Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

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La Collectionneuse, Rohmer
Una ragazza esce con tanti ragazzi per passare il tempo, due ragazzi la insultano e ci provano. Il vuoto totale analizzato allo sfinimento portando a commenti sul boxolo in brodo di giugiole. I film sui "corteggiamenti" andrebbero proibiti per decreto. Spero non vedere mai più un film di Rohmer perché sono il nulla.
Ma no dai, Rohmer ha quasi sempre scritto grandi sceneggiature, l'unica cosa che mi piace poco di lui è lo stile troppo spoglio, ma a livello di contenuti non gli si può dire niente. Il raggio verde e La mia notte con Maud sono dei piccoli capolavori.
 
complotto

Shin Kamen Rider, Hideaki Anno

anche stavolta vi metto la recensione in inglese che tanto so che siete forti e non avete bisogno che ve la traduca (non ci sono veri spoiler è solo per fare pulito)

This movie has it all.

I remember distinctly the talks when covid broke out, some were arguing that it was absolutelly fine to see people die in mass, that this is a normal and good thing for humanity. I also remember when Parasite, the movie, had its successfull run and people explained to me that the cinical ultra dark "everybody is a piece of shit" view of the world was so true. Or the complementary, classics, purity seekers, ready to spit on material reality to look for true souls.
In Shin Kamen Rider, all of those are villains that get kicked to death. It is one of the most satisfying experiences you can imagine.

The movie burst to the screen without bothering to give any context, it just dives deep into action and then creates one of the most astonishing girl character you can imagine that guide you through each step. The male protagonist is almost nothing compared to her, each time she speaks it's a blessing from the beginning to the end.

Then another one arrives, a friend-foe, dreamish above perfection. She improves upon everything you have seen this far regarding human dinamics, settings, combact etc. And then even more fights, more camera technologies, more visual effects, and more memorable dialogues. The main theme of love for the human struggle is fleshed out in its entirety.
Some will argue that there is no pacing, but you don't need pacing when you have so much to give. This is the explosive secret of Shin Kamen Rider.

A timeless masterpiece that will be remember as a heartful companion and an unexpected lesson in design.

EEEE e che è diamoci tutti una calmata

Io avevo provato a guardarlo fino a quando c'è la boss battle con il tizio pipistrello ma mi fin lì stava sembrando un po' una cacchetta sinceramente (Shin godzilla invece piaciuto moltissimo per riferimento)

La Collectionneuse, Rohmer
Una ragazza esce con tanti ragazzi per passare il tempo, due ragazzi la insultano e ci provano. Il vuoto totale analizzato allo sfinimento portando a commenti sul boxolo in brodo di giugiole. I film sui "corteggiamenti" andrebbero proibiti per decreto. Spero non vedere mai più un film di Rohmer perché sono il nulla.

Come osi maledetto
 
ma non scrive male, è molto intrattenente per dire, solo che madonna santa...
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EEEE e che è diamoci tutti una calmata

Io avevo provato a guardarlo fino a quando c'è la boss battle con il tizio pipistrello ma mi fin lì stava sembrando un po' una cacchetta sinceramente (Shin godzilla invece piaciuto moltissimo per riferimento)
beh intanto vedilo tutto almeno così dici per bene perché e per come una cacchetta. E' molto diverso da Godzilla non c'è dubbio.
 
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A Spoiling Rain, Haruhiko Arai
Il bravissimo sceneggiatore di film "erotici" di cui ho parlato mille volte è ancora vivo e ha diretto qualche film. Questo è il suo ultimo, distribuito nel 2023. In pratica è la storia di un suicidio di una attrice di cui il protagonista regista che l'ha amata prova a scoprire le cause. E' eccessivamente legato alle scene nel presente che sono davvero inutili e statiche. Cioé il protagonista è depresso, il presente è filmato in bianco e nero, piove, non si muovono, si commenta la meno influente scena cinematografica pinku di cui fanno parte... Non c'è niente. Almeno nel passato, a colori, ci sono le loro relazioni. Funziona già meglio. Anche l'aspetto di trama è sovradimensionato, con finte sorprese inutili, si poteva semplificare molto. E riesce pure ad avere cose affrettate nelle relazioni del passato.

Fondamentalmente sembra una sceneggiatura che avea bisogno di una seconda versione. No al bianco e nero nel presente, non ce n'è bisogno. Depresso ok ma sputa un po' per strada, qualcosa, e ne taglio comunque minutaggio. Poi vorrei vedere più del mondo attorno. Se si commenta così tanto Tokyo perché non la posso vedere? Chiaramente Arai è talmente demoralizzato dal tipo di relazioni che vede attorno a sé che non riesce manco ad approcciarle. Comprensibile, ma non porta il film oltre la sufficienza. Senza infame e senza lode. Adesso probabilmente ripercorrerò tutta la sua carriera di scenarista in ordine cronologico come ho fatto con Kumashiro.

edit: aggiungo una cosa. Nel passato l'aspetto fondamentale è chiaramente quella discussione in cui lui scopre che SPOILER lei lo ha tradito e dice "ok capito" e poi riflette come avrebbe potuto "riscrivere" questa storia, da un lato picchiarla (che rappresenta diciamo i film pinku degli anni 70) dall'altro guardarla e abbracciarla, che sarebbe il presente. Ora a parte la metafora temporale è comunque un aspetto umano interessante, di fatto si va a cozzare a muso duro sulle cose centrali, cosa succede di interessante quando non c'è violenza da capire? Di sicuro non la depressione in cui tutti si ammazzano. Allora cosa in questo abbraccio? La risposta non c'è, perché il film è poco sviluppato, anche su questo dubbio stesso. Piuttosto che tanti discorsi parlate solo di questa scelta per due ore, meglio.
 
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Shogun’s Joy of Torture, Ishii
Primo film che vedo suo. Tre storie di passioni e conseguenti torture da mezz'ora ciascuno. Praticamente è un po' come 100 years of torture (Wakamatsu) e Pleasure Campus Secret Games (Kumashiro). Il problema è che mette un tale sovraccarico umano in ogni storia che sembra andare un po' a dove coglio coglio, non si capisce bene cosa gli interessa di più e perde facilmente di vista l'aspetto plastico e brutale della tortura che dovrebbe essere il cuore del film. Ogni storia ha almeno 3 personaggi principali legati tra loro in dinamiche particolarmente complesse, visto che non sono esplorate, non potrebbero visto il minutaggio, diventa come un surplus che si auto fagocita lasciando il campo a una semplice e rassicurante morale finale. Non è un caso. Detto ciò non riesco ad odiarlo né a bocciarlo e anzi gli do di più della sufficienza. Ho un po' di dubbi sul seguito ma nonostante tutto ho programmato un suo film per la notte di capodanno...
 
Ieri ho visto Vesper in prima visione. Che stronzata di film e che finale di merda.
 
The Watcher in the Attic, Tanaka
Mi aspettavo di più perché un altro suo mi è piaciuto molto. Qui capitano cose sempre più estreme dentro un hotel giapponese di inizio ventesimo secolo, in una durata troppo corta per contenerle tutte. Risulta affrettato e sciapo.
 
Mufasa. Piacevolmente sorpreso, non me l'aspettavo tanto carino.
 
Visto Dear Santa su Paramount con Jack Black.
Una commedia sinceramente azzeccata, ispirata, con un Jack Black nella sua comfort zone (fa il diavolo, ballerino e dall’animo metal).
Piacevolissima e super-consigliata.
 
It feels so good, Haruhiko Arai
Del 2019, avevo detto che mi sarei visto i suoi film in ordine cronologico ma in pratica sto facendo l'inverso. Sembra un po' come vari film coreani contemporanei con la non più coppia che però si ama ancora tanto tanto e non si sa bene come dirlo. Tutta un'altra serie infinita di cose di trama non si sa bene come dirle e quindi ogni tot il film te le aggiunge piano piano. Per me quasi non c'è storia, lei dice chiaro che gli piace solo lui, non sa chiaramente spiegare perché se non con una metafora di un serpente, punto e basta. A lui piacciono varie donne, come è richiesto ad un maschio, ma lei gli piace implicitamente molto punto e basta. Poi ci sono varie tensioni sociali sempre nominate ma mai esplorate. Non essendo esplorate non sono credibili e cadono come foglie appena necessario. Rispetto ai film coreani del genere questo è meno spiccatamente fastidioso perché almeno c'è un qualcosa di fisico presente, ma il rischio è sempre presente. Perché non provare a mettere da parte tutte queste informazioni molto di base e approcciarsi ai personaggi con un occhio più distante? Questa eccessiva vicinanza mi sembra confermare che Arai cerca risposte narrative in personaggi particolarmente smorti rispetto a quelli a cui era abituato, gente che per esprimere cose anche semplici ci mette 60 minuti di film e 4 giorni di tempo narrativo quando in uno dei suoi film degli anni 70 ti tiravano fuori tutto alla prima scopata. E' un altro livello umano, stare appresso al poco che loro stessi riescono a dire di se stessi non può essere sufficiente, ma siccome sono buono non lo boccio.
 
Girl’s Reform School, Shimizu
Fresco fresco di nuovi sottotitoli. Una specie di casa di correzione giapponese per donne che si sono comportate male. Secondo me è molto bello e pulito nella esposizione.
 
Piccole cose come queste

Davvero non me l'aspettavo. Onestamente sono andato a vedere questo film totalmente al buio, solo per Murphy. Lui è stellare, e la storia ha dei momenti molto toccanti. Il film si regge interamente sull'interpretazione di Murphy che riesce a comunicare tanto pur parlando poco. Lo scambio con la suora madre è davvero ben realizzato, la regia è molto buona per tutto il film.
Se avete ancora la possibilità, andatelo a vedere, non ve ne pentirete
 
Irezumi, Masumura
Primo che vedo di lui. Coppia che fugge la propria condizione sociale e si ritrova a fare cose molto immorali. Ogni cosa in questo film è presentata poco o niente, ad un certo punto ho trovato una prospettiva attraverso cui guardarlo, con lei che letteralmente ti sputa in faccia i suoi dialoghi. Bellissimi combattimenti, peccato che non ci siano scene di sesso perché avrebbero elevato il tutto.
 
The Warped Ones, Kurahara
La Nikkatsu prima dei porno, storia di piccoli criminali forse ribelli contro dei piccoli forse borghesi. Nonostante sia esposto alla perfezione mi sembra ininteressante, il protagonista in particolare non ha nessuna dimensionalità. Così.
 
Visto Madame Web, su PrimeVideo.
Discretamente brutto ma non brutto quanto pensavo. Sarà che ho visto molto di peggio (non so se possa definirsi un vanto o meno XD), ma 2 ore di intrattenimento in un universo a caso di Spider-Man.
 
Visto Natale ad 8-bit, con Neil Patrick Harris.
Commedia natalizia davvero bella, originale, nostalgica e malinconica.
Molto diversa dai soliti polpettoni natalizi. Ammetto che mi è scesa una lacrimuccia nel rivivere certi ricordi con gli amici del tempo ed anche per altro.
Super, super-consigliato.
 
tre film per accogliere il nuovo anno! :D

Undulant Fever, Hiroshi Ando
Sceneggiato da Haruhiko Arai, 2014, fino a qui ci sapeva ancora fare alla grande. Una ragazza ama spassionatamente uno ed è pronta a starci anche se lui vuole solo scopare. Anche il regista segue con grande interesse la storia e ne esce un gran film.

Blind Woman's Curse, Ishii
Tipo dieci personaggi di svariati clan o individui rivali che si scontrano con una fluidità narrativa eccellente ma senza mai darsi tempo per grandi sorprese umane o nei combattimenti.

Flower & Snake, Konuma
Un protagonista un po' spento con sotto storia psicologica si ritrova a dovere "punire" la moglie del capo. E' piacevole ma anche questo resta un po' leggero umanamente parlando rispetto ai film di quegli anni a cui sono abituato. Resta padrone nel come introdurre quello che ha, molto più che sufficiente.
 
Appena visto conclave.
Un film della madonna con una fotografia stellare che manda tutto in vacca nel suo finale di una banalità inaudita e scritto col culo. Film da 9 con un finale da 3
 
Possession, Zulawski
Rivisto dopo qualcosa come 11 anni. E' uno spettacolo di film. Non solo per tutto lo svolgimento della trama che è già strapieno di emozioni e idee, ma anche singole trovart in singole scene che fanno urlare di gioia. Dal "it's my name", a sister faith e sister chance, come viene detto che quei due stanno insieme, i passette simulando di continuare a salire le scale, "this is for your lies" "you have to add much more". C'è di tutto, una qualità di scrittura rara. Un film che forse non ha neanche chissà che compresione dell'umano, ma che sopperisce con una aggressiva sensibilità legata ad uno specifico momento storico/individuale del regista. L'idea poderosa di fare tutta una tirata standard all'inizio e poi fare esplodere la narrativa con qualcosa di inconcepibile mi ricorda un po' Chungking Express, con la differenza che dove lì c'è una spiccata e rivoluzionaria positività qui hai le mani in una nerissima melma bollente. La cosa interessante è che sembrano quasi la stessa cosa.
 
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