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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
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Certamente, il Covid ha fatto sì che emergesse la vera natura delle persone. Delle sorti di chi si è detto favorevole al lasciapassare onestamente frega meno di zero (che per me è quello che valgono) quando questi godevano nel vedere gente non vaccinata senza lavoro e con l'accesso alle normali attività precluso.
Ah su questo sono d'accordo, quelli che "godevano nel vedere gente non vaccinata senza lavoro e con l'accesso alle normali attività precluso" non li collocherei certamente su un piano diverso rispetto a chi esprime posizioni come le tue. Non tutti quelli che ritenevano il gree-pass appropriato in una specifica fase della crisi si sono spinti fino a tanto, fortunatamente.
 
Nelle ondate pandemiche tutti a manifestare pacificamente e non, perché volevano andare allo stadio, a ballare, al bar per le birre con gli amici fino alle 2 di notte e perché la museruola non li faceva respirare.

Se non prenderanno provvedimenti per il caro energia, scommetto l'importo di una bolletta intera che nessuno farà alcuna manifestazione o protesta.
#fintipoveri
Ma non ti vergogni del tuo hashtag?
Confronti stupidi da fobici
#fobicizziamoci
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Mamma mia che commento, indubbiamente il covid ha lasciato una società più incattivita.
Ustia detto da voi
 
Non esiste alcun voi, rispondo esclusivamente delle mie posizioni. E mai ho scritto di godere perché qualcuno perdesse il lavoro.
Che era quello che succedeva a chi, over 50, decideva di non vaccinarsi. L'alternativa per gli under erano i tamponi a €15 l'una con tanto di attesa in farmacia.
 
Non devi chiedere a me se sia possibile definire obiettivi e se i dati a disposizione siano sufficienti, devi chiederlo a chi dovrebbe definire e spiegare gli obiettivi.
D’accordo, ma in mancanza di altro sono costretto ad interpretare la risposta come un “non lo so”. In tal caso, allora, se non sei in grado di dire che “definire gli obiettivi nel modo in cui vorresti lo facessero è possibile” non dovresti nemmeno sentirti autorizzato a chiedere di farlo prima, innanzitutto, di chiedere loro e/o a te stesso se sia possibile farlo, cioè quello che si pone di scoprire - sul "a te stesso" - la domanda che ti ho rivolto. E più sotto nel tuo post, fuori da questo primo quote che ho estrapolato, un’opinione me l’hai data.

Mi spiego più diffusamente qui sotto.
Il fatto che nessuno dei decisori abbia provveduto a definire, spiegare e divulgare alcunché dovrebbe rendere chiaro che qui letteralmente non sanno cosa cazzo fare e allora mettono giù sanzioni completamente a caso che, però, mettono nella merda noi.
Sì, in virtù di ciò è possibile o probabile che i decisori stiano più o meno relativamente “navigando a vista”, ma che si atteggino in modo tale da nasconderlo il più possibile davanti all’opinione pubblica, gonfiando la percezione sulla propria lungimiranza. Tuttavia ciò non rende chiara la tua deduzione, perché per dire che “non sanno cosa cazzo fare” e contemporaneamente sostenere la fallacia del TINA (sempre che non si voglia abbandonare l'Ucraina alla mercé della Russia) devi essere certo che “si possa sapere cosa cazzo fare (ed eventualmente in quale misura, ndr)”, da qui la mia domanda. Invece nelle tue affermazioni, visto che le usi per sostenere la falsità e l’imbroglio del TINA (sempre che non si voglia abbandonare l'Ucraina alla mercé della Russia), manca totalmente questo secondo punto di riferimento (cioè l’ultima parte della frase precedente). E se non si riesce a stabilire un livello di specificità con cui esporre gli obiettivi che rientri in ciò che tu ritieni essere una soglia accettabile, questo non significa automaticamente che, nei fatti contingenti, “le sanzioni implementate non servano ad aiutare l’Ucraina” e che “non stiano avendo (o ponendo le basi per generare) effetti negativi sull’economia russa”. Ciò che hai espresso finora non è sufficiente né per giungere a questa conclusione, né per dire che quelle implementate siano “sanzioni completamente a caso”.
Al di là di questo, io posso darti la mia opinione personale e, cioè, che non credo sia possibile stimare niente perché, ammesso e non concesso di disporre di modellistiche adeguate -e non è scontato né che esistano modelli tali né la loro precisione-. o non si conoscono le disponibilità russe o non si conosce la risposta russa. Esempio: impongo delle sanzioni per colpire l'economia russa. Bene. Cosa significa colpire l'economia russa? Avere un impatto negativo? Ok. E cosa significa avere un impatto negativo? Un rallentamento del PIL rispetto al trimestre precedente? Un calo dell'occupazione? Un aumento della disoccupazione? Una diversa opzione? Un insieme delle precedenti? Bene. Allora, diciamo che per ottenere l'obiettivo, non vendo più un certo prodotto alla Russia.
Secondo la narrazione ufficiale a questo punto le imprese russe non possono più acquistare quello specifico prodotto e si attaccano al cazzo mentre noi ci facciamo grasse risate. Peccato che non sia così a. perché quanto meno si attaccano al cazzo anche le imprese e i lavoratori che vendevano quel prodotto -ma comportiamoci come i migliori greenpassari e chiudiamo la cosa con un "si fottano"- e b. perché né le aziende russe né la classe dirigente restano ferme a guardare e reagiscono. Questa reazione è virtualmente impossibile sia da ipotizzare sia da stimare.
E tutto ciò dando per scontato che tutti gli altri dati da inserire nel modello siano noti, disponibili e utilizzabili, tutte cose, queste, assolutamente non scontate.
Sui grassetti in relazione l'uno con l'altro: "si attaccano al cazzo" mi sembra un'espressione poco comprensibile nel contesto. Si cerca intanto di creare difficoltà, impasse (e non dimentichiamo che la Russia nel frattempo è impegnata direttamente in una guerra). Per esempio nel caso del gas non ho ancora letto di un ripiegamento portato a termine con successo su un mercato alternativo, infatti lo stanno bruciando al confine con la Finlandia pur di non erogarlo in Europa. Se poi provano la triangolazione col trasporto via mare ci sono gli assicuratori occidentali che dominano la scena (ma anche così non sto apponendo l'ultima parola, infatti si chiama "economic warfare", non "planned victory").
Su quanto la narrazione ufficiale (di chi? dei decisori?) si discosti dal fotografare questa realtà fatta di tentativi più o meno efficaci non mi esprimo con giudizi certi perché sono titubante. Di soluzioni proclamate come supreme e definitive mi sembra di non averne ancora sentite, ma potrei sbagliarmi. Tuttavia di cherry picking poco trasparente credo ce ne sia stato (per la cronaca: anche la Russia lo fa sui dati della propria economia che mette a disposizione).
Ovvio che siano prematuri: come farebbe, altrimenti, lasciare la patata bollente al successivo governo? Si è dimesso a posta ?
Senti Cart, non riesco davvero a trattenermi e la domanda mi sorge spontanea. :asd: Quando qualcuno si consola sul fatto che il cameriere, il cuoco o il lavapiatti di un'impresa di ristorazione da veder fallire, peraltro non responsabili del "godimento nel chiedere il lasciapassare" dei propri datori di lavoro, perdono il lavoro a causa di tale fallimento (poiché questa è una delle conseguenze), lasci passare tutto in sordina senza fare una piega, mentre a me, sulla perdita del lavoro dell'italiano, mi fai il rilievo su un - da te definito - paradosso?
Se con la legge in cui ci hanno infilato senza alcun senso gli inceneritori sapendo che i 5 stelle non l'avrebbero votata hanno cercato appunto una sfiducia dei 5 stelle, al giro dopo avrebbero proposto qualcos'altro per non far votare anche qualcun'altro.
Ho capito, però cerchiamo di non perpetuare la tecnica della sostituzione di Conte: inceneritore e termovalorizzatore non sono sinonimi, non indicano lo stesso impianto.
 
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D’accordo, ma in mancanza di altro sono costretto ad interpretare la risposta come un “non lo so”. In tal caso, allora, se non sei in grado di dire che “definire gli obiettivi nel modo in cui vorresti lo facessero è possibile” non dovresti nemmeno sentirti autorizzato a chiedere di farlo prima, innanzitutto, di chiedere loro e/o a te stesso se sia possibile farlo, cioè quello che si pone di scoprire - sul "a te stesso" - la domanda che ti ho rivolto. E più sotto nel tuo post, fuori da questo primo quote che ho estrapolato, un’opinione me l’hai data.

Mi spiego più diffusamente qui sotto.

Sì, in virtù di ciò è possibile o probabile che i decisori stiano più o meno relativamente “navigando a vista”, ma che si atteggino in modo tale da nasconderlo il più possibile davanti all’opinione pubblica, gonfiando la percezione sulla propria lungimiranza. Tuttavia ciò non rende chiara la tua deduzione, perché per dire che “non sanno cosa cazzo fare” e contemporaneamente sostenere la fallacia del TINA (sempre che non si voglia abbandonare l'Ucraina alla mercé della Russia) devi essere certo che “si possa sapere cosa cazzo fare (ed eventualmente in quale misura, ndr)”, da qui la mia domanda. Invece nelle tue affermazioni, visto che le usi per sostenere la falsità e l’imbroglio del TINA (sempre che non si voglia abbandonare l'Ucraina alla mercé della Russia), manca totalmente questo secondo punto di riferimento (cioè l’ultima parte della frase precedente). E se non si riesce a stabilire un livello di specificità con cui esporre gli obiettivi che rientri in ciò che tu ritieni essere una soglia accettabile, questo non significa automaticamente che, nei fatti contingenti, “le sanzioni implementate non servano ad aiutare l’Ucraina” e che “non stiano avendo (o ponendo le basi per generare) effetti negativi sull’economia russa”. Ciò che hai espresso finora non è sufficiente né per giungere a questa conclusione, né per dire che quelle implementate siano “sanzioni completamente a caso”.

Sui grassetti in relazione l'uno con l'altro: "si attaccano al cazzo" mi sembra un'espressione poco comprensibile nel contesto. Si cerca intanto di creare difficoltà, impasse (e non dimentichiamo che la Russia nel frattempo è impegnata direttamente in una guerra). Per esempio nel caso del gas non ho ancora letto di un ripiegamento portato a termine con successo su un mercato alternativo, infatti lo stanno bruciando al confine con la Finlandia pur di non erogarlo in Europa. Se poi provano la triangolazione col trasporto via mare ci sono gli assicuratori occidentali che dominano la scena (ma anche così non sto apponendo l'ultima parola, infatti si chiama "economic warfare", non "planned victory").
Su quanto la narrazione ufficiale (di chi? dei decisori?) si discosti dal fotografare questa realtà fatta di tentativi più o meno efficaci non mi esprimo con giudizi certi perché sono titubante. Di soluzioni proclamate come supreme e definitive mi sembra di non averne ancora sentite, ma potrei sbagliarmi. Tuttavia di cherry picking poco trasparente credo ce ne sia stato (per la cronaca: anche la Russia lo fa sui dati della propria economia che mette a disposizione).

Senti Cart, non riesco davvero a trattenermi e la domanda mi sorge spontanea. :asd: Quando qualcuno si consola sul fatto che il cameriere, il cuoco o il lavapiatti di un'impresa di ristorazione da veder fallire, peraltro non responsabili del "godimento nel chiedere il lasciapassare" dei propri datori di lavoro, perdono il lavoro a causa di tale fallimento (poiché questa è una delle conseguenze), lasci passare tutto in sordina senza fare una piega, mentre a me, sulla perdita del lavoro dell'italiano, mi fai il rilievo su un - da te definito - paradosso?

Ho capito, però cerchiamo di non perpetuare la tecnica della sostituzione di Conte: inceneritore e termovalorizzatore non sono sinonimi, non indicano lo stesso impianto.

Guarda, onestamente non mi sento in dovere di dimostrare la bontà delle misure adottate dai decisori, ritengo che questo sia un loro obbligo che, fra l'altro, generalmente assolvono quando ne hanno la possibilità, ossia quando sanno cosa stanno facendo. Questa volta ciò non succede perché stanno facendo cose a cazzo. Non hanno spiegato niente oltre a Putin è tanto cattivo.
E per me basta così. Se tu, invece, ritieni di dover supportare comunque le sanzioni, va benissimo lo stesso.

Quanto al green pass, senza entrare nel merito della questione e per usare un eufemismo, non nutro particolare stima di nessuno che abbia supportato quella misura e non sono interessato alle ragioni per cui l'abbia supportata né se abbia goduto o meno. Se lo ritieni un paradosso, la riposta che posso darti è quella che mi sono visto rivolgere tante volte sia in questo thread sia nel thread dedicato al green pass: "spiaze", "si attacchino", "si fottano". Valeva all'epoca per qualcuno e può valere anche ora per altri.
Fra l'altro, il Green pass e le sanzioni alla Russia seguono le stesse identiche dinamiche narrative.
 
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Non hanno spiegato niente oltre a Putin è tanto cattivo.
Su questo punto posso rettificare (volevo già farlo) questo passaggio
Tuttavia di cherry picking poco trasparente credo ce ne sia stato (per la cronaca: anche la Russia lo fa sui dati della propria economia che mette a disposizione).
così (per togliere un po' di timidezza ed imprimere più convinzione):
Tuttavia di cherry picking poco trasparente ce n'è sicuramente stato sulle spalle dei cittadini (per la cronaca: anche la Russia lo fa sui dati della propria economia che mette a disposizione).

E per me basta così. Se tu, invece, ritieni di dover supportare comunque le sanzioni, va benissimo lo stesso.
Non le sto "supportando", trovo che il significato a senso unico e l'enfasi contenuta solitamente in questo verbo non rifletta ed impoverisca la natura conflittuale di ciò che sento e penso, pur con la coesistenza di punti saldi, di difficile e di impossibile ripensamento (a meno che non accada qualcosa che li scuota talmente tanto da sradicarli, ma al momento non riesco ad immaginare qualcosa capace di farlo). Non sono monoliticamente entusiasta e mi sento angustiato dal complesso insieme di implicazioni agitate da quello che ritengo comunque essere (non so se dire "di gran lunga" o meno) il principale e prioritario imperativo morale nonché un segnale da inviare alle dittature imperialiste (con aspetti, in realtà, come diceva moon knight, anche geopolitici). Spero che contribuiscano ad aiutare l'Ucraina, che se la passa molto peggio di noi come nazione (se mi concedi questo "noi" generico), direi che il paragone nemmeno può esistere se non fosse che ho paura (e forse non dovrei averne) dei pensieri che potrei scatenare dicendolo (e sì, ho appena scritto una preterizione). Ma per esempio non festeggio/esulto sulla situazione economica che comportano o possono comportare per il russo medio dissidente (quello della presunta minoranza) che vive in Russia. Sull'italiano ci siamo già espressi.

E non va bene, ovviamente, nemmeno che non ci mettano adeguatamente al corrente sulle conseguenze per la nostra economia o che deliberatamente non usino la franchezza per dirci che queste spiegazioni è difficile (se non impossibile?) darle. La tua analisi sulla scelta del "politicamente sostenibile" può essere corretta. Forse - lo ripeto ancora una volta - la differenza fra le nostre posizioni è che tu ritieni - per tue ragioni che io ritengo discutibili (anche geopoliticamente parlando) - percorribile la via in cui si abbandona l'Ucraina alla mercé della Russia. Certo, questo rimuove il TINA - o meglio, dal tuo punto di vista, lo rende falso, quindi un raggiro - e pertanto apre ad un ventaglio di possibilità che invece per me ed altri sono semplicemente inconcepibili.

E in tutto questo discorso sto cercando di tenere fuori un legame personale (non so se riuscendoci o meno), come faccio e continuo a fare da quando ho iniziato ad intervenire sul tema in questo forum.

Poi sei libero di pensare o rispondermi che queste sono solo parole vacue e che gira e rigira sto solo cercando degli alibi per non ammettere ciò che tu avresti già riassunto molto più realisticamente, rapidamente e concretamente in un verbo. E/o che sia un mio modo eufemisticamente paraculista per dire "spiaze, si fottano" alle mie "vittime sacrificali".
Quanto la green pass, senza entrare nel merito della questione e per usare un eufemismo, non nutro particolare stima di nessuno che abbia supportato quella misura e non sono interessato alle ragioni per cui l'abbia supportata né se abbia goduto o meno. Se lo ritieni un paradosso, la riposta che posso darti è quella che mi sono visto rivolgere tante volte sia in questo thread sia nel thread dedicato al green pass: "spiaze", "si attacchino", "si fottano". Valeva all'epoca per qualcuno e può valere anche ora per altri.
Mi concedo un'altra implicita preterizione dicendo che di fronte al grassetto potrei esordire con un "ci sono contesti che piacciono e contesti che non piacciono". Ma l'unico effetto che, penso, otterrei sarebbe quello di provocare. Cosa posso dire allora? Ecco, non so, che quando i temi sono complessi il vortice di emozioni coinvolte (parte - insieme alla conoscenza, all'esperienza, alla logica, al sistema morale - della partita di mattoncini che costruiscono ciò che pensiamo) può essere furioso (parlo di me, di te e di chiunque altro).
non nutro particolare stima di nessuno che abbia supportato quella misura
Per capirci ulteriormente: questa quotata sopra, questa qua, è un'emozione. Chiara e semplice. Prodotta da, inserita in e legittimata da un sistema morale che ti fa dire che, per quel motivo, davanti al fallimento della propria impresa, esistono cittadini verso i quali ci si deve dispiacere di più e cittadini verso i quali ci si deve dispiacere di meno (che sono altre due reazioni emotive). Su questo piano, cittadini di primo e di secondo ordine. E si aprirebbe il discorso del "chi può meritarsi cosa" o del "chi non è (o non è più) degno della nostra preoccupazione verso ciò che di brutto gli/le capita perché pensa/ha pensato e/o fa/ha fatto x tale che x sia per noi deplorevole".

In questo frangente non è mia intenzione contestare alcunché, solo dirti che, provando ad immedesimarmi nel tuo sistema morale, posso intuire cosa ti faccia provare "non particolare stima".

---

Mi preme sottolineare una sfera emotiva che viene tanto bistrattata. E' parte del motivo per cui ho postato quell'immagine ironica tratta dai Simpson in quella curiosa variante riferita all'economia (e penso non sia stato casuale averla trovata nella galleria di un determinato account twitter). Quell'iterazione mi piace perché è un meme che di solito viene usato per evidenziare l'impeto emotivo incontrollato di qualcuno che, a detta di chi usa tale meme, non sta ragionando freddamente e sfocia nello sproloquio insensato a causa di questi "bollori". Quindi usarlo sull'economia, una disciplina che nello stereotipo comune viene associata al distacco glaciale, è un rovesciamento di fronte che ho trovato utile per esprimere ciò che penso, cioè che, checché ne dica Palombella quando parla di "basarsi sui freddi numeri", in realtà quei numeri, proprio in base a chi li maneggia, possono diventare caldissimi. In questo forum non sono pochi i post, pregni di emozioni, in cui l'economia è usata in coordinazione/sinergia col proprio sistema morale, in cui cioè non si stanno semplicemente "riportando numeri". Lo dico limitatamente come mia constatazione, senza giudizi di valore.
 
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Mi preme sottolineare una sfera emotiva che viene tanto bistrattata. E' parte del motivo per cui ho postato quell'immagine ironica tratta dai Simpson in quella curiosa variante riferita all'economia (e penso non sia stato casuale averla trovata nella galleria di un determinato account twitter). Quell'iterazione mi piace perché è un meme che di solito viene usato per evidenziare l'impeto emotivo incontrollato di qualcuno che, a detta di chi usa tale meme, non sta ragionando freddamente e sfocia nello sproloquio insensato a causa di questi "bollori". Quindi usarlo sull'economia, una disciplina che nello stereotipo comune viene associata al distacco glaciale, è un rovesciamento di fronte che ho trovato utile per esprimere ciò che penso, cioè che, checché ne dica Palombella quando parla di "basarsi sui freddi numeri", in realtà quei numeri, proprio in base a chi li maneggia, possono diventare caldissimi. In questo forum non sono pochi i post, pregni di emozioni, in cui l'economia è usata in coordinazione/sinergia col proprio sistema morale, in cui cioè non si stanno semplicemente "riportando numeri". Lo dico limitatamente come mia constatazione, senza giudizi di valore.

penso che i numeri servano sempre, in qualsiasi contesto, grazie ai numeri possiamo ipotizzare quel che verrà dopo.



Tornando all'argomento aiuti, non devi preoccuparti, hanno un monopolio di aiuti che per gli altri rimane ben poco.
 
Comunque non capisco l'odio verso i commercianti da parte di alcuni voi, davvero. Generalizzate un pochino tanto.
 
Ma in tutto questo l'euro che doveva essere il nostro baluardo contro il male?
 
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ora gli tolgono il visto ai russi e non possono più andare in europa a regalare soldoni! vedrai come piange putin..... che i soldini rimangono in patria...

il tizio russo che dava da mangiare ad intere località località turistiche italiane, non ci va più, rimane a casa sua... vedi come piange Putin.

folle che l'europa ha ancora in capo sti 4 degenerati. Le decisioni in tal senso arrivano subito, le decisioni sul caro bollette invece riunioni su riunioni e poi si vedrà... forse, no, forse, si, poi di nuovo guai a parlarne...
Questi burocrati a bruxelles sono stati scelti ad un provino del grande fratello. Io trovo assurde tutte le scelte, a cominciare da lontano, come le scelte sui contratti dei vaccini, là ci fu proprio la palese e chiara dimostrazione che questa è gente che sta là per altri motivi. Gente fuori dalla realtà. Gente senza alcuna visione del futuro, questi vivono alla giornata. Non si rendono conto, probabilmente non sanno fare i calcoli, non sanno prevedere che ad ogni scelta, ad ogni azione, anche la più piccola corrisponde una reazione uguale e contraria.
 
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*si gode per i commerciani pro GP che stanno faticando
Per puntualizzare
Perchè un commerciante pro GP dovrebbe meritare di faticare? Sempre se non ho interpretato male io questo pensiero
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ora gli tolgono il visto ai russi e non possono più andare in europa a regalare soldoni! vedrai come piange putin..... che i soldini rimangono in patria...

il tizio russo che dava da mangiare ad intere località località turistiche italiane, non ci va più, rimane a casa sua... vedi come piange Putin.

folle che l'europa ha ancora in capo sti 4 degenerati. Le decisioni in tal senso arrivano subito, le decisioni sul caro bollette invece riunioni su riunioni e poi si vedrà... forse, no, forse, si, poi di nuovo guai a parlarne...
Questi burocrati a bruxelles sono stati scelti ad un provino del grande fratello. Io trovo assurde tutte le scelte, a cominciare da lontano, come le scelte sui contratti dei vaccini, là ci fu proprio la palese e chiara dimostrazione che questa è gente che sta là per altri motivi. Gente fuori dalla realtà. Gente senza alcuna visione del futuro, questi vivono alla giornata. Non si rendono conto, probabilmente non sanno fare i calcoli, non sanno prevedere che ad ogni scelta, ad ogni azione, anche la più piccola corrisponde una reazione uguale e contraria.

Borrell: difficile che tutta la Ue appoggi lo stop ai visti turistici russi​

E' improbabile che i ministri degli Esteri dell'Unione europea appoggino all'unanimità il divieto di rilascio dei visti turistici russi quando si riuniranno per discutere la questione questa settimana. Lo ha detto il rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, in un'intervista rilasciata all'emittente tv austriaca Orf. Borrell ha inoltre ribadito di essere contrario al divieto di rilascio dei visti turistici per tutti i russi, ma di essere favorevole a un processo più selettivo.

Chissà Gigino...
 
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