Ma non c’è paragone dai, per noi videogiocatori appassionati il “periodo E3” e’ un po’ come il periodo delle feste natalizie per i bambini, e un direct (o showcase, chiamatelo come volete), per quanto ben fatto, non ha e non avrà mai lo stesso impatto o lo stesso phatos.
Il PERIODO E3 è un momento romantico, si attende con trepidazione la conferenza di turno (anche quella Ubisoft più noiosa e pietosa della fiera), ci si organizza con gli amici per le conferenze alle 3 di notte con la sacra triade di birra+speranza nel vedere gioco X+rutto libero che non manca mai, si perculano i rivali, si attende con impazienza la saga/SH del cuore, si aspetta il vaporware di turno, si grida come pazzi alla prima bomba sganciata anche a costo di svegliare il vicinato, ci si organizza la giornata in base alle conferenze, si dà buca alla tipa perché Kojima è più importante, ci si scanna sul forum con il paggellone del giorno dopo, o si hanno altri 1000 mila motivi per seguirlo.
Saranno pur cambiati i tempi e uno show distaccato farà più views, più like o quel che volete, ma no, non ditemi che è la stessa cosa, questo non lo accetto.