E' la prima volta che leggo sto thread, infatti mi chiedevo come mai non se lo fosse filato nessuno
A distanza di 3 anni mi tocca ripetere la stessa cosa. Sto topic è bellissimo, com'è che non s'è filato più nessuno?
Dai ci penso io ad upparlo
Uno degli ultimi giorni nella mia casa in affitto a Roma. Grandissima, ma molto vecchia e, soprattutto, al primo piano. Non avevo mai capito perché tutti sconsigliassero i primi piani, finché non mi sono ritrovato un estate la cucina piena di piccoli scarafaggi che scappavano via ogni volta che entravo di soppiatto nella stanza. Dopo un "attento" lavoro di disinfestazione il problema sembrava risolto. Mi ritrovo le ultime settimane da solo in casa, senza più coinquilini. Mentre pulivo il bagno trovo uno scarafaggio capovolto davanti alla porta e immediatamente vado in allerta. Anni di pace e prosperità sembrano minacciati dalla presenza abusiva di quella blatta. Poi mi ricordo che tanto sto per lasciare la casa e torno alla mia vita.
La storia però non finisce qui. Il giorno prima di un esame, nonché uno degli ultimi tre giorni in quella casa, entro casualmente in cucina e ne vedo una scappare via verso il mobile con piatti e bicchieri. Da lì parte una guerra fratricida combattuta silenziosamente come nessuna missione sthealt ti insegna. I miei passi diventano felini, sempre sulle punte, i miei movimenti lentissimi e controllati, il mio cuore batte come un pazzo. La cerco senza successo ovunque. Poi finalmente la vedo, in uno spiraglio tra il mobile e la parente. Impossibile da raggiungere. Non potevo andarmene così, non potevo tornare a studiare, la mia testa tutta concentrata su di lei. Prendo lo sgrassatore, la cosa più simile ad una pistola che trovo accanto a me e inizio a spararle questi getti di schiuma profumata dritti in faccia. Vado avanti per 5 minuti buoni finché tutta la cucina non puzza di prodotti chimici e la schiuma comincia a colare copiosamente dallo spiraglio. Purtroppo però non ho modo di vedere se è morta annegata come ipotizzo. La fessura è stretta, la schiuma copre tutto e non si riesce a vedere bene. Aspetto un po', mi accanisco di nuovo qualche altro minuto e torno a studiare.
Qualche ora dopo torno in cucina, ancora guardingo e con quel passo felpato di prima. Apro l'anta del mobile ed è tutto okay. Sto per andare via quando, per qualche ragione, decido di aprire anche l'altra. Immediatamente due blattine schizzano via in direzioni opposte. Metto il segnalino su quella che corre più veloce e con la ciabatta in mano colpisco l'altra con tutta la foga del mondo e frantumandola in mille pezzi. Poi alzo lo sguardo per cercare l'altra che intanto è sparita. Il segnalino a quanto pare non era abbastanza. Ormai però la trasformazione a supercattivo dei videogiochi è completa, quindi so benissimo che deve essere in quel punto, non può essere scappata da lì. Salgo sulla sedia e do un'occhiata e la scorgo lì, che tenta di mimetizzarsi col cartoncino di un pacco di bicchieri nuovi.
Sghignazzando come Joker scendo a prendere il mio fido sgrassatore. Torno su e crivello di colpi quel cartoncino che inizia a sciogliersi e in poco tempo si riempie tutto di schiuma. Inizio già a pregustare la vittoria e ormai i segni psicologici della battaglia si fanno sentire. Proprio mentre sto per scendere vedo questa pallina di schiumetta iniziare a muoversi a tentoni e staccarsi dal resto, poi due antenne iniziano ad essere visibili, non riesco a credere ai miei occhi. La scena è un misto di divertimento, perché vedere quella blattina piena di schiuma tentare di scappare mi ha fatto piegare, ma provo anche rispetto, perché quella blatta è sopravvissuta a tutto e ora sta tentando disperatamente di fuggire e mettersi in salvo. Il mio cuore si scalda parecchio. Quella blatta così coraggiosa, che è sopravvisuta per ben due volte ad un tentativo di annegamento, che cerca di nascondersi nonostante sappia benissimo che la osservo. Il rispetto e l'ammirazione che provo per lei in quel momento sono il massimo che abbia mai provato per qualsiasi insetto. Ormai però la conosco, so che non vorrebbe essere risparmiata, so che non vorrebbe andarsene con questa umiliazione addosso. Prendo la ciabatta, guardo ancora una volta quella blatta colma di schiuma che cerca di scappare via e non riesco a provare un senso di forte ammirazione.
La ciabatta sbatte forte. Distrugge il cartone, fa tremare tutto il mobile e non c'è nessun dubbio che la blatta sia morta. Scendo dalla sedia immaginando quella sensazione di vittoria e di superiorità che ti aspetti quando pieghi la natura con forza, ma non succede. Torno su, raccolgo la blatta con un fazzoletto, ormai non resta che un ammasso di schiuma secca e parti frantumate. La guerra è ormai finita