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Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

  • Autore discussione Staff Cinema
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Togg

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First Cow, Kelly Reichardt
Non mi pare migliorata dal Night Moves visto anni fa. Non so se l'ho già detto ma cinismo e benevolenza sono due facce della stessa medaglia e questo film ne è la prova. Da un lato la narrazione standard del tutti contro tutti dell'inevitabile uomo economico. Dall'altro un wannabe nuovo influsso e colpo di scena in cui il tradimento già visto e immaginato viene smentito. I buoni sentimenti e la cattiveriona. Se li può tenere entrambi.

La rimpatriata, Damiano Damiani
Che film della madonna che si facevano negli anni 60-70 in Italia. C'è una cosa sociale che non viene vissuta, messa in conflitto e poi disgusto in questo film? Non credo. C'è dentro tutto. I legami putrici tra famiglia, carriera e gruppi amicali. La complessità del desiderio, lo scontro con la stabilità sociale che produce mostri. Una doppia caratterizzazione centrale a parti inverse e sbocchi impossibili. Una scena dell'oggi tanto cianciato "poliamore" da capogiro. Insomma gente che ne sapeva della vita. I grandi film esistono ancora ma di così sagacemente analitici e dinamici ne vedo pochi. E' un Husbands (Cassavetes) meno positivo, quindi in definitiva minore, ma impressionante. E non esistono attualmente sottotitoli inglesi per vederlo pensate un po'.
 

dante3vergil

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Maaaa alloraaaaaa devi recuperaaaaareeee subitooooo :granma:

Oh, comunque c'è chi ne parla molto bene di Naked Lunch, sta a vedere che alla fine lo salverò :rickds: (ma alla fine è Cronenberg, secondo me è difficile che abbia fatto una roba così inguardabile. Insomma... lo spero almeno :asd:)
Mi farai sapere :rickds: Comunque cercherò di recuperare Videodrome quando sarò più nel mood, promesso :3
 

Togg

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Crimes of the Future, Cronenberg
L'avevo detto che sta cosa che gli piace Titane non prometteva bene. Metà del film ad accumulare cose senza mai costruirne la rilevanza umana, la seconda metà trama su trama. Brutto.
 

dante3vergil

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Crimes of the Future, Cronenberg
L'avevo detto che sta cosa che gli piace Titane non prometteva bene. Metà del film ad accumulare cose senza mai costruirne la rilevanza umana, la seconda metà trama su trama. Brutto.
Sembra quasi di leggere Titane eh :asd:

Ma sei a Cannes?
 
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Togg

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LoneWolf

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A me è arrivato oggi Titane, spero di riuscire a vederlo al più presto :sisi:
 

Darton

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L'uomo che venne dalla Terra
Mi sono imbattuto in questo film di fantascienza che non conoscevo minimamente ed è stata una piacevolissima sorpresa. Una storia tutta di dialoghi e che ha luogo in una sola location. Il budget è chiaramente basso e sono più le cose che vengono raccontate di quelle che accadono, ma è così avvincente che, proprio come i personaggi del film, vuoi saperne sempre di più.
 

Quattro

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Starship troopers – Paul Verhoeven, 1997. Seconda visione. Uno di quei rarissimi casi in cui un'opera riesce contemporaneamente a esaltare e satirizzare il proprio soggetto con pari brillantezza: lo spettacolo non toglie nulla alla critica, e viceversa. Effettistica abbastanza impressionante per un film di un quarto di secolo fa. Denise Richards invece quasi non sembra vera.

Divorzo all'italiana – Pietro Germi, 1961. Seconda visione. Classico, impeccabile Germi, capace di leggere e di interpretare una terra non sua con la leggerezza della commedia, senza però mai banalizzarne le complessità anche tragiche. In Sedotta e abbandonata si supererà ancora.

Il demonio – Brunello Rondi, 1963. Impressionante per la sottigliezza e l'ambiguità con cui viene trattata la possessione, che può essere letta allo stesso modo in senso psicologico-sociale, religioso-folcloristico, o più semplicemente narrativo-orrorifico. Il film non dà appigli concreti che permettano di appiattire inequivocabilmente la storia su di una sola chiave di lettura, anzi sembra quasi propendere per l'una o per l'altra a seconda delle opportunità offerte da una scena piuttosto che l'altra. Chiaramente non senza rischi, ma a mio avviso questa ambivalenza funziona e arricchisce l'atmosfera di un alone di mistero particolarmente suggestivo. Il modo in cui la stessa protagonista vive la propria condizione – per inciso, interpretazione clamorosa da parte di una Lavi effettivamente quasi ultraterrena rispetto alla grettezza che la circonda – aggiunge ulteriore complessità al tutto. Il montaggio fa qualche passo falso nella prima parte e forse si potrebbe dire che il film si dilunghi un po' più del necessario, ma resta un'opera notevole sotto diversi punti di vista e con diverse scene memorabili. Da The exorcist a The witch, verrebbe da pensare che la sua influenza sia stata molto maggiore di quanto si potrebbe sospettare.

Nata di marzo – Antonio Pietrangeli, 1958. Inizia fra alti e bassi come una commedia romantica come tante altre, sviluppandosi poi in un dramma social-familiare di rara sconclusionatezza. Nota di demerito in particolare per il finale gratuito e contraddittorio, che mortifica definitivamente quei pochi spunti di interesse che uno avrebbe potuto volerci trovare. La visione resta tutto sommato godibile grazie alla regia impeccabile di Pietrangeli e a una Sassard decisamente fotogenica, ma purtroppo la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti. Cosa particolarmente inaspettata e deludente se si considera che è firmata da Pietrangeli stesso e da Scola.
 

Togg

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The Story of the Last Chrysanthemum, Mizoguchi

E la madonna due ore e non so quanto che passano in un battibaleno, stai lì a guarare sto dramma umano gigantesco ma con pochissimi semplici elementi e finali sempre brutali.
 

Togg

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Portrait of Madame Yuki, Mizoguchi
Naah, la manipolazione si mangia una narrazione già confusa. Davvero minore.
 

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Gips, Shiota
Due pazze totali che si incontrano. Non è Ritual di Anno. Sono film difficili da riuscire.
 

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The Graceful Brute, Kawashima
Una specie di Parasite giapponese degli anni sessanta però, ovviamente, meglio. Passo.
 

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Affairs Within Walls, Wakamatsu
Selezionato alla Berlinale, fece uno scandalo gigantesco in Giappone. Dicevano al governo che avevano fatto tanto per usare Kurosawa come blasone della nazione e questo film rovinava tutto. Uno dei suoi primi film. Il resto è storia di una filmografia incredibile.
 

Reservoir Dog

Gunslinger
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Metto le mie ultime visioni fatte soprattutto nel mese passato:

The Machinist (B. Anderson)

Non mi ha detto molto. Bella la fotografia (adoro il mix di paesaggio industriale + cielo grigio e piovoso), Bale iconico e sempre sul pezzo, ma tutto il resto era abbastanza meh. Come ha detto l'utente sopra, paga molto l'essere uscito dopo altri film ben più famosi come Fight Club, Memento o Jacob's Ladder quindi la rivelazione la si anticipa già all'inizio della storia, ma non solo perché, imho, in quei prodotti lì il twist serviva più che altro a rafforzare il tema dell'opera e non serviva solo a spiegare tutte le "stranezze" del film.
In Fight Club serviva anche per rafforzare l'idea della spersonalizzazione del protagonista
In Memento sottolineava l'importanza che i ricordi hanno nel definire chi siamo
Qui mi ha dato l'idea che servisse più per stabilire perché il protagonista non dorma e per tentare di soprendere lo spettatore (nel mio caso, fallendo).

Dredd (P. Travis)

Mi è piaciuto molto più di quanto mi aspettassi. Aldilà del fatto che contiene delle scene d'azione piuttosto decenti, sono stati davvero capaci di catturare l'affascinante setting del mondo del giudice dell'apocalisse. Lui stesso è reso alla grande, non solo per via dell'interpretazione di Urban (kudos a lui per non aver ceduto all'ego e aver indossato la maschera per tutto il tempo in scena), ma anche soprattutto per il fatto che non c'è alcun flaccido tentativo di umanizzare un personaggio che fin da subito si presenta non come una "persona" ma più come una forza inarrestabile dedita all'applicazione della legge, senza interrogarsi sulla moralità dietro la stessa. Mi ha pure convinto a leggere qualche albo del fumetto.

Essere John Malkovich (S. Jonze)

Mi è piaciuto, ma mi aspettavo di più. Il soggetto in sé è ottimo, i personaggi pure sono buoni (tutti diversamente disgustosi, ottimo) ma, a una certa, mi è sembrato che l'opera si focalizzasse troppo sullo spiegare come funziona tutto il meccanismo riguardante il prendere il posto di Malkovich e, a quel punto, mi è cominciato a calare. Aggiungiamo pure il fatto che, nonostante ne apprezzi la bontà, non sono riuscito a fregarmene delle sorti di nessuno dei protagonisti.

Il ladro di orchidee (S.Jonze)

Ecco, questo invece l'ho adorato.
Onestamente trovo anche difficile commentare il film, visto che ogni idea di sceneggiatura presenta più piani di lettura (l'accostamento della capacità d'adattamento delle orchidee con quello delle passioni umane), ma allo stesso tempo è tutto messo in scena in maniera così delicata e naturale da non risultare mai soffocante. E' anche uno dei film in cui Nick Cage fa vedere di cos'é davvero capace, mi rattrista che la sua figura ormai è ridotta a quella di un meme vivente. Vorrei poter dire di più, ma alla fine ripeterei le stesse cose che gli altri utenti sopra hanno già espresso. Per me un mezzo capolavoro

The Evil Dead (S. Raimi)

C'avevo voglia di sangue e non mi ha deluso :asd:
Tanta violenza, tanta morte e tanta sofferenza. Bellissimi gli effetti speciali, soprattutto considerando il budget ridicolo. Che altro.... ah sì, m'è piaciuto molto il sangue :ahsisi:

Doctor Strange nel Multiverso della follia (S.Raimi)

La sceneggiatura purtroppo è quel che è e, considerando il titolo altisonante, ci stanno praticamente 3 scenari, peraltro visivamente abbastanza meh. Ci do la sufficienza giusto per certe scene che urlano "RAIMI" che mi sono piaciute :sisi:
 

echoes84

Apprendista
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Appena finito di vedere La vedova Winchester: mi è piaciuto, come horror non è male, ma peccato per il finale

il fatto che prendono a fucilate lo spirito mi ha ricordato The Nun...
 

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Phantom of the Paradise, De Palma
rivisto al cinema dopo forse un decennio, sapevo le canzoni a memoria :) notevole l'intuizione che phantom of the opera, dorian gray, faust, dracula e vari altri siano tutte storie legate fra di loro da una ricerca umana simile.
 

Togg

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Desire, Borzage
L'incipit è divertentissimo anche perché ci sono delle facce non da poco. Poi la trama non va ma restano due personaggi talmente meno carismatici del solito in queste storie che paradossalmente fa un effetto.

The Comfort of Strangers, Schrader
Programmatico ma alla fine (cioé dall'inizio) lo dice chiaro che vuole essere così.
 

pipigno

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Metto le mie ultime visioni fatte soprattutto nel mese passato:

The Machinist (B. Anderson)



Dredd (P. Travis)

Mi è piaciuto molto più di quanto mi aspettassi. Aldilà del fatto che contiene delle scene d'azione piuttosto decenti, sono stati davvero capaci di catturare l'affascinante setting del mondo del giudice dell'apocalisse. Lui stesso è reso alla grande, non solo per via dell'interpretazione di Urban (kudos a lui per non aver ceduto all'ego e aver indossato la maschera per tutto il tempo in scena), ma anche soprattutto per il fatto che non c'è alcun flaccido tentativo di umanizzare un personaggio che fin da subito si presenta non come una "persona" ma più come una forza inarrestabile dedita all'applicazione della legge, senza interrogarsi sulla moralità dietro la stessa. Mi ha pure convinto a leggere qualche albo del fumetto.

Essere John Malkovich (S. Jonze)

Mi è piaciuto, ma mi aspettavo di più. Il soggetto in sé è ottimo, i personaggi pure sono buoni (tutti diversamente disgustosi, ottimo) ma, a una certa, mi è sembrato che l'opera si focalizzasse troppo sullo spiegare come funziona tutto il meccanismo riguardante il prendere il posto di Malkovich e, a quel punto, mi è cominciato a calare. Aggiungiamo pure il fatto che, nonostante ne apprezzi la bontà, non sono riuscito a fregarmene delle sorti di nessuno dei protagonisti.

Il ladro di orchidee (S.Jonze)

Ecco, questo invece l'ho adorato.


The Evil Dead (S. Raimi)

C'avevo voglia di sangue e non mi ha deluso :asd:
Tanta violenza, tanta morte e tanta sofferenza. Bellissimi gli effetti speciali, soprattutto considerando il budget ridicolo. Che altro.... ah sì, m'è piaciuto molto il sangue :ahsisi:


Doctor Strange nel Multiverso della follia (S.Raimi)

La sceneggiatura purtroppo è quel che è e, considerando il titolo altisonante, ci stanno praticamente 3 scenari, peraltro visivamente abbastanza meh. Ci do la sufficienza giusto per certe scene che urlano "RAIMI" che mi sono piaciute :sisi:
"Sto bene Ash sto bene, apri questa botola e fammi uscire. Sono tua sorella Cheryl":trollface:
 
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