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Horizon Zero Dawn
Ho...
L'esperienza mi ha soddisfatto, l'archivio è completo, la percentuale di completamento è un solido 100% su tutta la linea
...ma avevo ancora due trofei da ottenere.
Non mi sono lanciato nel...
Ora...non so se fare un altra run per prendere le versioni superiori delle armi.
Non l'ho fatto ad Ultra Hard perché ho letto che i prezzi sono maggiorati e non mi andava di farmare risorse ma più in la? Forse.
Con Aloy, so già che presto o tardi ci si rivede nel ovest proibito.
Ho...
avuto bisogno di qualche giorno per riprendere fiato, riordinare le idee e parlare a mente fredda conclusione di Zero Dawn.
Era tanto tempo che non mi capitava di raccontare passo passo una mia partita, ma le avventure della cacciatrice di macchine dai capelli rossi mi hanno coinvolto ed emozionato.
Dopo aver raggiunto Meridiana a cavallo di un Ferrariete mi sono subito affrettato verso il palazzo.
Il Re Sole, Avad, era in evidente imbarazzo.
La "proposta" ad Aloy non è stata uno dei suoi momenti migliori. Un gesto istintivo per compensare la perdita del amata Ersa ma che fortunatamente non rovina l'amicizia e rispetto con la cercatrice.
L'umiltà è tratto distintivo di un grande sovrano ed Avad, con il tempo, lo diventerà.
Il reseconto della cercatrice, avviene fuori scena.
Il Re appare indubbiamente perplesso, scettico inizialmente ma si fida.
Tuttavia il suo ruolo gli impone di dare la priorità alla difesa di Meridiana, con una grossa guarnigione di stanza al crinale.
Fortunatamente, come informa ben presto Marad, sono tante le forze "fresche", preparate e motivate giunte a difendere la città e la guglia dalla minaccia.
Nora, Oseram, Carja in tanti sono arrivati lì appositamente per Aloy.
è del tutto opzionale ma la cercatrice può scegliere visitare i luoghi dove si svolgerà la battaglia finale e scambiare qualche parola con coloro a cui ha cambiato la vita.
Dirigendosi al crinale, di fronte alle coltivazioni, il primo ha rispondere al appello è Teb.
In quanto "primo" amico di Aloy, non poteva mancare. Le sue ferite non si sono ancora rimarginate del tutto e non potrà combattere ma darà una mano ("I carja mi hanno nominato quartiermastro onorario qualunque cosa significhi").
Un'altra non combattente è Elida.
Dopo aver perso Athral la ragazza era decisa a togliersi la vita ma le parole di Aloy l'hanno convinta a tentare. Si è riconciliata con suo padre ed ora? Vuole vivere.
Sa che il suo amato avrebbe combattuto e lei farà altrettanto.
Scavare fossati, raccogliere erbe mettendo da parte il suo background da ragazza di buona famiglia ha intenzione di fare la sua parte.
Poco distante, sempre nel gruppo di "non combattenti", troviamo Petra.
La nostra vecchia amica ha finito di preparare i cannoni e fra un avance più o meno diretta e l'altra, confessa che sono MOLTO popolari fra i difensori.
Tutti non vedono l'ora di usarli, io incluso.
Vicino al fiume, riconosciuto con stupore da due guardie che hanno riconosciuto in lui un famosissimo soldato c'è, Nil.
La ferita infertagli dal "rifiuto" di Aloy è ancora aperta MA ha scelto di fare di necessità virtù. La politica non gli interessa ma qui si parla di combattere contro un nemico inarrestabile ed apparentemente invincibile. Le loro chance di vittoria sono prossime allo zero ma non poteva tirarsi indietro di fronte ad un'occasione cosi ghiotta.
Neppure a farlo apposta, visti i loro trascorsi passati, li vicino c'è Janeva.
Avad ha promesso il perdono reale a TUTTI i prigionieri che avessero accettato di combattere per difendere Meridiana.
Di questo passo, non ci sarà nessuno a Rocca Pietra Sole ma non ne è disturbato.
Quello è il luogo che gli appartiene ed è lì che farà ritorno una volta conclusa la battaglia.
Più distante, sempre intenti a punzecchiare (e flirtare) ci sono Uthid e Vanasha.
Il vecchio soldato è profondamente grato alla cercatrice. Il piccolo Ithamen può nuovamente giocare sereno, alla luce del sole.
E lui, che aveva rinunciato a tutto e voleva solo trovare un luogo in cui morire, vuole vivere e dare una mano a creare un mondo migliore.
Per Vanasha è ancora più personale.
Dopo anni di attesa potrà sbarazzarsi degli ultimi resti del regime di Jiran.
Colpevoli di aver tramutato Meridiana in una gabbia di schiavi e Tramonto in un lago di sangue.
Chiude il cerchio Nakoa.
Ripresasi dalle torture subite, la cacciatrice è pronta a dare battaglia . Helis era l'unico carnefice di Jiran ad incutere più timore ed orrore di Zahid.
La cercatrice l'ha aiutata nella sua vendetta personale, ora può completare l'opera: per se stessa, per suo padre e per tutte le vittime innocenti di questa follia.
Spostandosi verso la guglia, proprio alla base della scalinata ci sono due banuk.
Accanto ad Aluki, la cacciatrice incontrata da Aloy al accampamento vicino allo squarcio e desiderosa di scrivere la sua canzone massacrando le macchine "prive di luce blu" vi è Aratak.
La sua presenza è una sorpresa e mi rende ancora più felice di aver giocato The Frozen Wilds "prima" del climax.
L'uomo non può nascondere di odiare ancora i Carja. Dieci e più anni di guerra, sangue e battaglie non si dimenticano ma SA che le cose stanno cambiando e che l'eclisse deve essere fermata.
Tuttavia quello che brama ancora di più è combattere ancora una volta alle spalle della Capo Werak Aloy.
Con un misto di imbarazzo ed orgoglio la cercatrice prosegue verso la cima e si imbatta in Talanah.
Poteva forse un falco lasciare il suo turdido in mezzo ai guai? Questa è anche la sua di battaglia. I giorni rossi hanno distrutto la sua famiglia e trasformato la loggia nel regno di Ahsis.
Ora può pareggiare i conti.
Sulla cima della guglia, intento a pregare, c'è anche Namman.
Il giovane sacerdote ha riflettuto molto sulle credenze religiose delle altre tribù(Nora, Oseram, Utaru) ed è giunto ad una conclusione.
Se è vero che il sole benedice chi combatte per una giusta causa, allora Aloy è la prescelta del sole. Perché non esiste causa più giusta di questa.
In mezzo al piccolo piazzale invece c'è Varl.
Dopo aver pregato alcuni compagni di NON inchinarsi ("la prescelta non vuole che vi inchiniate")...confessa di sentirsi a disagio.
è lontano da casa, lontano dalle terre sacre, in una terra di infedeli, a difendere una città impura ma sta bene.
Deve tanto alla cercatrice e combatterà al suo fianco...anche se l'essere continuamente fissato dal "tuo amico Oseram" lo mette profondamente in imbarazzo.
Il Capoguerra Sona la pensa come suo figlio.
Quello non è luogo per loro, figuriamoci accettare la proposta del Re Sole di un'udienza ma combatterà.
La Prescelta è l'orgoglio dei Nora.
Chiude questa lunga carrellata quel pacioccone di Erend, tutto intento a motivare la sua avanguardia.
Checché ne possano dire i suoi, straconvinti che lo faccia "solo" per fare colpo sulla ragazza che gli piace, Erend sta dando il tutto per tutto per "diventare grande".
Proprio come aveva promesso ad Ersa. Dubito che qualcuno se lo aspettasse ma è forse il personaggio meglio scritto del titolo.
Terminati i preparativi, è tempo di riposare.
Marad ha messo a disposizioni della cercatrice, l'appartamento di Olin.
I pensieri della ragazza vanno ad Elizabeth e Rost.
Come faceva lei a riposare nonostante portasse su di se il peso del futuro del umanità? Come faceva lui a dormire dopo quello che era accaduto alla sua famiglia?
Il sonno viene bruscamente interrotto da un soldato.
Vestitasi di tutta fretta, Aloy raggiunge Avad. Il sovrano nutre ancora la flebile speranza che i cannoni possano avere facile ragione degli sterminatori, che si stesse esagerando sulla loro potenza ma questo piccolo bagliore di luce si frantuma come le mura, i ponti e le strada falciate dalle raffiche di missili.
La battaglia è iniziata ed in mezzo alle fiamme, Helis guida un manipolo del Eclissi per assassinare Avad.
Il tempo della vendetta è arrivato, Aloy vince le reticenze del re convinto che non abbia speranze contro un avversario simile e da battaglia.
La priorità in questo scontro è indiscutibilmente eliminare i mob.
Helis non è da solo, dalla sua ha un piccolo manipolo di cultisti, alcuni dei quali equipaggiati con armi pesanti.
Una buona strategia per eliminarne più in una volta sola è usare i numerosi serbatoi di vampa presenti nel area, assicurandosi di lasciarne almeno qualcuno per Helis.
L'ex campione di Jiran tenderà sempre a deflettere le nostre frecce con la sua spada e le esplosioni sono il metodo migliore per sbarazzarsi di lui sebbene non sia una cosa facilissima vista la velocità con cui si sposta. Il processo diventa particolarmente problematico nel ultima parte, quando l'arena dello scontro è ormai piccolissima
La fine di questo carnefice è patetica. La sua fede fanatica e la sua ferra determinazione, che tanto lo hanno reso pericoloso, hanno fatto di lui un burattino.
Plagiabile e manipolabile.
Ade lo ha mandato al macello.
A lui interessa solo la guglia, ciò che resta non sono che strumenti.
Giustiziato Helis, mi sono fatto strada verso il crinale.
Le truppe hanno già ingaggiato battaglia ma dalla loro hanno i cannoni Oseram.
Sebbene sia chiaramente necessario "spostarsi" fra le varie postazioni per non essere colpiti e per mirare meglio, questa seconda parte della missione è decisamente più semplice.
I cannoni sono abbastanza potenti da eliminare ogni macchina nemica.
Siano esse pesantemente corazzate( Khopesh), volanti (Smerigli ma anche un Avistempesta) o veloci (Longipedi e Razziatori).
Fra un'ondata e l'altra è possibile riprendere fiato e recuperare provviste.
Il "culmine" della difesa viene raggiunto quando il crinale piomba,letteralmente, sulla protagonista.
Ade si fa strada verso la guglia mentre la cercatrice perde i sensi. Nel frattempo a Tramonto e nelle Terre Sacre due Khopesh riemergono dal loro sonno ed iniziano a "cibarsi" nuovamente della vita per tornare operativi.
Aloy ferita ma viva riprende conoscenza fra le braccia di Teb.
Il villaggio è in fiamme, Uthid e Nil, supportati dai soldati della guarnigione locale stanno dando battaglia, non ha tempo da perdere.
Recuperate le energie (letteralmente, visto che si riparte di BASE con uno sputo di vita) mi sono diretto di tutta fretta verso la guglia dove anche Aluki si sta battendo contro le macchine corrotte.
Ade ha fatto le cose per bene, la scalinata è a pezzi e l'avanguardia è stata sbaragliata ma giunta nei pressi della cima la cercatrice trova alcuni visi familiari: Talanah, Varl ed Erend.
Una Carja, un Nora ed un Oseram.
Ho il sospetto che non abbiano inserito Aratak perché "dlc" ma poco male.
Trovo classico ma appagante avere insieme a noi rappresentati di tribù diverse. Lo scontro finale ha un countdown.
Si tratta di oltre dieci minuti, una quantità di tempo più che generosa per sbarazzarsi del unità di Ade.
Per chi come me temeva(e sperava da giocatore) di vedere un Horus, fortunatamente(e sfortunatamente) il nostro ultimo avversario è un Khopesh pesantemente modificato.
Accanto a lui, saltuariamente (ho contato tre ondate) sopraggiungeranno macchine corrotte a dar man forte.
Longipedi, Razziatori e sul finale anche dei Corruttori.
Sebbene la sua corazza sia molto più resistente rispetto a quella di altri Khopesh e possieda armi laser, sostanzialmente rimane sempre un Khopesh.
è possibile surriscaldarlo, fargli perdere l'equilibrio colpendo i suoi pistoni ed è vulnerabile al fuoco. Lo scontro è "gestibile" anche prendendo qualche colpo di troppo.
La battaglia però non è vinta.
Lancia in pugno Aloy esegue l'override principale, pronuncia il suo "nome" ed il suo "grado": "Elizabeth Sobeck, Alfa Prime" e solo allora l'ordine di Ade viene annullato.
L'eclisse è distrutta mentre i Chariot tornano al loro sonno eterno.
Accompagnata da Erend e Varl, Aloy informa il resto delle truppe di difesa della loro vittoria mentre un commosso re sole abbraccia il primo soldato che gli passa accanto.
La catarsi però non è completa.
Nel corso della battaglia finale, i file parzialmente corrotti ritrovati al centro di Gaia Prime sono stati decifrati e analizzati.
Quello che ne emerge è una Elizabeth Sobeck "umana" nel suo essere cosi straordinaria.
Alla ricerca di conforto negli altri Alfa ma soprattutto in Gaia.
Stressata, stanca, spaventata, terrorizzata ma sempre determinata. Sempre pronta ad andare avanti a fare di tutto affinché la vita continuasse.
Ci sono però delle note oscure.
Theodore Faro, l'uomo che ha distrutto il mondo e distrutto il passato per "cancellare" le sue colpe...si era fatto costruire un rifugio di lusso.
Non è andato ad Elysium come i beta ed i gamma ma a Thebea(si prosegue con il tema della mitologia). Non nascondo che una parte di me "spera" che sia sopravvissuto in qualche forma ed in un qualche modo. Come giocatore voglio togliermi la soddisfazione di staccargli la spina.
La hubris di quest'uomo non ha limiti e ci si può aspettare qualunque cosa.
Accanto al odiato Faro, Elizabeth ha menzionato anche...quella che credo possa essere una società.
"Far Zenith" che era la principale responsabile del Odissea il progetto di colonizzazione interstellare che, teoricamente, è fallito.
Siamo davvero sicuri che sia cosi? Far Zenith da quello che ho capito aveva sede fuori dal orbita terrestre.
Parlare di "spazio" per me è molto importante.
Dubito fortemente che Gaia non sarebbe riuscita ad identificare un segnale proveniente dalla terra ma uno dallo spazio? è un altro paio di maniche.
Considerazioni a parte(torneranno), è tempo di emozioni.
Qualche dopo la battaglia finale, Aloy cavalca solitaria alla ricerca di qualcosa anzi, di qualcuno.
è riuscita a trovarla
Elizabeth Sobeck.
Aloy è...solo una ragazza di diciannove anni, non una Prescelta comeha più volte ribadito.
è astuta, coraggiosa, determinata ma non ha mai avuto un luogo appartenere.
Era una senza madre dopotutto. Poi? Arriva Elizabeth.
E superata la sorpresa, la delusione, la paura...ne raccoglie l'eredità.
Sylens non sbagliava. Aloy ha davvero due madri ed ora, può dire addio ad una di loro.
Elizabeth,sarebbe stata d'accordo.
La scena si svolge mentre viene "condiviso" con noi giocatori uno splendido scambio fra Elizabeth e Gaia.
Un piccolo di incidente di infanzia che insegnò alla piccola futura scienziata che NON bastava essere intelligenti. La vita, bisogna sempre prendersi cura della vita.
Per quanto piccola potesse essere.
A distanza di un millennio, anche il suo desiderio inappagato di maternità ("Non c'è stato tempo") è stato esaudito.
Aloy è una ragazza indipendente e altruista. è la figlia che non ha mai avuto ed Elizabeth è la madre che lei non ha avuto.
Il cerchio si è chiuso, Aloy prende con se il ciondolo di sua madre prima di dirle addio con un abbraccio.
Questa scena, dolcissima, non chiude la nostra storia.
Qualche tempo dopo, dai resti di quello che era Ade fuoriesce una piccola luce.
Non è una congettura: Sylens ci ha messo del suo ma non ne sono sorpreso
Sappiamo che è un uomo privo di scrupoli(o quasi).
Suppongo abbia modificato la lancia NON per cancellare Ade ma per renderlo innocuo ed attirarlo da lui.
La "luce" piccola, flebile raggiunge Sylens che la ingabbia. Hanno ancora TANTO di cui discutere, a cominciare da coloro che lo hanno "svegliato".
Ne potranno discutere a lungo, mentre esploreranno i resti di un Horus.
Emozioni, catarsi e mistero.
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
La scrittura è sempre stato ottima ma nel finale tutto va al suo posto senza una sola sbavatura.
Era tanto tempo che non mi capitava di raccontare passo passo una mia partita, ma le avventure della cacciatrice di macchine dai capelli rossi mi hanno coinvolto ed emozionato.
Dopo aver raggiunto Meridiana a cavallo di un Ferrariete mi sono subito affrettato verso il palazzo.
Il Re Sole, Avad, era in evidente imbarazzo.
La "proposta" ad Aloy non è stata uno dei suoi momenti migliori. Un gesto istintivo per compensare la perdita del amata Ersa ma che fortunatamente non rovina l'amicizia e rispetto con la cercatrice.
L'umiltà è tratto distintivo di un grande sovrano ed Avad, con il tempo, lo diventerà.
Il reseconto della cercatrice, avviene fuori scena.
Il Re appare indubbiamente perplesso, scettico inizialmente ma si fida.
Tuttavia il suo ruolo gli impone di dare la priorità alla difesa di Meridiana, con una grossa guarnigione di stanza al crinale.
Fortunatamente, come informa ben presto Marad, sono tante le forze "fresche", preparate e motivate giunte a difendere la città e la guglia dalla minaccia.
Nora, Oseram, Carja in tanti sono arrivati lì appositamente per Aloy.
è del tutto opzionale ma la cercatrice può scegliere visitare i luoghi dove si svolgerà la battaglia finale e scambiare qualche parola con coloro a cui ha cambiato la vita.
Dirigendosi al crinale, di fronte alle coltivazioni, il primo ha rispondere al appello è Teb.
In quanto "primo" amico di Aloy, non poteva mancare. Le sue ferite non si sono ancora rimarginate del tutto e non potrà combattere ma darà una mano ("I carja mi hanno nominato quartiermastro onorario qualunque cosa significhi").
Un'altra non combattente è Elida.
Dopo aver perso Athral la ragazza era decisa a togliersi la vita ma le parole di Aloy l'hanno convinta a tentare. Si è riconciliata con suo padre ed ora? Vuole vivere.
Sa che il suo amato avrebbe combattuto e lei farà altrettanto.
Scavare fossati, raccogliere erbe mettendo da parte il suo background da ragazza di buona famiglia ha intenzione di fare la sua parte.
Poco distante, sempre nel gruppo di "non combattenti", troviamo Petra.
La nostra vecchia amica ha finito di preparare i cannoni e fra un avance più o meno diretta e l'altra, confessa che sono MOLTO popolari fra i difensori.
Tutti non vedono l'ora di usarli, io incluso.
Vicino al fiume, riconosciuto con stupore da due guardie che hanno riconosciuto in lui un famosissimo soldato c'è, Nil.
La ferita infertagli dal "rifiuto" di Aloy è ancora aperta MA ha scelto di fare di necessità virtù. La politica non gli interessa ma qui si parla di combattere contro un nemico inarrestabile ed apparentemente invincibile. Le loro chance di vittoria sono prossime allo zero ma non poteva tirarsi indietro di fronte ad un'occasione cosi ghiotta.
Neppure a farlo apposta, visti i loro trascorsi passati, li vicino c'è Janeva.
Avad ha promesso il perdono reale a TUTTI i prigionieri che avessero accettato di combattere per difendere Meridiana.
Di questo passo, non ci sarà nessuno a Rocca Pietra Sole ma non ne è disturbato.
Quello è il luogo che gli appartiene ed è lì che farà ritorno una volta conclusa la battaglia.
Più distante, sempre intenti a punzecchiare (e flirtare) ci sono Uthid e Vanasha.
Il vecchio soldato è profondamente grato alla cercatrice. Il piccolo Ithamen può nuovamente giocare sereno, alla luce del sole.
E lui, che aveva rinunciato a tutto e voleva solo trovare un luogo in cui morire, vuole vivere e dare una mano a creare un mondo migliore.
Per Vanasha è ancora più personale.
Dopo anni di attesa potrà sbarazzarsi degli ultimi resti del regime di Jiran.
Colpevoli di aver tramutato Meridiana in una gabbia di schiavi e Tramonto in un lago di sangue.
Chiude il cerchio Nakoa.
Ripresasi dalle torture subite, la cacciatrice è pronta a dare battaglia . Helis era l'unico carnefice di Jiran ad incutere più timore ed orrore di Zahid.
La cercatrice l'ha aiutata nella sua vendetta personale, ora può completare l'opera: per se stessa, per suo padre e per tutte le vittime innocenti di questa follia.
Spostandosi verso la guglia, proprio alla base della scalinata ci sono due banuk.
Accanto ad Aluki, la cacciatrice incontrata da Aloy al accampamento vicino allo squarcio e desiderosa di scrivere la sua canzone massacrando le macchine "prive di luce blu" vi è Aratak.
La sua presenza è una sorpresa e mi rende ancora più felice di aver giocato The Frozen Wilds "prima" del climax.
L'uomo non può nascondere di odiare ancora i Carja. Dieci e più anni di guerra, sangue e battaglie non si dimenticano ma SA che le cose stanno cambiando e che l'eclisse deve essere fermata.
Tuttavia quello che brama ancora di più è combattere ancora una volta alle spalle della Capo Werak Aloy.
Con un misto di imbarazzo ed orgoglio la cercatrice prosegue verso la cima e si imbatta in Talanah.
Poteva forse un falco lasciare il suo turdido in mezzo ai guai? Questa è anche la sua di battaglia. I giorni rossi hanno distrutto la sua famiglia e trasformato la loggia nel regno di Ahsis.
Ora può pareggiare i conti.
Sulla cima della guglia, intento a pregare, c'è anche Namman.
Il giovane sacerdote ha riflettuto molto sulle credenze religiose delle altre tribù(Nora, Oseram, Utaru) ed è giunto ad una conclusione.
Se è vero che il sole benedice chi combatte per una giusta causa, allora Aloy è la prescelta del sole. Perché non esiste causa più giusta di questa.
In mezzo al piccolo piazzale invece c'è Varl.
Dopo aver pregato alcuni compagni di NON inchinarsi ("la prescelta non vuole che vi inchiniate")...confessa di sentirsi a disagio.
è lontano da casa, lontano dalle terre sacre, in una terra di infedeli, a difendere una città impura ma sta bene.
Deve tanto alla cercatrice e combatterà al suo fianco...anche se l'essere continuamente fissato dal "tuo amico Oseram" lo mette profondamente in imbarazzo.
Il Capoguerra Sona la pensa come suo figlio.
Quello non è luogo per loro, figuriamoci accettare la proposta del Re Sole di un'udienza ma combatterà.
La Prescelta è l'orgoglio dei Nora.
Chiude questa lunga carrellata quel pacioccone di Erend, tutto intento a motivare la sua avanguardia.
Checché ne possano dire i suoi, straconvinti che lo faccia "solo" per fare colpo sulla ragazza che gli piace, Erend sta dando il tutto per tutto per "diventare grande".
Proprio come aveva promesso ad Ersa. Dubito che qualcuno se lo aspettasse ma è forse il personaggio meglio scritto del titolo.
Terminati i preparativi, è tempo di riposare.
Marad ha messo a disposizioni della cercatrice, l'appartamento di Olin.
I pensieri della ragazza vanno ad Elizabeth e Rost.
Come faceva lei a riposare nonostante portasse su di se il peso del futuro del umanità? Come faceva lui a dormire dopo quello che era accaduto alla sua famiglia?
Il sonno viene bruscamente interrotto da un soldato.
Vestitasi di tutta fretta, Aloy raggiunge Avad. Il sovrano nutre ancora la flebile speranza che i cannoni possano avere facile ragione degli sterminatori, che si stesse esagerando sulla loro potenza ma questo piccolo bagliore di luce si frantuma come le mura, i ponti e le strada falciate dalle raffiche di missili.
La battaglia è iniziata ed in mezzo alle fiamme, Helis guida un manipolo del Eclissi per assassinare Avad.
Il tempo della vendetta è arrivato, Aloy vince le reticenze del re convinto che non abbia speranze contro un avversario simile e da battaglia.
La priorità in questo scontro è indiscutibilmente eliminare i mob.
Helis non è da solo, dalla sua ha un piccolo manipolo di cultisti, alcuni dei quali equipaggiati con armi pesanti.
Una buona strategia per eliminarne più in una volta sola è usare i numerosi serbatoi di vampa presenti nel area, assicurandosi di lasciarne almeno qualcuno per Helis.
L'ex campione di Jiran tenderà sempre a deflettere le nostre frecce con la sua spada e le esplosioni sono il metodo migliore per sbarazzarsi di lui sebbene non sia una cosa facilissima vista la velocità con cui si sposta. Il processo diventa particolarmente problematico nel ultima parte, quando l'arena dello scontro è ormai piccolissima
La fine di questo carnefice è patetica. La sua fede fanatica e la sua ferra determinazione, che tanto lo hanno reso pericoloso, hanno fatto di lui un burattino.
Plagiabile e manipolabile.
Ade lo ha mandato al macello.
A lui interessa solo la guglia, ciò che resta non sono che strumenti.
Giustiziato Helis, mi sono fatto strada verso il crinale.
Le truppe hanno già ingaggiato battaglia ma dalla loro hanno i cannoni Oseram.
Sebbene sia chiaramente necessario "spostarsi" fra le varie postazioni per non essere colpiti e per mirare meglio, questa seconda parte della missione è decisamente più semplice.
I cannoni sono abbastanza potenti da eliminare ogni macchina nemica.
Siano esse pesantemente corazzate( Khopesh), volanti (Smerigli ma anche un Avistempesta) o veloci (Longipedi e Razziatori).
Fra un'ondata e l'altra è possibile riprendere fiato e recuperare provviste.
Il "culmine" della difesa viene raggiunto quando il crinale piomba,letteralmente, sulla protagonista.
Ade si fa strada verso la guglia mentre la cercatrice perde i sensi. Nel frattempo a Tramonto e nelle Terre Sacre due Khopesh riemergono dal loro sonno ed iniziano a "cibarsi" nuovamente della vita per tornare operativi.
Aloy ferita ma viva riprende conoscenza fra le braccia di Teb.
Il villaggio è in fiamme, Uthid e Nil, supportati dai soldati della guarnigione locale stanno dando battaglia, non ha tempo da perdere.
Recuperate le energie (letteralmente, visto che si riparte di BASE con uno sputo di vita) mi sono diretto di tutta fretta verso la guglia dove anche Aluki si sta battendo contro le macchine corrotte.
Ade ha fatto le cose per bene, la scalinata è a pezzi e l'avanguardia è stata sbaragliata ma giunta nei pressi della cima la cercatrice trova alcuni visi familiari: Talanah, Varl ed Erend.
Una Carja, un Nora ed un Oseram.
Ho il sospetto che non abbiano inserito Aratak perché "dlc" ma poco male.
Trovo classico ma appagante avere insieme a noi rappresentati di tribù diverse. Lo scontro finale ha un countdown.
Si tratta di oltre dieci minuti, una quantità di tempo più che generosa per sbarazzarsi del unità di Ade.
Per chi come me temeva(e sperava da giocatore) di vedere un Horus, fortunatamente(e sfortunatamente) il nostro ultimo avversario è un Khopesh pesantemente modificato.
Accanto a lui, saltuariamente (ho contato tre ondate) sopraggiungeranno macchine corrotte a dar man forte.
Longipedi, Razziatori e sul finale anche dei Corruttori.
Sebbene la sua corazza sia molto più resistente rispetto a quella di altri Khopesh e possieda armi laser, sostanzialmente rimane sempre un Khopesh.
è possibile surriscaldarlo, fargli perdere l'equilibrio colpendo i suoi pistoni ed è vulnerabile al fuoco. Lo scontro è "gestibile" anche prendendo qualche colpo di troppo.
La battaglia però non è vinta.
Lancia in pugno Aloy esegue l'override principale, pronuncia il suo "nome" ed il suo "grado": "Elizabeth Sobeck, Alfa Prime" e solo allora l'ordine di Ade viene annullato.
L'eclisse è distrutta mentre i Chariot tornano al loro sonno eterno.
Accompagnata da Erend e Varl, Aloy informa il resto delle truppe di difesa della loro vittoria mentre un commosso re sole abbraccia il primo soldato che gli passa accanto.
La catarsi però non è completa.
Nel corso della battaglia finale, i file parzialmente corrotti ritrovati al centro di Gaia Prime sono stati decifrati e analizzati.
Quello che ne emerge è una Elizabeth Sobeck "umana" nel suo essere cosi straordinaria.
Alla ricerca di conforto negli altri Alfa ma soprattutto in Gaia.
Stressata, stanca, spaventata, terrorizzata ma sempre determinata. Sempre pronta ad andare avanti a fare di tutto affinché la vita continuasse.
Ci sono però delle note oscure.
Theodore Faro, l'uomo che ha distrutto il mondo e distrutto il passato per "cancellare" le sue colpe...si era fatto costruire un rifugio di lusso.
Non è andato ad Elysium come i beta ed i gamma ma a Thebea(si prosegue con il tema della mitologia). Non nascondo che una parte di me "spera" che sia sopravvissuto in qualche forma ed in un qualche modo. Come giocatore voglio togliermi la soddisfazione di staccargli la spina.
La hubris di quest'uomo non ha limiti e ci si può aspettare qualunque cosa.
Accanto al odiato Faro, Elizabeth ha menzionato anche...quella che credo possa essere una società.
"Far Zenith" che era la principale responsabile del Odissea il progetto di colonizzazione interstellare che, teoricamente, è fallito.
Siamo davvero sicuri che sia cosi? Far Zenith da quello che ho capito aveva sede fuori dal orbita terrestre.
Parlare di "spazio" per me è molto importante.
Dubito fortemente che Gaia non sarebbe riuscita ad identificare un segnale proveniente dalla terra ma uno dallo spazio? è un altro paio di maniche.
Considerazioni a parte(torneranno), è tempo di emozioni.
Qualche dopo la battaglia finale, Aloy cavalca solitaria alla ricerca di qualcosa anzi, di qualcuno.
è riuscita a trovarla
Elizabeth Sobeck.
Aloy è...solo una ragazza di diciannove anni, non una Prescelta comeha più volte ribadito.
è astuta, coraggiosa, determinata ma non ha mai avuto un luogo appartenere.
Era una senza madre dopotutto. Poi? Arriva Elizabeth.
E superata la sorpresa, la delusione, la paura...ne raccoglie l'eredità.
Sylens non sbagliava. Aloy ha davvero due madri ed ora, può dire addio ad una di loro.
Elizabeth,sarebbe stata d'accordo.
La scena si svolge mentre viene "condiviso" con noi giocatori uno splendido scambio fra Elizabeth e Gaia.
Un piccolo di incidente di infanzia che insegnò alla piccola futura scienziata che NON bastava essere intelligenti. La vita, bisogna sempre prendersi cura della vita.
Per quanto piccola potesse essere.
A distanza di un millennio, anche il suo desiderio inappagato di maternità ("Non c'è stato tempo") è stato esaudito.
Aloy è una ragazza indipendente e altruista. è la figlia che non ha mai avuto ed Elizabeth è la madre che lei non ha avuto.
Il cerchio si è chiuso, Aloy prende con se il ciondolo di sua madre prima di dirle addio con un abbraccio.
Questa scena, dolcissima, non chiude la nostra storia.
Qualche tempo dopo, dai resti di quello che era Ade fuoriesce una piccola luce.
Non è una congettura: Sylens ci ha messo del suo ma non ne sono sorpreso
Sappiamo che è un uomo privo di scrupoli(o quasi).
Suppongo abbia modificato la lancia NON per cancellare Ade ma per renderlo innocuo ed attirarlo da lui.
La "luce" piccola, flebile raggiunge Sylens che la ingabbia. Hanno ancora TANTO di cui discutere, a cominciare da coloro che lo hanno "svegliato".
Ne potranno discutere a lungo, mentre esploreranno i resti di un Horus.
Emozioni, catarsi e mistero.
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
La scrittura è sempre stato ottima ma nel finale tutto va al suo posto senza una sola sbavatura.
L'esperienza mi ha soddisfatto, l'archivio è completo, la percentuale di completamento è un solido 100% su tutta la linea
...ma avevo ancora due trofei da ottenere.
Non mi sono lanciato nel...
NG+ ad Ultra Hard a testa bassa.
Ho fatto le cose per bene, mi sono assicurato di avere materiali in quantità per craftare, frammenti per acquistare risorse extra e tutto quello che mi serviva per facilitare l'esperienza.
Dopodiché? Mi aspettavo MOLTO peggio.
La tessitrice di scudi e gli 800 hp del livello 60 ti danno sempre almeno tre colpi a cui resistere come minimo.
Diventano molti di più quando si usano pozioni di resistenza o si viene presi di striscio.
Fuoco, tripla freccia e colpi testa queste le tre parole d'ordine nella maggior parte degli scontri.
Non ho fatto NULLA di secondario. Sono corso come un forsennato da punto A a punto B.
Arrivando a saltare anche scontri che in prima run credevo fossero obbligatori, come il massiccio gauntlet che precede l'arrivo a Gaia Prime o i due Corruttori durante l'attacco del Eclissi al Abbraccio.
Muovendomi a cavallo non ho mai avuto problemi nel seminare le macchine per raggiungere la destinazione prestabilita e la presenza di numerosi aiuti in moltissime missioni principali ha reso il tutto impegnativo ma fattibile. Ho fatto meno di una decina di morti, la maggior parte delle quali sono arrivate durante la prima parte della missione finale.
Lo scontro con Helis è molto "affollato", l'arena è molto piccola e NON volevo consumare troppe risorse.
Sebbene non mi sono fermato a leggere, non ho potuto fare a meno di notare alcune piccole differenze.
Qualche esempio? Petra è presente ugualmente durante la battaglia finale(anche se il dialogo è diverso) mentre al posto di Talanah(che non ho mai conosciuto) affianco a Varl ed Erend, c'era Sona.
Durata totale? Sette ore e mezza circa.
Ho fatto le cose per bene, mi sono assicurato di avere materiali in quantità per craftare, frammenti per acquistare risorse extra e tutto quello che mi serviva per facilitare l'esperienza.
Dopodiché? Mi aspettavo MOLTO peggio.
La tessitrice di scudi e gli 800 hp del livello 60 ti danno sempre almeno tre colpi a cui resistere come minimo.
Diventano molti di più quando si usano pozioni di resistenza o si viene presi di striscio.
Fuoco, tripla freccia e colpi testa queste le tre parole d'ordine nella maggior parte degli scontri.
Non ho fatto NULLA di secondario. Sono corso come un forsennato da punto A a punto B.
Arrivando a saltare anche scontri che in prima run credevo fossero obbligatori, come il massiccio gauntlet che precede l'arrivo a Gaia Prime o i due Corruttori durante l'attacco del Eclissi al Abbraccio.
Muovendomi a cavallo non ho mai avuto problemi nel seminare le macchine per raggiungere la destinazione prestabilita e la presenza di numerosi aiuti in moltissime missioni principali ha reso il tutto impegnativo ma fattibile. Ho fatto meno di una decina di morti, la maggior parte delle quali sono arrivate durante la prima parte della missione finale.
Lo scontro con Helis è molto "affollato", l'arena è molto piccola e NON volevo consumare troppe risorse.
Sebbene non mi sono fermato a leggere, non ho potuto fare a meno di notare alcune piccole differenze.
Qualche esempio? Petra è presente ugualmente durante la battaglia finale(anche se il dialogo è diverso) mentre al posto di Talanah(che non ho mai conosciuto) affianco a Varl ed Erend, c'era Sona.
Durata totale? Sette ore e mezza circa.
Ora...non so se fare un altra run per prendere le versioni superiori delle armi.
Non l'ho fatto ad Ultra Hard perché ho letto che i prezzi sono maggiorati e non mi andava di farmare risorse ma più in la? Forse.
Con Aloy, so già che presto o tardi ci si rivede nel ovest proibito.