Alert LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
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Cioè, tu mi stai dicendo che non vedi l'intento subdolo discriminatorio nel fatto che un partito politico usi come slogan "difendiamo la famiglia tradizionale"?
Difendiamola da cosa? Da chi? Difendiamola perché? Perché, se sdoganiamo l'idea che esista un solo tipo di famiglia (come già da anni in altri paesi occidentali) e garantiamo il diritto ad avere una famiglia anche agli omosessuali che succede?

È uno slogan politico, con un chiaro intento, fare in modo che le uniche unioni riconosciute dalla Costituzione siano quelle tra uomo e donna e che l'unica forma di matrimonio possibile sia questa. E, inevitabilmente, se due persone omosessuali non possono sposarsi, non godono quindi degli stessi diritti delle persone etero, beh, mi pare che questo sia esattamente un esempio di discriminazione. Mi oppongo (attraverso il mio voto ad un partito che esplicita l'intenzione di difende tali idee) al fatto che tu possa avere una famiglia come ce l'ho io perché sei omosessuale. Un modo strano di accettare l'omosessualità quello di negargli diritti civili, non trovi?
È un modo subdolo per continuare a veicolare l'idea che l'omosessualità sia un "difetto", una "deviazione" rispetto alla "normalità" e che anziché essere assecondato vada combattuta.
E se ti dicessi che in "difendiamo la famiglia tradizionale" ci sono molte piu sfaccettature che quella banale della "repressione dei gay"?
Io per esempio sono contrarissimo a dare reversibilita della pensione in un matrimonio gay e/o matrimonio eterosessuale senza figli.
Voglio crocifiggerei gay? NO
Io per esempio sono contrarissimo alla letteratura che inserisce "genitore 1 e 2"
Voglio togliere dei diritti ai gay? NO
E il fatto che tu veda in "difendiamo la famiglia tradizionale" un incitamento all odio e' ESATTAMENTE il problema che ho citato sopra. Ritenere la propria verita morale assoluta e PUNIRE chi non la pensa come te come se avessi davanti un rimastone del nazismo.
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Certo, non lo implica, ma un conto è dire "per me, per il modo in cui io voglio condurre la mia vita, la famiglia eterosessuale è l'unica contemplata", un altro è arrogarsi il potere di attribuire all'affermazione un valore universale da imporre a tutti. E in tal caso non capisco come questa idea possa essere osservata sotto una luce che non comporti la volontà di impedire alle persone omosessuali di costituire una famiglia giuridicamente riconosciuta (dato che non se ne ammette l'esistenza), ovvero non riesco a non leggerci la volontà di escludere una categoria sociale da una serie di diritti - di cui già godono gli eterosessuali - sulla base dell'orientamento sessuale. A questo punto la domanda diventa: propugnare l'esclusione di qualcuno dai diritti civili già validi per altri non è anch'esso un tentativo di perpetrare una forma di violenza che può incidere pesantemente sulla vita delle persone colpite dalla disparità? Allora finché quell'"uno" di cui parli è l'amico con cui faccio la corsetta mattutina, che la pronuncia in un contesto privato, è un conto, e di sicuro non andrò a denunciarlo, ma se quell'"uno" è un politico che, godendo di visibilità e attenzione nettamente superiori ad un cittadino qualsiasi, si esprime così utilizzando un canale pubblico, penso che le sue parole abbiano un peso ben diverso e debbano rendere conto di ciò.
Se quando l omosessualità era considerata ancora una malattia, i governanti avessero inteso la liberta di pensiero come te, oggi avremmo i manicomi per malati di omosessualita diretti da squadroni di esorcisti messicani (mi sono sempre sembrati con una marcia in piu), e le foto di pannella appeso a testa in giu in piazza loreto.
 
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io vermamente rimango sconcertato davanti a questa dittatura del pensiero. E ,bada, a me del difendemos las tradiciones" fregacaxxi, finche non daranno incentivi fiscali di qualsiasi tipo. Io abito di fianco a un paese che ha in piazza una statua di Lenin, statua che si trova in piaza lenin, e ancora oggi fanno celebrazioni in paese di quel genocida figlio di tr0ia.
Ancora oggi mi ritrovo a discutere nella provincia piu rossa dell emilia (quindi praticamente una stalingrado degli anni 70) con rimastoni del comunismo . Ma MAI mi sognerei di punire chi non la pensa come me, anche se sono chiaramente stronxate.
L difesa alla famiglia tradizionale non mi spaventa, mi spaventano persone come te. Persone che puniscono il pensiero della gente, affibbiandole (con tutta probabilita) di bigottismo, ignoranza, fascismo o qualsiasi altro stereotipo che ti faccia pensare di essere superiore moralmente alla persona che hai di fronte.

E se ti dicessi che in "difendiamo la famiglia tradizionale" ci sono molte piu sfaccettature che quella banale della "repressione dei gay"?
Io per esempio sono contrarissimo a dare reversibilita della pensione in un matrimonio gay e/o matrimonio eterosessuale senza figli.
Voglio crocifiggerei gay? NO
Io per esempio sono contrarissimo alla letteratura che inserisce "genitore 1 e 2"
Voglio togliere dei diritti ai gay? NO
E il fatto che tu veda in "difendiamo la famiglia tradizionale" un incitamento all odio e' ESATTAMENTE il problema che ho citato sopra. Ritenere la propria verita morale assoluta e PUNIRE chi non la pensa come te alla stregua di un rimastone del nazismo.
Ah, va be', perdonami, non pensavo fosse per la pensione di reversibilità, allora non è più discriminazione :sisi:

Va be', me l'aspettavo che prima o poi mi sarebbe stato dato del nazista :asd:
Certo, mettere sullo stesso piano chi credeva ci fosse una razza superiore da preservare e chi dice che gli omosessuali dovrebbero godere degli stessi diritti degli eterosessuali (altrimenti si sta compiendo una discriminazione) devo dire che suona abbastanza bene :sisi:

Non so, magari deriva dal mio background di studi, ma la politica è subdola e riveste ideologicamente ogni cosa. Ogni slogan politico ha diversi layers e alcuni di questi alimentano discriminazioni, è assodato. "Difendiamo la famiglia tradizionale", io non lo considero pensiero questo, non stiamo parlando di cibo "secondo me è più buono il cioccolato", stiamo parlando del fatto che ad un gruppo di persone vengono negati dei diritti perché per anni sono stati considerati deviati, pervertiti, malati di mente, condannati dalla religione che ha plasmato gran parte della cultura occidentale (e gran parte della nostra) e non capisco in che modo delle persone (che non sono minimamente coinvolte nella faccenda) possano opporsi ai diritti di queste persone dall'alto della loro maggioranza. Perché di questo stiamo parlando. Il motivo per cui gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione è perché a quei tempi erano condannati un po' da tutti, altrimenti non ne staremmo manco a parlare oggi.

Chiamalo nazismo, superiorità morale, dittatura di pensiero, come preferisci. Ma se la pensione di reversibilità (di cui beneficiano e hanno beneficiato tranquillamente gli etero per decenni) e genitore 1/genitore 2 sono le motivazioni per supportare la difesa della famiglia tradizionale (che di fatto nega la possibilità agli omosessuali di sposarsi e adottare bambini e continua a discriminarli rispetto agli etero) per me va bene, che vuoi che ti dica. Per me la dittatura del pensiero è questa "se non ti sta bene conformarti alla normalità ho brutte notizie per te, mi sa che ti tocca qualche diritto in meno".
 
Ah, va be', perdonami, non pensavo fosse per la pensione di reversibilità, allora non è più discriminazione :sisi:

Va be', me l'aspettavo che prima o poi mi sarebbe stato dato del nazista :asd:
Certo, mettere sullo stesso piano chi credeva ci fosse una razza superiore da preservare e chi dice che gli omosessuali dovrebbero godere degli stessi diritti degli eterosessuali (altrimenti si sta compiendo una discriminazione) devo dire che suona abbastanza bene :sisi:

Non so, magari deriva dal mio background di studi, ma la politica è subdola e riveste ideologicamente ogni cosa. Ogni slogan politico ha diversi layers e alcuni di questi alimentano discriminazioni, è assodato. "Difendiamo la famiglia tradizionale", io non lo considero pensiero questo, non stiamo parlando di cibo "secondo me è più buono il cioccolato", stiamo parlando del fatto che ad un gruppo di persone vengono negati dei diritti perché per anni sono stati considerati deviati, pervertiti, malati di mente, condannati dalla religione che ha plasmato gran parte della cultura occidentale (e gran parte della nostra) e non capisco in che modo delle persone (che non sono minimamente coinvolte nella faccenda) possano opporsi ai diritti di queste persone dall'alto della loro maggioranza. Perché di questo stiamo parlando. Il motivo per cui gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione è perché a quei tempi erano condannati un po' da tutti, altrimenti non ne staremmo manco a parlare oggi.

Chiamalo nazismo, superiorità morale, dittatura di pensiero, come preferisci. Ma se la pensione di reversibilità (di cui beneficiano e hanno beneficiato tranquillamente gli etero per decenni) e genitore 1/genitore 2 sono le motivazioni per supportare la difesa della famiglia tradizionale (che di fatto nega la possibilità agli omosessuali di sposarsi e adottare bambini e continua a discriminarli rispetto agli etero) per me va bene, che vuoi che ti dica. Per me la dittatura del pensiero è questa "se non ti sta bene conformarti alla normalità ho brutte notizie per te, mi sa che ti tocca qualche diritto in meno".
non ho ancora finito di leggere il tuo post ma non ti ho dato del nazista, l ho modificato cosi che si capisca bene il mio intento
 
non ho ancora finito di leggere il tuo post ma non ti ho dato del nazista
l intenzione nella frase era quella che ho modificato, uscita male la frase....
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Ah, va be', perdonami, non pensavo fosse per la pensione di reversibilità, allora non è più discriminazione :sisi:

Va be', me l'aspettavo che prima o poi mi sarebbe stato dato del nazista :asd:
Certo, mettere sullo stesso piano chi credeva ci fosse una razza superiore da preservare e chi dice che gli omosessuali dovrebbero godere degli stessi diritti degli eterosessuali (altrimenti si sta compiendo una discriminazione) devo dire che suona abbastanza bene :sisi:

Non so, magari deriva dal mio background di studi, ma la politica è subdola e riveste ideologicamente ogni cosa. Ogni slogan politico ha diversi layers e alcuni di questi alimentano discriminazioni, è assodato. "Difendiamo la famiglia tradizionale", io non lo considero pensiero questo, non stiamo parlando di cibo "secondo me è più buono il cioccolato", stiamo parlando del fatto che ad un gruppo di persone vengono negati dei diritti perché per anni sono stati considerati deviati, pervertiti, malati di mente, condannati dalla religione che ha plasmato gran parte della cultura occidentale (e gran parte della nostra) e non capisco in che modo delle persone (che non sono minimamente coinvolte nella faccenda) possano opporsi ai diritti di queste persone dall'alto della loro maggioranza. Perché di questo stiamo parlando. Il motivo per cui gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione è perché a quei tempi erano condannati un po' da tutti, altrimenti non ne staremmo manco a parlare oggi.

Chiamalo nazismo, superiorità morale, dittatura di pensiero, come preferisci. Ma se la pensione di reversibilità (di cui beneficiano e hanno beneficiato tranquillamente gli etero per decenni) e genitore 1/genitore 2 sono le motivazioni per supportare la difesa della famiglia tradizionale (che di fatto nega la possibilità agli omosessuali di sposarsi e adottare bambini e continua a discriminarli rispetto agli etero) per me va bene, che vuoi che ti dica. Per me la dittatura del pensiero è questa "se non ti sta bene conformarti alla normalità ho brutte notizie per te, mi sa che ti tocca qualche diritto in meno".
Le posizioni di maggior parte della destra ha gia assorbito e digerito le unioni civili, come anche la società da quello che mi pare di vedere.....io vedo una levata di scudi enfatica di due posizioni polarizzate agli estremi.
Nella "sinistra" vedo la posizione polarizzata (quella dell autofustigazione liberal stile USA dove ci si deve sentire in colpa ad essere caucasici per il white privilege) e quella "da cristiano".
Nella destra vedo la posizione polarizzata (quella del "sono froci malati , froza cristo bruciali") e quella "da cristiano".
Mi pare evidente che ognuna delle fazioni abbia optato per il "prendiamoci anche i loro voti dando loro un contentino che anche volendo non riusciremmo a farlo", e quindi oggi letta vuole ritassare i ricchi per la giustizia sociale, ieri salvini ci invita a prendere lezioni di immigrazione da sanchez.

Io nella reversibilita ci vedo solo un incentivo economico per la procreazione (quanti nonni stanno tenendo su i figli in difficolta con le loro riserve di denaro oggi?). Una coppia SENZA FIGLI (e che quindi non ha speso l iradiddio in vestiti, cure, istruzione, viaggi, sanita mentale) NON HA la stessa posizione economica di uno che ha 3 figli . Metterlo nella sezione "diritti" non mi piace. E negare il diritto alle coppie gay dell adozione la ritengo una cosa condivisibile, ma parlarne adesso che se una coppia etero ha i peli del cazz0 ispidi deve prepararsi a 3 anni di check legali se e' fortunato , mi sembra prematuro.Prima rendiamo l adozione un diritto PRATICABILE senza patemi legali di anni, poi pensiamo a chi dare tale diritto (sul quale sarei contrario per le coppie gay)
Ma apparte questo discorso socio/economico, io voglio focalizzarmi sulla liberta di pensiero. Il mondo PER TUTTI, intelligenti e non , e' PIENO di pensieri del caxxo. Mettendotela in termini videoludici, provo un odio imbarazzante per i giocatori seriali di COD e Fortnite, nel mio mondo ideale non dovrebbro esistere giochi similari, e ognuno dovrebbe essere cresciuto a Playstation e Persona5. Ma accetto che ci sia una diversita di vedute anche importante.
Quindi, tornando con i piedi per terra, se te ritieni "punibile" un pensiero che non ti piace, io dovrei avere la stessa pretesa di abbattere la statua di lenin nel mio paese vicino perche la ritengo offensiva a manetta. Per me promuovere "comunismo/marxismo" nei dibattiti politici e' l equivalente del nazismo. Ma ascolto e cerco di capire cosa di buono e trasferibile nel mio sistema di valori ci sia. E se a 14 anni lo ritenevo merda e basta, 20 anni dopo ho imparato qualcosa di buono dal comunismo, pur non avendo cambiato il mio giudizio finale in merito.
Ascoltare le ragioni dei "tradizionalisti" della famiglia e' una cosa della quale non voglio essere privato, hanno i loro motivi e il sistema democratico è stato inventato APPOSTA per darne loro possibilita, ESATTAMENTE come rizzo puo ancora provare a cantare "avanti popolo".
Ne faccio proprio un principio.
Ed e' uno dei motivi principali per cui odio la Zan: cerca di regolamentare un posto fatato e fantastico che NON E IL PIANETA TERRA.
Un gay in italia oggi puo denunciare per calunnie, ingiurie , diffamazione CHIUNQUE. Io guardo con frequenza giornaliera le derive che stanno prendendo UK e USA in merito a questo argomento, e il DDL zan fa proprio un tuffo a piene bracciate in quella direzione. E non mi piace per nulla.
 
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Cioè, tu mi stai dicendo che non vedi l'intento subdolo discriminatorio nel fatto che un partito politico usi come slogan "difendiamo la famiglia tradizionale"?
Difendiamola da cosa? Da chi? Difendiamola perché? Perché, se sdoganiamo l'idea che esista un solo tipo di famiglia (come già da anni in altri paesi occidentali) e garantiamo il diritto ad avere una famiglia anche agli omosessuali che succede?

È uno slogan politico, con un chiaro intento, fare in modo che le uniche unioni riconosciute dalla Costituzione siano quelle tra uomo e donna e che l'unica forma di matrimonio possibile sia questa. E, inevitabilmente, se due persone omosessuali non possono sposarsi, non godono quindi degli stessi diritti delle persone etero, beh, mi pare che questo sia esattamente un esempio di discriminazione. Mi oppongo (attraverso il mio voto ad un partito che esplicita l'intenzione di difende tali idee) al fatto che tu possa avere una famiglia come ce l'ho io perché sei omosessuale. Un modo strano di accettare l'omosessualità quello di negargli diritti civili, non trovi?
È un modo subdolo per continuare a veicolare l'idea che l'omosessualità sia un "difetto", una "deviazione" rispetto alla "normalità" e che anziché essere assecondato vada combattuta.
L'affermazione può essere negativa e riprovevole quanto vuoi ma non è considerabile come istigazione all'odio, così come insultare un omosessuale, non può mai essere considerata come istigazione, riprovevole sì e anche da condannare ma non può mai essere un reato, non estremizziamo la cosa, se fosse così basterebbe qualsiasi insulto per far sì che si manifesti un fatto tipico, cosa che non è.
 
Al di là del singolo argomento, occorre ricordare che quando si apre una porta bisogna sopratutto pensare a cos'altro può entrare da quella porta oltre a ciò che volevamo fare entrare noi , in Democrazia , le porte che si aprono per una cosa non possono poi essere richiuse per altre poichè se lo fossero la cosa rappresenterebbe un problema di per sè .

Stabilire per legge dei limiti alla libertà di parola e sopratutto alla libertà di parola dei rappresentanti eletti decidendo a priori ciò che possono o non possono dire , è un vulnus democratico inaccettabile , poichè crea il precedente giuridico che rende la cosa possibile per qualunque altro argomento ritenuto scomodo.

Immaginate se il futuro parlamento verosimilmente di destra decidesse di dare voce a chi non ne ha per esempio i "concepiti" e stabilisse che parlare di aborto , di fecondazione assistita o di uso degli embrioni per studi genetici va contro il loro interesse e cominciasse a fare leggi tali da rendere l'aborto impossibile e impedendo a chiunque di parlarne , voi che direste?


dire che " i politici non devono parlare di famiglia tradizionale perchè la loro alta posizione ha un effetto deleterio sulla gente comune" aprirebbe una porta che deve restare sbarrata

l'esempio dell'aborto vi sembra assurdo ? Ma neanche per idea ,noi Radicali abbiamo fatto battaglie durissime contro chi non voleva farci parlare di divorzio ed aborto perchè all'epoca non era consentito dal sentire comune , il compagno Gianfranco Spadaccia dagli scioperi diella fame o della sete o da entrambi ha avuto gravi problemi fisici, non ha mai recuperato e si è dovuto ritirare dalla vita politica molto presto per poi morire anche a causa della debilitazione fisica dovuta a quelle privazioni da cui non si è mai ripreso del tutto


Ecco quella porta sul ciò che può o non può dire un rappresentante politico, ci vede pronti a barricarla chiusa e noi non siamo mai stati omofobi o intolleranti , non è l'argomento il punto
 
I cartelli mo' fanno statistica e indicano una tendenza generale, le notizie che girano da mesi sulle discriminazioni no e sono ormai ai minimi storici in questo paese. :asd:

Esiste emergenza discriminazione legate al genere sessuale?
Dove?
Parlaci della regione che in Italia è in emergenza discriminazioni


io guardo i dati e le statistiche, non le notizie di barbara d'urso o quello che dice fedez.

A volte sembra che l'eccessiva estremizzazione di certe notizie, strumentalizzate, riciclate e bufale di vario tipo che vengono condite a piacere, su twitter fb ecc, vi porta alla percezione di credere di abitare in Paesi come l'Iran. Alla fine però sono rari i casi realmente legati a discriminazioni di genere, sennò Barbara D'Urso ci faceva le maratone alla Mentana. Ma ringraziando il cielo, non è così
 
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insultare un omosessuale, non può mai essere considerata come istigazione, riprovevole sì e anche da condannare ma non può mai essere un reato, non estremizziamo la cosa, se fosse così basterebbe qualsiasi insulto per far sì che si manifesti un fatto tipico, cosa che non è.

Senza una punizione che prevenga il reato, le cose rimarranno come sono. A meno che non debba accettare gli insulti e starmene "buono e zitto" come ha scritto qualcuno.

Esiste emergenza discriminazione legate al genere sessuale?
Dove?
Parlaci della regione che in Italia è in emergenza discriminazioni


io guardo i dati e le statistiche, non le notizie di barbara d'urso o quello che dice fedez.

A volte sembra che l'eccessiva estremizzazione di certe notizie, strumentalizzate, riciclate e bufale di vario tipo che vengono condite a piacere, su twitter fb ecc, vi porta alla percezione di credere di abitare in Paesi come l'Iran. Alla fine però sono rari i casi realmente legati a discriminazioni di genere, sennò Barbara D'Urso ci faceva le maratone alla Mentana. Ma ringraziando il cielo, non è così

Da "La Stampa": https://www.lastampa.it/cronaca/202...-le-politiche-a-tutela-dei-diritti-1.40278509

Poi, aggiungo la mia esperienza personale: tanti anni fa, in uno stage di 3 mesi di un supermercato, c'era uno che si divertiva a chiamarmi "mi' homo".
Nell'ultimo lavoro che ho avuto come portiere alle spalle parlavano male di me: non per come conducevo il lavoro, dato che ero irreprensibile, ma per il fatto che gli risultavo effemminato, quindi gay, senza che io abbia mai rivelato loro niente. Sono venuto a saperlo dalle donne delle pulizie che mi volevano bene perché ero l'unico a pulirmi la reception da solo ed a mantenerla in ordine.
 
Ah, va be', perdonami, non pensavo fosse per la pensione di reversibilità, allora non è più discriminazione :sisi:

Va be', me l'aspettavo che prima o poi mi sarebbe stato dato del nazista :asd:
Certo, mettere sullo stesso piano chi credeva ci fosse una razza superiore da preservare e chi dice che gli omosessuali dovrebbero godere degli stessi diritti degli eterosessuali (altrimenti si sta compiendo una discriminazione) devo dire che suona abbastanza bene :sisi:

Non so, magari deriva dal mio background di studi, ma la politica è subdola e riveste ideologicamente ogni cosa. Ogni slogan politico ha diversi layers e alcuni di questi alimentano discriminazioni, è assodato. "Difendiamo la famiglia tradizionale", io non lo considero pensiero questo, non stiamo parlando di cibo "secondo me è più buono il cioccolato", stiamo parlando del fatto che ad un gruppo di persone vengono negati dei diritti perché per anni sono stati considerati deviati, pervertiti, malati di mente, condannati dalla religione che ha plasmato gran parte della cultura occidentale (e gran parte della nostra) e non capisco in che modo delle persone (che non sono minimamente coinvolte nella faccenda) possano opporsi ai diritti di queste persone dall'alto della loro maggioranza. Perché di questo stiamo parlando. Il motivo per cui gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione è perché a quei tempi erano condannati un po' da tutti, altrimenti non ne staremmo manco a parlare oggi.

Chiamalo nazismo, superiorità morale, dittatura di pensiero, come preferisci. Ma se la pensione di reversibilità (di cui beneficiano e hanno beneficiato tranquillamente gli etero per decenni) e genitore 1/genitore 2 sono le motivazioni per supportare la difesa della famiglia tradizionale (che di fatto nega la possibilità agli omosessuali di sposarsi e adottare bambini e continua a discriminarli rispetto agli etero) per me va bene, che vuoi che ti dica. Per me la dittatura del pensiero è questa "se non ti sta bene conformarti alla normalità ho brutte notizie per te, mi sa che ti tocca qualche diritto in meno".
Ricordo nelle prime fasi di questa discussione che si minimizzavano i timori che il DDL Zan potesse limitare in qualche modo la libertà di espressione, perché, si garantiva, questa legge era rivolta ai soli individui che con le loro azioni d'odio recano serio danno psicologico e/o fisico a chi ha un diverso orientamento sessuale o una differente identità di genere. Pagine dopo noto come si sia verificato un completo backflip su questo punto centrale del discorso. Si è passati dai "non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire" delle primissime pagine ai "hai la libertà di pensare e dire quello che io ritengo giusto". La criminalizzazione di idee che non sono così nitidamente "subdolamente discriminatorie" come vorresti farle passare (anche se io stesso non le condivido) mi stupisce da parte tua, perché ho sempre apprezzato in passato il fatto che nelle discussioni eri in grado di mantenere un giusto equilibrio nelle tue posizioni.

In questa discussione facendo leva sulla tua personale interpretazione di uno slogan politico invece tenti di estrarne implicazioni più serie per allargare la definizione di istigazione all'odio sessuale abbondantemente nel reame delle opinioni personali. La tua "proposta" se applicata limiterebbe il diritto alla rappresentanza politica di milioni di cittadini che hanno una certa visione della famiglia per motivazioni culturali e religiose, piaccia o non piaccia. Realizzi che anche questo di fatto è un atto discriminatorio? Tale atteggiamento è avverso alla libertà d'espressione fondante delle società democratiche. La libertà di pensare e dire cose che ad alcuni non piacciono o anche che sono largamente stigmatizzate dalla società (si vedano i casi e le ragioni giuridiche per le assoluzioni nei vari processi di apologia del fascismo) non si può eliminare solo perché urta alcune sensibilità. Se cominci a fare eccezioni di questo genere apri una porta difficile da richiudere, come ha spiegato Dorsai. Il progresso della società avanza con l'educazione, non forzando a conformarsi con l'ausilio di punizioni dall'alto. In questa maniera l'effetto è di generare risentimento e di rendere le persone più sorde a quegli stessi temi che vorresti promuovere. Crei divisione, non unione. E aggiungo che questa tua convinzione che avere una certa visione della famiglia sia intrinsecamente discriminatorio, omofobico e bigotto come la dipingi è molto discutibile, considerando che la realtà evidenzia come anche alcune persone omosessuali (Dolce & Gabbana o Malgioglio ad es.) possano condividere tale pensiero senza per questo essere accusabili di discriminazione verso la loro stessa comunità.

L'iperbole del "gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione" è una grandissima una sparata, lasciatelo dire. L'articolo 3 esiste, e come certamente sai questo recita che tutti i cittadini sono eguali e hanno pari dignità sociale, senza distinzioni alcuna, e che - qualora ci fossero - è compito della Repubblica rimuovere quegli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini. Non inventiamoci robe che non esistono. Sono frasi come questa che agli occhi di una certa "maggioranza" della popolazione banalizzano enormemente il valore di certe tematiche. Poi se si vuole pretendere che nella Costituzione mancano riferimenti espliciti alla sessualità perché i padri costituenti e/o gli italiani erano tutti omofobi si faccia. Come se nel 1948 questi temi fossero presenti, sentiti e di attualità come lo sono al giorno d'oggi, o come se qualche parolina magica in una carta a cui nessuno bada, politici in primis, possa seriamente prevenire comportamenti negativi in una società (questo in merito all'ottimistico "altrimenti non ne staremmo manco a parlare oggi").
 
(che comunque non vuol dire che i parlamentari possono fare quel che gli pare, vanno a processo anche loro, solo con un iter diverso se le condotte contestate sono collegate all'ufficio esercitato)
Questo l'ho scritto anch'io: "secondo le quali la legge penale non viene applicata, nelle tempistiche e nelle modalità, come avverrebbe per un normale cittadino se il soggetto è un parlamentare che sta esercitando le proprie funzioni".
è espressione del prinicipio della separazione dei poteri, per proteggere il potere legislativo da eventuali ingerenze di quello giudiziario.
Sì, ma non mi pare sia un sistema senza crepe che si può liquidare con questa semplice spiegazione senza necessità di monitorare quanto sia sfruttabile a fine illecito nella realtà dei fatti, infatti l'art. 68 cost. è stato oggetto di una parziale revisione e riformulazione nel 1993 in quanto, per esempio e senza entrare nel dettaglio, "le camere avevano utilizzato in maniera sempre più estensiva l’autorizzazione a procedere, negandola anche in casi di evidente contrasto con lo spirito della norma costituzionale, così da far parlare diffusamente di un vero e proprio abuso."

Travaglio nel 2010 si pronunciava contro l'immunità parlamentare e di solito è uno che si documenta molto prima di parlare.
Per quanto riguarda la progressività delle aliquote IRPEF è vero il contrario: è proprio la Costituzione (art. 53) a stabilire la progressività ed è infatti la critica principale alla famigerata flat tax. L'art. 53, a sua volta, è conseguenza del principio di uguaglianza formale e sostanziale di cui all'art. 3, che è lo stesso principio su cui si fondano, ad esempio, le quote rosa (che altrimenti sarebbero incostituzionali).
Sì, su questo avevo fatto un'aggiunta al post in seguito come risulta anche nel tuo quote.
Sono d'accordo che per la diffusione dei messaggi di odio a mezzo stampa (social network inclusi) dovrebbe esserci un'aggravante, quel su cui non sono d'accordo è che una frase possa essere più o meno grave sotto il profilo penale a seconda di chi la dice e non di dove la si dice. Poi che un politico in quanto tale debba dimettersi per certe frasi è per me ovvio, ma lo stesso me lo aspetterei da un imprenditore dal medio livello a salire, ad esempio. Per me è naturale che a posizioni di responsabilità consegua la necessità di una morale più che integerrima, incompatibile con dichiarazioni d'odio.
Posso rettificare ed essere d'accordo, anche se non sono del tutto convinto che ricoprire una carica politica non possa essere considerato come un'ulteriore aggravante. Non è esattamente "a seconda di chi", è più che altro in base alla specifica funzione che svolge nella e per la società in quel momento. L'imprenditore non è chiamato a provvedere al bene pubblico, il politico invece dovrebbe essere uno dei mestieri, se mi passi il termine, più altruistici - e meno individualistici - che ci siano. Però posso anche capire il risvolto antidemocratico, quindi non so, mi lascio il minimo beneficio del dubbio finché non incontro argomentazioni più approfondite e schiaccianti.
Fermo restando che bisogna innanzitutto valutare cosa si dice: dire che la famiglia omosessuale non è una famiglia non è mai una incitazione alla violenza od alla discriminazione,
Fermo restando (non ti sto scimmiottando provocatoriamente, mi è scappato istintivamente lo stesso incipit), ribadisco, che non sto proponendo di riformare concretamente la legge affinché la frase "la famiglia omosessuale non è una famiglia" possa far scattare il procedimento penale, tanto più che anche il discorso di Dorsai mi fa riflettere, però almeno in cuor mio - e l'opinione posso esprimerla - penso che uno slogan che recita "l'unica famiglia è quella eterosessuale, difendiamo i nostri figli" non stia rappresentando dei diritti né principalmente (sottolineo principalmente) offrendo un luogo di ritrovo, riunione ed espressione per chi condivide una determinata concezione sulla composizione del nucleo e dell'istituto familiare, bensì stia innanzitutto negando quelli degli altri, perché la visione - l'unica ammessa - della società che veicola è discriminatoria verso le categorie LGBTQ+. E' un'istigazione ai reati d'odio di matrice omotransfobica? Di nuovo, in cuor mio, mi rispondo di sì (è solo mascherata - o, se vogliamo, mistificata - da una formulazione apparentemente garbata, velata, sottile e indiretta, direi quasi... politicamente corretta, ops) perché sono abbastanza convinto che una dichiarazione del promotore nonché portavoce del Family Day (responsabile dell'organizzazione di manifestazioni e convegni, quindi non si tratta di una persona intervistata a caso per strada durante un corteo) come quella fatta durante la prima risposta alla Gruber in questa puntata di Otto e mezzo,




che affibbia scorrettamente alla realtà LGBTQ+ i connotati di "ideologia di gender" a cui opporsi nettamente (definendola esattamente così), disorienti almeno una fetta dell'opinione pubblica sulla tematica e, piuttosto che cercare di espugnare, con la pazienza insita nell'informazione, nella sensibilizzazione e nell'educazione, meccanismi emotivi stratificati per aiutare gli stessi intolleranti a liberarsi dal peso psicologico dei tabù e dei pregiudizi che genera in loro stati d'animo, nel contesto, negativi come insofferenza, disprezzo, disgusto e/o rabbia (mentalmente impegnativi e sfiancanti), contribuisca invece a legittimarli, rafforzarli ed alimentarli, contribuendo a portare determinate persone a sentire la malsana esigenza, per mantenere intatta l'illusione di stare bene con se stesse, di intervenire in difesa di un ordine purtroppo interiorizzato di (dis)valori, per esempio, con un'aggressione fisica davanti alla fermata della metro che ha l'istintivo scopo di punire e rimuovere dalla vista, condannando moralmente, due ragazzi gay che si baciano. Certamente mi preoccupa che queste persone esistano ancora, ma forse - o senza il forse - chi elabora presunte teorie non essendo ignorante e dunque servendosi consapevolmente e astutamente del proprio bagaglio culturale per farle apparire più convincenti agli occhi e alle orecchie di coloro a cui quel bagaglio manca rappresenta un pericolo su scala maggiore nel senso che ha la capacità di convogliare consensi e/o consolidare quelli che ha già.

Credo che non riconoscere quanto scritto sopra sullo slogan equivalga un po' a prendersi in giro o a negare la malcelata evidenza. Gli attivisti dei Gay Pride non vogliono destrutturare la famiglia cosiddetta tradizionale (che poi cosa significa tradizionale? quale tradizione?*), non vi è minaccia né attentato, bensì chiedono la coesistenza integra e pacifica di diversi tipi di famiglie, mentre gli attivisti del Family Day si oppongono all'estensione dei diritti alle famiglie formate da esponenti delle categorie LGBTQ+ senza uno straccio di argomentazione scientifica, in altre parole vogliono una società in cui esse non siano possibili. E' una differenza di intenti sostanziale, i secondi non stanno dicendo "ehi ciao, ci siamo anche noi" ma "dovete levarvi di torno, ci possiamo essere solo noi". A me sembra lampante.

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nuclei-familiari-2019.png


(previa accettazione della definizione ISTAT di famiglia)
Se quando l omosessualità era considerata ancora una malattia, i governanti avessero inteso la liberta di pensiero come te, oggi avremmo i manicomi per malati di omosessualita diretti da squadroni di esorcisti messicani (mi sono sempre sembrati con una marcia in piu), e le foto di pannella appeso a testa in giu in piazza loreto.
Hai male interpretato ciò che ho scritto e sei abbastanza scortese. :sowhat: inb4 sei tu troppo permaloso/suscettibile.

E se ti dicessi che in "difendiamo la famiglia tradizionale" ci sono molte piu sfaccettature che quella banale della "repressione dei gay"?
Prima riga:

Il fatto che siano presenti altre sfaccettature cambia o toglie il fatto che il moto di opposizione di cui sopra sia un cavallo di battaglia? No.

Esiste emergenza discriminazione legate al genere sessuale?
Dove?
Parlaci della regione che in Italia è in emergenza discriminazioni
Al resoconto linkato da HP aggiungo:
Io per esempio sono contrarissimo a dare reversibilita della pensione in un matrimonio gay e/o matrimonio eterosessuale senza figli.
Puoi argomentare?
Io per esempio sono contrarissimo alla letteratura che inserisce "genitore 1 e 2"
Anche qui, motivo?

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Per rispondere a chi paventava l'assunzione di "docenti di omotransessualità" o qualcosa del genere (scusate se la sola prospettiva e definizione mi fa sorridere), io avevo pensato ad un'integrazione delle tematiche nelle ore di educazione civica in azione coordinata con l'educazione sessuale e Zan stesso nell'intervista presso Repubblica ha parlato di educazione civica.
Proponete questo stralcio di discorso anche nel topic dedicato al DDL Zan, dato che molti associano queste tematiche identificandosi nella "sinistra", non riconoscendo che nei fatti esiste una "sinistra fucsia" e una "sinistra rossa".
Non ripropongo quell'uscita da coglione di Rizzo e la distinzione che hai fatto sulla sinistra mi rende perplesso, ma la commento (l'uscita) dicendo solo 4 cose:

1) Invito tutti ad indicarmi il punto esatto in cui nel testo del ddl Zan si parla di surrogazione di maternità e adozioni;
2) Rivolgersi alle masse parlando volgarmente di "utero in affitto" senza usare la terminologia sicuramente più neutra di maternità surrogata o surrogazione di maternità, senza distinguere tra la situazione della gestante che riceve un contributo alle spese mediche e quella della gestante che riceve una remunerazione, nella sua approssimazione (probabilmente volontaria) è un modo pessimo di porre la questione usando un linguaggio populista che tende a stimolare sentimenti di repulsione aprioristica verso la pratica (per non parlare di quello che dice a seguire dopo i due punti);
3) "Nel disegno di legge ci sono altre follie come la definizione del sesso. Mi sveglio una mattina, decido che sono donna e posso usufruire delle quote rosa?". Oltre al fatto che personalmente mi sembrano frasi da cui trapela una ragguardevole ignoranza in materia di identità di genere e percorso di transizione, ci vuole la sentenza di un tribunale per certificare il cambio di sesso anagrafico;
4) "La voglia di avere un figlio è un desiderio: e i desideri non sono diritti". Si può discutere sui metodi, ma nel caso di una coppia che non può averne biologicamente credo non sia lecito escludere di trattare la possibilità di vedere realizzato quel desiderio come un diritto (al limite parliamone) e, come diceva Snow, l'aumento delle possibilità per un bambino di ricevere l'affetto e l'amore di due genitori (...o più? o dove la genitorialità non è portata avanti da maschio/i e femmina/e in pari numero? per adesso lasciamo perdere le ipotesi poliamorose/parentali e torniamo alle realtà più diffuse) sotto il tetto accogliente e confortante del nido familiare forse è il focus prioritario e ancora più importante.
La criminalizzazione di idee che non sono così nitidamente "subdolamente discriminatorie" come vorresti farle passare (anche se io stesso non le condivido) mi stupisce da parte tua, perché ho sempre apprezzato in passato il fatto che nelle discussioni eri in grado di mantenere un giusto equilibrio nelle tue posizioni.
Io non ho provato stupore, ed equilibrio un piffero, quando intervengo in questa sezione non lo faccio per dimostrare o sfoggiare una cultura da salotto con cui guadagnarmi uno status da assennato, acuto, morigerato intellettuale davanti al forum, posso sbagliarmi o essere precipitoso come chiunque altro, posso essere miope. Tutt'al più ho notato un po' più di calore nei toni perché mi è sembrato si stesse comprensibilmente spazientendo e stesse perdendo un bruscolino di compostezza. :asd: Ma non ho pensato che stesse proponendo seduta stante e ufficialmente di censurare lo slogan configurando il suo messaggio come reato e sottraendo il diritto di associazione ai soggetti (ma, Snow, ti invito a smentirmi brutalmente qualora avessi avuto un'intuizione errata). Cioè, ne stava discutendo nel tentativo di rendere esplicito di cosa si trattava realmente per lui tolto quel velo di ipocrisia. Inoltre devo ammettere che non mi piace molto questo modo di ricattare moralmente l'interlocutore valorizzandone una qualità positiva in funzione di sottolineare che stavolta sarebbe venuta a mancare, così da suggerire che la persona non sia stata all'altezza delle aspettative o di una reputazione costruitasi in precedenza. Meh ad aspettative e reputazione. Si discute, si impara, si sbaglia, chissene se si sbaglia, chissene delle "figure da ignoranti", si fanno passi indietro, si riconsiderano le idee, le si integrano, si giunge a compromessi o si conclude che sono inconciliabili, in una continua dialettica e provando ad evitare rigidità di pensiero, anche nella speranza di imparare (nozioni, ragionamenti, analisi, maggiore proprietà di linguaggio, etc) o maturare qualcosa di nuovo da noi stessi, dagli altri o gli altri da noi. Quindi possiamo pure lasciar perdere questo tipo di pressioni sociali internettiane sull'interlocutore (imo). :sisi:
è compito della Repubblica rimuovere quegli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini.
Il fatto che reati le cui motivazioni sono riconducibili alla o totalmente esauribili nell'omotransfobia non abbiano un nome nel codice penale (e quindi, a partire dal verbale redatto dalle autorità, si debba ripiegare sull'aggravante per motivi abietti o futili) non rappresenta un primo ostacolo in questo senso?
la realtà evidenzia come anche alcune persone omosessuali (Dolce & Gabbana o Malgioglio ad es.) possano condividere tale pensiero senza per questo essere accusabili di discriminazione verso la loro stessa comunità.
Esattamente cosa hanno detto le tre persone che citi? Il fatto che appartengono alla comunità può anche non significare nulla, dipende da quello che si sta cercando di sostenere.
Poi se si vuole pretendere che nella Costituzione mancano riferimenti espliciti alla sessualità perché i padri costituenti e/o gli italiani erano tutti omofobi si faccia. Come se nel 1948 questi temi fossero presenti, sentiti e di attualità come lo sono al giorno d'oggi,
Non mi pare che Snow abbia detto questo. Anche tu non inventarti robe.

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E' ininfluente rispetto al contenuto del post ma tanto per la cronaca e per alleggerire io ho una cugina (con una g) lesbica. ^^ :sisi: Anzi, "non so bene come dirtelo, mi piacciono le ragazze" per citarla con affetto e quasi testualmente quando me lo rivelò un po' in imbarazzo. :asd: <3 (avendo la compagna tra l'altro)
 
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E se ti dicessi che in "difendiamo la famiglia tradizionale" ci sono molte piu sfaccettature che quella banale della "repressione dei gay"?
Io per esempio sono contrarissimo a dare reversibilita della pensione in un matrimonio gay e/o matrimonio eterosessuale senza figli.
Voglio crocifiggerei gay? NO
Io per esempio sono contrarissimo alla letteratura che inserisce "genitore 1 e 2"
Voglio togliere dei diritti ai gay? NO
E il fatto che tu veda in "difendiamo la famiglia tradizionale" un incitamento all odio e' ESATTAMENTE il problema che ho citato sopra. Ritenere la propria verita morale assoluta e PUNIRE chi non la pensa come te come se avessi davanti un rimastone del nazismo.
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Se quando l omosessualità era considerata ancora una malattia, i governanti avessero inteso la liberta di pensiero come te, oggi avremmo i manicomi per malati di omosessualita diretti da squadroni di esorcisti messicani (mi sono sempre sembrati con una marcia in piu), e le foto di pannella appeso a testa in giu in piazza loreto.
Perché sei contrarissimo? In che modo giudichi la dinamica differente da un matrimonio etero?
 
La reversibilità esiste come riconoscimento alla attività lavorativa della "casalinga" che spesso per occuparsi della casa non lavora e di conseguenza non matura una pensione e che quindi alla morte del marito si ritroverebbe fuori dall'età lavorativa , senza un reddito e nessuna possibilità di maturarne uno .

Però viene riconosciuta solo alle coppie sposate , quindi lascia fuori quelle conviventi gay o etero che siano, eppure le dinamiche familiari sono identiche se la coppia è monoreddito e un membro di essa si occupa della casa
 
La famiglia tradizionale corrisponde ad un meccanismo puramente biologico ma ciò non vedo come possa negare il concetto di famiglia ad un nucleo composto da individui gay. Per me sono entrambe famiglie
Devono essere liberi però di professare, o addirittura, manifestare in piazza le proprie idee di famiglia tradizionale, come del resto devono essere liberi di professare e manifestare in piazza le proprie idee i gay. Il reato d'opinione è un boomerang che un domani potrebbe scagliarsi sugli stessi omosessuali
 
garantire la libertà di espressione non sarebbe un problema in una società di persone consapevoli con capacità di discernimento e ragionamento critico..
ci sono delle evidenze pratiche, materiali, percettive, che non hanno bisogno di regolamentazione, di cui nessuno si occupa e di cui nessuno si fa carico.. chiamereste la polizia se il vostro vicino dice che vede il cielo verde invece che blu..? non credo.. ma ci sono altri aspetti della nostra esistenza di cui abbiamo perso completamente il contatto, storie, paure, tramandate per secoli e che ancora oggi ci influenzano, ci cambiano.. non è altrettanto vero, quanto è vero che il cielo ci appare blu, che tutte le persone sono intrinsecamente uguali..? al di la delle apparenze, delle azioni, dei pensieri.. non è un'evidenza oggettiva, palese, semplice nella sua chiarezza..? in un mondo abitato da persone consapevoli, se anche una voce che dice "tu sei diverso da me" si elevasse, come verrebba presa..? con un sorriso, una pacca sulla spalla, un'offerta di aiuto.. non servirebbe nessuna legge, nessuna crociata per la difesa della libertà, nessuna condanna..
purtroppo non è il caso, e quindi forse davvero serve qualcosa che metta un freno.. ma non è la soluzione..
 
La famiglia tradizionale corrisponde ad un meccanismo puramente biologico ma ciò non vedo come possa negare il concetto di famiglia ad un nucleo composto da individui gay. Per me sono entrambe famiglie
Bruce lee diceva che le tradizioni sono come crisalidi: limitano e mettono confini, piuttosto che spronare all'evoluzione sia personale che mentale.
Ciò che vediamo come "tradizionale" non è altro che una delle tante faccie della realtà, e di certo non è l'unica. Allora chi è cresciuto con un solo genitore non può considerarsi parte di una famiglia? E chi è stato adottato?
La famiglia è un concetto che va ben oltre il semplice genere di appartenenza, difatti dove c'è amore c'è famiglia. Sembra banale lo so ma spesso possiamo sentirci come in una famiglia anche fra colleghi, o addirittura fra amici o meglio ancora possiamo sentirci in famiglia semplicemente e solamente con il nostro compagno/a. Se c'è amore allora la gioia seguirà a ruota, ed i rispettivi figli faranno poca fatica a percepirli entrambi.
 
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