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Lau Kar Leung è grandioso, uno che è talmente bravo a fare una cosa specifica che ne traspare anche di più.
Female Prisoner Scorpion: #701, Shunya Ito
che film della madonna. Il primo suo e mi ha sbalordito. Di solito non è che vado pazzo per protagonisti silenziosi eppure qui quando ti guarda c'è da impazzire. Nonostante la storia non sta a fossilizzarsi sulla vendetta della protagonista, tutte le professionalità del film contribuiscono a rendere ogni sequenza strapiena di azioni ed emozioni. Lavoro eccelso da parte di tutte le persone coinvolte.
Ho visto che ci sono pure alcuni di Lav Diaz, che vorrei vedere ma che ancora non so come gestirmi con il tempo. Normalmente non mi piace sospendere un film, ma nel caso di "Evolution of a Filipino family" parliamo comunque di più di 10 ore di pellicola
Quelli di voi che li hanno già visti, come avete fatto ?
Ieri sera ho rivisto per la millesima volta JP3, film immortale. Per quanto mi riguarda insieme a Il Mondo Perduto sono i due migliori capitoli della saga.
Ho visto che ci sono pure alcuni di Lav Diaz, che vorrei vedere ma che ancora non so come gestirmi con il tempo. Normalmente non mi piace sospendere un film, ma nel caso di "Evolution of a Filipino family" parliamo comunque di più di 10 ore di pellicola
Quelli di voi che li hanno già visti, come avete fatto ?
Non ho visto niente di Lav Diaz però io i film che superano le tre ore li divido sempre, cercando comunque di vederli in giorni ravvicinati. Il film più lungo che ho visto è Satantango (7 ore e mezza) che divisi in 3 sessioni, per un film di 10 ne farei almeno 4.
Mi è piaciuto molto, alcune scene le ho trovate davvero malate, è impossibile rimanere indifferenti. Dopo Perfect Blue, ho recuperato un altro capolavoro.
Caught by the tides, Jia Zhang-ke
Il vlog di un regista sperimentato. Sempre le solite cose cinesi viste e riviste e mai esplorate. I personaggi vivono pochissimo ma siccome lui è molto bravo a gestire il ritmo te lo accolli. I soliti pezzi della crescita cinese che stai a guardare tipo boccalone al bar. La narrativa è al suo meglio quando ti disturba, scuote, dovrebbe essere un'evidenza. Questo al limite ti dà un brividino compiacente.
Ho visto che ci sono pure alcuni di Lav Diaz, che vorrei vedere ma che ancora non so come gestirmi con il tempo. Normalmente non mi piace sospendere un film, ma nel caso di "Evolution of a Filipino family" parliamo comunque di più di 10 ore di pellicola
Quelli di voi che li hanno già visti, come avete fatto ?
Satantango, sette ore e mezza, l'ho visto in una sola sessione nella famosa trasmissione di capodanno di fuori orario. Recentemente il documentario how ponyo was born di 12 ore e mezza l'ho visto in due sessioni in due giorni di fila. E' un po' come te la senti tu, spezzare va bene per film così lunghi, non c'è motivo di tenere 10 ore di fila. Sono anche film con narrative molto lunghe quindi ci sta.
Suddenly in the dark, Young Nam Ko
I coreani sono stati fissati per decenni sugli inciuci con la domestica. Qui questo tema è sviluppato bene però tutto il resto no, e questo resto purtroppo è consistente nella durata quindi rende il film un po' trascinato e appena sufficiente. Complice anche il fatto che si svolge tutto in un solo set, molto illuminato e piacevole ma che un po' anche stufa.
The Fire Within: Requiem for Katia and Maurice Krafft, Herzog
Il solito Herzog che con la sua bella voce allenata parla di umani pazzerelli e cose varie. Alcune volte, soprattutto parlando di coppia e loro psicologia, secondo me sbarella. In generale non trovo neanche il suo commento così appuntito su vita e passioni umane. Resta un bel film.
The Beast, Walerian Borowczyk
Dice che è scandalo. Io non sono convinto. I personaggi interagiscono pochissimo tra di loro, si perde tempo su cose che boh e il comparto tenico sonoro è stranissimo quasi fastidioso. Peccato perché avevo grandi aspettative.
Ho visto che ci sono pure alcuni di Lav Diaz, che vorrei vedere ma che ancora non so come gestirmi con il tempo. Normalmente non mi piace sospendere un film, ma nel caso di "Evolution of a Filipino family" parliamo comunque di più di 10 ore di pellicola
Quelli di voi che li hanno già visti, come avete fatto ?
Io faccio solitamente 2 sessioni (al massimo 3 nel caso in cui si vada oltre le 7 ore), però alla fine è una preferenza mia e volendo si può frammentare anche (leggermente) di più.
Non mi ha convinto, non saprei nemmeno dire con precisione il perché
A livello registico il film è confezionato alla grande, dalla fotografia alla musica quasi onnipresente per tutta la durata. Mi è piaciuto come il regista non abbia voluto inquadrare il gesto estremo di Mishima come atto politico (emblematico il fatto che il suo discorso finale viene coperto dagli insulti della folla e dal suo voiceover) ma piuttosto come tappa finale del suo percorso artistico.
Ecco, pur riuscendo ad apprezzare questi elementi, il film non è riuscito a catturarmi lo stesso. Forse dipende proprio dal soggetto di lui, che non mi è mai piaciuto pure per quel poco che ho studiato all'università
Anch'io provato a vedere qualche giorno fa ma non mi ha catturato, forse in un altro momento / periodo lo avrei amato ma ora come ora un po' troppo formalista per i miei gusti, non mi va più tanto giù. Ci riproverò magari più avanti.
Ho visto che ci sono pure alcuni di Lav Diaz, che vorrei vedere ma che ancora non so come gestirmi con il tempo. Normalmente non mi piace sospendere un film, ma nel caso di "Evolution of a Filipino family" parliamo comunque di più di 10 ore di pellicola
Quelli di voi che li hanno già visti, come avete fatto ?
Io ho visto la pilipino family in credo 3 o 4 sessioni, non mi era dispiaciuto il ritmo è molto ammaliante a patto di essere disposti a dedicargli il tempo e l'attenzione che chiede. Ricordo che mi era piaciuto meno di quanto avrebbe potuto perché a un certo punto se non vado errato mollava i personaggi principali per un paio d'ore per una storia collaterale che non mi aveva detto niente. Quando invece mostrava la quotidianità ma anche i cambiamenti nella vita della famiglia molto più bello invece. Altro di lui non ho visto, magari quando sarò in pensione e avrò di nuovo il tempo e la pazienza per cose simili.
Witness for the prosecution, Wilder 1957. Bellissimo dall'inizio allo strepitoso finale, non dico altro.
Y tu mamá también, Cuarón 2001. Horniest film mai visto, bello sì e con un finale inaspettatamente dolceamaro, diciamo però che non rende semplicissimo concentrarsi su storia e personaggi.
2046, Wong 2004. Antologico a suo modo, e come sempre in questi casi ci sono alcune storie più brillanti e altre più dimenticabili. L'alchimia fra gli attori è presente e visibile, e il film dà il suo meglio quando i dialoghi riescono a fare leva su questa tensione. Gli intermezzi futuristici sono invecchiati sorprendentemente bene da un punto di vista visivo, ma narrativamente spezzano il ritmo della storia principale senza andare mai oltre stereotipi già visti e stravisti.
Trouble every day, Denis 2001. Il soggetto si presta bene allo stile di Denis, alle sue immagini, ai suoi ritmi e ai suoi silenzi. Nonostante una premessa intrigante però la storia non va da nessuna parte, e nessuno dei personaggi è riuscito a catturare il mio interesse.
Made in England: The films of Powell and Pressburger, Hinton 2024. Un tributo doveroso a una coppia di autori leggendari eppure ancora oggi piuttosto elusivi, e l'accompagnamento di Scorsese non tradisce le aspettative dimostrandosi sembre appassionato e interessante. Come documentario fa il suo lavoro egregiamente, offrendo una panoramica esaustiva della storia e della filmografia in oggetto, al rischio forse di risultare un po' ridondante in alcuni passaggi.
Light sleeper, Schrader 1992. La New York di Light sleeper, fradicia di pioggia e sommersa dai rifiuti, è assolutamente stupenda, così come è stupenda la colonna sonora che la percorre – colonna sonora che o la si ama o la si odia, io, come si capisce, l'ho amata. Ho anche apprezzato la relazione fra Defoe e Delany, solo poche pennellate ma sufficienti a raccontare una storia che è dolorosa ma sincera, e pericolosa per entrambi. Meno interessante invece il rapporto con Sarandon, che non mi ha detto molto. Purtroppo a mio avviso una risoluzione finale insoddisfacente gli impedisce di raggiungere l'eccellenza, ma tanti momenti di bellezza valgono anche da soli la visione.
Tabu, Gomes 2012. Due storie, una il flashback dell'altra, una delle migliori trasposizioni di un certo realismo magico letterario. Mi è piaciuto moltissimo che la seconda storia sia interamente narrata con una voce fuori campo ma l'esposizione non ne risenta mai, anzi appaia naturalissima; cosa che non sarebbe stata possibile senza una grande scrittura e una grande regia, che ci regala qualcosa di simile a quello che potrebbe essere un film muto moderno. La storia in sé non è eccezionale o particolarmente memorabile, ma la visione è senz'altro piacevolissima nonché tecnicamente impeccabile. Ottima anche la colonna sonora, impreziosita da alcuni curiosi anacronismi.
The dupes, Saleh 1972. Una tragedia semplice nell'esposizione, terribile per la sua attualità e quotidianità. Una rara rappresentazione del trauma palestinese in seguito alla nakba, e del dramma quotidiano di chi in ogni parte del mondo si trova costretto a lasciare la propria terra e rischiare la propria vita nella speranza un domani migliore. Pulitissima la realizzazione tecnica così come le interpretazioni. Una gemma ritrovata. (Si trova gratuitamente su Raiplay in versione restaurata per chi fosse interessato.)
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P.S. Ah nell'ultimo periodo mi sono visto The boys, soggetto fortissimo e prima stagione molto molto promettente, purtroppo già dalla seconda subentra la noia e iniziano a far succedere cose tanto per, peccato perché di potenziale ne aveva da vendere. Sicuramente la mia ragazza mi costringerà a vedere la quinta ma non mi faccio nessuna aspettativa, la situazione mi sembra abbastanza compromessa ormai.
Lav Diaz ne ha fatti altri davvero belli, però sono tra i più lunghi. Per dire Heremias ha tipo ore di introduzione e presentazione del personaggio in cui non succede niente, però è davvero un capolavoro.
Newlywed Hell, Akira Kato
Sempre la nikkatsu che fa cose porche. Regista che non conoscevo. Una donna che è sposata da poco, si scopre in modo strambo, e vive altre cose. Ne vive o viene a conoscere proprio tante, e il film chiaramente vorrebbe avere un respiro largo, non so se la scrittura riesca a sostenerlo. Verso la fine c'è un gran momento che mi è rimasto impresso e mi fa apprezzare un po' più tutto. Tutto sommato un bel film.
P.S. Ah nell'ultimo periodo mi sono visto The boys, soggetto fortissimo e prima stagione molto molto promettente, purtroppo già dalla seconda subentra la noia e iniziano a far succedere cose tanto per, peccato perché di potenziale ne aveva da vendere. Sicuramente la mia ragazza mi costringerà a vedere la quinta ma non mi faccio nessuna aspettativa, la situazione mi sembra abbastanza compromessa ormai.
mi sto vedendo il volume 3 di Cinico TV (Ciprì e Maresco) che spero conosciate tutti.
Una serie tv di scetch comici andate in onda su Rai 3 negli anni 90. Tutto il micro mondo palermitano più basso, la politica nazionale, sanità, volgarità, discorsoni sulla cultura etc etc Davvero magnifico.
Ieri ho visto Follemente, carino e mi sono divertito e tutto però vorrei capire gli 8 milioni di euro di budget per il film in cosa sono stati spesi visto che è tutto girato in 3 stanze in croce.
Brokeback Mountain, Ang Lee
Non succede niente in questo film. Personaggi passivi, referenze minime incrociate a sto sogno di loro che vivono insieme da un lato e la violenza omofoba dall'altro. Tutto sviluppato al minimo dando per scontato tutta una serie di cose, di fatto non c'è mai un interesse per qualcosa sia positiva o negativa. Ci vuole anche molta fantasia per sentire passare i 20 anni supposti. Insomma una ciofeca che manco so io perché mi sono visto.