Le motivazioni possono essere tante e concomitanti.Cattivo stile di vita fisico ed emotivo.
Cattiva alimentazione.
Cattiva postura e blocchi psicofisici.
Tutte queste di solito sono certezze quando si comincia a coltivare l'energia senza essere prima passati per la coltivazione del corpo.
E' sconsigliabile voler prendere contatto con le energie più raffinate senza aver neanche la percezione di quelle più grezze come il corpo fisico.
E' sconsigliabile volerle coltivare senza aver coltivato prima il corpo. E' alla base di tutto.
E' sconsigliabile voler imparare a muovere energie più sottili senza aver imparato a percepire la connessione di mente e corpo tramite movimento energetico.
Mi spiego meglio.
L'energia più sottile (qi) è prodotta da processi di trasformazione di energia più grezza e corporea (jing). Se il jing non è forte a sufficenza ci sono problemi.
L'energia si muove nel corpo. Se nel corpo sono presenti blocchi energetici (fisici / emotivi) non lo fa adeguatamente. I blocchi è molto più semplice , all'inizio del percorso , rimuoverli tramite un lavoro di tipo posturale e di decontrazione fisica.
Inizialmente concentrarsi sul solo movimento energetico rischia di essere una sega mentale e basta. E' più utile concentrarsi sugli effetti fisici del movimento energetico. Ossia iniziare a percepire quel sottile legame fra mente ed intenzione , movimento fisico e movimento energetico.
Spero ti sia utile.
quindi l'energia dell'intento yi
cioè devo essere consapevole di quello che faccio
diciamo che un altro problema è che l'energia circola male
cioè la disperdo in continuazione
dovrei contrastare questa cosa in qualche modo
forse attraverso l'alimentazione si risolve
frequento una struttura dove si fa ginnastica però solo il martedì e non tutti i martedì
ma ripeto secondo me l'energia la si produce in tanti modi non solo con ginnastica
dovrei provare a mangiare con intenzione di mangiare
se non ti ho fatto la capa tanta allora ti lascio solo una cosa
http://www.sciamanesimo-tolteco.it/reiterazione/
l'energia la si può produrre attraverso la ripetizioni di atti in un contesto non ordinario
cioè le abitudini che noi facciamo disperdono energia
lo scopo è quello di ripetere l'abitudine ossessivamente ma con l'intenzione di far produrre energia
ci vuole molta pazienza ma da frutti
si stabilisce un intenzione, si attiva l'intento collegandolo alla reiterazione