è una specie di The Shield vs La notte dei morti viventi-mangia baguette. carino. niente di trascendentale, ma divertente. fa scompisciare la tagline italiana, quello si: "se ti mordono sei uno di loro. se gli spari, si rialzano. non possiamo ucciderli. sono già morti. e sono ovunque." wow curiosità a mille! cosa saranno mai??
è una tragedia. ennesima mosceria mainstream tratta da un film di nonno George. La città verrà distrutta all’alba originale ha scene di tensione indimenticabili ma non è esattamente uno dei migliori film del buon George: è uno di quelli grezzi e discontinui a voler essere gentili, con il metaforone politico talmente insistito che pare non si parli d'altro, e i contagiati e le squadre di "disinfestazione" del governo in giro a far brutto, un optional. insomma, i margini di miglioramento c'erano eccome, soprattutto nel budget e nella gestione del ritmo. questo remake prende giusto lo spunto iniziale – virus biologico militare “involontariamente” testato su piccola cittadina ne trasforma gli abitanti in zombi pazzi violenti – poi va un po’ dove gli pare a lui. la solita struttura standard hollywoodiana, il solito sfregio allo zio George, dov’è finito il metaforone politico, non c’è sostanza e non c’è niente di nuovo.i valori produttivi sono i soliti: infila puntualmente i suoi cliché come qualsiasi film prodotto da una major, ricopre il tutto con una patina pulitissima da teen-movie che mancano giusto i pezzi pop punk nelle sequenze d'azione videoclippare (tuttavia c'è Mad World. quella di Donnie Darko, mica dei Tears For Fears.) e il resto è optional. insomma, a mio avviso è la riprova definitiva che quando Hollywood mette le zampacce sui classici fa disastri (e non produce nemmeno Michael Bay...).
Timothy Olyphant comunque è bravo, e per i piu' smaliziati un paio di sequenze carine ci sono...