freccia hai visto i due di Miike?Intanto Mckenzie distrugge la solitudine dei numeri primi.
ho visto ieri a mezzanotte, prima di partire, zebraman. c'era miike in sala. eravamo in pochi quindi alla fine si è concesso per autografi e foto.
zebraman 2 e 13 assassins credo siamo mostrati fra oggi e domani.
ma non ho ancora capito perchè prendiamo come riferimento badtaste //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
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ecco il malloppo
angele et tony - ***
settimana della critica.
film drammatico francese della delaporte che ricorda le premesse del matrimonio di lorna dei dardenne per quel che riguarda il matrimonio di convenienza. il resto è un affinamento psicologico e morale dei due protagonisti. lei matura e lui, pur mantenendosi irreprensibile, si apre all'amore. molto delicato, ma ancora registicamente acerbo.
incendies - ****
giornate degli autori.
film drammatico del canadese villneuve. regia e montaggio totalmente diversi rispetto a polytechnique. fatica ad ingranare ed ogni tanto si nota qualche imbarazzo con il nuovo stile adottato, ma nel finale rivela una potenza narrativa (il soggetto è tratto da una piéce teatrale) inimmaginabile. sono rimasto col cuore in gola per un bel pezzo.
malavoglia - ****
orizzonti.
film drammatico/"grottesco" dell'italiano scimeca. inizio disorientante grazie ad un montaggio alternato fra immagini di repertorio di sbarchi di clandestini ad altre del girato. come si può capire dal titolo le vicende sono una revisione contemporanea dell'opera di verga: la storia ruota attorno alla barca da pesca "provvidenza". piacevolissima sorpesa, grandi riprese marittime ed uno stile fuori dal comune.
el pozo
orizzonti.
cortometraggio di arriaga, l'ex sceneggiatore di inarritu. è la storia di un nonno che tenta di salvare il nipotino caduto dentro ad un pozzo nel deserto messicano all'inizio del secolo scorso. interpretazione magistrale delvecchio humberto berlanga. produzione degna di un film (titoli di coda lunghissimi).
la commedia - *****
film sperimentale, alias opera d'arte globale, di poe. inutile cercare un confronto puntale con l'opera di dante. i versi letti si relazionano alle immagini non per una qualche corrispondenza oggettiva, ma per un processo di interiorizzazione e rielaborazione. non potremmo altrimenti spiegare in particolare il tema unico dato al purgatorio (una piscina con dei bagnanti) e l' "errore" nel voler attribuire valore terreno e sensuale all'amore evocato nel paradiso. dal punto di vista visivo le fotografie si fondano in un magma creativo nell'inferno, fino ad arrivare alle adamantine evoluzioni del paradiso (letto da benigni). realizzazione e montaggio titanici (un minuto a canto, un'immagine al secondo).
happy few - ***
venezia 67.
film drammatico del francese cordier. una relazione a quattro è difficile da tenere in piedi, come è difficile tenere vivo un film che si distende per la maggior parte sulle variazioni del tema sessuale.
naomi - ****
settimana della critica.
film drammatico/commedia drammatica dell'israeliano zur.
probabile qualche debito con i fratelli coen per la sottile vena ironica che innerva la pellicola. credo meriterebbe una mezza stellina in meno, ma l'ambiente (pubblico sempre coinvolto dai risvolti tragicomici) me l'ha fatto particolarmente apprezzare. la storia narra di un professore universitario che scopre di essere tradito dalla moglie.
noir ocean - *****
giornate degli autori.
film drammatico francese della hansel. classico esempio dell'impossibilità di mostrare la parte più recondita dell'animo. rischia di diventare frustrante per chi si aspetta un'esplicitazione dei sentimenti. la narrazione è una e trina, abbracciando nello stesso momento le problematiche generali del superamento dell'adolescenza, le vicende dei tre protagonisti, e l'evento universale: la guerra, simboleggiata da un test atomico. fotografato benissimo.
jean gentil - ****
orizzonti.
film della giovane coppia di autori della rep. dominicana cardenas e guzman. prendendo per vie traverse la tragedia del terremoto di haiti i due cineasti seguono la peregrinazione di un professore alla ricerca di un po' di felicità o, almeno, della soppressione del dolore. la frase cardine è: "io sono vivo, ma non vivo. guardo gli altri vivere". inizio narrativamente e registicamente sorprendente, poi un leggero calo nella parte centrale, fino all'ottimo finale. speriamo venga distribuito.
passione - ***+
fuori concorso.
documentario/musical di turturro sulla musica napoletana. tantissimi i personaggi presenti, davvero trascinante. sublimazione finale con "napul'è" di pino daniele.
silent souls - ****+
venezia 67.
film drammatico/lirico del russo fedorchenko. grandi piani sequenza e splendide atmosfere uggiose. perde di intensità nella digressione sul protagonista che anticipa il finale. la pellicola si snoda attraverso i pochi, ma completamente sviscerati, episodi che compongono la preparazione e il compimento di un rituale funebre di una tradizione nordica. alcuni piani in camera fissa sono da infarto.
hai paura del buio - ***
settimana della critica.
film del nostro massimo coppola, uno tipo particolarmente pieno di sè. tema ormai comune per il nostro cinema: l'immigrato/a romeno. alcune forzature, una direzione manieristica e un materiale già sfruttato gli impediscono di prendere il volo. ci sono degli elementi interessanti come la scena iniziale con la macchina da presa appesa ad un nastro trasportatore che inquadra gli operai che escono come tante piccole formichine.
pequenas voces - ***+
giornate degli autori.
film d'animazione colombiano diretto da carrillo e andrade. interessante l'accostamento di disegni in 2d (alcuni realizzati dai disegantori e altri dagli stessi bambini di cui si racconta la difficile esistenza in un paese vittima di conflitti intestini) su uno sfondo reso normalmente tridimensionale dalla computer grafica. tre anni di realizzazione mi sembra.
febbre da cavallo - ***+
retrospettiva.
divertente film di steno sul mondo delle scommesse sui cavalli con proietti e montesano, quest'ultimo in sala a presentare l'opera.
niente paura - come siamo come eravamo e le canzoni di ligabue - ***
fuori concorso.
cioè, ero a pochi metri dal liga, io. il film, di gay, è un manifesto della sinistra progressista, trattando di temi come il testamento biologico, le unioni civili, i diritti costitutivi ecc. il tutto, pubblicisticamente, irrorato dalle canzoni di luciano.
post mortem - *****
venezia 67.
miglior film di quelli visti a venezia. opera del cileno larrain che indaga su un quarantenne dalla vita assolutamente insoddisfacente durante il periodo dell'uccisione di allende e del successivo golpe di pinochet. è un diesel, pian piano ogni scena, prima apparentemente inutile, si adopera per costruire un climax emotivo, privato quale specchio per il globale. la progressione sfocia in un piano sequenza a camera fissa di circa dieci minuti dalla forza espressiva incredibile.
1960 - ***+
fuori concorso.
divertente e completo documentario di salvatores sugli eventi dell'anno.
diane wellington
orizzonti.
cortometraggio di pallieres di uno sconforto totale. si alternano didascalie e fotografie che raccontano della sparizione di una ragazza fino alla rivelazione. finale elegiaco con i treni e il cielo che implode nel bianco assoluto.
reconstructing faith - **+
orizzonti.
documentario girato in tre anni di wen hai sulla difficile condizione dei tibetani in cina. ne viene preso ad esempio, con pessima scelta, un gruppo particolamente invasato.
essential killing - ***+
ritorno di skolimowski con un film estremamente drammatico sulla fuga di un prigioniero talebano attraverso i boschi innevati. ottima prova di gallo, completa padronanza del mezzo da parte del regista, clima tesissimo, eppure c'è qualcosa che non mi ha convinto del tutto.
casotto - ****+
retrospettiva.
filmone di citti completamente (tranne un serie di scene oniriche) ambientato all'interno dello spogliatoio di uno stabilimento balneare. trovate geniali.
minnesota clay - ***
eventi speciali.
film voluto da giusti e tarantino che l'ha presentato in persona. momento veramente cult con la sala occupata da massimo venti spettatori (vista l'ora e per il fatto che nessuno immaginava la presenza di quentin) e tarantino che introduce il film dopo aver scacciato fotografi e giornalisti. il film di corbucci è un epigono del western classico americano con giusto qualche buona intuizione.
the ditch - ****+
venezia 67.
è il film sorpresa. colpaccio di muller. wang bing racconta dei campi di rieducazione sotto mao. la maggior parte delle scene è ambientata nel buio delle grotte, illuminate a malapena da qualche lume. il merito più grande del cinese è quello di aver saputo tenere viva la pellicola anche in situazioni filmiche così estreme. la vicenda ha dei risvolti, mutuati dalla verità, davvero terrificanti. altro film che deve assolutamente essere visto. non mollo il voto pieno perchè, purtoppo, ho perso i primi 10 minuti di proiezione.
surviving life - ****
fuori concorso.
ultimo lungometraggio del mitico svankmajer. con un'animazione mescolata ai personaggi in carne ed ossa il ceco mischia sogno e realtà analizzandoli attraverso la psicanalisi. divertente ed intelligente. il meglio viene dato con il confronto fisico fra i quadri rappresentanti freud e jung.
red earth
orizzonti.
corto di clara law realizzato con le fotografia ed una voce narrante. interessante per le possiilità espressive la prima parte, anonima e narrativamente capziosa la seconda.
achille
controcampo italiano.
vergognoso corto scialacquatore di giorgia farina.
notre etrangere - ***
giornate degli autori.
film della franco-burkiniana bouyain che racconta dell'indagine di una ragazza di colore francese sul passato africano della madre. storia tutta femminile, raccontata da una donna, non si fa notare per qualche aspetto artistico/contenutistico in particolare.
cirkus columbia - **+
giornate degli autori.
il premio oscar tanovic torna con un film del tutto inconcludente. intrecci famigliari ed amorosi si stagliano sullo sfondo delle guerre etniche jugoslave. c'è mira furlan, la rousseau in lost.
tajabone - ***+
controcampo italiano.
film di salvatore mereu che, con uno stile molto semplice e diretto, esplora le vite di alcuni ragazzini italiani ed immigrati di cagliari. prodotto davvero interessante e genuino. peccato per i grossi problemi di audio in presa diretta. molte volte toccava leggere i sottotitoli in inglese per capire i dialoghi, sormonetati dai rumori esterni.
la prima volta a venezia
fuori concorso.
inutile mediometraggio di sarno, che intervista attori e registi chiedendo loro le emozioni vissute la loro prima volta a venezia.
homeland - ***+
settimana della critica.
il voto è assolutamente provvisorio perchè, il montaggio è così serrato e l'intreccio così diluito del corso dello svolgimento che è pressochè impossibile cogliere ogni collegamento alla prima visione. il regista è il greco tzoumerkas e la storia parla delle vicende di una famiglia nel corso di due generazioni. da rivedere senza dubbio.
et in terra pax - ****
giornate degli autori.
altra sopresa italiana. coppia di registi giovanissimi, botrugno e coluccini, per un film ambientato nei sobborghi di roma debitore da altre pellicole, ma globalmente meritevole. almeno tre scene da incorniciare.
all inclusive 3d - *
fuori concorso.
voto di protesta. film totalmente a disposizione del 3d. gli effetti: effetto sfavillio negli spostamenti, corpi ridotti a silhouette fra i piani, sensazione di guardare un ***** di acquario. ma **********.
zebraman - ***
fuori concorso.
trash di spessore firmato da miike, presente in sala.