Non mi è dispiaciuto non vedere come abbiano fatto i nostri a tornare negli States. Dopotutto, anche gli altri tornano off-screen. Carrie non ci voleva la zingara per capire come fosse tornata (esattamente come gli altri dell'ambasciata) e per Quinn abbiamo avuto la spiegazione tranquillissima in puntata. Con tutte le cose mostrate in questo finale, hanno fatto benissimo a tagliare il ritorno.
La puntata è palesemente un ponte tra quarta e quinta stagione, dove riescono a portare avanti sia l'intreccio principale, sia a dare un background materno a Carrie, tutto in funzione della sua storia con Quinn (che speravo non riesumassero più, tanto è forzata...anche se devo ammettere che, dopo un inizio fastidioso, alla fine l'ho trovata QUASI naturale, dato che l'hanno alleggerita molto durante la stagione, mandando solo di tanto in tanto qualche segnale tra i due). Ok, la madre di Carrie non l'hanno mai mostrata, né ricordo che l'avessero mai nominata...ma alzi la mano chi ne ha mai sentito la mancanza in questo serial...nessuno. Ok, uno può dire che c'era più di una scusa per tirarla fuori (la morte del padre, dato che anche l'attore è morto), però è ovvio che quello principale sia per dare inizio alla storia tra lei e Quinn. Insomma, sono riusciti nell'intento di "mascherare" quasi bene la cosa. Senza contare poi l'espediente un po' soap di lei che si convince e lui che diventa irrintracciabile perché in missione (ma anche in questo caso, l'espediente è ben mascherato dalle avvisaglie su Quinn della tedesca conosciuta l'episodio scorso). Insomma, in definitiva, gli autori sono riusciti ad imbastire una classica love story, nemmeno troppo sdolcinata (come sempre, in questo serial, fortunatamente) mascherando bene il tutto con espedienti vari che ben si amalgamano al genere.
Veniamo, infine, alla storyline principale: il piano di Dar Adal è tanto semplice/astuto quanto fiacco per lo spettatore. Io mi aspettavo chissà che pippone dopo quel plot twist...invece abbiamo lui che fa un semplicissimo accordo di reciproca resa col nemico. Loro non romperanno le palle e lui e lui non le romperà a loro. Cioè, senza volerlo, possono anche quasi aver chiuso qui la storyline principale della stagione con un nulla di fatto. Sono un po' deluso a riguardo. Certo, la scelta di Saul (nemmeno troppo scontata) mi ha lasciato come ha lasciato Carrie, ma spero VIVAMENTE che ci saranno conseguenze di ciò. Anche scontate (del tipo che una delle due parti non mantiente la parola, e sarebbe bello fossero gli americani, perché se la cosa parte da Haqqani è troppo facile e scontato), basta che ci siano...perché sennò, con questa decisione finale, tutta la quarta stagione diventa una presa per il **** di proporzioni galattiche...un nulla di fatto, uno spreco di risorse umane e di tempo! Gestito da ***, per carità, ma fa comunque cadere la palle e gridare vaffancul0!
