con la quale si "conclude" idealmente questa prima stagione.
Lo devo ammettere, mi aspettavo qualcosa di "diverso" per questo ultimo episodio.
L'inizio del nuovo trimestre con tutte le speranze, le paure e le ansie che porta con se...pensavo sarebbe stato materiale per il primo o per uno dei primi episodi della seconda stagione che partirà in ottobre, ma mi sbagliavo di grosso tanto che anche questa volta non c'è spazio per le sorelle Kawamoto.
L'inizio del secondo anno non è propriamente gradevole per Rei.
Il professor Hayashida, che tanto lo aveva sostenuto ed aiutato durante il corso dell'anno precedente...non è più suo professore e su di lui girano già un sacco di voci, per bocca delle classiche persone che giudicano e parlano per sentito dire.
Fare amicizia con i nuovi compagni? Sarebbe il momento migliore, ma se fosse cosi facile per rei non avrebbe mica mangiato da solo per gli ultimi dieci anni e più ma dopotutto, restano solo due anni alla fine delle scuole.
Due anni e sarà finita.
Nel frattempo, lui può puntare a concentrarsi Jun'insen, il torneo che potrebbe garantire il suo accesso alla classe B2 ed al torneo dei debuttanti.
Con grande disappunto di Harunobu, nonostante ormai lui e Rei siano finalmente nella stessa classe i sorteggi per il Jun'insen non sono stati favorevoli e lui e Rei non si scontreranno...rimane però il torneo per i debuttanti.
I due ragazzi sono in due gironi diversi, è vero ma al paffuto Nikaido non importa, al solito il suo entusiasmo è soverchiante, lui e Rei si sfideranno in finale cosi da dare il via alla loro leggenda.
Forse con toni meno entusiasti ma Rei non ha una opinione cosi diversa.
La sua forma mentis, per quanto ammantata dalla solita tristezza, è a parole molto simile a quella del suo senpai...ricominciare da capo, un passo alla volta.
Ma di nuovo da solo...o forse no?
Il prof Hayashida che intravede il ragazzo da lontano, decide di recarsi di nuovo con lui e Rei inizialmente non capisce.
In teoria l'uomo non ha più ragione di occuparsi di lui, non essendo più il suo responsabile ma questi non è propriamente di questo avviso.
Lui sa che Rei si impegna, sa che c'è la metta tutta anche se è sempre da solo, anche se...è proprio questo il momento migliore per farsi degli amici essendo l'inizio un nuovo anno.
In compenso però il prof ha un'idea geniale.
Fondare un club di shogi, servono un referente(quindi lui) e cinque persone(e con Rei si è già ad una).
Di certo Rei non si è iscritto nuovamente alle superiori per stare da solo a quel modo, un modo per fuggire? O forse per fingere di fuggire? Si, perché...lui è una bestia feroce, lo ha ammesso lui stesso una volta.
Ma il pensiero, questa volta non va a quel suo disperato tentativo di battersi per l'unica cosa che possiede, no, va ad un ricordo più felice, recente e sereno.
Il viso sorridente del suo senpai in mezzo alle persone che gli vogliono bene, se anche lui potesse a quel modo in mezzo agli altri...quanto potrebbe essere felice?
Forte di questo desiderio Rei accetta(con tanto di scenette comiche con il prof, che finalmente potrà scroccare lezioni gratuite per superare il quarto dan amatoriale) ma...l'impresa si rivela ardua.
Non ci sono molte persone interessate allo shogi, fortuna vuole che, ancora una volta, arrivino in soccorso di Kiryama...Noguchi e i ragazzi del club di chimica, sempre alle prese con strambi esperimenti.
Il giovane(che sembrava senpai già in prima superiore) presidente del club è in una situazione critica.
Purtroppo molti senpai si sono diplomati e con soli quattro membri all'attivo, il club è prossimo alla chiusura...qui, il galeotto prof ci mette lo zampino.
Un club che ha bisogno di quattro membri ed uno che ha bisogno di un membro si fonderanno e diventeranno uno soltanto.
La situazione è trattata con tono scanzonato ma quando Noguchi racconta della sua "breve" esperienza con lo shogi e chiede a Rei di insegnargli come si fa...il nostro protagonista è visibilmente felice.
La seconda parte della puntata è anomala.
Anomala perché, visto il loro ruolo ci si aspetterebbe la presenza delle sorelle(sebbene l'illustrazione nella ending che vede Rei andare loro incontro sia dolcissima)...invece è un flashback ed un titolo(Fighter) che puntano l'attenzione totalmente su Rei.
Un Rei allora alle elementari.
Un Rei in gita(o uscita scolastica).
Un Rei che vede il posto al fianco suo sempre vacante.
Ma non era il posto vacante in se il problema, tanto gli atteggiamenti e le polemiche degli altri.
Meglio stare da soli, piuttosto che stare vicino a qualcuno che lo disprezzo.
Che fare però una volta arrivati sul posto?
Vedere il piccolo Rei, terrorizzato all'idea di divenire argomento della prossima assemblea di classe è una scena dolcissima...e tristissima al tempo stesso.
Ed il vederlo incamminarsi fino ad un punto lontano per non attirare l'attenzione di nessuno è una stretta al cuore.
Dagli ulteriori ricordi di Rei e dalla volontà di rendere felice Koda, è chiaro che il flashback è ambientato già quando il ragazzo era rimasto orfano e già con una unica, singola cosa a tenere in piedi il suo mondo, lo shogi.
E mentre risolve il problema, il suo sguardo viene colpito dalla velocità e dalla laboriosità dell'agire di gruppo delle formiche, cosi diverso dal suo sempre da solo.
Senza mai nessuno al suo fianco.
Perché il posto a fianco a lui nel pullman era ancora vuoto? Bhé in realtà non era "ancora" vuoto, è sempre stato vuoto.
Non c'era mai stato nessuno vicino a lui ed in cuor suo...Rei teme che questa situazione possa non cambiare per il resto della sua vita.
O forse no.
Il pensiero va di nuovo allo shogi ed al biglietto che indicava al bambino quale fosse il suo prossimo avversario.
Era magico quel biglietto.
Grazie a quello qualcuno si sedeva sempre davanti a lui, persone che lo odiavano certo...ma anche persone gentili.
Il biglietto, lo shogi...era la sua ancora di salvezza, grazie a quello poteva andare avanti, non importava e non importa quale sia la metà l'importante è proseguire e qui Rei involontariamente da prova del suo cambiamento, non basta più una posizione "stantia" aldilà in una isola apparentemente al sicuro dalla tempesta.
Nonostante mentre l'immagine di un treno che viaggia all'infinito verso quella luce ed i suoi ricordi vengono interrotti dalle voci di Nikaido e dei suoi colleghi shogisti, rifletta su come(a suo dire) né lui né quelli intorno a lui sono cambiati.
Anche se un piccolo cambiamento lo ha rilevato o meglio, si è reso conto che sta continuando a viaggiare in compagnia di persone che puntano alla sua stessa luce.
Tanti visi conosciuti...e tanti visi che dobbiamo ancora conoscere.
Ma anche, un viso che Rei che vorrebbe tanto incontrare faccia a faccia, il viso di qualcuno vede già seduto di fronte a se...il Meijin Soya mentre il loro viaggia continua verso quella luce.