Ufficiale Fantasy - saghe letterarie

  • Autore discussione Autore discussione Vokyal
  • Data d'inizio Data d'inizio
ufficiale
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30% della saga completato! :gab:
30% della saga principale, perché se contiamo anche gli altri racconti e quelli di Esslemont...:rickds:

Comunque io ho letto le prime 200 pagine del secondo libro :stema:

 
Sto leggendo il secondo della trilogia dei Lungavista della Hobb...mamma mia ma quanto è lento ? :bah!:

Sono a 100 pagine dalla fine e in 500 pagine a livello di trama sono accadute veramente poche cose .

 
Sto leggendo il secondo della trilogia dei Lungavista della Hobb...mamma mia ma quanto è lento ? :bah!:Sono a 100 pagine dalla fine e in 500 pagine a livello di trama sono accadute veramente poche cose .
Il secondo è quello che mi è piaciuto di più della trilogia dei Lungavista :asd:

 
Il secondo è quello che mi è piaciuto di più della trilogia dei Lungavista :asd:
L'ho finito e sta serie non fa per me :asd: Peccato perché mi ci ero avvicinato con grandi aspettative .

 
Finito anche il secondo :gab:

Metto sotto spoiler domande e considerazioni sui personaggi. È abbastanza lunghetto :asd:

Per ora non ho una preferenza tra questo e il primo, anche in questo ci sono grandi personaggi che ho amato fin da subito, ma ci arriverò dopo. In ogni caso il miglioramento nella qualità di scrittura si sente eccome!

Vengo subito alle domande, fortunatamente poche rispetto a quelle dei Giardini:

1)Sulla Silanda (la nave stessa suppongo sia un canale, giusto?) compaiono dei T’lan Imass. Per riparare il canale ferito da Kulp, la divinatrice dice che c’è bisogno di un sacrificio. Uno dei T’lan, un senza clan, si propone come volontario. Prima di sacrificarsi dona la sua spada a Truth e prende una testa di un Tiste Andii con sé (cosa che se non ricordo male nota solo Felisin). Dopodiché la divinatrice fa quello che deve fare e il canale viene riparato. Ho capito bene la scena?

2)Il gruppo entra dentro Tremorlor. Apsalar indica la strada e nella scena dopo il padre si accorge che il pavimento non è altro che una mappa del mondo. Visivamente non sono riuscito a immaginarmi questa scena. Dove si trovavano? In un canale di collegamento tra le case Azath? Dopodiché Pust sparisce e lo ritroviamo poi sulla strada per il suo monastero. Poi spariscono Mappo e Icarium e li troviamo sulla via per Aren. Il resto del gruppo invece si trova nell’Azath di Malaz City. Quindi camminando sulla mappa i personaggi svaniscono e si ritrovano nel luogo ove sono diretti?

3)Mappo e Icarium parlano di un portale che si cela nel monastero. Alla fine del libro vediamo il drago non morto e Pust dice che sta sorvegliando il portale. Ma che è sto portale? :morris82:

4)Nella seconda parte del libro scopriamo che praticamente tutti sanno che Kalam è in missione per uccidere Laasen. Mi è sfuggito come facciano a saperlo?

5)Nella scena nel regno dell’Ombra, tra Panek e Cotillion, cosa intende il bambino quando dice: “Lui lo sa che ora cammina non visto?”. O anche con questa frase: “Quando ti sei avvicinato, sei passato attraverso un muro di pietra e degli alberi, schiacciando il mondo degli spiriti come se ignorassi il suo diritto di abitare qui.”???

6)Infine l’ultima domanda. Il più grosso colpo di scena del libro, secondo me, è la rivelazione che Tronod’Ombra e Cotillion siano Kellanved e Dancer. Nel primo libro, durante l’incontro tra Quick Ben e Tronod’Ombra, si viene a sapere che Ben è stato un suo accolito. Eppure ero convinto che dall’entrata di Kellanved e Dancer nella Deadhouse all’incontro sopra citato, fossero passati non molti anni. Quindi è possibile che Ben fosse diventato accolito in quel lasso di tempo o c’è un problema nella timeline? (che ho sentito non è uno dei punti di forza di Erikson)

Ma soprattutto, Ben non riconosce Tronod’Ombra? Kellanved e Dancer hanno cambiato aspetto durante l’ascensione? (dubito) Oppure, cosa che penso, Ben sapeva già che Kellanved era Tronod’Ombra e quindi non aveva senso fargli fare tale osservazione?

Però, tra i personaggi che vedono Tronod’Ombra e Cotillion nel primo libro, ci sono anche Rake e Paran. Per Rake penso valga lo stesso discorso di Ben (sapeva chi fossero prima dell’ascensione ma non aveva senso farglielo dire), però Paran? Paran doveva, secondo me, stupirsi di vedere Kellanved. Inoltre penso che Paran sapesse come fosse fisicamente l’imperatore, visto che nel prologo del primo libro lo vediamo parlare a Unta (capitale dell’impero) con Whiskeyjack e Surly (futura Laseen non ancora imperatrice)

Durante la scena della rivelazione ho trovato un po’ stonato che a fare il collegamento Cotillion-Dancer sia stato Crokus. Che cosa ne sa lui di Dancer?!

Comunque una cosa che apprezzo moltissimo della scrittura di Erikson è che ci sono moltissimi misteri, collegamenti. E probabilmente con una lettura attenta sono quasi tutti capibili alla prima lettura! Con somma soddisfazione, ad esempio, in questo libro ho capito subito che Servo fosse il padre di Apsalar. Inoltre ho capito, non appena Felisin-Sha’ik dice che la bambina ha un dono per i poemi, che l’avrebbe chiamata Felisin, la stessa di cui abbiamo letto poemi all’inizio di alcuni capitoli dei Giardini.

Non solo! Durante la scena sulla Silanda, la divinatrice chiamava Kulp e gli altri “servitori dell’Incatenato”. Mi chiedevo: ma chi minchia è sto Incatenato? Neppure Kulp lo sa. Mentre ero verso la fine del libro, mi son messo a rileggere i titoli dei libri futuri. L’ultimo si chiama “Il *** Storpio”. Mi è venuto in mente che questo *** Storpio venisse citato da Kruppe nel primo libro, quindi sono andato a rileggermi il passo. Eccolo:

mostrò cautela nel disvelamento dei suoi poteri. Il *** Storpio mostrò cautela, ma non abbastanza, perché alla fine lo raggiunsero i poteri della terra. Incatenato era il *** Storpio, e così Incatenato fu distrutto.

Boom! Sono assolutamente certo che la divinatrice si riferisse a lui. Chissà perché però? Mi sa che lo scoprirò moooooolto avanti. :asd:

Un’altra caratteristica che apprezzo enormemente di Erikson è la capacità di rendere interessanti personaggi citati rarissimamente, di cui si sa pochissimo. Ho apprezzato moltissimo in questo senso il discorso che fa Kalam su Kallor.

Ma soprattutto, non ricordo chi, cita in un momento Gothos e ripensando anche ai poemi scritti da lui stesso nel primo libro, mi è venuto da pensare quanto caspita fosse interessante questo personaggio. Antichissimo, sembra abbia raggiunto un livello di quasi onniscienza. E boom! Lo vediamo nella Deadhouse e scopriamo pure che è il padre di Icarium. Spero verrà approfondito in futuro questo personaggio.

Ma non solo lui, anche Hood e Dassem Ultor, dopo aver letto qualche mini dettaglio, vorrei venissero approfonditi in futuro. Il rapporto che c’è stato tra loro, il tradimento di Hood. Quest’ultimo non l’abbiamo mai visto, anche perché quando ce n’è stata l’occasione, ha mandato un messaggero a trattare con Oponn. Mentre Dassem chissà se è ancora vivo. Magari è lui che dà voce all’armatura che parla con Moby dentro Tremorlor (ovviamente è una mia sparata :asd: )

Con questo libro, comunque, ho capito quello che, forse, è il più grosso punto di forza di Erikson: la caratterizzazione dei personaggi. Tremendamente fatta bene.

Nonostante non ci fosse nessuno dei miei 3 preferiti dei Giardini (Rake, Ben e Kruppe), sono subentrati altri personaggi fantastici.

Qualche considerazione sui personaggi:

- Duiker. È il personaggio che meno mi è piaciuto. Ho faticato moltissimo a leggere le sue parti, che ho trovato leggermente noiose. Ma d’altronde è uno storico! Speravo fosse morto alla fine, invece mi sa che dovrò sorbirmelo ancora (avesse almeno ammazzato il Jhistal prima di farsi crocifiggere!!!)

- Felisin. Forse il personaggio scritto meglio di tutto il libro. All’inizio provi pena per lei: una ragazzina di quindici anni costretta alla schiavitù dalla sorella, che concede il suo corpo per ottenere condizioni migliori per i suoi compagni (Heboric e Baudin). Poi inizi ad odiarla: non apprezza ciò che Heboric e Baudin fanno per lei, è sempre pungente quando parla e le sue parole/pensieri traboccano di supponenza. Pensa di essere al centro del mondo. Poi ripensi a quando anche tu avevi la sua età e capisci che in un certo modo (e con i distinguo del caso) si comporta come tutti i quindicenni. Personaggio fantastico, ma che mi sta comunque un po’ sulle balle. :rickds:

- Coltaine. Peccato si sia saputo poco su di lui e sempre tramite altri personaggi. Anche lui, come Duiker, lo si rivedrà visto che rinascerà sotto le sembianze del bambino dell’epilogo. Inoltre ci viene detto ad inizio libro che per contenere la potente anima di Sormo ci vollero 11 corvi. Per quella di Coltaine invece ce ne sono voluti una moltitudine.

- Mappo e Icarium. Potrebbero scalzare Kruppe dal mio podio personale. Una coppia che provoca emozioni, soprattutto per via di Mappo e della sua storia, tremendamente legata a quella dello Jaghut. È stato toccante quando l’ha preso in braccio e portato dentro la casa. Bellissima questa doppia citazione di Mappo su Icarium:

Io seguo Icarium nella sua ricerca senza fine"

"Io cerco di mantenere la sua ricerca infinita"

Icarium invece quanto cavolo è potente? Capace di distruggere intere città, di uccidere T’lan Imass a migliaia, di incutere timore agli Azath. Ma soprattutto, quanto cavolo è vecchio? 94mila anni?! :lol:

- Pust. Pust è come Kruppe: un personaggio geniale. Mi ha fatto morire dal ridere. Voglio in futuro una scena in cui lui e Kruppe sono rinchiusi nella stessa stanza. :sisi:

- Violinista. Personaggio di poca importanza nei Giardini, ma che in questo libro diventa Protagonista con la P maiuscola. Coraggioso, leale, astuto, intelligente. Ha guadagnato molte posizioni nella mia top10.

- Kalam. Su di lui non so ancora esprimermi. La sua sottotrama è molto spezzettata e aspetto che venga approfondito in futuro per darne un giudizio. Di sicuro è un tipo interessante.

- Cotillion. Personaggio completamente da rivalutare. Da quanto letto nel primo libro pensavo fosse la classica divinità capricciosa che si immischia nelle vicende dei mortali. Invece in questo libro si scopre il suo lato umano. “Sono lo zio Cotillion”. “Non sono io a dover perdonare, ahimè.

- Heboric. È lo storico non convenzionale, al contrario di Duiker. E infatti non lo trovo noioso. Però voglio vederlo e approfondirlo un po’ di più prima di poter esprimere una qualche opinione.

- Crokus. Rimane, per me, un personaggio piatto come nel primo libro. Secondo me il meno riuscito.

- Laseen. È la prova vivente che in questo libro, per fortuna, i personaggi non sono onniscienti. Se un personaggio la pensa in un modo non è detto che corrisponda alla realtà. Vedi ad esempio come fino all'incontro con Kalam, Laseen fosse un personaggio totalmente negativo. Mentre adesso occorre rivalutarla (sebbene non è detto che le sue parole corrispondano totalmente alla verità!!!). Con Erikson raramente c'è il "Bianco" e il "Nero". E Laseen, per me, al momento è "Grigio".

Per concludere, la scena più bella del libro, scritta meglio, che mi ha emozionato di più è stata la scena della morte di Coltaine: la chiamata dell’arciere; il riconoscimento che la sua vittima sarà Coltaine; l’incertezza dell’arciere; le mani che tremano; infine il colpo perfetto che libera l’anima del Pugno.
 
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Finito anche il secondo :gab:
Metto sotto spoiler domande e considerazioni sui personaggi. È abbastanza lunghetto :asd:

Per ora non ho una preferenza tra questo e il primo, anche in questo ci sono grandi personaggi che ho amato fin da subito, ma ci arriverò dopo. In ogni caso il miglioramento nella qualità di scrittura si sente eccome!

Vengo subito alle domande, fortunatamente poche rispetto a quelle dei Giardini:

1)Sulla Silanda (la nave stessa suppongo sia un canale, giusto?) compaiono dei T’lan Imass. Per riparare il canale ferito da Kulp, la divinatrice dice che c’è bisogno di un sacrificio. Uno dei T’lan, un senza clan, si propone come volontario. Prima di sacrificarsi dona la sua spada a Truth e prende una testa di un Tiste Andii con sé (cosa che se non ricordo male nota solo Felisin). Dopodiché la divinatrice fa quello che deve fare e il canale viene riparato. Ho capito bene la scena?

2)Il gruppo entra dentro Tremorlor. Apsalar indica la strada e nella scena dopo il padre si accorge che il pavimento non è altro che una mappa del mondo. Visivamente non sono riuscito a immaginarmi questa scena. Dove si trovavano? In un canale di collegamento tra le case Azath? Dopodiché Pust sparisce e lo ritroviamo poi sulla strada per il suo monastero. Poi spariscono Mappo e Icarium e li troviamo sulla via per Aren. Il resto del gruppo invece si trova nell’Azath di Malaz City. Quindi camminando sulla mappa i personaggi svaniscono e si ritrovano nel luogo ove sono diretti?

3)Mappo e Icarium parlano di un portale che si cela nel monastero. Alla fine del libro vediamo il drago non morto e Pust dice che sta sorvegliando il portale. Ma che è sto portale? :morris82:

4)Nella seconda parte del libro scopriamo che praticamente tutti sanno che Kalam è in missione per uccidere Laasen. Mi è sfuggito come facciano a saperlo?

5)Nella scena nel regno dell’Ombra, tra Panek e Cotillion, cosa intende il bambino quando dice: “Lui lo sa che ora cammina non visto?”. O anche con questa frase: “Quando ti sei avvicinato, sei passato attraverso un muro di pietra e degli alberi, schiacciando il mondo degli spiriti come se ignorassi il suo diritto di abitare qui.”???

6)Infine l’ultima domanda. Il più grosso colpo di scena del libro, secondo me, è la rivelazione che Tronod’Ombra e Cotillion siano Kellanved e Dancer. Nel primo libro, durante l’incontro tra Quick Ben e Tronod’Ombra, si viene a sapere che Ben è stato un suo accolito. Eppure ero convinto che dall’entrata di Kellanved e Dancer nella Deadhouse all’incontro sopra citato, fossero passati non molti anni. Quindi è possibile che Ben fosse diventato accolito in quel lasso di tempo o c’è un problema nella timeline? (che ho sentito non è uno dei punti di forza di Erikson)

Ma soprattutto, Ben non riconosce Tronod’Ombra? Kellanved e Dancer hanno cambiato aspetto durante l’ascensione? (dubito) Oppure, cosa che penso, Ben sapeva già che Kellanved era Tronod’Ombra e quindi non aveva senso fargli fare tale osservazione?

Però, tra i personaggi che vedono Tronod’Ombra e Cotillion nel primo libro, ci sono anche Rake e Paran. Per Rake penso valga lo stesso discorso di Ben (sapeva chi fossero prima dell’ascensione ma non aveva senso farglielo dire), però Paran? Paran doveva, secondo me, stupirsi di vedere Kellanved. Inoltre penso che Paran sapesse come fosse fisicamente l’imperatore, visto che nel prologo del primo libro lo vediamo parlare a Unta (capitale dell’impero) con Whiskeyjack e Surly (futura Laseen non ancora imperatrice)

Durante la scena della rivelazione ho trovato un po’ stonato che a fare il collegamento Cotillion-Dancer sia stato Crokus. Che cosa ne sa lui di Dancer?!

Comunque una cosa che apprezzo moltissimo della scrittura di Erikson è che ci sono moltissimi misteri, collegamenti. E probabilmente con una lettura attenta sono quasi tutti capibili alla prima lettura! Con somma soddisfazione, ad esempio, in questo libro ho capito subito che Servo fosse il padre di Apsalar. Inoltre ho capito, non appena Felisin-Sha’ik dice che la bambina ha un dono per i poemi, che l’avrebbe chiamata Felisin, la stessa di cui abbiamo letto poemi all’inizio di alcuni capitoli dei Giardini.

Non solo! Durante la scena sulla Silanda, la divinatrice chiamava Kulp e gli altri “servitori dell’Incatenato”. Mi chiedevo: ma chi minchia è sto Incatenato? Neppure Kulp lo sa. Mentre ero verso la fine del libro, mi son messo a rileggere i titoli dei libri futuri. L’ultimo si chiama “Il *** Storpio”. Mi è venuto in mente che questo *** Storpio venisse citato da Kruppe nel primo libro, quindi sono andato a rileggermi il passo. Eccolo:

mostrò cautela nel disvelamento dei suoi poteri. Il *** Storpio mostrò cautela, ma non abbastanza, perché alla fine lo raggiunsero i poteri della terra. Incatenato era il *** Storpio, e così Incatenato fu distrutto.

Boom! Sono assolutamente certo che la divinatrice si riferisse a lui. Chissà perché però? Mi sa che lo scoprirò moooooolto avanti. :asd:

Un’altra caratteristica che apprezzo enormemente di Erikson è la capacità di rendere interessanti personaggi citati rarissimamente, di cui si sa pochissimo. Ho apprezzato moltissimo in questo senso il discorso che fa Kalam su Kallor.

Ma soprattutto, non ricordo chi, cita in un momento Gothos e ripensando anche ai poemi scritti da lui stesso nel primo libro, mi è venuto da pensare quanto caspita fosse interessante questo personaggio. Antichissimo, sembra abbia raggiunto un livello di quasi onniscienza. E boom! Lo vediamo nella Deadhouse e scopriamo pure che è il padre di Icarium. Spero verrà approfondito in futuro questo personaggio.

Ma non solo lui, anche Hood e Dassem Ultor, dopo aver letto qualche mini dettaglio, vorrei venissero approfonditi in futuro. Il rapporto che c’è stato tra loro, il tradimento di Hood. Quest’ultimo non l’abbiamo mai visto, anche perché quando ce n’è stata l’occasione, ha mandato un messaggero a trattare con Oponn. Mentre Dassem chissà se è ancora vivo. Magari è lui che dà voce all’armatura che parla con Moby dentro Tremorlor (ovviamente è una mia sparata :asd: )

Con questo libro, comunque, ho capito quello che, forse, è il più grosso punto di forza di Erikson: la caratterizzazione dei personaggi. Tremendamente fatta bene.

Nonostante non ci fosse nessuno dei miei 3 preferiti dei Giardini (Rake, Ben e Kruppe), sono subentrati altri personaggi fantastici.

Qualche considerazione sui personaggi:

- Duiker. È il personaggio che meno mi è piaciuto. Ho faticato moltissimo a leggere le sue parti, che ho trovato leggermente noiose. Ma d’altronde è uno storico! Speravo fosse morto alla fine, invece mi sa che dovrò sorbirmelo ancora (avesse almeno ammazzato il Jhistal prima di farsi crocifiggere!!!)

- Felisin. Forse il personaggio scritto meglio di tutto il libro. All’inizio provi pena per lei: una ragazzina di quindici anni costretta alla schiavitù dalla sorella, che concede il suo corpo per ottenere condizioni migliori per i suoi compagni (Heboric e Baudin). Poi inizi ad odiarla: non apprezza ciò che Heboric e Baudin fanno per lei, è sempre pungente quando parla e le sue parole/pensieri traboccano di supponenza. Pensa di essere al centro del mondo. Poi ripensi a quando anche tu avevi la sua età e capisci che in un certo modo (e con i distinguo del caso) si comporta come tutti i quindicenni. Personaggio fantastico, ma che mi sta comunque un po’ sulle balle. :rickds:

- Coltaine. Peccato si sia saputo poco su di lui e sempre tramite altri personaggi. Anche lui, come Duiker, lo si rivedrà visto che rinascerà sotto le sembianze del bambino dell’epilogo. Inoltre ci viene detto ad inizio libro che per contenere la potente anima di Sormo ci vollero 11 corvi. Per quella di Coltaine invece ce ne sono voluti una moltitudine.

- Mappo e Icarium. Potrebbero scalzare Kruppe dal mio podio personale. Una coppia che provoca emozioni, soprattutto per via di Mappo e della sua storia, tremendamente legata a quella dello Jaghut. È stato toccante quando l’ha preso in braccio e portato dentro la casa. Bellissima questa doppia citazione di Mappo su Icarium:

Io seguo Icarium nella sua ricerca senza fine"

"Io cerco di mantenere la sua ricerca infinita"

Icarium invece quanto cavolo è potente? Capace di distruggere intere città, di uccidere T’lan Imass a migliaia, di incutere timore agli Azath. Ma soprattutto, quanto cavolo è vecchio? 94mila anni?! :lol:

- Pust. Pust è come Kruppe: un personaggio geniale. Mi ha fatto morire dal ridere. Voglio in futuro una scena in cui lui e Kruppe sono rinchiusi nella stessa stanza. :sisi:

- Violinista. Personaggio di poca importanza nei Giardini, ma che in questo libro diventa Protagonista con la P maiuscola. Coraggioso, leale, astuto, intelligente. Ha guadagnato molte posizioni nella mia top10.

- Kalam. Su di lui non so ancora esprimermi. La sua sottotrama è molto spezzettata e aspetto che venga approfondito in futuro per darne un giudizio. Di sicuro è un tipo interessante.

- Cotillion. Personaggio completamente da rivalutare. Da quanto letto nel primo libro pensavo fosse la classica divinità capricciosa che si immischia nelle vicende dei mortali. Invece in questo libro si scopre il suo lato umano. “Sono lo zio Cotillion”. “Non sono io a dover perdonare, ahimè.

- Heboric. È lo storico non convenzionale, al contrario di Duiker. E infatti non lo trovo noioso. Però voglio vederlo e approfondirlo un po’ di più prima di poter esprimere una qualche opinione.

- Crokus. Rimane, per me, un personaggio piatto come nel primo libro. Secondo me il meno riuscito.

- Laseen. È la prova vivente che in questo libro, per fortuna, i personaggi non sono onniscienti. Se un personaggio la pensa in un modo non è detto che corrisponda alla realtà. Vedi ad esempio come fino all'incontro con Kalam, Laseen fosse un personaggio totalmente negativo. Mentre adesso occorre rivalutarla (sebbene non è detto che le sue parole corrispondano totalmente alla verità!!!). Con Erikson raramente c'è il "Bianco" e il "Nero". E Laseen, per me, al momento è "Grigio".

Per concludere, la scena più bella del libro, scritta meglio, che mi ha emozionato di più è stata la scena della morte di Coltaine: la chiamata dell’arciere; il riconoscimento che la sua vittima sarà Coltaine; l’incertezza dell’arciere; le mani che tremano; infine il colpo perfetto che libera l’anima del Pugno.

Già finito anche il secondo? Tra poco mi superi... Io sono 1/3 del 4° volume.

Preparati che ora arriva il libro più bello, nel terzo si scoprono davvero tante cose!

Ti do un indizio su Dassem Ultor: leggiti la lista dei personaggi a inizio/fine libro di un libro qualsiasi :morristend:

Oppure attendi di leggere il terzo libro, un personaggio butta li una frase su Dassem e tu fai -> :sieghart3: dandoti dell'idiota perché non c'eri arrivato prima :ahsisi:

Poi postami le risposte che ti danno gli utenti esperti del forum ufficiale, così ho riscontro anche io di quello che ho capito :rickds:

 
Già finito anche il secondo? Tra poco mi superi... Io sono 1/3 del 4° volume.Preparati che ora arriva il libro più bello, nel terzo si scoprono davvero tante cose!

Ti do un indizio su Dassem Ultor: leggiti la lista dei personaggi a inizio/fine libro di un libro qualsiasi :morristend:

Oppure attendi di leggere il terzo libro, un personaggio butta li una frase su Dassem e tu fai -> :sieghart3: dandoti dell'idiota perché non c'eri arrivato prima :ahsisi:

Poi postami le risposte che ti danno gli utenti esperti del forum ufficiale, così ho riscontro anche io di quello che ho capito :rickds:
Oggi ho ordinato il terzo su amazzone (nelle librerie che ho "vicino" a casa non ce l'avevano :bah!:)

Non capisco l'indizio di cui parli nella lista dei personaggi

se ti riferisci al fatto che fosse cavaliere dell'Alta Casa della Morte, viene detto anche nel libro ;p

Mi raccomando non farmi spoiler! :stema:

Ti metto sotto spoiler le risposte :asd:

1) la spada dell'Imass la riceve stormy e non Truth, ed è proprio Truth ad aver notato che l'Imass ha preso la testa del Tiste Andii.. quindi chiude la ferita del canale sacrificando la propria anima (ma c'è ancora questo mistero della testa del Tiste Andii)

2) suppongo sia un canale (appartentente agli azath) nel quale si può viaggiare in qualunque (o quasi) regno.. sul fatto che ti porti direttamente dove vuoi andare non ne son sicuro, ricordo però che fiddler e compagnia bella si son trovati in un regno sconosciuto prima di raggiungere la casa fantasma

3) Si è il vero sentiero delle mani che soletaken e d'ivers cercavano per ascendere.

4) Non poteva essere altrimenti, è un arsore di ponti, non pensano sia del tutto un disertore ma è cmq un sicario che ha anche abbandonato l'artiglio, che vuole andare a fare a Unta?

5) se non sbaglio viene detto esplicitamente che Panek ha una vista spirituale e in quel momento vede la casa dell'ombra (che casa non era) com'era in un lontano passato

6) in ogni apparizione di Tronodombra il suo viso e la sua figura sono velati dalle ombre stesse, e quindi irriconoscibili

Nel caso arrivino risposte diverse ti faccio sapere

 
Oggi ho ordinato il terzo su amazzone (nelle librerie che ho "vicino" a casa non ce l'avevano :bah!:)
Non capisco l'indizio di cui parli nella lista dei personaggi

se ti riferisci al fatto che fosse cavaliere dell'Alta Casa della Morte, viene detto anche nel libro ;p

Mi raccomando non farmi spoiler! :stema:
C'è un nome che ti fa capire un sacco di cose. Non dico altro se no ti perdi un bel colpo di scena :asd:

 
C'è un nome che ti fa capire un sacco di cose. Non dico altro se no ti perdi un bel colpo di scena :asd:
Niente! Non mi si è accesa alcuna lampadina. Vabbè vorrà dire che lo scoprirò leggendo :stema:

 
io ho droppato la serie dopo 50 pagine e del secondo libro :asd:

 
Cominciato il quinto, avrò letto circa 50 pagine... Non mi ha preso per nulla. Spero sia meglio del 4° perché se no è un mattone allucinante.

Cavolo, Erikson è riuscito a creare personaggi fantastici nei primi due libri (Kruppe, Mappo e Icarium solo per dirne un paio), poi non li usa... Stessa cosa per gli altri personaggi e l'ambientazione, c'era davvero motivo di scrivere un libro dove tutto quello che hai imparato nei 4 precedenti non serve a nulla e devi reimparare ancora dozzine di inutili termini senza senso? Mah...

 
Terminato il libro. Metto come al solito le domande e le considerazioni in spoiler

Vengo subito alle domande sorte nell’arco del volume:

1) Legame tra Burn - *** Storpio - martello di Brood, ditemi se ho capito bene. Il *** Storpio è incatenato alla carne di Burn e per liberarsi la sta avvelenando con i suoi poteri. Burn ha sigillato il suo potere nel martello di Brood, lasciando due scelte a quest’ultimo (sebbene si lascia intendere che ve ne sia una terza): lasciar morire Burn causando la distruzione del mondo oppure utilizzare il martello ed estinguere così ogni civiltà sulla terra, che potrà poi riformarsi in seguito con Burn sanata. Giusto?

2) Dassem Ultor è (o era?) Dessembrae? Viene buttata quasi per caso questa informazione. Sono andato a rileggermi dove venisse citato Dessembrae nella Dimora Fantasma e infatti si legge: “Dessembrae, il culto di Dasssem”. Questa frase l’avevo completamente fraintesa. Avevo pensato, come un’idiota perché non aveva molto senso, che Dassem fosse un “credente” di Dessembrae.

3) Erikson non è uno che usa parole a caso, quindi mi ha stranito abbastanza continuare a leggere per tutto il volume la parola “Abisso”, citata come una sorta di divinità. Nei primi due libri non mi pare venisse mai usata, in genere i personaggi bestemmiavano in nome di Hood. :P Qualcuno mi può spiegare cosa si cela dietro “Abisso”?

4) Treach è un ascendente. Come ha fatto a diventare una divinità?

5) Da quanto ho capito K’rul ha creato i canali. Ma tutti? Ad esempio il canale Tellan dei T’lan Imass propenderei per un no.

6)Viene detto che Tayschrenn voleva fare di Tattersail la Signora del Mazzo. Mi ha lasciato un po’ interdetto questa cosa, perché credevo che Paran fosse diventato Signore del Mazzo perché ha viaggiato dentro Dragnipur e ha liberato i segugi. Come pensava di riuscire, Tayschrenn, a far di Tattersail la Signora?

7) Draconus che spada ha creato?! Farsi furbo no eh? :D A parte le battute, qualcuno può spiegarmi il discorso fatto da Draconus ha proposito del Caos-Oscurità?

8)Nella sala della Progenie della Luna Paran, rivolto ai cadaveri, dice: “Vi benedico tutti”. Cos’ha combinato? :P

9)Chissà chi è il mendicante dell’epilogo. Penso si riferisse a Tremorlor, quindi chi è? Un Soletaken o un D’ivers che era presente alla battaglia nei pressi della casa. Mi è venuto in mente anche Pust, però non suonava alla “Pust”. Forse a livello di timeline quando Paran parla con il mendicante, stava ancora avendo luogo la battaglia di Tremorlor e quindi il mendicante è uno sconosciuto. Magari non avrà neanche importanza.

10)Infine: quali sono le origini del *** Storpio? Sembra uscito fuori dal nulla (il Caduto)

Finite le domande, vengo alle considerazioni partendo dai due (forse) errori di traduzione che ho trovato.

Il primo errore (come già detto in un altro topic) è stato quello di tradurre “80 maghi” invece di “8 potenti maghi”. Se non erro quelli che avevano partecipato alla lotta contro il *** Storpio. Come si possa sbagliare una traduzione del genere è una cosa a me sconosciuta. <_<

L’altro errore potrebbe non esserlo, però al momento penso lo sia. Durante il dialogo tra Invidia e Lanas Tog, quest’ultima chiede chi ha donato a Baaljagg l’eterna solitudine. Nella traduzione italiana Invidia risponde: “mio fratello”. Stando alle informazioni che ci vengono date (non ricordo da chi) nel libro, Draconus ebbe due figlie: Invidia e Ripicca. Il che mi ha fatto suonare un campanello d'allarme. Nell’originale infatti dice: “my sibling”. Sibling in una famiglia formata da sole sorelle, significa per l’appunto sorella e non fratello. Quindi, a meno che non compaia un fratello di Invidia di cui non si è ancora parlato, reputo ci sia stato un errore di traduzione e che Invidia si riferisse a Ripicca. -_-

Questo libro dà molte informazioni sui libri passati.

Avevo capito fin da subito (non che fosse difficile) che la spada di cui parlava Draconus nel prologo fosse Dragnipur e che, letta la maledizione scagliatagli da Kallor, fosse l’individuo con cui Paran aveva parlato quando si trovava dentro la spada.

Inoltre viene fatta abbastanza chiarezza sulla storia di Heboric. Infatti si viene a sapere, sia tramite un pezzo di storia che troviamo all’inizio di ogni capitolo sia tramite le parole di Rake, che Heboric doveva essere il Destriante di Fener, ma così non fu perché fu condannato per tradimento, con pena l’amputazione delle mani. Inoltre Rake ipotizza che sia stato fregato dagli uomini dell’imperatrice (forse l’Artiglio stesso) perché Heboric sapeva troppo di Kellanved/TronoD’Ombra e Danzatore/Cotillion.

Arthantos = Tayschrenn purtroppo non l’avevo capito. Erikson mi ha fregato perché all’inizio avevo dei sospetti che non fosse una persona comune (reazione di Silverfox quando lo vede, reazione di Arthantos quando viene fatto il nome di Tattersail), però Erikson per bocca dei personaggi fa ipotizzare che fosse un Artiglio e mi son fatto convincere da questo, dimenticando le reazioni anomali di cui sopra. Mannaggia.

Non appena viene confermato che Draconus era effettivamente l’uomo con cui aveva parlato Paran, sono andato a rileggermi il loro dialogo. Non viene detto nulla di che a parte questa frase di Draconus: “Per il respiro di Gethol”. :rotfl:

Adoro Erikson quando butta nomi che sembrano a caso, ma che poi si ripresentano puntualmente nella storia.

E durante un dialogo tra Brood e Kallor ne butta un altro: Greymane. :shifty:

Piccolo commento sul finale del libro: Casa Finnest - Raimondo Paran Vianello e Sandra Raest Mondaini :rotfl:

Infine i personaggi:

Rake. È il mio personaggio preferito e tale rimane. In questo libro non compare molto, però l’aura di epicità che emana si sente ad ogni pagina in cui è presente.

Lady Invidia. Non so voi, ma io la adoro. Potrebbe aver scalzato Ben dal secondo posto del mio podio personale. Troppo divertente come personaggio, si arrabbia per cose inutili e mantiene il migliore dei self-control, condito con dell’umorismo, nei momenti più problematici (ad esempio durante la battaglia)

Whiskeyjack. Al termine del libro speravo che venisse approfondito e così è stato. Personaggio di notevole spessore, con una fine tragica (il giorno prima del pensionamento :rotfl: ). Ci sarebbe da scrivere molto su di lui. :cry: Concludo con: Whiskeyjack forse era meglio farsi curare la gamba, no?

Korlat. Povera, personaggio tristissimo. Sembrava aver trovato sollievo con Whiskeyjack, una parentesi alla triste eternità dei Tiste Andii e invece le muore davanti agli occhi il suo amore. :cry:

Ben. Viene fatta un po’ più di luce ma non sono ancora convinto sia stato detto tutto su di lui. Troppo potente, troppa conoscenza. Tutto ciò deriva dalle anime assorbite durante la traversata di Raraku o ce dell’altro? Al momento, per me, ce dell’altro. Ho apprezzato come Erikson abbia fatto capire al lettore che il mago non è infallibile, soprattutto nel giudizio, quando ritiene dei “poser” Brukhalian & co.

I Seguleh. Li tratto insieme, come popolo. Mi è piaciuto molto il modo in cui Erikson li ha caratterizzati e la loro filosofia di vita. Sono potentissimi tra l’altro. Sappiamo che il Secondo è sparito e che il Primo viene annoverato da Brood come uno dei più forti combattenti al mondo. Spero proprio di vedere questi due in futuro.

Korbal Broach e Bauchelain. Sono dei grandi, bellissimi personaggi. Li adoro ma al tempo stesso li vorrei vedere soffrire e morire atrocemente. :sisi:

Picker e Blend. L’utente che aveva accennato all’assenza di donne senza poteri, si dovrà ricredere in questo libro. Sono entrambe tra i miei personaggi preferiti e i loro siparietti sono sempre divertenti.

Kruppe. Aspetto con trepidante attesa l’incontro con Pust. :sisi:

Ci sarebbe da parlare di tantissimi altri personaggi (Kallor, Gruntle, quel troione di Hetan, ecc.) ma dovrei star qua a scrivere per giorni. Sono tutti caratterizzati bene, il che ne facilita il ricordo. Un plauso ad Erikson.

Su Itkovian non dico nulla apposta. Su di lui ogni commento sarebbe superfluo. :(

Adesso, purtroppo, devo fare una pausa forzata di almeno qualche settimana, quindi non potrò iniziare la Casa delle Catene.

[MENTION=64983]Vokyal[/MENTION]

Leggendo in giro, dicono che il 5° sia uno dei più belli :sisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ho visto che armenia sta per pubblicare i libri di M.J. Sullivan, qualcuno ne sa qualcosa? Pare che siano 6 libri, condensati in 3 volumi.

883443153.jpg


Quando il duo Riyria viene assunto per un nuovo furtarello, Royce, ladro meticoloso e cervello della coppia e Hadrian, mercenario addetto ai lavori sporchi, non sanno a cosa stanno andando incontro. In realtà scopriranno a loro spese che la spada leggendaria che devono rubare li porterà ad essere accusati dell’omicidio del Re e del rovesciamento di molto più di un regno remoto…

C'è anche pubblicata un'anteprima di una trentina di pagine:

http://www.alilibri.it/servizi-mi/img/pdf/883443153-it-1.pdf

 
Finito il 5°, Maree di Mezzanotte. Voto 3/5

Parte male, poi si riprende. Peccato che tutta la storyline con

Tehol sia completamente inutile.

Magari verrà ripresa nei libri successivi, mah... Anche l'arco temporale non si capisce...

in teoria è millenni prima del 1° libro, ma poi ci sono personaggi del "presente"

Mah...

 
Finito La Casa delle Catene. A parte alcune cose che mi hanno lasciato un po' perplesso, mi è piaciuto molto :sisi:

Metto come sempre il wall post sotto spoiler :rickds:

Eccomi al termine del quarto libro, che sebbene venga dopo un “mostro” come MOI, devo dire che mi è piaciuto molto, tranne che per un paio di cose che mi hanno lasciato un po’ “disorientato e confuso” (cit.) :P

DOMANDE

1) Vediamo comparire la terza, ed ultima, razza Tiste: i Tiste Liosan. Sappiamo che i Tiste Andii sono figli di Madre Oscurità, i Tiste Edur sono nati dall’incontro dell’Oscurità con la Luce, mentre i Tiste Liosan sono figli di Padre Luce. Gli Andii sono legati agli Edur perché hanno in comune l’Oscurità, i Liosan sono legati agli Edur perché invece hanno in comune Luce. Ma gli Andii e i Liosan perché dovrebbero considerarsi “cugini”? Perché Oscurità e Luce sono un po’ da considerarsi come “fratelli”?

2) I due Jaghut, Cynnigig e Phyrlis, sono scioccati dalle parole di Karsa quando parla del suo scontro con Icarium. Ma hanno paura perché non credevano che Karsa fosse così potente? O hanno paura che Icarium muoia? O hanno paura che Icarium, per sconfiggere il potente avversario, perda il controllo e scateni tutta la sua potenza e ciò che ne consegue?

3) La casa Azath sotto cui giace l’Albero-Phyrlis credo, da quanto capito, fosse la casa che contenesse in origine Gothos e che fu attaccata da Icarium. Di conseguenza non era Tremorlor la casa che cercava Icarium, giusto? Mappo ovviamente non poteva saperlo perché all’epoca non era il suo guardiano, visto che era un Toblakai.

4) Sia gli Imass che Apsalar ci dicono che Kellanved abbia occupato il Trono dei T’lan Imass, grazie ai poteri derivanti dal quale aveva potuto comandare gli Imass stessi. Non essendo di fatto morto Kellanved, e quindi in teoria non aver perso il Trono, è ancora lui sul Trono degli Imass? A sentire gli Imass il Trono è vacante. Quindi come ha fatto a perderlo? Perché essendo asceso e di fatto non essendo più un mortale ha perso il diritto ad occupare il Trono? Visto che essere mortali è una condizione per comandare gli Imass. Perdonatemi l’ingarbugliamento, spero sia comunque chiara la domanda.

5) L’oric entra in un ricordo di Raraku e lì incontra Osric. Quest’ultimo come ha fatto a trovarsi lì?

6) Panek è cresciuto tanto. Timeline sballata o è cresciuto a pane e ormoni? :nev:

7) Ben lo Svelto e la ghianda. Come ha fatto ad arrivare lì?

8) Sempre Osric, come ha fatto a comparire nel canale spezzato dove L’oric stava morendo? Prima era nel ricordo e dopo lo ritroviamo a salvare il figlio

CONSIDERAZIONI

A differenza dei primi 3 libri, tutta la prima parte de La Casa delle Catene segue le vicende e il punto di vista di un solo personaggio, Karsa. Grosso rischio per Erikson perché fosse stato un personaggio noioso o scritto male sarebbe stato un mezzo suicidio. Invece, ovviamente, non è stato così. Karsa uber alles durante tutto l’arco del libro. Personaggio molto sfaccettato e che subisce una continua evoluzione durante tutto il libro. Favoloso. Devo dire che avevo anche capito che fosse il Toblakai di DH. Ho iniziato ad avere i primi sospetti già quando era nella sua terra natia, però era troppo distante dal continente di Sette Città, in più non c’erano ancora riferimenti temporali che mi facessero capire dove collocare temporalmente le vicende di Karsa nella timeline. Ho avuto la certezza che fosse il Toblakai quando il compagno di cella (che poi si scoprirà essere Leoman) si mette a ridere a sentire il nome Teblor.

Come già detto all’inizio, è un libro inferiore al precedente e se parliamo solo di convergenze di fine libro, forse è il meno epico dei quattro. Però è un libro che nella sua totalità ho apprezzato di più dei primi due, anche per come getta le basi per gli sviluppi futuri delle vicende. Infatti penso sia da considerarsi un libro di transizione.

Lo considero anche il libro più crudo fino ad ora. Erikson ogni libro che passa sembra diventare sempre più efferato, e mi piace :shifty: Vado a memoria: nel primo abbiamo “solo” massacri di massa, cosa comune per un fantasy epico-militare; nel secondo abbiamo schiavitù, stupri, prostituzione e violenza psicologica a iosa; nel terzo le donne tenescowri che stuprano i cadaveri dei morti per raccogliere l’ultimo seme, oltre al cannibalismo; in questo quarto libro abbiamo l’uccisione di bambini, lo stupro di bambine e l’infibulazione, oltre alla solita violenza psicologica.

Inoltre mi è piaciuto molto per i numerosi misteri che sono sorti e maledetto Erikson ogni volta che un personaggio voleva sviscerarli, o faceva dire all’interlocutore che non gli interessava (spesso Karsa, maledetto barbaro ignorante! :( ) oppure cambiava scena.

Finalmente si è visto un esponente dei Forkruil Assail. Ma quanto sono potenti? Gli Imass non li hanno mai battuti!!! :blink:

ERRORI DI TRADUZIONE

Purtroppo ci sono i soliti errori di traduzione oppure scelte infelici. Credo sia stato il libro tradotto peggio di tutti. :angry:

La scelta infelice riguarda i “Battitori Liberi”. In inglese sono gli “Unbound”, non potevano usare un altro termine che non Battitori Liberi? Sembrano giocatori di baseball. :facepalm:

Ma l’errore più grande e grossolano è la faccenda Artiglio-Grinfia. Passi che alternino la traduzione di “sapper” con zappatore e geniere. Ma sbagliare Artiglio-Grinfia è proprio sinonimo di lavorare con il ****. :angry:

Il traduttore ha deciso, nei libri precedenti, di tradurre Claw=Artiglio e Talon=Grinfia. Mi sta benissimo! Ma durante il libro sia quando sono in maiuscolo, sia quando sono in minuscolo, devi sempre tradurli differenziati. Cotillion dice che il Maestro delle Grinfie si trova a Raraku e non avevo sospetti su chi potesse essere. Dopo molte pagine, in una scena troviamo Korbolo Dom seduto su un trono con il simbolo dell’artiglio. Ripensando alle parole di Cotillion, ho immaginato fosse di lui che stava parlando e che forse in inglese c’era scritto talon e non claw. Dopo ci viene detto in modo palese che Korbolo Dom diceva di essere il Signore dell’Artiglio. Dell’Artiglio??? Come diamine fai a sbagliare una traduzione del genere? Si capisce subito l’errore e che doveva esserci scritto Signore delle Grinfie. Dopo ho prestato più attenzione a questo e, bé, il traduttore ha fatto un autentico macello. :facepalm:

SOSPETTI

1) Partiamo dalla Dea del Vortice. Avevo sospettato che fosse la moglie di Onrack, però non me lo sarei mai immaginato che fosse veramente lei.

2) Rake e Osric sospetto siano mezzosangue, metà Tiste e metà Eleint. Ma già alla nascita o successivamente? Chissà...dalle parole di Darist sembrerebbe la seconda...

3) Il Viaggiatore. Sappiamo che è Dal Honese. Quindi ci sono 3 ipotesi: la meno accreditata è che sia Dassem. Secondo me no, perché Apsalar dice che il Viaggiatore è stato uno dei primi ad allearsi con Kellanved-Danzatore, prima ancora di Surly, mentre Nok dice che Dassem è venuto dopo. La seconda ipotesi è che sia Ameron, uno dei primi ad allearsi con l’ex imperatore ed era solo mezzo Napan. Che l’altra parte fosse Dal Honese? La terza ipotesi è che sia un personaggio non ancora citato, però sarebbe strano da parte di Erikson.

4) Custode è sicuramente Urko. Non ho dubbi in tal senso.

5) Mentre sulle spie di L’oric nell’esercito di Dujek non ho idea di chi siano :wacko:

DUE BELLISSIME CITAZIONI CHE MI SONO SEGNATO

"Forse il più realistico di tutti. Quanti di noi si inginocchiano davanti a un *** nella disperata speranza di poter forgiare il proprio destino? Pregare quel volto familiare scaccia il terrore dell'ignoto, cioè del futuro. Chi lo sa, forse questi Tiste Andii sono gli unici a vedere la verità: l'oblio."

"Nessuno chiede allo spirito o al *** se desidera essere intrappolato. Questi ricettacoli sono un bisogno umano. Poter posare lo sguardo su ciò che si venera è un'affermazione di controllo, se non addirittura l'illusione di poter negoziare il proprio destino"

DISORIENTATO E CONFUSO

Tornando di nuovo all’inizio che cosa mi ha lasciato disorientato e confuso? Gli Eres e gli spiriti di Raraku che hanno ucciso Gli Uccisori di Cani.

PERSONAGGI

In questo libro vengono introdotti (o quanto meno messi maggiormente in mostra) nuovi personaggi davvero ben scritti e a loro modo epici: Karsa, Trull Sengar, L’oric, Osric, Onrack, Lostara, Darist, Cotillion, Greyfrog. Oltre al cattivissimo Bidithal.

A differenza delle altre volte, non voglio parlare per singoli personaggi, ma di quello che, secondo me, Erikson ama di più: le coppie. E li sa scrivere e far interagire dannatamente bene, ormai sono troppe le coppie perché sia un "caso". Riprendendo anche i libri precedenti (di sicuro me ne dimenticherò alcune): Mappo e Icarium; Lostara e Pearl; Kalam e Ben; Karsa e Torvald, Karsa e Leoman; Trull e Onrack; Mogora e Iskaral; Bauchelain e Korbal Broach; Onos T’oolan e Toc il Giovane. Forse ne vedremo un’altra in futuro in L’oric e Greyfrog? :D

P.S.

Nell’ultima scena dei Tiste Liosan, quando sono nel fondo del cratere dopo l’esplosione, nel momento in cui uno dei 4 dice "voglio andare a casa", non so perché ma mi è venuta in mente la scena del Cugino Avi di Snatch quando se ne torna in America :rotfl:
 
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