina sono probabilmente le più monolitiche e le più pregne di irredentismo, ma non potrebbe essere altrimenti. Nessun governo cinese potrebbe essere legittimato se facesse un passo indietro su questi temi.
La Cina tira dritta per la sua strada, e ha sempre condannato (a vario titolo) quelle che lei vede come ingerenze in sue questioni interne.
Detto ciò, la Cina NON vuole una guerra e NON ha un piano per riconquistare Taiwan con la forza. Rimangono convinti che il ritorno avverrà con una riunificazione pacifica. Ciò non significa che non risponderanno a quelle che loro vedono come provocazioni.