Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

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Temptation of the mask, Hisayasu Sato
Naa, un ragazzo traumatizzato da cose brutte in teoria fa incendi (che non si vedono) e un poliziotto lo interroga e gli fa pure cose brutte. Leggerino. Colpa mia che non resto fedele a Kumashiro.
 
Light of Africa, Kumashiro
Due tizi vanno in villagio di pescatori per andare in Africa con una barca ma invece ovviamente si mettono a fare lavoricchi vari sul posto. conoscono pure delle donne ma non appaiono così tanto come negli altri Kumashiro. E' tutto molto dolce e sognatore, manca qualche scorcio umano capace di tirare tutto in su, complice la mancanza femminile lo guardi avendo un po' la stessa identica sensazione ed intensità dalla prima all'ultima scena. E va bene così.
 
Ecstasy of the Black Rose, Kumashiro
Regista di film erotici che conosce una e le vuole fare fare i film. Molto bello anche se il protagonista maschile e praticamente tutto ciò che gli ruota attorno sono già sviluppati alla perfezione ad inizio film e perdono quindi un po' di interesse. Anche la nuova arrivata si costruisce totalmente rispetto a loro quindi cambia poco. Le scene in sé e attori e attrici però sono lunari e tengono il tutto. Vedi i loro corpi nudi anche solo dimenarsi per casini vari ed è già una gioia.
 
Wet Lust: Opening the Tulip, Kumashiro
Tutto giocato su una metafora messa in piedi da Rio Kishida, pachinko e donne, in cui Kumashiro prova ad iniettare vitalità. Ce la fa pure ma la corsa alla prima esperienza di uno che comunque sembra avere molte occasioni non mi ha tanto convinto. E' comunque piacevole visto quanto sono bravi tutti.
 
Dannoura Pillow War, Kumashiro
E con questo arrivo al film precedente di quello con cui l'ho scoperto (The Woman With Red Hair). Film nel passato, perdendosi un po' i riferimenti suoi classici sembra quasi più un jissoji barra wakamatsu, anche se poi ritrovi tutto il suo interesse umano dolce passionale. Comunque dopo di questo ho un po' paura. Tra i suoi successivi ce ne sarà uno che eguaglierà The Woman With Red Hair o anche solo uno degli altri che ho amato di più? Temo di no e sono un po' triste ma anche questa è la vita...
 
A Traveler's Needs, Hong Sang-soo
Spoilerini.
Come si è arrivati a questo mi domando, anche se so la risposta. E' un paio di film che Hong mette l'emergere di una relazione in secondo piano, in "In Water" c'erano i due secondari che si flirtano appena il protagonista si distrae, in "In Our Day" i due più giovani alla fine vanno verso il futuro sguarducchiandosi. Qui la protagonista è stata percepita da molti come un'emblema di solitudine, ma tanto sola onestamente a me non pare. Soprattutto non mi dà l'impressione di reagire rispetto a una da lei stessa percepita o meno solitudine. L'unico personaggio che mi è piaciuto è quello della madra che caga il ca**o al figlio. Almeno qualcuno che vuole qualcosa e spinge per averlo. Tutti gli altri, e per una volta proprio tutti, galleggiano, e cosa ancora più straniante una relazione con differenza d'età è giocata tutta sull'idea molto sociale, seppur anche possibilmente reale ovviamente, di lui che è affascinato da lei ma sono solo amici etc Sì, ok, e allora? Ma chissene frega? Con lei che come gli altri hong sang soo recenti che citavo riserva all'ultissima scena la sua forse possibile (ma chiaramente in un altro secolo) ricerca di altro, chiedendogli se sono solo amici. Benissimo, abbiamo fatto il lotto dell'accettazione del nulla tra poeti musicisti e tutta la trafila di quelli che non si sporcherebbero le mani con un'emozione manco se gli caca addosso un piccione. Sembra di rivedere l'Hamaguchi che crea amicizia tra una donna lesbica e l'altra ricca attorno al pianoforte. Ma che siamo in chiesa? Ovviamente il film è molto godibile perché comunque Hong ci sa fare e ha anche il ricordo di cosa sia l'emozione e non lo mette completamente da parte né lo avvolge in un moralismo spiccato e ininteressante come Hamaguchi. Ma non siamo ormai troppo lontani.


recensione in inglese con qualche elemento in più: https://letterboxd.com/togg/film/a-travelers-needs/
 
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Aggiornamento estivo prima di partire per le vacanze:

Godzilla minus one di Takashi Yamazaki, 2023. È un buon monster movie con una ottima effettistica malgrado il budget non faraonico. L'intreccio e i personaggi sono abbastanza debolucci così come il sottotesto che ho trovato piatta e a tratti ambivalente. Forse lo avrei apprezzato di più se non esistesse già Shin Godzilla di Anno che è sicuramente in un'altra categoria.

Poi scorpacciata Honkongese:

The 36th chamber of Shaolin di Lau Kar-leung 1978. Classica storia di vendetta elevata però dalla sequenza dell'allenamento, arrivati alla fine ogni colpo messo a segno è fisicamente e spiritualmente guadagnato tanto dal protagonista quanto dallo spettatore. Piaciuto, lo rivedrei volentieri.

The 8 Diagram Pole Fighter di Lau Kar-leung, 1984. Questo più caciarone con coreografie folli con decine di comparse in scena, livelli di energia altissimi e quasi fisicamente stancanti, pazzesco. Ho adorato il modo in cui accosta il tono serio della storia di vendetta (ovviamente) con l'assurdità di alcune situazioni d'azione, più certi dettagli platealmente comici che nel contesto ho trovato inaspettati ed esilaranti. Molto divertente, pure questo lo rivedrei volentieri.

Five fingers of death di Jeong Chang-hwa, 1972. Di questo ho apprezzato sicuramente l'importanza storica e i riferimenti (dalle plateali citazioni tarantiniane a plausibilmente Dragonball?!?) ma intreccio, personaggi e coreografie non mi hanno catturato.

Come drink with me di King Hu, 1966. Questo molto bello non solo come film di arti marziali ma come film in generale, con delle bellissime scene di quiete che lasciano respirare ambienti e personaggi fra una sequenza di azione e l'altra. Mi è dispiaciuto solo che il personaggio di Cheng Pei-Pei venga messo in disparte nella seconda metà del film, mentre avrebbe meritato un arco narrativo molto più soddisfacente o perlomeno, non monco. Comunque piaciuto molto e lo rivedrei.

Intimate confessions of a Chinese courtesan di Chor Yuen, 1972. Inizialmente non mi stava convincendo ma il film è un continuo e inesorabile crescendo, fino a un climax che comprensibilmente Tarantino ha voluto rifare uguale perché un bagno di sangue così estetico dubito si fosse mai visto. Titolo internazionale un po' infelice (originale: 愛奴) ma piaciuto davvero molto.

The one-armed swordsman di Chang Cheh, 1967. Non ho trovato la storia, i personaggi, né lo stile di combattimento di cui al titolo particolarmente convincenti. È anche probabilmente troppo lungo per un intreccio così semplice, con un ritmo che nella seconda metà arranca vistosamente. È comunque un prodotto realizzato con cura e competenza, anche se direi non imperdibile.

Poi ovviamente non ho potuto né voluto resistere e sono andato a rivedermi entrambi i volumi di Kill Bill che restano favolosi (di cui il vol. 2 ancora più favoloso).

Altre cose viste:

Anatomie d'une chute di Justine Triet, 2023. Molto avvincente come thriller ostentatamente e pedissequamente procedurale, poi finisce senza particolari guizzi, che capisco fosse in parte il punto ma non ho trovato che questo sollevasse spunti nuovi o interessanti. Comunque visione inaspettatamente gradevole data la materia e il programma narrativo, non era banale.

Beau travail di Claire Denis, 1999. Sento di non averlo del tutto capito su un piano letterale, ma come nel precedente, meraviglioso Chocolat Denis preferisce lasciar parlare altro: è un film di immagini, silenzi, spazi, sguardi, corpi. Anche qui forse per mio bias vedo soprattutto un'osservazione del post-colonialismo (così come per il colonialismo in Chocolat) come sterile esercizio di impotenza e di umiliazione, tanto per il colonizzato quanto per il colonizzatore. È però un film che si presta a numerose letture e su diversi piani, dallo specifico all'universale, dal politico allo psicologico, così come esperienza estetica in sé e per sé, e che vorrei assolutamente rivedere almeno un'altra volta.

Fra le serie ho visto anche la seconda stagione di Prisma di Bessegato, che è sempre più platealmente pubblicità progresso, ma comunque mantiene i buoni-ottimi livelli della prima stagione così come di Skam.
 
Ragazzi scusate sto cercando come un disperato un film asiatico (mi sembra cinese) di un bel po’ di anni fa (periodo tra il 2005 e il 2007) in cui dei criminali dopo un tentato arresto della polizia si infilano dentro un condominio e si barricano in alcuni appartamenti. Vengono inseguiti dalla polizia e scoppia un conflitto a fuoco che dura per tutto il film. Non si tratta dei The Raid assolutamente, non mi viene in mente il titolo è tutto il giorno che ci penso :asd: Qualcuno di voi che ha mai visto qualcosa di simile?
 
Ragazzi scusate sto cercando come un disperato un film asiatico (mi sembra cinese) di un bel po’ di anni fa (periodo tra il 2005 e il 2007) in cui dei criminali dopo un tentato arresto della polizia si infilano dentro un condominio e si barricano in alcuni appartamenti. Vengono inseguiti dalla polizia e scoppia un conflitto a fuoco che dura per tutto il film. Non si tratta dei The Raid assolutamente, non mi viene in mente il titolo è tutto il giorno che ci penso :asd: Qualcuno di voi che ha mai visto qualcosa di simile?

Chat GBT mi suggerisce Dog Bite Dog, prova a controllare
 
Peepin Tom, Powell
Ecco come fare un film moralista che ha dell'interesse.
 
hai visto chatgbt quante ne sa. Ma lo sapeva anche che 3 Women fa schifo?

3 Women, Altman
E poi c'è chi dice che Shining ha traumatizzato Duvall, e questo invece no? Un ammasso di ansia crescente tutto giocato su moralismi incrociati di ogni tipo. Appena una si diverte mamma mia che orrore che deve esserci. Se non si diverte è perché tutto è nero e buio etc etc Ogni interazione impoverita al massimo. Pesaaante.
 
Non avevo commentato Invitation of Lust di Kumashiro... e ora che sono passati un po' di giorni non me lo ricordo bene ahaha scopavano, di sicuro.
 
Faraway Tomorrow, Kumashiro
Immagino si tratti di un film su commissione. Una storia un poco ma neanche tanto arzigolata su un figlio che cerca di fare uscire un padre da una prigione in cui è finito anni fa. Non ho capito perché cerca solo ora, mi sarò perso dei passaggi all'inizio, e non ho capito lui in generale come si sente, se non che conosce varie persone cercando di investigare e scopa abbastanza anche se si vede poco. Diventa interessante solo quando incontra finalmente il padre.
 
Ho visto il docufilm David Holmes-il ragazzo che è sopravvissuto. Da fan di Harry Potter, ero davvero curioso ed ammetto che è stato emotivamente pesante arrivare alla fine.
Ma ha fatto vedere anche Daniel Radcliffe che tipo di persona è, umanamente.
Da vedere, consigliato.
 
hai visto chatgbt quante ne sa. Ma lo sapeva anche che 3 Women fa schifo?

3 Women, Altman
E poi c'è chi dice che Shining ha traumatizzato Duvall, e questo invece no? Un ammasso di ansia crescente tutto giocato su moralismi incrociati di ogni tipo. Appena una si diverte mamma mia che orrore che deve esserci. Se non si diverte è perché tutto è nero e buio etc etc Ogni interazione impoverita al massimo. Pesaaante.
Ma no è un capolavoro 3 Donne, non mi pare fosse un film moralista, c'era solo tanta inquietudine Lynchana.

Perfect Days (Wenders). Carino ma sopravvalutato, un elogio della quotidianità fin troppo patinato e superficiale su un signore che pulisce i bagni di Tokyo, si lascia guardare nonostante succeda pochissimo ma mancano un po' gli stimoli durante la visione.
Poi il fatto che il protagonista senta solo le canzoni famose degli anni '70 lo fa suonare un po' fasullo, a tratti sembra quasi uno spot pubblicitario che fa finta di promuovere le cose semplici della vita.
 
Ma no è un capolavoro 3 Donne, non mi pare fosse un film moralista, c'era solo tanta inquietudine Lynchana.
dai hai ragione tu, sono stato esagerato magari, c'è un moralismo abbastanza classico e poco sviluppato in cui non si sà bene perché l'unico problema chiaro del film è "l'uomo traditore". però a parte queste il film si concentra su altre cose, che boh a me danno un po' fastidio, tutta sta tensione tra loro due sospinta dalla musica in particolare. Anche questa insistenza sul successo sociale come marcio ma senza lasciare nessuna sponda ad altre emozioni visibili ed apprezzabili, se non una vaga amicizia femminile con la pittrice. Lo trovo un po' misero emozionalmente.
 
dai hai ragione tu, sono stato esagerato magari, c'è un moralismo abbastanza classico e poco sviluppato in cui non si sà bene perché l'unico problema chiaro del film è "l'uomo traditore". però a parte queste il film si concentra su altre cose, che boh a me danno un po' fastidio, tutta sta tensione tra loro due sospinta dalla musica in particolare. Anche questa insistenza sul successo sociale come marcio ma senza lasciare nessuna sponda ad altre emozioni visibili ed apprezzabili, se non una vaga amicizia femminile con la pittrice. Lo trovo un po' misero emozionalmente.
A me il rapporto tra loro due aveva ricordato un po' quello che c'era tra le due protagoniste di Mulholland Drive, e anche lì il successo era rappresentato come marcio e corrotto, poi va detto anche che entrambi i film non si limitano a questo altrimenti non sarebbero i capolavori che sono.
Tra l'altro in 3 Donne penso ci sia un po' della cultura hippie del tempo, negli anni 70 era pieno di film che facevano questo tipo di critica, anche il machismo tossico era un altro tema ricorrente.
 
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A me il rapporto tra loro due aveva ricordato un po' quello che c'era tra le due protagoniste di Mulholland Drive, e anche lì il successo era rappresentato come marcio e corrotto, poi va detto anche che entrambi i film non si limitano a questo altrimenti non sarebbero i capolavori che sono.
Tra l'altro in 3 Donne penso ci sia un po' della cultura hippie del tempo, negli anni 70 era pieno di film che facevano questo tipo di critica, anche il machismo tossico era un altro tema ricorrente.
In Mulholland però scopano, hanno delle passioni forti tra di loro che poi sfociano in quello che sappiamo verso la fine. Qui invece molto rapidamente tutto è tossico tossico tossico. A me sembra diverso l'approccio, per carità valido pure questo, però molto più "negativo".
 
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