giochi in un certo sono fatti.
è successo quello che NON doveva succedere, il mondo come lo si conosceva non esiste più.
Ora quelli che rimangono sono i personaggi, le loro storie, i loro dubbi, i loro conflitti e dubbi.
Il terzetto che ho reclutato ieri inquadra molto bene questa tendenza narrativa.
Con l'aiuto del unico cittadino onesto di tutta Zozo, ho facilmente avuto accesso al monte omonimo.
Un luogo...dove persino orsi ed altre bestie sono dei "ladri". Facendo le cose con attenzione è inoltre possibile affrontare lo Storm Dragon il "primo" degli otto risvegliati dal Cataclisma.
Mentirei sei dicessi che si è trattato di combattimento difficile, si trattava della prima boss fight in cui Gau aveva accesso a Entice per cui...va da se che è stata una passeggiata.
Sulla cima della montagna invece c'era ad attendermi Cyan.
Cyan che sta lottando. Fisicamente e mentalmente. Il suo animo è dilaniato, dalla sua incapacità di proteggere il suo regno, la sua famiglia, il mondo.
Per quanto profondamente imbarazzato dalla sua "recita"...scrivere a Lola lo ha aiutato a riflettere maggiormente su stesso, a pensare al suo dolore da una prospettiva diversa come lo può essere fare i conti anche con il dolore altrui.
La stessa Lola, scoperto l'inganno, è tutt'altro che arrabbiata.
Aveva intuito la stranezza delle lettere ma è grata al suo misterioso interlocutore, poiché ha avuto la sensazione che stesse vivendo una situazione simile alla sua.
Il lutto, la perdita, il cercare di alleviare il dolore e Cyan lo ha fatto con questa recita ma anche...cercando di migliorarsi come individuo, non è un caso che abbia letto moltissimi libri di ingegneria e sulle macchine e che sulla Falcon ora lo si possa trovare proprio nella sala macchine. Il suo conflitto interiore è lungi dal essere risolto, troppi viaggiatori mi hanno avvertito delle stranezze e degli incubi che sembrano popolare il Castello di Doma, tempo al tempo però.
Messami alle spalle Maramba(DOVEVO consegnare l'ultima lettera dopotutto), sono tornato sul Veldt per addentrarmi nella cava.
Guidato da Interceptor, il luogo è anche rifugio di un gruppo di cacciatori che forniscono importanti indizi proprio su Doma e su Gau.
Interceptor può voler dire solo una cosa, Shadow è nei paraggi.
Ferito gravemente da una bestia molto potente, un King Behemot che però mantiene la vulnerabilità allo status stop del Intagir risulta molto meno pericoloso di quanto si potrebbe pensare.
La particolrità di questo scontro però sta nel elemento tenaglia, sconfitto il King Behemoth ne comparirà subito un altro alle nostre spalle...ma non morto.
Ora in questa Pixel Remaster gli oggetti curativi fanno effettivamente "danno ai non morti", viene sempre segnalato quanto si sta facendo per cui...un avversario come il King Behemoth che ha più 9999 hp non può essere shottato, perché il cap di danno e quello e non può essere superato.
Detto questo rimane un non morto ed un Behemoth, per cui incantesimi di fuoco e stop.
Shadow viene portato in tutta fretta a Thamasa, forse uno dei pochi luoghi relativamente intoccati dal cataclisma.
Qui siamo finalmente partecipi del primo flashback del nostro ninja, la nascita di sua figlia, la decisione di abbandonarla.
Il ruolo di Interceptor ed il legame mostrato con Relm sono già di suo un implicito reveal, cosi come le parole della donna "Relm non è davvero nipote di Strago" ma VI fa le cose a modo suo.
Ti dice le cose ma non direttamente.
Se ci si allontana un po', scopriremo che Shadow se ne è andato, direttosi al Arena.
Luogo in cui è possibile fare tanti incontri interessanti: Ultros, costretto a lavorare come receptionista perché coperto di debito, il "vero " Sigfried che ci mette in guardia dal impostore (Sottotrama che, ripeto, per quanto mi riguarda è stata tagliata), l'anziano fondatore unico individuo ad essere genuinamente grato a Kefka per la distruzione del mondo e poi...un soldato imperiale.
Forse l'ultimo in assoluto.
Nel mio headcanon ho sempre concluso che si trattasse di un membro della royal air force, essendo l'ultima forza a disposizione del Impero prima del Cataclisma.
Parlare con quest'uomo è molto importante, perché ci rivela di aver parlato con Locke e di avergli dato un indizio "Parlare due volte con l'imperatore" che sulla carta conduce ad un tesoro che Gesthal in persona ha nascosto. Parlare con l'imperatore "ora" significa parlare con il suo ritratto, che ci fornisce uno degli indizi più concreti sul luogo dove si trova Locke.
Anche questa è narrativa, il nostro cacciatore di tesori è ONNIPRESENTE nella prima parte del gioco.
Nella seconda la sua presenza è sempre fugace, un'ombra che si muove troppo in fretta e che non si riesce mai ad incontrare.
Scommettendo la Ichigeki è inoltre possibile misurarsi con Shadow.
Per mia tradizione personale il suo avversario è sempre uno fra Strago e Relm.
è una domanda pesante quella fatta al "assassino" unirsi a loro quando aveva detto più volte di non essere degno, l'arena era l'unico luogo in cui poteva avere un senso "combattere è l'unica cosa che so fare" e per il giocatore curioso, ci sono altri "incubi" da scoprire per conoscere meglio.
Ultima fermata, Mobliz.
Avrei potuto affrontare la prima parte di questi eventi con i soli Celes e Sabin ma ho preferito attendere per fare tutto di un fiato.
Conosciamo già il destino di Mobliz, gli adulti sono tutti morti proteggendo i loro figli.
Stessa sorte è toccata al fidanzato di Lola, che mai ha avuto occasione di rialzarsi da quel letto.
Seguendo uno dei bambini, è possibile arrivare al seminterrato di una delle loro case dove...risiedono ora tutti gli abitanti di Mobliz.
Accanto ai più piccoli, ci sono solo Duane e Catherine, i due ragazzi tutti presi dal loro amore di adolescenti e che ora si ritrovano a dover essere una guida, un esempio per i più giovani.
Non sono soli però, accanto a loro vi è una persona speciale, qui tradotta come "tata", la nostra Terra.
Terra che è felice di rivedere i suoi amici ma si mostra titubante, esita. Non sente di poter accettare la loro offerta.
Non si sente più in grado di combattere. Una prova, la abbiamo in automatico.
Poiché l'area è terreno di caccia del famigerato Humbaba che sconfigge facilmente Terra e che deve essere messo in fuga dagli altri party member.
In questo anno Terra ha guidato questi bambini, li ha protetti e curati ma non ha avuto modo di fermarsi.
Pensare, chiedersi cosa stesse provando, cosa la stesse riempiendo. La paura di non poter amare, di non essere in grado di capire cosa sia "l'amore", in quanto anomalia, ibrido, sono parte integrante della crescita personale di Terra. Che si ritrova ancora una volta a combattere da solo contro i suoi demoni.
Lasciando la cittadina e rientrando, scopriamo qualcosina in più su Duane e Catherine.
Se quest'ultima è felice di aspettare un bambino, lui è spaventato. Non è il non amare ma è la genuina paura per un mondo dal futuro pressoché inesistente.
Per il dover essere da guida ad una generazioni di piccoli spaventati.
Le chiacchiere hanno un effetto relativo, Humbaba si fa risentire e questa volta si fa sul serio.
Ho resistito al idea di usare Entice, avendo già visto come funziona probabilmente Humbaba avrebbe finito per non usare il suo "soffio" per scacciare due membri del party e questa NON è accettabile.
Perché dopo oltre un anno, a quello che è effettivamente il quarto scontro con questa creatura, Terra entra in Trance e combatte come lei sa fare.
Gameplay wise, la trance non passa.
Humbaba è un avversario con molti attacchi di elemento fulmine e tanti hp ma con una debolezza fatale al veleno e quindi a Bio.
Abbattuta la creatura c'è spazio per una delle scene più importanti e toccanti di FFVI.
Terra, l'esper il "mostro", è fonte di terrore per i bambini che la vedono ma poi...una piccola si avvicina, supera la confusione inziale e...si rende conto che è la "loro" tata, la loro mamma.
Essere circondata ed accettata, anche nella sua natura di esper, in modo tanto innocente ed incondizionato è quanto serviva a Terra non solo per ritrovare la voglia di combattere ma per comprendere la natura di quello che stavo provando e che temeva di non poter sentire "amore".