Ufficiale C'era una volta...a Hollywood | Il nono film di Quentin Tarantino | Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie

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Anche io non conosco affatto le serie tv degli anni 50 e 60 e proprio per farmi capire meglio Tarantino ci mostra un sacco di scene per illustrarci bene cosa succedeva in quelle serie.

Non ho bisogno di guardare tutte le puntate della serie Western ma mi basta la scena di Jhonny Madrid

Non ho bisogno di vedere tutte le puntate della serie di guerra, mi basta la scena col fucile a pompa.

È quello il motivo per cui le prime 2 ore sono così lente e noiose per molti.

Servono a preparare per la scena finale.

Il vero film è quello degli ultimi 40 minuti.

Le prime 2 ore sono una specie di documentario preparatorio che serve a spiegare l.ambientazione della scena finale.

Se non vedi quelle 2 ore non puoi goderti bene la scena finale
E' palese che tutto questo faccia da base per il finale. L'effetto "wow" a dire il vero è praticamente in tutti i suoi film. Hateful 8, il primo che mi viene in mente, presenta tutti i personaggi, ed anche li la presentazione è lunga, esattamente come in Jackie Brown (il chiacchiericcio tipico di Tarantino). MA, a differenza dei suoi film, in c'era una volta ad Hollywood, i personaggi non sono legati da una storia, ma solo ed esclusivamente dall'ambientazione. Le 2h e mezza (su 2h e 45) sono lunghe, sconclusionate ai fini della trama i quali poggiano su una conoscenza dei fatti che non tutti gli spettatori possiedono. L'effetto "wow" si basa sulla conoscenza dei fatti, tanto quanto le 2h e mezza di film. Il problema è che in quelle 2h e mezza Tarantino poteva tranquillamente infilarci una trama in mezzo a tutti i personaggi, Tate compresa.


Ma non tieni conto del colpo di scena finale che cambia le carte in tavola...

Visto come va a finire il film avevi davvero bisogno di empatizzare con lei?

No, visto che in realtà le cose non vanno esattamente come molti si aspettavano che andassero a finire.

Per questo motivo, anche chi non conosce la storia dell omicidio di Cielo Drive può godersi il film.

Quello che succede nella villa te lo spiega direttamente Tarantino.

In realtà sapere la storia vera aiuta molto ma non è condito sine qua non
Cioè,

agli occhi di uno spettatore che non conosce la verità, vede tutto il film che si basa su quasi 3 ore di film senza trama per poi arrivare ad un massacro senza senso? Ma che senso ha? 

Sapere la vera storia, tu spettatore capisci il film e del perché di quel massacro finale. Senza questa è come vedere un qualsiasi buon film con effetto "machecazz..?" finale senza senso. E' una cosa assolutamente illogica.

 
Ultima modifica da un moderatore:
La Robbie dovrebbe trasmettere ciò che ha subito. Dovrebbe essere Hollywood e tutte le sue piccole ed innumerevoli citazioni che offre, a farti rivivere gli anni '60, non tanto la Robbie che balla. 
Scusa scusa, come fa a trasmettere ciò che ha subito se ancora lo deve subire?

Anzi se neanche lo subisce proprio .


In realtà sapere la storia vera aiuta molto ma non è condito sine qua non
il film scandisce il tempo e se non sai a cosa si riferisce non ne capisci il senso .

Il film è costruito come un flashback , come in quei film in cui vedi una situazione in essere e poi la storia torna indietro a mostrare gli avvenimenti che hanno portato a quella situazione scandendo le ore o i giorni man mano che ci si avvicina all'evento iniziale. Qui l'evento iniziale , già avvenuto è l'Eccidio di Cielo Drive , conoscerlo ti da appunto quel senso di flashback e mostra quel che fanno i vari personaggi durante il loro avvicinamento al fatto.

Quindi se è vero che il film si può vedere anche senza conoscere i fatti , però così lo spettatore, specie se non Americano fatica a contestualizzare i fatti di sicuro conoscerli aiuta a capirlo molto meglio molto meglio 

Il film ha molte sfumature che per essere comprese occorre avere una conoscenza non superficiale della cultura Americana sopratutto quella di quegli anni, anni cruciali per l'umanità intera , non voglio dilungarmi, ma in quegli anni si sono concentrati una serie di eventi e rivolgimenti sociali su scala Mondiale , dalla Crisi di Cuba , alla guerra in Vietnam , dalla Corsa allo Spazio allo  Sbarco sulla Luna, dalle lotte anche sanguinose per l'uguaglianza etnica alle proteste studentesche passando per l'emancipazione sessuale, non solo negli USA  anche in Europa e nel Mondo .

Il mondo stava cambiando , il cinema  stava cambiando, la società si stava trasformando , i giovani stavano cambiando , tutto ribolliva.

Il Film mostra solo una minima parte di quei cambiamenti e solo riferiti ai personaggi del film, il mondo Hippie è appena sfiorato, si la Manson Family era una Comune (e bisognerebbe capire cosa fossero esattamente le comuni e quanto fossero diffuse) e in parte ce la mostrano e quello che fanno , la concezione aperta sull'essere e sul sesso, il modo di essere easy going non è nemmeno tanto lontano da quello che accadeva nelle altre comuni e non erano solo negli USA , ne abbiamo esempi anche nel cinema Italiano , Verdone innanzi tutto , per esempio In Viaggio con Papà, l'Ingenuo figlio vive in una Comune anche se non più tanto Hippie , ma diversi Hippie compaiono nei suoi film, e mi dicono che ancora negli anni 80 era possibile incontrare quelli che a Roma venivano chiamati "Fricchettoni" , gli ultimi epigoni del movimento Freak e lui li mostra in parecchi dei suoi primi films.

oggi quei personaggi suonano inverosimili , nessuno se li ricorda quasi nemmeno più se non glieli mostrano in un film

Notting Hill negli anni 60 e 70 era il quartiere delle Comuni Inglesi, un Film credo del 67 Performance era ambientato lì il protagonista era Mick Jagger con Anita Pallemberg e loro erano i membri di una comune anche se erano solo in 3 mi sembra

 
Scusa scusa, come fa a trasmettere ciò che ha subito se ancora lo deve subire?

Anzi se neanche lo subisce proprio .
Eh no, piano. Il senso del film è

Quello di vendicare la ragazza. Se sei a conoscenza dei fatti reali, tu spettatore sai che il suo scopo è quello di trasmettere questo sentimento, a prescindere dal fatto che Tarantino abbia riservato alla Tate della Robbie un trattamento diverso dalla realtà.

Tra l’altro durante la scena finale, anche se la Robbie è assente, ti fa pensare a che razza di violenza subì la vera Tate nonostante Tarantino abbia trasformato i carnefici in vittime attraverso la violenza di Cliff.

 
Eh no, piano. Il senso del film è

Quello di vendicare la ragazza. Se sei a conoscenza dei fatti reali, tu spettatore sai che il suo scopo è quello di trasmettere questo sentimento, a prescindere dal fatto che Tarantino abbia riservato alla Tate della Robbie un trattamento diverso dalla realtà.

Tra l’altro durante la scena finale, anche se la Robbie è assente, ti fa pensare a che razza di violenza subì la vera Tate nonostante Tarantino abbia trasformato i carnefici in vittime attraverso la violenza di Cliff.
Si appunto, e lui ha mostrato una ragazza semplice e solare , basti pensare che pur essendo agli inizi della carriera (non la riconosce ancora neanche chi lavora nel settore) porta avanti la gravidanza interrompendo così la sua carriera  e questo rende anche più grave il male che le è stato fatto

 
1.Ma non tieni conto del colpo di scena finale che cambia le carte in tavola...

2.Visto come va a finire il film avevi davvero bisogno di empatizzare con lei?

No, visto che in realtà le cose non vanno esattamente come molti si aspettavano che andassero a finire.

3.Per questo motivo, anche chi non conosce la storia dell omicidio di Cielo Drive può godersi il film.

4. Quello che succede nella villa te lo spiega direttamente Tarantino.

In realtà sapere la storia vera aiuta molto ma non è condito sine qua non
1.Come posso arrivare a dedurre correttamente il finale se non conosco la storia di Sharon, è proprio impossibile.

2. Beh sicuramente sarebbe stato bello ad arrivare ad un crescendo con un finale esplosivo, peccato non abbia potuto godere di tutto ciò.

3. Come detto da altri, se non si conoscono i fatti i film è monco e ribadisco questo aspetto. Aggiungendo che non c'e una trama è doppiamente penalizzato.

4. Penso sia il suo unico film in cui non spiega assolutamente nulla e ti lascia nella più completa interpretazione, fate vobis :sisi:

 
Dorsai ha detto:
il film scandisce il tempo e se non sai a cosa si riferisce non ne capisci il senso .

Il film è costruito come un flashback , come in quei film in cui vedi una situazione in essere e poi la storia torna indietro a mostrare gli avvenimenti che hanno portato a quella situazione scandendo le ore o i giorni man mano che ci si avvicina all'evento iniziale. Qui l'evento iniziale , già avvenuto è l'Eccidio di Cielo Drive , conoscerlo ti da appunto quel senso di flashback e mostra quel che fanno i vari personaggi durante il loro avvicinamento al fatto.

Quindi se è vero che il film si può vedere anche senza conoscere i fatti , però così lo spettatore, specie se non Americano fatica a contestualizzare i fatti di sicuro conoscerli aiuta a capirlo molto meglio molto meglio 

Il film ha molte sfumature che per essere comprese occorre avere una conoscenza non superficiale della cultura Americana sopratutto quella di quegli anni, anni cruciali per l'umanità intera , non voglio dilungarmi, ma in quegli anni si sono concentrati una serie di eventi e rivolgimenti sociali su scala Mondiale , dalla Crisi di Cuba , alla guerra in Vietnam , dalla Corsa allo Spazio allo  Sbarco sulla Luna, dalle lotte anche sanguinose per l'uguaglianza etnica alle proteste studentesche passando per l'emancipazione sessuale, non solo negli USA  anche in Europa e nel Mondo .

Il mondo stava cambiando , il cinema  stava cambiando, la società si stava trasformando , i giovani stavano cambiando , tutto ribolliva.

Il Film mostra solo una minima parte di quei cambiamenti e solo riferiti ai personaggi del film, il mondo Hippie è appena sfiorato, si la Manson Family era una Comune (e bisognerebbe capire cosa fossero esattamente le comuni e quanto fossero diffuse) e in parte ce la mostrano e quello che fanno , la concezione aperta sull'essere e sul sesso, il modo di essere easy going non è nemmeno tanto lontano da quello che accadeva nelle altre comuni e non erano solo negli USA , ne abbiamo esempi anche nel cinema Italiano , Verdone innanzi tutto , per esempio In Viaggio con Papà, l'Ingenuo figlio vive in una Comune anche se non più tanto Hippie , ma diversi Hippie compaiono nei suoi film, e mi dicono che ancora negli anni 80 era possibile incontrare quelli che a Roma venivano chiamati "Fricchettoni" , gli ultimi epigoni del movimento Freak e lui li mostra in parecchi dei suoi primi films.

oggi quei personaggi suonano inverosimili , nessuno se li ricorda quasi nemmeno più se non glieli mostrano in un film

Notting Hill negli anni 60 e 70 era il quartiere delle Comuni Inglesi, un Film credo del 67 Performance era ambientato lì il protagonista era Mick Jagger con Anita Pallemberg e loro erano i membri di una comune anche se erano solo in 3 mi sembra
Avevo parlato su un forum di musica con un ragazzo che era nato in una comune in Belgio.

I suoi genitori italiani erano andati la a vivere e poi è nato lui.

Ora è tornato in Italia ma ha detto che ha avuto una infanzia molto diversa da noi.

Strana esperienza, molto affascinante 

4. Penso sia il suo unico film in cui non spiega assolutamente nulla e ti lascia nella più completa interpretazione, fate vobis :sisi:
Punto 4

Non mi sono spiegato bene perché non ho il tasto spoiler dal cellulare.Intendevo dire che i fatti che succedono, sono quelli che noi vediamo,

cioè della villetta con dentro il cane e i nostri 2 amici di cui uno sotto LSD


E' palese che tutto questo faccia da base per il finale. L'effetto "wow" a dire il vero è praticamente in tutti i suoi film. Hateful 8, il primo che mi viene in mente, presenta tutti i personaggi, ed anche li la presentazione è lunga, esattamente come in Jackie Brown (il chiacchiericcio tipico di Tarantino). MA, a differenza dei suoi film, in c'era una volta ad Hollywood, i personaggi non sono legati da una storia, ma solo ed esclusivamente dall'ambientazione. Le 2h e mezza (su 2h e 45) sono lunghe, sconclusionate ai fini della trama i quali poggiano su una conoscenza dei fatti che non tutti gli spettatori possiedono. L'effetto "wow" si basa sulla conoscenza dei fatti, tanto quanto le 2h e mezza di film. Il problema è che in quelle 2h e mezza Tarantino poteva tranquillamente infilarci una trama in mezzo a tutti i personaggi, Tate compresa.


Cioè,

agli occhi di uno spettatore che non conosce la verità, vede tutto il film che si basa su quasi 3 ore di film senza trama per poi arrivare ad un massacro senza senso? Ma che senso ha? 

Sapere la vera storia, tu spettatore capisci il film e del perché di quel massacro finale. Senza questa è come vedere un qualsiasi buon film con effetto "machecazz..?" finale senza senso. E' una cosa assolutamente illogica.
Ma Tarantino è illogico

Non è un regista come tutti gli altri 

Per questo mi piace.

Sicuramente non piacera a tutti

Eh tipo tutta quella finale? :asd: O Brad Pitt che picchia Brucee Lee
Ce ne è una terza.

Quella in cui Steve Mc Queen, il figo della madonna di Hollywoodiano viene ridicolizzato da Tarantino perché Sharon Tate non gliela dà.

È un film di Quentin, è irriverente, non per forza realistico 

 
sydbarrett ha detto:
Ma Tarantino è illogico

Non è un regista come tutti gli altri 

Per questo mi piace.

Sicuramente non piacera a tutti

Ce ne è una terza.

Quella in cui Steve Mc Queen, il figo della madonna di Hollywoodiano viene ridicolizzato da Tarantino perché Sharon Tate non gliela dà.

È un film di Quentin, è irriverente, non per forza realistico 
Tarantino è tutto fuorché illogico. Ogni sua scelta è dettata da uno studio approfondito che gli altri registi si sognano, e parlo di trama, fotografia, regia, sonoro, colori, ecc..C’è sempre un perché dietro le sue scelte. 
Che piaccia o meno, il fatto di cronaca di Cielo Drive risulta molto importante per gli Stati Uniti, un po’ meno qui in Europa e resto del mondo. 
Ed è per questo che la propria conoscenza cambia letteralmente il senso del film agli occhi dello spettatore. Non stiamo parlando di un Hitler, personaggio storico conosciuto ormai da tutti, stiamo parlando di un fatto di cronaca nera conosciuto da pochi. 

Sono andato al cinema con la mia ragazza ed amici. Ho dovuto spiegare loro chi era Manson e quello che fece. Senza questo avrebbero visto solo un film di rimando agli anni 60 con improvvisa scena cruenta senza senso, particolarità da non affibbiare a Tarantino. 
Questa cosa mi ricorda molto Fofi, il critico che scrisse cose assolutamente non sense nella recensione di Hateful Height ne L’Internazionale. 

Cito.

C’è chi si diverte da matti a vedere tre ore di uno splatter cupo e mortuario girato con inutile maestria da un citazionista accanito che gode a mostrare sangue e vomito e agonie e a ricordarci sghignazzando che tutto è urlo e furore, l’Uomo e la Storia, e c’è anche chi, come me che qui scrivo, si annoia e sbadiglia.

Certo, si ammira l’abilità tecnica, e si pensa che, ahinoi, qualcosa di vero c’è nella visione del mondo che hanno i tarantini e i tarantinati, ma non si può fare a meno di compiangerli, pronti come sono ad applaudire i massacri e forse anche a massacrare, ma non ancora a farsi massacrare come è probabile che possa invece capitare anche a loro, dato lo stato del mondo e delle cose.

https://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2016/02/09/the-hateful-eight-tarantino-recensione
Al contrario di ciò che disse Fofi, la pellicola di Tarantino è pregna di scelte logiche. Esattamente com in C'era una volta a Hollywood.
 

 
Ultima modifica da un moderatore:
Visto ieri sera. Ammetto che prima di vederlo mi ero preparato rileggendo la storia di Sharon Tate e qualche commento non spoileroso sul web quindi sono andato al cinema con qualche elemento in più rispetto allo spettatore medio. 
Per me è stato arte pura, non riesco davvero a comprendere chi parla di storie completamente sconnesse e fine a se stesse quando semplicemente Tarantino ha voluto documentare due facce diverse di hollywood che vengono in contatto nella parte finale, non l'ho trovato niente di così astruso o complesso da comprendere. Brad Pitt mi sembra davvero in forma, è un piacere vederlo a schermo ed infatti andrò a vedere "Ad Astra" al più presto possibile. 

Per il resto ogni dialogo, ogni scena può essere letta come una metafora che fornisce parecchi spunti di riflessione. Vi consiglio di leggere il parere di un sito che inizia con "M", una chiave di lettura che secondo me si avvicina tantissimo a ciò che voleva dire Tarantino con questo film. Citazionismo portato ai massimi livelli, non è un film per tutti e quasi sicuramente io stesso mi sono perso parecchie citazioni.
Poi tutta la parte finale merita da sola il prezzo del biglietto, spettacolare.

Secondo me chi è rimasto deluso si aspettava semplicemente un altro film.

 
Ma poi l'ha detto proprio Tarantino, che se non si conosce la vicenda non si capisce nulla e di documentarsi prima di vedere il film. Poi vabbè, a me sembra palese che tante angolature e questioni siano un marchio di fabbrica di Tarantino, mentre si cerca di renderle esclusive di questa pellicola. Non capisco :asd:

Tarantino illogico, ma se è un maniaco della perfezione :rickds:

BREAKING NEWS, è possibile che questo film NON SIA CONSIDERATO CAPOLAVORO/BELLISSIMO anche da fan di vecchia data che hanno più di 30 anni

Tarantino è tutto fuorché illogico. Ogni sua scelta è dettata da uno studio approfondito che gli altri registi si sognano, e parlo di trama, fotografia, regia, sonoro, colori, ecc..C’è sempre un perché dietro le sue scelte. 
Che piaccia o meno, il fatto di cronaca di Cielo Drive risulta molto importante per gli Stati Uniti, un po’ meno qui in Europa e resto del mondo. 
Ed è per questo che la propria conoscenza cambia letteralmente il senso del film agli occhi dello spettatore. Non stiamo parlando di un Hitler, personaggio storico conosciuto ormai da tutti, stiamo parlando di un fatto di cronaca nera conosciuto da pochi. 

Sono andato al cinema con la mia ragazza ed amici. Ho dovuto spiegare loro chi era Manson e quello che fece. Senza questo avrebbero visto solo un film di rimando agli anni 60 con improvvisa scena cruenta senza senso, particolarità da non affibbiare a Tarantino. 
Questa cosa mi ricorda molto Fofi, il critico che scrisse cose assolutamente non sense nella recensione di Hateful Height ne L’Internazionale. 

Cito.

Al contrario di ciò che disse Fofi, la pellicola di Tarantino è pregna di scelte logiche. Esattamente com in C'era una volta a Hollywood.
 
Vabbè, ma goffredone non capisce una fava da anni ormai :rickds:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ho scritto illogico ma intendevo assurdo, surreale, dissacrante.

Ero in metropolitana scrivevo fi fretta

Su è molto logico e pianifica bene tutto ma non è prevedibile 

 
Visto ieri sera. Ammetto che prima di vederlo mi ero preparato rileggendo la storia di Sharon Tate e qualche commento non spoileroso sul web quindi sono andato al cinema con qualche elemento in più rispetto allo spettatore medio. 
Per me è stato arte pura, non riesco davvero a comprendere chi parla di storie completamente sconnesse e fine a se stesse quando semplicemente Tarantino ha voluto documentare due facce diverse di hollywood che vengono in contatto nella parte finale, non l'ho trovato niente di così astruso o complesso da comprendere. Brad Pitt mi sembra davvero in forma, è un piacere vederlo a schermo ed infatti andrò a vedere "Ad Astra" al più presto possibile. 

Per il resto ogni dialogo, ogni scena può essere letta come una metafora che fornisce parecchi spunti di riflessione. Vi consiglio di leggere il parere di un sito che inizia con "M", una chiave di lettura che secondo me si avvicina tantissimo a ciò che voleva dire Tarantino con questo film. Citazionismo portato ai massimi livelli, non è un film per tutti e quasi sicuramente io stesso mi sono perso parecchie citazioni.
Poi tutta la parte finale merita da sola il prezzo del biglietto, spettacolare.

Secondo me chi è rimasto deluso si aspettava semplicemente un altro film.
O forse si aspettava esattamente ciò che ha visto, che palle oh :rickds:

Ho scritto illogico ma intendevo assurdo, surreale, dissacrante.

Ero in metropolitana scrivevo fi fretta

Su è molto logico e pianifica bene tutto ma non è prevedibile 
Indubbiamente è così, ma dopo qualche film (soprattutto del post-Kill Bill) la struttura del messaggio è talmente palese che ti sgami dove vuole andare a parare. E ripeto, VA BENISSIMO, mi piace molto. Ciò però non può diventare un salvacondotto da critiche, a mio modo di vedere, assolutamente fondate (su opinioni, certo, ma sempre fondate rimangono).

 
Ma poi l'ha detto proprio Tarantino, che se non si conosce la vicenda non si capisce nulla e di documentarsi prima di vedere il film. Poi vabbè, a me sembra palese che tante angolature e questioni siano un marchio di fabbrica di Tarantino, mentre si cerca di renderle esclusive di questa pellicola. Non capisco :asd:

Tarantino illogico, ma se è un maniaco della perfezione :rickds:

BREAKING NEWS, è possibile che questo film NON SIA CONSIDERATO CAPOLAVORO/BELLISSIMO anche da fan di vecchia data che hanno più di 30 anni

Vabbè, ma goffredone non capisce una fava da anni ormai :rickds:
Documentarsi? Ma non è compito del regista quella di raccontarti la storia o perlomeno di farti capire qual è il suo obbiettivo principe? Amo Tarantino, l'unico film che non ho apprezzato è Death Proof, ma sinceramente, pareri del film in-topic a parte, sembra che lui sia esente da qualsiasi critica. Non ho mai sentito dire che bisogna informarsi prima di vedere un film. Questo imho è un problema del regista, non dello spettatore. 

I

 
Non può informarti lui

sul massacro di Sharon Tate visto il finale che ha scelto di fare.
Il regista non aveva altra scelta 

Io oggi  mi sono informato bene anche sulla storia del movimento hippy e sulle comuni.

Alcune addirittura sopravvivono anche oggi anche se ormai l.utopia comunitaria è finita.

In pratica è una specie di contrasti politico filosofico tra gli amanti delle regole, dell ordine, della polizia, della proprieta privata, dei nazionalisti, dei sovranistu e delle guerre contro gli utopici che odiano le guerre, amano la natura la libertà le droghe il sesso libero, odiavo le impostazioni autoritarie e pensavo che si possa vivere in comunione, senza proprietà privata. Amano l.energia verde e sostenibile 

Le due mentalità sono incompatibili per cui i tradizionalisti odiano gli hippy perché minacciano le loro regole traduzioni e potere e cercano di spazzarli via ancge con la violenza, mandandogli contro la polizia ecc

Gli hippy Odino la polizia, la guerra e i prepotenti in generale ma, siccome si drogano e attirano alcune teste calde e pazzoidi come Manson passano dalla parte del torto facendo violenza anche loro 

 
sydbarrett ha detto:
Io oggi  mi sono informato bene anche sulla storia del movimento hippy e sulle comuni.

Alcune addirittura sopravvivono anche oggi anche se ormai l.utopia comunitaria è finita.

In pratica è una specie di contrasti politico filosofico tra gli amanti delle regole, dell ordine, della polizia, della proprieta privata, dei nazionalisti, dei sovranistu e delle guerre contro gli utopici che odiano le guerre, amano la natura la libertà le droghe il sesso libero, odiavo le impostazioni autoritarie e pensavo che si possa vivere in comunione, senza proprietà privata. Amano l.energia verde e sostenibile 

Le due mentalità sono incompatibili per cui i tradizionalisti odiano gli hippy perché minacciano le loro regole traduzioni e potere e cercano di spazzarli via ancge con la violenza, mandandogli contro la polizia ecc

Gli hippy Odino la polizia, la guerra e i prepotenti in generale ma, siccome si drogano e attirano alcune teste calde e pazzoidi come Manson passano dalla parte del torto facendo violenza anche loro 
Lui ha e aveva tutti i mezzi del mondo per gettare le basi di informazione sui fatti accaduti. Sia economiche, sia tecniche.

Comunque quella dei comuni è facilmente riconoscibile come una specie di cerchia di anarchici. C'è anche da dire però che durante quell'epoca, il loro "movimento" ha svegliato molte teste. Un'esempio fra tutti è l'essere contro la guerra del Vietnam (in particolare). Mi viene in mente quel fatto avvenuto nell'università dell'Ohio dove la polizia iniziò a sparare verso la folla che manifestò vs la guerra del Vietnam causando alcune morti (folla composta da hippy e semplici studenti non-hippy) nel 70. Oppure Woodstock, uno dei pochi concerti di dimensioni enormi dove non avvenne alcun atto violento (cosa che per l'epoca era incredibile). Manson ha semplicemente plagiato ragazzini e ragazzine attraverso il carisma, nonostante questo fosse un pazzo ex-galeotto stupratore seriale. 

 
Documentarsi? Ma non è compito del regista quella di raccontarti la storia o perlomeno di farti capire qual è il suo obbiettivo principe? Amo Tarantino, l'unico film che non ho apprezzato è Death Proof, ma sinceramente, pareri del film in-topic a parte, sembra che lui sia esente da qualsiasi critica. Non ho mai sentito dire che bisogna informarsi prima di vedere un film. Questo imho è un problema del regista, non dello spettatore. 

I
Macché :asd:

Ogni film ha bisogno di conoscenze pregresse per essere apprezzato al 100%

Caso estremo: uno che non sa neanche cos'è la seconda guerra mondiale e il nazismo potrebbe apprezzare un film su Hitler e capire tutto? No.

Caso più specifico: un film come Detroit può essere compreso del tutto senza sapere niente di quello che hanno passato gli afroamericani in America? Assolutamente no.

Il cinema non è composto solo da blockbusteroni adatti a tutti. Per fortuna al cinema puoi trovare ancora dei prodotti più complessi d'autore, che sì, necessitano uno studio per poter essere fruiti.

I film non devono necessariamente essere per tutti.

 
Macché :asd:

Ogni film ha bisogno di conoscenze pregresse per essere apprezzato al 100%

Caso estremo: uno che non sa neanche cos'è la seconda guerra mondiale e il nazismo potrebbe apprezzare un film su Hitler e capire tutto? No.

Caso più specifico: un film come Detroit può essere compreso del tutto senza sapere niente di quello che hanno passato gli afroamericani in America? Assolutamente no.

Il cinema non è composto solo da blockbusteroni adatti a tutti. Per fortuna al cinema puoi trovare ancora dei prodotti più complessi d'autore, che sì, necessitano uno studio per poter essere fruiti.

I film non devono necessariamente essere per tutti.
:rickds:

Ma perché l’arte cinematografica non dev’essere per tutti, scusa? Si sta cercando di forse di ritornare ai tempi in cui era fruibile solo all’elite della società?

Gli esempi da te portati sono di fama internazionale che leggi pure nei libri di storia.

Se vuoi un esempio più lampante è come se Tarantino facesse un film sulla banda della Magliana: chiaramente l’americano medio non può comprendere una mazza visto che queste vicende sono nostrane. Non stiamo parlando di Hitler, o di Mussolini, o della questione razziale in America. La conoscenza mica è universale. Se il regista sa che l’oggetto dell’argomento del suo film è di dominio pubblico a livello internazionale allora da benissimo che può tranquillamente cucire una trama sulla questione scelta. Se invece non è così, tu regista devi dare le informazioni necessarie per far in modo che lo spettatore capisca cosa sta guardando, e può farlo con qualsiasi metodo o tecnica cinematografica. 
Se guardo un film che prende spunto da un fatto reale, ma che il regista ci gioca sopra distorcendo i fatti con la fantasia per colpire il pubblico, io che non conosco questo fatto di cronaca non-internazionale, è forse colpa mia se non lo capisco o del regista che non ha saputo darmi ulteriori informazioni adeguate? Non fate passare questa idea del cinema “per pochi” perché è orribile e vecchia. Molto vecchia. 

 






Ecco, per dire Un Sacco Bello 1980

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il regista che deve informare le persone su fatti storici o di cronaca stranoti è una cosa che non avevo mai letto, sta a vedere che nei prossimi ci vuole il riassunto tipo Star Wars all'inizio :asd:

 
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