- Iscritto dal
- 1 Apr 2004
- Messaggi
- 75,430
- Reazioni
- 688
- Medaglie
- 9
Il concetto di Romani = Fascisti in senso moderno non ha molto senso anche perchè i Greci in molti casi e circostanze erano ben più fascisti di loro vedi Sparta per dire , niente del genere si è mai visto a Roma e pure sull'Imperatore neroL'imperatore nero nel galdiatore per me e' la goccia che fa traboccare il vaso, ai tempi dei romani super fascisti l'imperatire nero
Ti invito a fare una ricerca sul Tondo Severiano che rappresenta la famiglia imperiale , questo ha i colori evidenziati presi dalle analisi sui pigmenti dell'originale dove sono comunque evidenti lui è l'Imperatore Settimio Severo lei è Giulia Domna la moglie i ragazzini sono i figli Geta e Caracalla suo successore che da adulto ha fatto uccidere il fratello e poi rimuovere ogni sua immagine in tutto l'Impero , anche qui il suo volto è stato grattato via. Settimio Severo era Africano ,un Numida oggi si dice Berbero, la moglie era Siriana . I Berberi non sono considerati Neri e sono generalmente chiari ma hanno incarnati molto vari che possono essere anche molto scuri , cerca immagini di Tuareg per esempio , Massinissa un loro Re famosissimo è sempre stato rappresentato come Nero in moltissimi film incluso Scipione l'Africano di epoca Fascista non certo un'interpretazione woke del ruolo. Le Statue Romane e Greche erano dipinte le città erano coloratissime , se si cercassero le tracce dei pigmenti usati sui ritratti antichi , busti e statue credo che andremmo incontro a qualche sorpresa
Post unito automaticamente:
Sono completamente d'accordo tranne l'ultimo paragrafo , la variazione non mi spaventa per niente , è la base dell'evoluzione e dell'adattamento senza variazioni la vita non muterebbe e non potrebbe adattarsi , possono essere variazioni invisibili o vistose , ma hanno tutte un senso , per esempio l'omosessualità potrebbe anche essere un adattamento evolutivo per evitare conflittualità eccessive all'interno di un gruppo vasto , ma con una preponderanza di un genere o dell'altro , la spinta riproduttiva potrebbe avere spinto alla scomparsa o estinzione se preferisci quei gruppi che non avessero trovato una via per riequilibrare le spinte sessuali senza che i conflitti prendessero il sopravvento , se una parte del gruppo in sovrannumero trova una via alternativa si risolve il problema e il gruppo sopravvive , oppure vie alternative per sopportare l'eccesso di ormoni quando i cacciatori si allontanavano per cercare prede per molti giorni o settimane (andavano a piedi nella savana) e rischiavano di ammazzarsi fra loro oppure le donne lasciate al villaggio si davano ai guerrieri rimasti (i cacciatori meno abili) senza garantire la continuità genetica dei più forti e anzi favorisce i più deboli e meno capaci , a meno che le femmine .....Guarda, parli con un ricercatore in medicina umana, penso di essere stato improntato nel rigore scientifico da anni ormai tale che ha proprio influenzato il modo di vedere la vita e, in questo caso, il genere.
Non fraintendermi, io penso che esistano due generi a livello biologico (uomo e donna) insieme a tante (tantissime) variazioni dovute appunto all'ordine naturale delle cose (e anche qui naturali in senso stretto). Le capacità riproduttive quelle sono. Non si scappa, MA e si c'è. Il nostro modo di vivere è molto costruito dovuto a circostanze e inclinazioni che comunque noi tutti abbiamo. Anche in statistica, la variazione è un elemento importante in tutte le parti della nostra vita e le inclinazioni hanno un potere fortissimo in come si definiscono i maggioritari.
Io penso che noi tutti abbiamo un inclinazione ad essere più mascolini o femminili, il concetto di uomo o donna esiste ma non è estremo ma fluido. Ci sono uomini che hanno inclinazioni più femminili e come donne più autoritarie, con tratti maschili. Dovremmo anche smetterla di categorizzare tutto. Di dover essere quello che un box vuole definirti (difatti sono molto in difficoltà con i non binari che penso siano prodotto di queste società costruite nella inclinazione e dicotomia principale uomo/donna). Siamo persone con capacità riproduttive differenti con inclinazioni e metodiche fluide ed è proprio quella, la variazione che distrugge il 100% degli insegnamenti antichi che ad oggi sono più estremi che altro. Basterebbe accettare che nella vita esistono modi differenti di esistere nel rispetto del prossimo.
La paura è sempre quella, della variazione, della diversità della vita e natura. Perché? Perché la vita è la variazione che ci spaventa perché non da certezze.
Insomma non è una cosa scientificamente provata , solo una mia idea generale che però ha senso
Ultima modifica: