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Violet Evergarden | Disponibile doppiato su Netflix | Film il 24/04/2020 in Giappone
@Fusenr Mi fa sempre piacere leggere nuove opinioni su questo anime, positive o negative che siano perché credo meriti attenzione. Avendo letto almeno uno dei miei commenti, saprai che l'ho apprezzata davvero molto.
A livello emotivo mi ha dato moltissimo e il personaggio di Violet è protagonista di una trasformazione tanto sfaccettata quanto palpabile e vedo che anche tu ti sei soffermato su questo aspetto. Sicuramente uno dei pregi.
A volte mi capita di ripensare ad alcune scene o di riascoltare alcune musiche e provo nuovamente le medesime sensazioni. Parlando degli episodi che hai citato, del 9 ricordo sempre con piacere
la "passeggiata" di Violet dopo la sua rinascita. Un momento magico che riesce ad unire i vari personaggi incontrati negli episodi precedenti e colori, musiche e dettagli in modo sapiente. Dettagli come il petalo che svolazza o la scarpa di Violet (pronta a "marciare" nuovamente) in primo piano che sono indice di una grande attenzione a livello registico.
Ma è giusto per fare un esempio, ce ne sono molti e anche tu ne hai citato uno.
Per quanto riguarda la tua ultima domanda se vuoi ti rispondo anche se forse è meglio farlo dopo che hai completato tutto.
@Fusenr Mi fa sempre piacere leggere nuove opinioni su questo anime, positive o negative che siano perché credo meriti attenzione. Avendo letto almeno uno dei miei commenti, saprai che l'ho apprezzata davvero molto.
A livello emotivo mi ha dato moltissimo e il personaggio di Violet è protagonista di una trasformazione tanto sfaccettata quanto palpabile e vedo che anche tu ti sei soffermato su questo aspetto. Sicuramente uno dei pregi.
A volte mi capita di ripensare ad alcune scene o di riascoltare alcune musiche e provo nuovamente le medesime sensazioni. Parlando degli episodi che hai citato, del 9 ricordo sempre con piacere
la "passeggiata" di Violet dopo la sua rinascita. Un momento magico che riesce ad unire i vari personaggi incontrati negli episodi precedenti e colori, musiche e dettagli in modo sapiente. Dettagli come il petalo che svolazza o la scarpa di Violet (pronta a "marciare" nuovamente) in primo piano che sono indice di una grande attenzione a livello registico.
Ma è giusto per fare un esempio, ce ne sono molti e anche tu ne hai citato uno.
Per quanto riguarda la tua ultima domanda se vuoi ti rispondo anche se forse è meglio farlo dopo che hai completato tutto.
E’ uno dei motivi per cui ti ho evocato, ho pensato ti facesse piacere trovare un’altra opinione. Comunque ho concluso, compreso l’episodio extra. Dopodiché, libero dal timore di incappare in eventuali spoiler, ho potuto leggere molti dei commenti, se non quasi tutti, scritti in questo topic dall’anno scorso ad oggi.
Pur non essendo esente da difetti, è stata una visione piacevole che altrimenti non avrei portato a termine senza sforzo, ma che difficilmente consiglierei a chi in generale poco digerisce i ritmi compassati e desidera tenersi costantemente occupato nel seguire un intreccio meccanicamente elaborato di avvenimenti, dove l’attenzione viene rinnovata a più riprese, magari anche grazie alla presenza di ripetuti colpi di scena, perché in questa sede non credo troverebbe quello che cerca, né tantomeno un’ambientazione molto dettagliata sul piano narrativo. Tuttavia personalmente sono stato investito da un discreto fascino proveniente anche da quest’ultima.
Per il resto, io l’ho guardato senza nessuna pretesa o aspettativa legata a dichiarazioni precedenti di Kyoani di cui sono stato messo al corrente solo successivamente leggendo questo topic. Ho anche attraversato alcuni momenti in cui mi sono dovuto passare un dito sotto l’occhio umido perché una timida lacrima stava per solcare l’estremità della palpebra. E visto che tu per primo hai parlato di quanto ti ha dato a livello emotivo, vorrei approfondire la questione cercando di spiegare e al tempo stesso realizzare ciò che io ho provato.
Dunque, nel mio caso non è stata la commozione profonda, radicale, intima che mi suscitano per esempio la ricezione, l’interpretazione e l’introiezione di prismatici messaggi sovversivi, anticonvenzionali o semplicemente non-convenzionali che toccano visceralmente le mie corde, dove percepisco tutto l’amore che l’autore infonde alla sua opera e tutta la speranza che ripone nella possibilità che questa riesca ad aiutare l’umanità a compiere un minuscolo ulteriore passo avanti nella comprensione di se stessa e del mondo. Io ambisco, o sono sensibile, ad essere “disturbato”, strattonato e trascinato fuori dalla mia comfort zone senza ritegno, baciato e schiaffeggiato in terra straniera prima di fare ritorno a casa (o esserci rispedito) caricandomi sulle spalle un bagaglio sconosciuto da scoprire, disfare e sistemare nei cassetti della mente e del cuore.
Per portare un esempio del personalissimo discorso che sto intavolando, quello appena descritto è il tipo di commozione, anche tacita e inespressa, non per forza concretamente manifesta, che mi provocò Paranoia Agent.
Per Violet Evergarden è diverso, la stragrande maggioranza delle volte penso di essere stato colto da un tipo di commozione più immediata e di superficie, generata prevalentemente da un fenomeno riconducibile all’attivazione di neuroni specchio quando assistevo alle reazioni emotive dei personaggi. Tra l’uno e l’altro ritengo che il primo tipo sia nettamente più significativo e importante. Anche il secondo ha un valore non trascurabile che sicuramente conservo dentro di me, ma lo considero altresì un segnale del fatto che lo script di questo anime presenta una serie di limiti e occasioni semi-sprecate, una certa dose di artificiosità nella messa in scena dei sentimenti espressi, i quali potevano poggiare su basi narrative meglio costruite e meno prevedibili, come anche una lettura e uno sviluppo abbastanza semplificati, un’indagine - non sempre ma spesso - troppo lineare e convergente dei meccanismi relazionali e delle trasformazioni che essi innescano nell’interiorità delle persone, il più delle volte con uno svolgimento proteso forse troppo impazientemente a formulare una morale da porre a coronamento univoco delle vicende raccontate, o quantomeno a sottolinearla con cadenza forse troppo ridondante, che dispensa - di nuovo, non sempre ma spesso - benefici costruttivi per tutti gli "attori" facendoli avanzare senza inciampi di sorta nel rispettivo percorso di formazione individuale. In breve non la faccio così tragica, non sono così drastico, ma concordo con alcune critiche che gli sono state mosse. Pretenzioso però no... forse un pochino, ma niente che sia arrivato al punto da irritarmi.
Provo a fare un esempio e sottolineo doppiamente la scelta del verbo perché davvero non so se riuscirò a spiegarlo con chiarezza tanto a te quanto a me stesso, anzi mi scuso in anticipo se fallirò nell’ìntento creando soltanto confusione. Inoltre sento che per essere più sicuro di quello che andrò a snocciolare mi tornerebbe utile una seconda visione. Un esempio, dicevo, di quella che per me può essere considerata una lettura semplificata delle potenziali dinamiche concettuali coinvolte in una situazione narrativa che mette in contrapposizione due elementi presentati nell’anime come irrimediabilmente conflittuali laddove, per me, invece, non lo sono, perlomeno non del tutto. Uno dei due viene totalmente sacrificato permettendo all’altro di sopravvivere e fiorire nella sua pienezza. Ma secondo me un esito meno sbilanciato in favore del secondo sarebbe stato più interessante.
Durante la sua fase iniziale da “soldatessa (definizione povera usata per comodità) di poche, concise, lapidarie parole”, il problema principale che impedisce a Violet di compiere progressi nel suo nuovo lavoro è il fatto che, quando scrive le lettere, spilla, spreme un magrissimo distillato essenziale dall’abbondanza di sentimenti del cliente di turno, concentrandosi su ciò che identifica essere le uniche informazioni veritiere, necessarie e sufficienti a trasmettere correttamente e precisamente il messaggio richiesto, così da ridurre all’osso il suo contenuto, come dovrebbe funzionare per l’appunto un distaccato resoconto militare. Senza un apparente criterio risultante da una comprensione quantomeno elementare della psiche umana, spoglia il succitato contenuto di qualsivoglia mediazione più o meno intenzionale che in qualunque altra persona sarebbe dettata da un atteggiamento di cortesia o empatia verso il destinatario. Questo succede perché è esattamente così che lei si esprime e si rapporta agli altri. Logica disarmante, nudissime e crudissime verità, sincerità, estrema onestà senza un briciolo di compromesso, prive di forme di gentilezza ornamentali e affabili fronzoli, che la rendono una disadattata agli occhi della società, oltre che carente - e “combinaguai” - nell’adempimento dei compiti previsti dal mestiere di Bambola, un mestiere al quale potremmo associare la metafora di un faro che illumina il cammino verso una pace duratura fra due grandi nazioni sconvolte dalle debilitanti conseguenze di un'estenuante sforzo bellico dal quale stanno rinascendo, in un immaginario diciannovesimo secolo che, per un dettaglio tecnologicamente anacronistico troppo isolato rispetto alla verosimiglianza del resto, ossia le braccia artificiali di Violet, potremmo clamorosamente definire “retrofuturistico”.
Da questo momento in poi l’evoluzione del suo personaggio sembra imboccare e percorrere una strada a senso unico, quella dell’integrazione nella società civile attraverso la ricomposizione della sua personalità frammentata, sepolta sotto un rigido addestramento militare impartitole fin da bambina, nonché sotto le atrocità di cui ha avuto esperienza durante la guerra sia da fautrice che da spettatrice, a riassunto della sola esistenza che conosceva, e contemporaneamente l’allineamento di questa personalità in via di “guarigione” ai costumi linguistici e comportamentali dell’epoca tratteggiata nell’ambientazione. La nuova Violet deve subentrare con un incedere graduale ma netto, cancellando inesorabilmente e definitivamente ogni traccia della vecchia Violet fino a certificare con un verdetto inappellabile l’inadeguatezza di quest’ultima di fronte alle interazioni sociali di cui si ha bisogno per vivere nel mondo, a maggior ragione se ci riferiamo a lei in quanto Bambola a cui compete il ruolo di tessitrice di connessioni tanto forti quanto impalpabili fra i suoi abitanti.
Siamo arrivati al punto: avrei preferito esplorare una concezione meno manichea del processo di maturazione, in quanto penso che la Violet che vediamo varcare per la prima volta l’ingresso della CH Postal Company avesse già di per sé, con la sua apparente marzialità e freddezza, con il suo approccio esageratamente diretto e, anzi, in virtù di questo, qualcosa di prezioso da offrire e insegnare agli altri personaggi in merito alla comunicazione dei propri sentimenti scevra da mediazioni concilianti. Invece, ben presto, il potenziale di sintesi dialettica situato a monte di quelle frasi pronunciate e scritte con toccante ingenuità viene abbandonato, ignorato o tutt’al più neutralizzato.
L’elemento “soldatessa che parla a suon di emozioni spolpate, perciò anche giustamente ruvide, brusche e prive di tatto”, è considerato aprioristicamente un male da debellare su tutti i fronti e va sostituito con l’elemento benigno che vede “Violet sempre più capace di tradurre i sentimenti delle persone col filtro della diplomazia emotiva”. Quando la prima ricompare lo fa solo nei dialoghi, ma senza avere nessun seguito rilevante nell'ottica del discorso che sto cercando di inquadrare. Secondo me una soluzione migliore avrebbe contemplato sfumature di grigio e avrebbe tentato di affrontare le implicazioni di incontro-scontro dell’una e dell’altra indole nel corso delle singole storie.
Tornando ai pregi, la regia è piaciuta anche a me e ho notato molte inquadrature all’incirca dalle ginocchia in giù, non so quanto rispecchino una prassi comune e quanto invece un tratto caratteristico di questa produzione. Riguardo i filtri, concordo sul fatto che non hanno avuto il senso della misura, ma da qui ad affermare che rovinano le scene, insomma, ce ne passa. A mio parere rimangono incantevoli.
E’ carina inoltre la scelta di chiamare i personaggi con nomi di fiori: Luculia (che a me non suona male ), Iris, Cattleya, i Bouganvillea, Ann Magnolia, forse anche Benedict e Leon. Insieme formano l’Evergarden di Violet. Nella biografia contenuta nel secondo volume della light novel l’autrice stessa ammette “I love flowers”, quindi tutto torna.
E per quanto graziosa sia Luculia potete pure tenervela, io preferisco lei.
Riguardo il dubbio che avevo sollevato, come sospettavo e temevo non è stato sciolto. Ci sono indizi contradditori che mi tengono imprigionato nel limbo dell’incertezza, ma prima di elencarli leggerei volentieri quello che volevi dirmi in proposito. Se devo convincermi che
è umana sto tirando parecchio la corda della sospensione dell’incredulità.
La OST è bella, al momento non credo di poterla definire memorabile ma riascoltandola ho selezionato 20 su 26 pezzi assolutamente deliziosi e meritevoli per i miei gusti. Riporto i titoli qui sotto:
In Remembrance
The Voice in My Heart
Ink to paper
To The Ends of Our World
A Place to Call Home
Those Words You Spoke to Me
Strangeling
The long night
Violet Snow for Orchestra
Across the Violet Sky
Never Coming Back
Adamantine Dreams
The Ultimate Price
Devoid of Hope
Torment
Innocence
Torn Apart at the Seams
The Songstress Aria (Instrumental)
The Storm
The Songstress Aria
Non so quale scegliere, metto questa (dovrebbe essere un allegretto):
Avevo una mezza idea di provare a leggere la light novel nell'unica traduzione che ho trovato, sperando sia abbastanza corretta, ma non so se lo farò. Ad ogni modo… Non esiste che Violet abbia 14 anni. Mi rifiuto categoricamente di attribuirle un’età del genere e mi arrogo il diritto di canonizzare la mia istintiva ipotesi “dai 22 ai 25 anni in su”. Ecco fatto.
Per Violet Evergarden è diverso, la stragrande maggioranza delle volte penso di essere stato colto da un tipo di commozione più immediata e di superficie, generata prevalentemente da un fenomeno riconducibile all’attivazione di neuroni specchio quando assistevo alle reazioni emotive dei personaggi.
Mm credo di aver capito cosa dici e posso dirti che non è stato così per me. Perché non erano le reazioni stesse dei personaggi ad innescare il meccanismo emotivo quanto più il trasporto dato da determinate situazioni/evoluzioni più il comparto audiovisivo che sicuramente qui è fondamentale.
Vedere Violet cambiare così tanto da prendere a cuore la situazione personale di una persona nonché la sua stessa missione, sempre tenendo in testa un nobile obiettivo, mi piaceva davvero tanto. Proprio il veder emergere quella natura buona che covava ed era dentro di lei, ma che non poteva manifestarsi prima a causa del suo passato e del suo modo di fare in parte derivante proprio da quel passato. Mi ha dato l'idea che quando ci si mette in testa qualcosa e si ha la giusta determinazione, si può fare quasi tutto.
Il rinascere dalle proprie ceneri nonostante tutto, il perseguire un nobile obiettivo, l'intestardirsi per capire cosa non va e come fare per cambiare, l'andare contro tutto e tutti pur di portare un raggio di sole come dicevo in un mio vecchio commento. Mi sembrano delle belle cose.
Quindi sì, credo mi sia capitato proprio l'anime in completa sintonia con le mie corde e quindi con ciò che volevo vedere IO. Molto raramente mi è successo.
Poi appunto, capisco che tutti possano avere diverse reazioni. Quando si tratta di sensazioni ed emozioni, non possiamo controllare più di tanto del resto.
ma che difficilmente consiglierei a chi in generale poco digerisce i ritmi compassati e desidera tenersi costantemente occupato nel seguire un intreccio meccanicamente elaborato di avvenimenti, dove l’attenzione viene rinnovata a più riprese, magari anche grazie alla presenza di ripetuti colpi di scena, perché in questa sede non credo troverebbe quello che cerca
Che non sia un anime per tutti, ne abbiamo parlato abbondantemente quando l'abbiamo visto. Colpi di scena ce ne sono 0 perché punta a tutt'altro. Di certo non è da consigliare a chi vuol vedere qualcosa con un ritmo frenetico o quantomeno sostenuto. Non sono un esperto di anime drammatici ma dubito che in genere abbiano tali caratteristiche difatti. Forse non conoscendolo può trarre in inganno inizialmente?
Per quanto riguarda la sua forza, come hai potuto vedere, nell'anime non viene detto molto.
Violet viene trovata da Dietfried su un'isola deserta e possedeva già questa sua abilità nel combattimento. A questo punto si possono fare delle ipotesi visto il contesto.
Comunque ho letto che nella novel dovrebbero esserci altri dettagli.
Viene usata poi come un'arma semplicemente perché sfruttata da persone malvagie che capiscono che ci sono possibilità di manipolarla e questo grande potenziale in combattimento.
Ho provato a leggere un po' della novel ma mi sembra differire abbastanza dall'anime e quindi mi sono fermato. Non so se ho beccato un pezzo "sbagliato" o è così tutta/in gran parte.
Io comunque l'ho visto col dub jap ed è stato perfetto. Magari potresti vederlo così anche tu in caso di un'eventuale seconda visione, in modo da poter fare anche un confronto.
La OST è bella, al momento non credo di poterla definire memorabile ma riascoltandola ho selezionato 20 su 26 pezzi assolutamente deliziosi e meritevoli per i miei gusti.
Boh, comunque ho ''approfittato'' dei titoli che hai messo e le ho riascoltate tutte. Per me una colonna sonora così potrebbe entrare tranquillamente in un filmone da oscar. È quasi sprecata per un anime secondo me.
Però devo ammettere che credo rimarrò parzialmente interdetto se mi lasceranno fino all'ultimo senza uno straccio di spiegazione riguardante
la forza di Violet in battaglia e sul motivo per il quale è stato considerata e usata come un'arma. In pratica finora è stato un continuo domandarmi quali sono le sue vere origini.
Thanks //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif , appena accendo il pc ci faccio un giro.
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Esattamente, sono rimasto un po' a bocca asciutta. :/ Se hanno voluto lasciare l'ambiguità di proposito non penso che la cosa sia stata gestita proprio ottimamente. Al momento mi viene da dire questo ma dovrei pensarci meglio e ripercorrere gli avvenimenti. Se come dice Deda nella novel sono presenti altri dettagli, forse qualcosa in più la si viene a sapere, anche se ho il presentimento che non sarà comunque sufficiente perché mi sembra plausibile che altrimenti l'avrebbero trasposto nell'anime.
The entertainment news website The Hollywood Reporter reported on Tuesday that Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memories Doll (Violet Evergarden Gaiden: Eien to Jidō Shuki Ningyō), the side story to the Violet Evergarden anime, will continue with its world premiere screening at the AnimagiC convention in Mannheim, Germany, which runs on August 3 and 4. The AnimagiC organizers said that the screening will continue "at the express request of the studio."
The convention also had guests from Kyoto Animation and the Violet Evergarden production staff for the screening, including director Taichi Ishidate, producer Shinichiro Hatta, voice actress Yui Ishikawa (voiced Violet Evergarden in the anime), and theme song singers TRUE and Aira Yūki. The Hollywood Reporter noted that Ishidate and Hatta will no longer attend the convention, but music producer Shigeru Saitō will now attend.
The official website for Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memories Doll (Violet Evergarden Gaiden: Eien to Jidō Shuki Ningyō), a side story to the Violet Evergarden anime, began streaming a trailer for the anime on Tuesday. The video reveals the anime's cast and previews the anime's theme song "Amy" by Minori Chihara.
The official website for Kyoto Animation's Violet Evergarden: The Movie anime film project announced on Friday that the film's original January 10, 2020 release date has been delayed. The anime's production committee emphasized in the online statement that production work on the movie still continuing, and the committee plans to announce the new opening date later.
The official website for Kyoto Animation's Violet Evergarden: The Movie anime film project announced on Saturday that the film's production committee has rescheduled the film's opening to Friday, April 24, 2020. The committee thanked the fans for their support, and noted that the director and staff are working with all their hearts and strength on the production.