Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

Pubblicità
ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE

Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
Ultima modifica:


Shorter version ma è meglio la lunga/completa:

 

Con tutti i soldi che gli diamo è normale che i media occidentali devono dipingere Zelensky come quello buono sempre e comunque, infatti parlano solo di stupri e crimini da parte dell'esercito russo. Mai una volta che nei servizi dei vari tg vedi anche per sbaglio qualcuno che parla di qualche crimine da parte dei soldati dell'esercito ucraino, al massimo potrai sentire che hanno organizzato una grande festa e vanno in giro a consolare la popolazione facendo dolcetto o scherzetto...soprattutto quei burloni nazisti del Reggimento Azov :asd:
Capisci che dopo che hai usato Report (anche male) per provare i crimini dell'esercito ucraino questo post ha qualche problema. Se eventualmente mi rispondessi che Report non è un TG mi sentirei ovviamente preso per il culo.

Ma l'aspetto più rilevante è che nessuna persona al mondo è al 100% buona, né in tempo di pace né in tempo di guerra. Qui si parla di aggressori e aggrediti. E per come lo intendi tu la Russia è il "media occidentale" per eccellenza che ha reso Zelensky e l'esercito ucraino degli aggrediti presentando i fatti per come sono con le proprie azioni concrete. Di gran lunga il più efficace di "tutti".

"Russia serva dei 'media occidentali'."

"Putin 'miscalcolatore' e, volente o nolente, servo della NATO (semicit)":

 
Ultima modifica:
Lasciando perdere il discorso propedeutico ad altro per cui l'hai usata, questa frase, anche semplicemente considerandola di per sé, è fuorviante su chi deteneva il controllo sull'utilizzo delle testate nucleari dopo la dichiarazione dell'indipendenza, e ciò rende bislacca l'affermazione "l'Ucraina era la terza potenza nucleare mondiale". L'affermazione seguente invece è sicuramente corretta: sul territorio ucraino era stazionato il terzo arsenale nucleare mondiale.















L'articolo di Mearsheimer a cui si riferisce:
















Link per le cifre che hai dato sulle testate? Le stime cambiano a seconda della fonte e penso che quelle ci possano stare, ma eravamo rimasti d'accordo di non andare sulla fiducia (parole tue). Non che rilevi nel discorso, è giusto una curiosità.

Altre due fonti su questo tema. Link al minuto preciso (eng sub):



E:

 
La Svizzera non cede e, in nome della sua neutralità, continua a bloccare la fornitura di munizioni per i carri armati antiaerei Gepard che la Germania sta inviando all'Ucraina.
Berlino, per esercitare pressione ha utilizzato una doppia arma: quella "economica", minacciando di non acquistare più armi dalla Svizzera, e quella "morale", sostenendo che "l'Ucraina ha bisogno delle munizioni per proteggere i suoi porti del Mar Nero. In particolare, per proteggere le sue forniture di grano ai paesi in via di sviluppo dagli attacchi russi".

Peccato che la Russia, con l'assistenza della Turchia, "è pronta a fornire gratuitamente ai paesi più poveri fino a 500.000 tonnellate di grano nei prossimi quattro mesi".
 
La Svizzera non cede e, in nome della sua neutralità, continua a bloccare la fornitura di munizioni per i carri armati antiaerei Gepard che la Germania sta inviando all'Ucraina.
Berlino, per esercitare pressione ha utilizzato una doppia arma: quella "economica", minacciando di non acquistare più armi dalla Svizzera, e quella "morale", sostenendo che "l'Ucraina ha bisogno delle munizioni per proteggere i suoi porti del Mar Nero. In particolare, per proteggere le sue forniture di grano ai paesi in via di sviluppo dagli attacchi russi".

Il fatto che hai approvato questo post indica che sostieni il "ovvio che ne faccio un discorso di come dovrebbe essere, altrimenti non si discuterebbe di niente e non si cambierebbe niente", giusto? Il che significa che anche per te il discorso del "come dovrebbe essere" può essere applicato a tutto. Salvo chiarimenti da parte tua, lo scrivo come promemoria generale in prospettiva futura nel caso capiti l'occasione per ricordarlo.

---

Detto ciò, da quanto leggo la Svizzera non sta bloccando una fornitura diretta alla Germania o all'Ucraina, sta ponendo il veto (che può esercitare in virtù del contratto di vendita) alla richiesta tedesca per il rilascio di una licenza di riesportazione verso parti in guerra per le munizioni da 35 mm già presenti nei magazzini in Germania, rimaste lì dopo la vendita da parte di una compagnia svizzera che adesso non esiste più, la Oerlikon-Bührle. "In nome della neutralità della Svizzera", la Oerlikon-Bührle fu un fornitore (secondo il FT uno dei maggiori del Terzo Reich) delle Potenze dell'Asse durante la WW2.

Anche la divisione tedesca Rheinmetall Air Defence AG che produce i cannoni montati sul Gepard ha origini svizzere, è il frutto dell'acquisto (1999) e della rinomina (2009) della compagnia svizzera Oerlikon Contraves.

Da quanto ho capito quelle munizioni le produce anche la Germania, ma Kiev ha bisogno di scorte maggiori. Leggevo anche che in Svizzera a quanto pare il dibattito è acceso. Ci sono voci che chiedono che il Consiglio federale autorizzi comunque la fornitura di munizioni svizzere all'Ucraina attraverso la Germania con una legge d'emergenza. Non che ciò abbia cambiato finora la tendenza, lo aggiungo solo per farlo sapere. Posto che la tendenza per il momento sembra essere quella del veto, sul futuro non ne ho idea (naturalmente). Tu speri che il veto rimanga?
Peccato che la Russia, con l'assistenza della Turchia, "è pronta a fornire gratuitamente ai paesi più poveri fino a 500.000 tonnellate di grano nei prossimi quattro mesi".
"Peccato che" cosa? Che vuol dire "peccato che"? Il peccato originale in assenza del quale non staremmo parlando di questa crisi alimentare è che la Russia l'ha deliberatamente provocata weaponizzando il cibo che l'Ucraina forniva ai Paesi che ne hanno più bisogno per lanciare un ricatto a livello globale con lo scopo di rimuovere ogni possibile ostacolo all'aggressione di cui è artefice. Per fare ciò ha commesso diversi altri peccati, ognuno dei quali svolge un ruolo nella weaponizzazione del cibo.
  • Il primo peccato figlio riguarda i danni, la distruzione e l'indebolimento inflitti alla filiera ucraina che garantiva la produzione di questi beni essenziali (fattorie, silos), così come l'aver reso più difficili i trasporti interni al territorio ucraino tramite azioni di danneggiamento e distruzione diretta di strade e ponti (oppure costringendo l'esercito ucraino a far saltare i secondi per autodifesa), così come i danni e la distruzione inflitti alle infrastrutture usate per la spedizione, tramite colpi di artiglieria e attacchi aerei. Ha costretto l'Ucraina a reindirizzare un fattore produttivo importante come il diesel utilizzandolo militarmente per l'autodifesa; gli agricoltori ucraini non possono coltivare i loro campi a causa della guerra di aggressione e seminano o concimano meno a causa della grande incertezza che essa genera, di conseguenza il volume della produzione diminuisce, senza contare il problema legato all'approviggionamento di fertilizzanti.
  • Il secondo peccato figlio è che così facendo ha causato deliberatamente l'innalzamento dei prezzi per carenza di offerta di questi beni essenziali, il quale si ripercuote maggiormente sui mercati interni dei Paesi che ne hanno più bisogno.
  • Il terzo peccato figlio è il blocco dei porti ucraini; inoltre la presenza della marina russa ha fatto lievitare notevolmente gli importi delle assicurazioni. Anche gli scali nei porti russi sono diminuiti, poiché il rischio di diventare bersaglio di attacchi militari o azioni politiche è troppo grande per molte compagnie di navigazione.
  • Il quarto peccato figlio lo leggo proprio sulla RSI svizzera e consiste nel fatto che, in base ai risultati di un'indagine condotta da Associated Press e dalla serie PBS "Frontline", col Cremlino che ovviamente nega ma la stessa TASS che riporta trasferimenti di grano in Crimea (destinato a clienti in Medio Oriente e Africa), sta rubando e contrabbandando grano ucraino sottratto ai legittimi proprietari ucraini nei territori occupati. Addirittura un appaltatore della difesa statale russo, attraverso una società controllata chiamata Crane Marine Contractor, ha acquistato tre navi mercantili poche settimane prima che Putin invadesse l'Ucraina, allontanandosi dal suo core business che fornisce piattaforme di sollevamento pesanti all'industria petrolifera e del gas; dette navi hanno effettuato almeno 17 viaggi tra la Crimea e i porti di Turchia e Siria. Le società russe coinvolte dichiarano alla dogana che la provenienza delle navi è un porto russo (Kavkaz), ma ciò, come in un altro caso esaminato, è tecnicamente impossibile/impraticabile perché il pescaggio delle navi in questione è troppo profondo per attraccare in quel porto. Inoltre una nave intitolata alla Crane Marine Contractor è stata catturata da un satellite mentre svolgeva operazioni di carico presso un terminal di Sebastopoli con il transponder AIS spento. Ami Daniel, CEO della società di analisi dei dati marittimi Windward, ha affermato che le navi al buio sono una red flag che si stanno verificando attività illegali. Ha anche detto che è comune per i trafficanti falsificare i manifesti di spedizione e le dichiarazioni doganali per nascondere la vera origine del loro carico. "La falsificazione illegale della documentazione è una tattica usata dai malintenzionati per dissimulare l'origine delle merci che stanno trasportando, allo scopo di eludere le sanzioni, per il traffico di merci illecite o per altri crimini", ha aggiunto l'ex ufficiale di marina israeliano. L'evacuato sindaco legittimo di Melitopol riferisce, tenendosi in contatto con le persone a casa, che i prezzi elevati non hanno aiutato gli agricoltori ucraini nelle regioni occupate, che sono stati costretti a vendere i loro raccolti a società controllate dalla Russia per la metà di quanto sarebbero stati pagati prima della guerra. Se un contadino rifiuta, ha detto, i russi prendono comunque il grano, senza pagare nulla. Dipendenti della holding agricola ucraina HarvEast nella Mariupol occupata hanno riferito che, per rubare il grano e cercare di farla franca, i russi vanno a Rostov e Taganrov, lo mescolano con il grano russo e dicono che quello è grano russo. In mare, le immagini satellitari e i dati dei transponder mostrano grandi navi mercantili ancorate al largo della costa russa che si incontrano con navi più piccole che trasportano grano dai porti della Crimea e della Russia, oscurando la vera origine del carico. Le navi più grandi hanno poi trasportato il grano misto in Egitto, Libia, Iraq e Arabia Saudita. Daniel, l'ex ufficiale di marina la cui compagnia segue le navi a livello globale, ha affermato che i trasferimenti di merci da nave a nave in mare sono rari e di solito sono legati al contrabbando. "Quando sei un paese sanzionato, hai un mercato molto più limitato", ha detto. "Quindi se non mescoli i tuoi carichi o se non nascondi la tua origine, probabilmente hai un mercato molto più piccolo e quindi un prezzo molto più basso". Inoltre, l'elevata domanda di grano rende facile per i russi trovare acquirenti, ha affermato Oleg Nivievskyi, assistente professore e vicepresidente per l'educazione economica presso la Kyiv School of Economics. Nessuna parte coinvolta ha risposto alle e-mail inviate da AP. Esperti di diritto militare internazionale parlano di potenziale crimine di guerra definendo tali azioni come puro saccheggio perseguibile ai sensi del diritto bellico internazionale.
  • Il quinto peccato figlio è il sabotaggio della Black Sea Grain Initiative che si consuma da settembre col blocco di almeno, secondo Zelensky, 176 navi che trasportavano più di due milioni di tonnellate di grano (l'ONU sperava di esportarne al mese fino a 4,5 milioni di grano e di altri prodotti alimentari), facendo accumulare una lunga coda di attesa.

RSI scrive anche questo:

La proposta è stata subito posta in relazione a un'indagine dell'agenzia AP, la quale ha rilevato che la Russia ha rubato fino a 500'000 tonnellate di grano nei territori occupati dell'Ucraina.

Mentre Bloomberg riporta:

Dal raccolto della scorsa stagione, la Russia ha rubato o distrutto 4,04 milioni di tonnellate di grano e semi oleosi per un valore di circa 1,9 miliardi di dollari nei territori ucraini, stima Roman Neyter della Kyiv School of Economics.

Quindi c'è questo:



Inoltre, le esportazioni ucraine forniscono 45 milioni di tonnellate di grano l'anno al mercato globale. Da agosto a circa la prima decade di settembre oltre 2,3 milioni di tonnellate di grano avevano lasciato l'Ucraina. Il Joint Coordination Centre formato in collaborazione con le Nazioni Unite ha detto ad Euronews che il 30% del carico di grano era andato fino ad allora a Paesi a reddito basso e medio-basso, smentendo la disinformazione di Putin sulle sole 60'000 tonnellate inviate ai Paesi più poveri.

Anche numericamente, il "peccato che" con il quale, scegliendo di estrapolare quella parte di articolo della TASS, mandi il messaggio che le 500'000 tonnellate di grano promesse gratuitamente siano sufficienti a sostituire il fabbisogno di grano dei Paesi più poveri per quattro mesi, cioè cercando di evidenziare che l'appello della Germania sia inutile per tale ragione, non ha senso. Basta guardare le tonnellate di grano nella tabella della Black Sea Grain Initiative relativamente alle esportazioni verso destinazioni indicate con reddito basso e medio-basso per rendersi conto che il totale del grano di cui l'Ucraina è il responsabile esportatore verso tali Paesi o regioni geografiche nell'arco di soli tre mesi è decisamente superiore alle 500'000 tonnellate riferite a quattro mesi (senza contare che la TASS dice "fino a").

Pertanto la mia conclusione è che l'appello lanciato a Berna da Berlino basato sulla chiamata morale a fronteggiare la crisi umanitaria provocata dallo Stato aggressore non è - come l'hai definita soltanto tu (non lo si fa nemmeno in quell'articolo dell'agenzia svizzera) - un'arma, bensì un nodo morale di innegabile importanza su cui si basa, appunto e ribadisco, un appello fondato su una realtà. Si può dire esplicitamente, per fare un esempio, di essere favorevoli o meno (fornendo un minimo di argomentazione per spiegare la propria posizione, ci si augura), ma definirlo "arma", ed equiparandolo alla pressione economica anch'essa definita così, a mio avviso ti allontana già dall'essere un osservatore imparziale, se il tentativo era quello, e fa emergere un punto di vista. In altre parole è già un'opinione, che lo si neghi o meno.

Fonti:









 
Ultima modifica:


Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite c'è, il rappresentante della Federazione Russa c'è, non c'è una risoluzione (così come non ci fu per Powell) e non c'è Putin (così come non c'era Bush). Sufficiente?

Ora c'è anche una richiesta di risoluzione (respinta) presentata, a mio avviso, allo scopo di distrarre dalle atrocità, screditare l'Ucraina, erodere il supporto internazionale e agevolare l'aggressione in corso (anche se immagino già sapessero che sarebbe stata respinta):

 
Ultima modifica:
Detto ciò, da quanto leggo la Svizzera non sta bloccando una fornitura diretta alla Germania o all'Ucraina, sta ponendo il veto (che può esercitare in virtù del contratto di vendita) alla richiesta tedesca per il rilascio di una licenza di riesportazione verso parti in guerra per le munizioni da 35 mm già presenti nei magazzini in Germania, rimaste lì dopo la vendita da parte di una compagnia svizzera che adesso non esiste più, la Oerlikon-Bührle. "In nome della neutralità della Svizzera", la Oerlikon-Bührle fu un fornitore (secondo il FT uno dei maggiori del Terzo Reich) delle Potenze dell'Asse durante la WW2.

Anche la divisione tedesca Rheinmetall Air Defence AG che produce i cannoni montati sul Gepard ha origini svizzere, è il frutto dell'acquisto (1999) e della rinomina (2009) della compagnia svizzera Oerlikon Contraves.

Da quanto ho capito quelle munizioni le produce anche la Germania, ma Kiev ha bisogno di scorte maggiori. Leggevo anche che in Svizzera a quanto pare il dibattito è acceso. Ci sono voci che chiedono che il Consiglio federale autorizzi comunque la fornitura di munizioni svizzere all'Ucraina attraverso la Germania con una legge d'emergenza.
Avevo capito bene la situazione, oggi lo conferma anche Reuters.

 

Pronti ad andare in guerra con la Russia [cit.] :shrek:
 
Ieri, giovedì 3 ottobre 2022, il Parlamento bulgaro ha votato in stragrande maggioranza per inviare aiuti militari (armi pesanti) all'Ucraina, ponendo fine a mesi di tensioni e controversie. Con questa decisione l'unico Paese NATO a non aver ancora approvato forniture di armi a Kiev dall'inizio dell'invasione è l'Ungheria. Il voto a favore del provvedimento ha segnato un raro caso di consenso largamente condiviso all'interno di uno spettro politico profondamente diviso.

In ogni caso, alcune indagini e dichiarazioni della Kintex hanno rivelato che la Bulgaria sta già trasferendo armi in Ucraina attraverso Paesi terzi, alle quali la leader del Partito socialista Kornelia Ninova (il partito filorusso), che nella prima metà del 2022 ha guidato la commissione per la vendita di armi, ha reagito negando queste notizie.

L'ora ex ministro della difesa Stefan Yanev è stato sostituito a marzo per aver definito l'invasione russa "un'operazione speciale", prendendo in prestito la stessa retorica del Cremlino, e poi ha fondato il suo partito nazionalista, Bulgarian Rise che, sorprendentemente, ha votato a sostegno degli aiuti militari giovedì. Come ripetitore di retorica russa mi ricorda gli audio di qualcuno.

Quattro giorni prima di questa decisione, Euroactiv ha riportato che le vendite record di armi bulgare sono un successo economico di cui le forze politiche filorusse nel Paese preferiscono non vantarsi. Il Partito socialista bulgaro e il partito radicale filorusso "Vazrazhdane" sono contrari all'invio aperto di armi. Tuttavia, nessuno dei due parla dell'effetto positivo sull'economia che sembrano avere le esportazioni di armi. Ciò porta al paradosso dei volontari americani nel battaglione straniero in Ucraina che elogiano il modo in cui hanno neutralizzato i veicoli corazzati russi con gli eccezionali lanciagranate anticarro bulgari, mentre la maggior parte dei leader politici bulgari nega ostinatamente che ciò stia accadendo.

D'altra parte:

“When we say, ‘We will give you humanitarian aid but no weapons’ this is a real cynicism and I hope Bulgaria will stop taking this cynical stance,” Atanas Slavov, of Democratic Bulgaria, told the media shortly before the vote.

Daniel Mitov del GERB ha sottolineato ancora una volta che la decisione è tardiva e dovrebbe essere presa rapidamente in considerazione, spiegando che l'elenco dei paesi che aiutano l'Ucraina è un elenco di paesi civili. "Voglio che la Bulgaria faccia parte di questa lista", ha detto Mitov, l'ex ministro degli esteri nel secondo governo del GERB. Tra i partiti che sostengono l'invio di aiuti militari all'Ucraina, We Continue to Change dell'ex primo ministro Kiril Petkov è ora favorevole all'invio di armi in Ucraina anche se ha difeso il contrario quando il governo di Petkov era al potere.






Pur essendoci dietro anche un business di armi (che tra l'altro dà lavoro ad un certo numero di persone), oltre all'invasione che è - prendendo in prestito una dichiarazione di Kuleba riportata da AP - la madre di tutti i crimini, conoscendo cosa comporta l'occupazione russa per la popolazione ucraina viene da chiedersi come cazzo sia possibile reagire con disapprovazione totale davanti alla notizia della Bulgaria che apre ufficialmente alla fornitura degli strumenti necessari all'esercito ucraino per difendere i propri civili da quello schifo.


Pronti ad andare in guerra con la Russia [cit.] :shrek:
Posso chiederti un'opinione? Come vedi il voto favorevole della Cina alla recente richiesta di risoluzione da parte della Russia sull'istituzione di una commissione per indagare sulla boiata dello sviluppo di armi biologiche in Ucraina? "Mostro ufficialmente questo tipo di supporto per mantenere il mio rapporto bilaterale nei confronti della Russia ben sapendo che la risoluzione richiesta non passerà mai"? Qualcosa del genere?
 
Domanda e risposta in merito al nuovo decreto sulla fornitura di armi all'Ucraina:

 
Che schifo Conte a Roma nella sua manifestazione a favore della resa, dell'occupazione e della cancellazione violenta di una nazione (non a caso non ho visto nessuna bandiera gialloblu, aka nessuna solidarietà, aka aggressore ed aggredito sullo stesso piano)! Che schifo il fatto che abbia minacciato Crosetto contro il sesto pacchetto di aiuti militari (armi per difendersi, sì, non vorrei mistificare inavvertitamente con la sola parola "aiuti") ma che non abbia speso una sola parola contro l'invio di armi da parte dell'Iran alla Russia (fornitura ammessa ufficialmente proprio oggi dal ministro degli esteri iraniano - sì, prima dell'invasione, dice lui, ma - oltre al fatto che li stanno utilizzando adesso - anche fosse vero non cambierebbe assolutamente nulla in quanto la Russia ha scatenato la guerra di aggressione contro l'Ucraina da ben prima del 24 febbraio), cioè i droni che abbiamo già visto in azione e, in base alle ultime notizie, adesso anche missili! Armi volte ad alimentare la guerra di aggressione (oltre che a commettere crimini)! Tre dei miei rarissimi - se non, finora, totalmente assenti - punti esclamativi. Oh gente, perché non ci si dichiara contrari anche a quelle? Aberrante l'uso strumentale della parola "pace" da parte di questi individui, parola che Francesca Mannocchi, dalle testimonianze che ha ascoltato direttamente durante i suoi soggiorni in Ucraina, desume sia imperfetta.

Francesca Mannocchi scrive (ma è anche, come ho già detto, ascoltabile gratuitamente):

Invito, però, i partecipanti - soprattutto i tanti che spinti da nobili intenzioni riempiranno strade e piazze - a chiedersi quanto siano diventati strumenti di una parola così pura ma usata, oggi, sul ring di leader perdenti e in crisi di identità politica che provano a raschiare un magro consenso, scendendo in piazza con le bandiere arcobaleno.


In prima pagina sul numero di oggi del Foglio:

Immagine.png




Vignetta eloquente sulla prima pagina di Repubblica:

la-repubblica-060306034.webp


Anche Zelensky chiede una "pace giusta", l'ha detto per l'ennesima volta nel comunicato serale di ieri (eng sub, la parte interessata inizia a 2:24):




Almeno a Milano c'è Calenda che su questo mantiene un briciolo di senno, perché a mio avviso ce ne vuole davvero poco.
 
Ultima modifica:
Ugo Poletti è un giornalista (potreste averlo visto in collegamento durante questi mesi) che vive a Odessa dal 2017, appassionato di storia militare, fondatore e direttore dell'Odessa Journal e sposato con una donna ucraina durante l'invasione. I titoli dei capitoli/segmenti del video mostrano alcuni argomenti interessanti (per esempio il penultimo segmento contando anche "conclusioni a saluti"), fra i quali, se non si è disposti a vederlo tutto, si può scegliere dando una rapida occhiata.



---

L'articolo del WP qui sotto contiene qualche spunto, ma adesso non ce la faccio a riassumere qualcosa qui fuori. Metto un paio di tweet pubblicati da uno degli autori.





E il Guardian aggiunge:

The Post quotes sources “familiar with the discussions”.
The request was not a bid to force Ukraine into negotiations but an attempt to maintain support in countries worried about Putin’s war’s impact on the world economy and the threat of nuclear war.
The Post quotes one anonymous U.S. official who stated: “Ukraine fatigue is a real thing for some of our partners.”
The White House National Security Council had no immediate comment on the accuracy of the Post report. A State Department spokesperson said: “The Kremlin continues to escalate this war. The Kremlin has demonstrated its unwillingness to seriously engage in negotiations since even before it launched its full-scale invasion of Ukraine.”

Poi ho letto anche questo articolo della BBC:


---

Tornando in Italia, sulle bandiere ucraine a Roma potrei essermi sbagliato, qualcuna mi è sembrato di averla intravista, il che è ancora più disturbante.

---

E volevo rettificare che

Da quanto ho capito quelle munizioni le produce anche la Germania, ma Kiev ha bisogno di scorte maggiori.

non sono sicurissimo di questo.
 
Ultima modifica:
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top