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Qui si toccano vette degne delle Maratone Mentana.

In poche righe di risposta abbiamo una rappresentazione plastica dello stato dell'informazione italiana, informazioni messe per strizzare l'occhio al lettore, la sentenza definitiva sulla guerra....poesia, pura poesia.
 
Certo che se il lettore sporca le mutande per un articolo tipo "No! Questo non è un titolo da bimbominkia." scritto dal geometra (diplomato, chissà chissà se abilitato, tipo Briatore) che però ha fatto qualche esame a psicologia o da un altro tipo con una laurea triennale (dal nome abbastanza vago) conseguita in 10 anni...
E, fra l'altro, queste sono alcune delle persone assunte senza chiedere loro il curriculum.
A sto punto sarebbe curioso capire come Mentana valuti i propri collaboratori. A sentimento? Grado di parentela?
 

Oggi mi sento Patricia

james mcavoy split GIF


Che poi, come se non fosse pieno il mondo di cazzari con titoli e titoletti vari, che cosa penserà di dimostrare lo sa solo lui.
 
Oggi mi sento Patricia

james mcavoy split GIF


Che poi, come se non fosse pieno il mondo di cazzari con titoli e titoletti vari, che cosa penserà di dimostrare lo sa solo lui.
Considerando il biennio 20-22 dove le persone più improbabili si sono sentite virologi/immunologi/analisti di dati, io mi sento Samus Aran :asd:

Comunque, ripeto, sicuramente Fabbri non è tenuto a rispondere a Puglisi né Puglisi ha particolari titoli per chiedere cose del genere a Fabbri. D'altra parte, vista la risposta di Mentana e quello che scrive, se fossi un fan di Open, ecco, qualche domanda me la farei.
 
Io mi son perso una cosa: in tutto questo, Fabbri ha mai detto di essere laureato in scienze politiche, o di avere qualche particolare titolo di studio di cui si contesta la veridicità? O si sta semplicemente dicendo che non ha titoli per parlare?
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Nel frattempo, comunque, m'ero perso questa porcheria:

 
Io mi son perso una cosa: in tutto questo, Fabbri ha mai detto di essere laureato in scienze politiche, o di avere qualche particolare titolo di studio di cui si contesta la veridicità? O si sta semplicemente dicendo che non ha titoli per parlare?
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Nel frattempo, comunque, m'ero perso questa porcheria:

e certo, che differenza fa se a bere è il violentatore o la vittima, giambruno e l'oms hanno proprio detto la stessa cosa :fantozzi:

li vedo molto licidi al secolo d'italia. Si vede che a dirigerli c'è quel luminare di italo bocchino
 
Io mi son perso una cosa: in tutto questo, Fabbri ha mai detto di essere laureato in scienze politiche, o di avere qualche particolare titolo di studio di cui si contesta la veridicità? O si sta semplicemente dicendo che non ha titoli per parlare?
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Nel frattempo, comunque, m'ero perso questa porcheria:


Vabbè ma questa è da denuncia
 
Non ho seguito la querelle Puglisi-Fabbri, ma la questione relativa alle lauree in generale secondo me è interessante e andrebbe approfondita.

Finchè intendiamo il possesso della laurea come una sorta di "licenza" per poter dire e/o fare determinate cose, senza considerare anche il valore umano e le altre competenze della persona siamo fuori strada.

Se una persona fa un percorso universitario eccellente, laureandosi con il massimo dei voti, è evidente che possiede altre abilità oltre che essere bravo nello studio, ed evidentemente meriterebbe di lavorare e/o ricoprire una determinata posizione a prescindere dal percorso di studi fatto.

Di contro, una persona può anche riuscire a laurearsi ma facendo un percorso universitario altalenante, posticcio, perchè evidentemente oltre che riuscire a studiare a memoria non possiede altre caratteristiche valide. Paradossalmente uno che non si è laureato può essere più capace e più in gamba rispetto a quest' ultimo.

Insomma, la laurea è ok, ma bisognerebbe giudicare anche le altre capacità della persona.
 
La laurea è un pezzo di carta che non rispecchia il valore di un individuo.

Ce ne sono di persone che non si possono permettere di frequentare ma che hanno studiato comunque per conto loro, hanno meno diritto di esprimere la propria opinione se si dimostrano preparati e competenti?
 
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La laurea è un pezzo di carta che non rispecchia il valore di un individuo.

Ce ne sono di persone che non si possono permettere di frequentare ma che hanno studiato comunque per conto loro, hanno meno diritto di esprimere la propria opinione se si dimostrano preparati e competenti?
Tra l'altro ci ritroviamo una università che è sempre più autoreferenziale, sempre più nozionistica, e che non fa sviluppare allo studente altro tipo di competenze e che non ti prepara adeguatamente ad affrontare poi il mondo del lavoro in maniera adeguata.
 
Tra l'altro ci ritroviamo una università che è sempre più autoreferenziale, sempre più nozionistica, e che non fa sviluppare allo studente altro tipo di competenze e che non ti prepara adeguatamente ad affrontare poi il mondo del lavoro in maniera adeguata.
Le università italiane sono totalmente inadeguate, così come la maggior parte dei docenti, definirli autoreferenziali è sminuire il problema.
 
Tutto interessante e, magari, io sono anche d'accordo però mi viene un dubbio:
La laurea è un pezzo di carta sempre e quindi chiunque può parlare di tutto tipo, tanto per non fare nomi, aree valutarie ottimali, analisi dei dati o vaccini e l'importante è che l'interlocutore sia d'accordo con me oppure servono titoli per parlare e quindi se uno non ha studiato economia non parla di euro, se uno non è specializzato in immunologia non parla di vaccino e tutto il resto?

E, comunque, tutto questo esula completamente dalla questione di Fabbri dove, fra l'altro, bisogna notare una certa alternanza di targa perché se Puglisi chiede trasparenza sui titoli di Fabbri allora è cattivo, se I fact checker di Open chiedono trasparenza sull'account Ultime Notizie allora sono bravi e fanno informazione.
 
Le università italiane sono totalmente inadeguate, così come la maggior parte dei docenti, definirli autoreferenziali è sminuire il problema.
Per curiosità, perché definisci le università italiane inadeguate? Per ragioni disparate ho avuto modo di confrontarmi con dipartimenti e corsi di laurea ma anche con laureati stranieri e non è che mi siano sembrati tutto sto granché.
 
Più che altro ragazzi mi focalizzerei su una premessa: parliamo di contesti comuni come possono essere discussioni tra amici, sui forum, al bar eccetera oppure di qualità dell'informazione?

Perché é chiaro che un Paese forte ha bisogno di un'informazione sana e di qualità. Chiaro che io, laureato in scienze politiche, se vado a spiegare l'economia a Cart che é laureato in economia qui sul forum tutto sommato non credo che spostiamo granché in Italia. Io dirò le mie cose, Cart le sue, magari io dirò delle baggianate piuttosto che lui ma tutto sommato non succede granché.

Se questo lo trasponiamo però nell'informazione che serve anche a, appunto, informare noi e i nostri concittadini, bisogna stare un attimo più attenti. Ma lí é la qualità degli editori e delle figure redazionali di spicco che fanno la differenza: sta a noi chiedere che vengano rispettati certi standard tipo massima imparzialità possibile, evitare che si invitino solo immunologi a parlare di economia o economisti a parlare di immunologia, favorire un confronto reale tra decisori politici e tra decisori politici ed esperti, ecc. ecc.
 
Tutto interessante e, magari, io sono anche d'accordo però mi viene un dubbio:
La laurea è un pezzo di carta sempre e quindi chiunque può parlare di tutto tipo, tanto per non fare nomi, aree valutarie ottimali, analisi dei dati o vaccini e l'importante è che l'interlocutore sia d'accordo con me oppure servono titoli per parlare e quindi se uno non ha studiato economia non parla di euro, se uno non è specializzato in immunologia non parla di vaccino e tutto il resto?

E, comunque, tutto questo esula completamente dalla questione di Fabbri dove, fra l'altro, bisogna notare una certa alternanza di targa perché se Puglisi chiede trasparenza sui titoli di Fabbri allora è cattivo, se I fact checker di Open chiedono trasparenza sull'account Ultime Notizie allora sono bravi e fanno informazione.
Diciamo che una persona può acquisire certi concetti/competenze in maniera del tutto autonoma, da autodidatta, a prescindere se stia seguendo o meno un percorso di laurea, e a prescindere o meno se riesce a concludere il percorso universitario ed acquisire la laurea.

Un medico ad esempio (ma il discorso si potrebbe applicare ad ogni tipo di mestiere) non è un buon medico se, insieme alla laurea, non riesce a sviluppare tutta una serie di caratteristiche che sicuramente non apprende durante il percorso di studi.

Per me la laurea rimane una sorta di licenza, o se vogliamo definirla in maniera ancora più volgare, una "patente".
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Più che altro ragazzi mi focalizzerei su una premessa: parliamo di contesti comuni come possono essere discussioni tra amici, sui forum, al bar eccetera oppure di qualità dell'informazione?

Perché é chiaro che un Paese forte ha bisogno di un'informazione sana e di qualità. Chiaro che io, laureato in scienze politiche, se vado a spiegare l'economia a Cart che é laureato in economia qui sul forum tutto sommato non credo che spostiamo granché in Italia. Io dirò le mie cose, Cart le sue, magari io dirò delle baggianate piuttosto che lui ma tutto sommato non succede granché.

Se questo lo trasponiamo però nell'informazione che serve anche a, appunto, informare noi e i nostri concittadini, bisogna stare un attimo più attenti. Ma lí é la qualità degli editori e delle figure redazionali di spicco che fanno la differenza: sta a noi chiedere che vengano rispettati certi standard tipo massima imparzialità possibile, evitare che si invitino solo immunologi a parlare di economia o economisti a parlare di immunologia, favorire un confronto reale tra decisori politici e tra decisori politici ed esperti, ecc. ecc.
Ma l'informazione in italia mica dipende dalla bravura/possesso della laurea dei giornalisti, ma dall' appartenenza politica, o comunque, dai vantaggi che uno ha nello scrivere/ riportare certe informazioni.

Non c'entra nulla la qualità della preparazione :asd:
 
Per curiosità, perché definisci le università italiane inadeguate? Per ragioni disparate ho avuto modo di confrontarmi con dipartimenti e corsi di laurea ma anche con laureati stranieri e non è che mi siano sembrati tutto sto granché.
classico autorazzismo
 
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