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classico autorazzismo
Guarda, io non ho notato inadeguatezze dal punto di vista della preparazione teorica o pratica.
Questo, ovviamente, al netto del fatto che è la mia esperienza personale che non fa statistica però, ecco, magari è stato usato un altro parametro per definire l'adeguatezza o meno.
 
classico autorazzismo
Io personalmente non dico che le università siano inadeguate, inteso come inferiori rispetto a quelle europee e del resto del mondo, ma che il nostro sistema universitario non forma competenze, non da strumenti ai laureati per essere competitivi nel mondo del lavoro, e che è troppo nozionistica.

Non entro nel merito se tutto questo sia un bene o un male... secondo me è un male, poi rispetto a chi pensa che invece tutto questo sia un bene.
 
Ma l'informazione in italia mica dipende dalla bravura/possesso della laurea dei giornalisti, ma dall' appartenenza politica, o comunque, dai vantaggi che uno ha nello scrivere/ riportare certe informazioni.

Non c'entra nulla la qualità della preparazione :asd:
Ho capito ma non é che se una situazione é cristallizzata noi interessati affinché le cose cambino possiamo allargare le braccia e dire "e vabbé é cosí, basta". Sennò muore qualsiasi concezione di cittadino che si rispetti, quantomeno in una democrazia.
 
Ho capito ma non é che se una situazione é cristallizzata noi interessati affinché le cose cambino possiamo allargare le braccia e dire "e vabbé é cosí, basta". Sennò muore qualsiasi concezione di cittadino che si rispetti, quantomeno in una democrazia.
Beh certo, ma in questo caso il fact-checking (dato che si parlava di questo) dobbiamo imparare a farcelo da noi visto che non ci si può fidare di nessuno, e confido nel fatto che non debba essere necessaria una laurea in giornalismo per poter distinguere chi dice cazzate e chi no :asd:
 
Beh certo, ma in questo caso il fact-checking (dato che si parlava di questo) dobbiamo imparare a farcelo da noi visto che non ci si può fidare di nessuno, e confido nel fatto che non debba essere necessaria una laurea in giornalismo per poter distinguere chi dice cazzate e chi no :asd:
Quello sí, ma infatti abbiamo un problema gigantesco su quello che é il livello di istruzione, di lettura, di cultura dei nostri ragazzi. Se non vai mai a visitare luoghi di cultura, non hai titoli di studio decenti, non leggi un libro, ecc. ecc...come filtri le informazioni che ricevi?
 
Quello sí, ma infatti abbiamo un problema gigantesco su quello che é il livello di istruzione, di lettura, di cultura dei nostri ragazzi. Se non vai mai a visitare luoghi di cultura, non hai titoli di studio decenti, non leggi un libro, ecc. ecc...come filtri le informazioni che ricevi?
Li è essenziale il ruolo dei genitori e della scuola, anche se neanche di quest'ultima ho una buona concezione :asd: ... se l'università non ti prepara adeguatamente al mondo del lavoro, ritengo che la scuola non ti prepara adeguatamente ad affrontare il percorso universitario e la vita in generale.

La discriminante è sempre la persona, quanto riesci a farti valere di tuo sia dentro, che fuori i percorsi della formazione.
 
Li è essenziale il ruolo dei genitori e della scuola, anche se neanche di quest'ultima ho una buona concezione :asd: ... se l'università non ti prepara adeguatamente al mondo del lavoro, ritengo che la scuola non ti prepara adeguatamente ad affrontare il percorso universitario e la vita in generale.

La discriminante è sempre la persona, quanto riesci a farti valere di tuo sia dentro, che fuori i percorsi della formazione.
Assolutamente. Sul discorso delle troppe nozioni e poca praticità della nostra istruzione sono tendenzialmente d'accordo con te, per dire io nel mio percorso universitario non ho mai e dico mai sentito parlare di quello di cui mi occupo nonostante c'entrasse perfettamente con la mia facoltà. Poi per carità, ho imparato tante cose che mi hanno fatto essere pronto da subito ad entrare nel lavoro in questione però collegamento col mondo del lavoro zero proprio.
 
Assolutamente. Sul discorso delle troppe nozioni e poca praticità della nostra istruzione sono tendenzialmente d'accordo con te, per dire io nel mio percorso universitario non ho mai e dico mai sentito parlare di quello di cui mi occupo nonostante c'entrasse perfettamente con la mia facoltà. Poi per carità, ho imparato tante cose che mi hanno fatto essere pronto da subito ad entrare nel lavoro in questione però collegamento col mondo del lavoro zero proprio.
Tendenzialmente, più il percorso di studi è multidisciplinare, più una volta che sei uscito dall' università ti ritrovi ad essere "ne carne, ne pesce". Se poi al percorso di studi ci metti pure materie che non c'entrano assolutamente nulla, ma devono esserci per assicurare la cattedra la matusalemme di turno, il danno è fatto :asd:

Però vedi, quelle cose che tu dici che ti hanno aiutato ad entrare nel mondo del lavoro le avresti potuto benissimo acquisire tu in maniera autonoma, o ancora meglio, acquisirle con una formazione specifica anche all' interno dell' ambito lavorativo.
 


Il "non puoi permetterti piatti costosi" di qualcuno è "la svolta green di altri".
Una Contessa green. A proposito della qualità del giornalismo e degli editori. :asd:
 
Per curiosità, perché definisci le università italiane inadeguate? Per ragioni disparate ho avuto modo di confrontarmi con dipartimenti e corsi di laurea ma anche con laureati stranieri e non è che mi siano sembrati tutto sto granché.
L'Università Italiana era una delle migliori in Europa, fino a 20 25 anni fa. Ma da tempo ormai si è contorce su sé stessa, fra burocrazie, docenti autorefenziali e egomaniaci, nozionismi, centinaia di nuovi corsi creati e poi smantellati di anno in anno. Intendiamoci a confronto di un college medio Americano sembriamo l'MIT, ma questo non vuol dire che non dobbiamo riflettere sulla regressione in corso, che poi coincide da quando hanno avuto la bella idea di fare uscire le triennali.
 
L'Università Italiana era una delle migliori in Europa, fino a 20 25 anni fa. Ma da tempo ormai si è contorce su sé stessa, fra burocrazie, docenti autorefenziali e egomaniaci, nozionismi, centinaia di nuovi corsi creati e poi smantellati di anno in anno. Intendiamoci a confronto di un college medio Americano sembriamo l'MIT, ma questo non vuol dire che non dobbiamo riflettere sulla regressione in corso, che poi coincide da quando hanno avuto la bella idea di fare uscire le triennali.
Per quanto in calo (e grazie ar cazzo, se si investono zero euro e' normale) siamo ancora tra i migliori sistemi educativi in Europa
 
hanno avuto la bella idea di fare uscire le triennali.
Maledetta riforma. Hanno costretto a concentrare 5 anni in tre, e a riproporre i due anni di magistrale nuovamente la pappardella studiata nei tre anni precedenti, per cosa poi? Molte aziende, almeno nel mio campo, neanche la chiedono più la laurea magistrale... si saranno resi conto che da solamente una preparazione ridondante che non serve a nulla.
 
Maledetta riforma. Hanno costretto a concentrare 5 anni in tre, e a riproporre i due anni di magistrale nuovamente la pappardella studiata nei tre anni precedenti, per cosa poi? Molte aziende, almeno nel mio campo, neanche la chiedono più la laurea magistrale... si saranno resi conto che da solamente una preparazione ridondante che non serve a nulla.
In realta' siamo passati da 4+1 a 3+2. Che buona parte dei lavori non richieda lauree magistrali e' una pratica decisamente diffusa all'estero.
 
In realta' siamo passati da 4+1 a 3+2. Che buona parte dei lavori non richieda lauree magistrali e' una pratica decisamente diffusa all'estero.
Non ricordo la formula del 4+1... io ricordo che il mio corso di studi era di 5 anni, poi passato al 3+2. Per quanto riguarda l'estero non so come funziona, ma se tu dici che non richiedono la laurea magistrale ci credo bene. Qualcuno ancora in italia nel settore privato la richiede, oltre che all' ormai sempreverde "apprendista con esperienza". Giovane, di bella esperienza, e con una decina di anni di esperienza alle spalle :asd:
 
Non ricordo la formula del 4+1... io ricordo che il mio corso di studi era di 5 anni, poi passato al 3+2. Per quanto riguarda l'estero non so come funziona, ma se tu dici che non richiedono la laurea magistrale ci credo bene. Qualcuno ancora in italia nel settore privato la richiede, oltre che all' ormai sempreverde "apprendista con esperienza". Giovane, di bella esperienza, e con una decina di anni di esperienza alle spalle :asd:
effettivamente hai ragione tu, mi sa che nel mio cdl nel vecchio ordinamento era comune fare 4 anni + 1 extra di ricerca prima di fare dottorati vari :asd:
Il "giovane con esperienza" etc e' un problema del mondo del lavoro, non di quello universitario. A meno che non pensi che sia utile buttarsi ancora di piu' sul modello anglosassone fatto di internships a muzzo estive :asd:
 
L'Università Italiana era una delle migliori in Europa, fino a 20 25 anni fa. Ma da tempo ormai si è contorce su sé stessa, fra burocrazie, docenti autorefenziali e egomaniaci, nozionismi, centinaia di nuovi corsi creati e poi smantellati di anno in anno. Intendiamoci a confronto di un college medio Americano sembriamo l'MIT, ma questo non vuol dire che non dobbiamo riflettere sulla regressione in corso, che poi coincide da quando hanno avuto la bella idea di fare uscire le triennali.
Ok, ma quali parametri stai adottando per dire "si contorce su sé stessa"? Non è che prima del 2000 i docenti non fossero egomaniaci o autoreferenziali. Anche la burocrazia, non è che 20 o 30 anni fa fosse di meno.
Se poi vuoi criticare il Bologna process/la sua implementazione o il sistema di finanziamento dei dipartimenti posso anche darti ragione però la tua critica mi sembra quanto meno un po' vaga, ecco.
Se poi vogliamo dire che l'università è nammerda perché non mi trova lavoro, vabbè, allora vale tutto.
 
Il "giovane con esperienza" etc e' un problema del mondo del lavoro, non di quello universitario. A meno che non pensi che sia utile buttarsi ancora di piu' sul modello anglosassone fatto di internships a muzzo estive :asd:
Si, la intendevo come una aggravante di una situazione già precaria di suo.
 
Onestamente, anche prima della 509/1999, i corsi quinquennali erano ben pochi (giurisprudenza, farmacia, scienze dell'educazione) e la stragrande maggioranza erano quadriennali.

Sul confronto con gli altri sistemi non mi ripeto per l'ennesima volta, diventerei pedante :asd:
 
Ok, ma quali parametri stai adottando per dire "si contorce su sé stessa"? Non è che prima del 2000 i docenti non fossero egomaniaci o autoreferenziali. Anche la burocrazia, non è che 20 o 30 anni fa fosse di meno.
Se poi vuoi criticare il Bologna process/la sua implementazione o il sistema di finanziamento dei dipartimenti posso anche darti ragione però la tua critica mi sembra quanto meno un po' vaga, ecco.
Se poi vogliamo dire che l'università è nammerda perché non mi trova lavoro, vabbè, allora vale tutto.

Beh non è che hai detto poco :asd:
Ma ti assicuro non do colpe all'università se poi non si trova lavoro una volta laureati, le responsabilità ricadono su ben altri fattori ed elementi socio economici, è l'intero circuito del lavoro in italia ad essere perverso. Ma poi a costo di sembrare qualunquista basta guardare quanto neo laureati vanno all'estero, di recente un mio amico d'infanzia laureato in economia alla Bocconi ha preso e s'è trasferito a Londra (scelta discutibile visto il periodo storico ma tant'è, comunque ha più prospettive lì che in italia).
 
Beh non è che hai detto poco :asd:
Ma ti assicuro non do colpe all'università se poi non si trova lavoro una volta laureati, le responsabilità ricadono su ben altri fattori ed elementi socio economici, è l'intero circuito del lavoro in italia ad essere perverso. Ma poi a costo di sembrare qualunquista basta guardare quanto neo laureati vanno all'estero, di recente un mio amico d'infanzia laureato in economia alla Bocconi ha preso e s'è trasferito a Londra (scelta discutibile visto il periodo storico ma tant'è, comunque ha più prospettive lì che in italia).
Si' ma non ho capito cosa c'entri il mondo del lavoro con la qualita' della formazione dell'uni italiana.
Che ci siano piu' prospettive a Londra che a Milano nell'ambito finanziario e' abbastanza ovvio, Londra e' il centro finanziario piu' importante d'Europa, e di parecchio :asd:
 
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