Alert LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
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Devono essere liberi però di professare, o addirittura, manifestare in piazza le proprie idee di famiglia tradizionale, come del resto devono essere liberi di professare e manifestare in piazza le proprie idee i gay. Il reato d'opinione è un boomerang che un domani potrebbe scagliarsi sugli stessi omosessuali
Il problema è che considerate il miglioramento generale delle condizioni altrui come una sottrazione o lesa maestà delle vostre. Si tratta, invece, di un atto dovuto.
 
garantire la libertà di espressione non sarebbe un problema in una società di persone consapevoli con capacità di discernimento e ragionamento critico..
ci sono delle evidenze pratiche, materiali, percettive, che non hanno bisogno di regolamentazione, di cui nessuno si occupa e di cui nessuno si fa carico.. chiamereste la polizia se il vostro vicino dice che vede il cielo verde invece che blu..? non credo.. ma ci sono altri aspetti della nostra esistenza di cui abbiamo perso completamente il contatto, storie, paure, tramandate per secoli e che ancora oggi ci influenzano, ci cambiano.. non è altrettanto vero, quanto è vero che il cielo ci appare blu, che tutte le persone sono intrinsecamente uguali..? al di la delle apparenze, delle azioni, dei pensieri.. non è un'evidenza oggettiva, palese, semplice nella sua chiarezza..? in un mondo abitato da persone consapevoli, se anche una voce che dice "tu sei diverso da me" si elevasse, come verrebba presa..? con un sorriso, una pacca sulla spalla, un'offerta di aiuto.. non servirebbe nessuna legge, nessuna crociata per la difesa della libertà, nessuna condanna..
purtroppo non è il caso, e quindi forse davvero serve qualcosa che metta un freno.. ma non è la soluzione..
Ma è altrettanto limpidamente evidente che nel momento in cui si consegna ai giudici il potere di sanzionare quel che dicono i deputati saranno i primi a dettare la politica ed il programma politico o addirittura l'agenda parlamentare è un diritto di veto assoluto sulle discussioni parlamentari che non ha nemmeno il Presidente ed in ultima analisi frammischia il potere legislativo e quello giudiziario assegnandoli entrambi a quest'ultimo

Ho parlato con diversi compagni (noi Radicali ci chiamiamo ancora così fra noi) di vecchie lotte, non ci eravamo sentiti prima , non ci siamo consultati, non abbiamo sentito nessuno se non la TV e nessuno di noi è più attivista ormai, ebbene abbiamo tutti , senza eccezioni , la stessa preoccupazione democratica sulll'art 4 del DDL Zan .

Noi siamo stati sempre attenti alle libertà democratiche, da sempre.

Tra l'altro la magistratura non è cristallina nemmeno lei se è vero che c'era o c'è una cupola che gestisce le nomine e gli incarichi e di fatto detta la politica giudiziaria in Italia con in più il potere di sanzionare chi non si allinea .

Sansonetti ora invoca i Referendums per riformare il CSM mediante il metodo elettorale , ben svegliato ! Noi l'avevamo proposto 30 anni fa e lui e la sua parte politica (lavorava al Manifesto allora ) han fatto l'impossibile per affossarlo riuscendovi.

Ora il problema lo vedono anche loro , volete un caffè per colazione ?
 
Ultima modifica:

Guardacaso vengono intervistati, o montati i pezzi, solo di gente che ha mentalità retrograda e bigotta.
Questi servizi fanno pena, e chi si definisce giornalista e fa una cosa del genere merita di rimanere a fare questi servizi per la vita.
Se vuoi fare un servizio serio che faccia capire perchè la gente la pensa diversamente devi prendere anche chi, come questi, è bigotto ma sopratutto chi non è concorde ma riesce ad argomentato in maniera approfondita con tesi magari non condivisibili ma che abbiano un fondamento, anche se fosse difficilissimo trovarli e se ce ne fosse 1 su 1000, tu come giornalista hai il dovere, perchè diffondi notizie pubblicamente, di diffondere conoscenza e farlo per bene, non intervistando 4 idioti e montando un servizio che sembra uno sfottò, per piacere...
 
Il problema è che considerate il miglioramento generale delle condizioni altrui come una sottrazione o lesa maestà delle vostre. Si tratta, invece, di un atto dovuto.
Non contesto questo, ma c'è modo e modo

Il problema non è DDL ZAn si o DDL Zan no, il problema è DDL Zan così come è Si o No e così come è non va bene , perchè non si vuole proprio discutere l'articolato del DDL?
 
Guardacaso vengono intervistati, o montati i pezzi, solo di gente che ha mentalità retrograda e bigotta.
Questi servizi fanno pena, e chi si definisce giornalista e fa una cosa del genere merita di rimanere a fare questi servizi per la vita.
Se vuoi fare un servizio serio che faccia capire perchè la gente la pensa diversamente devi prendere anche chi, come questi, è bigotto ma sopratutto chi non è concorde ma riesce ad argomentato in maniera approfondita con tesi magari non condivisibili ma che abbiano un fondamento, anche se fosse difficilissimo trovarli e se ce ne fosse 1 su 1000, tu come giornalista hai il dovere, perchè diffondi notizie pubblicamente, di diffondere conoscenza e farlo per bene, non intervistando 4 idioti e montando un servizio che sembra uno sfottò, per piacere...
Il problema è che io penso che in quella piazza quasi nessuno di loro fosse una persona che potesse argomentare, almeno come fai tu e molti altri.
 
Il problema è che considerate il miglioramento generale delle condizioni altrui come una sottrazione o lesa maestà delle vostre. Si tratta, invece, di un atto dovuto.
Si ma appunto questo concetto vale da entrambe le parti e non fare passare il messaggio che sia una cosa a senso unico, ne da un lato, ne dall' altro.
 
Il problema è che io penso che in quella piazza quasi nessuno di loro fosse una persona che potesse argomentare, almeno come fai tu e molti altri.
E allora fai un servizio diverso. La professione la si fa con impegno e dedizione, se non hai le basi per fare un servizio decente non lo fai, ah ma non ti pagano?! E allora fallo su altro, questa è una perdita di tempo.
 
Ragazzi è ovvio che si arriva ad un punto di rottura se c'è una comunità che viene discriminata puntualmente. Se un domani ti mettessero i bastoni tra le ruote cosa faresti? Manterresti la calma ad imperitura memoria? Eddai su :asd:
 
Comunque all'80% e oltre degli Italiani non frega assolutamente niente della sessualità degli altri e anche fra quelli cui frega i violenti sono una minoranza esigua , perfino a destra se ne fregano salvo le minoranze estremiste
 
Guardacaso vengono intervistati, o montati i pezzi, solo di gente che ha mentalità retrograda e bigotta.
Questi servizi fanno pena, e chi si definisce giornalista e fa una cosa del genere merita di rimanere a fare questi servizi per la vita.
Se vuoi fare un servizio serio che faccia capire perchè la gente la pensa diversamente devi prendere anche chi, come questi, è bigotto ma sopratutto chi non è concorde ma riesce ad argomentato in maniera approfondita con tesi magari non condivisibili ma che abbiano un fondamento, anche se fosse difficilissimo trovarli e se ce ne fosse 1 su 1000, tu come giornalista hai il dovere, perchè diffondi notizie pubblicamente, di diffondere conoscenza e farlo per bene, non intervistando 4 idioti e montando un servizio che sembra uno sfottò, per piacere...
è la tattica più semplice usata dai giornalai per fare views. stessa cosa che succede con i cosidetti "negazionisti" del covid. vanno a prendere quei limitati contesti pieni di casi umani e fanno passare il messaggio che "visto? sono tutti così, tutti uguali, additateli e fate parte di quelli giusti"
 
E allora fai un servizio diverso. La professione la si fa con impegno e dedizione, se non hai le basi per fare un servizio decente non lo fai, ah ma non ti pagano?! E allora fallo su altro, questa è una perdita di tempo.
Guarda, il servizio fa cagare e non comporta statistica ma buona parte di coloro che, al di là del ddl Zan, sono contro le donne, i gay ecc. ragionano in questo modo. Non è un discorso elitario o da persona che crede di essere migliore degli altri ma c'è un minimo comune denominatore ovvero assenza di cultura, contesto sociale ed educazione al rispetto e all'empatia nei confronti del prossimo ai minimi termini
 
Ragazzi è ovvio che si arriva ad un punto di rottura se c'è una comunità che viene discriminata puntualmente. Se un domani ti mettessero i bastoni tra le ruote cosa faresti? Manterresti la calma ad imperitura memoria? Eddai su :asd:
No , nemmeno noi Radicali siam mai stati calmi, Non Violenti, magari, ma di casino ne abbiamo sempre fatto parecchio ed eravamo una sparuta minoranza di meno del 4% in Parlamento

il problema comunque sono l'esecutivo ed il Giudiziario, se i giudici non puniscono gli omofobi , come non puniscono i violentatori (ricordo una sentenza in cui una donna sotto minaccia si abbassò i Jeans e tanto è bastato al Giudice per dichiarare lo stupro "rapporto consensuale" Alessandra Mussolini fece un casino enorme in Parlamento dove si presentò in Jeans fu uno dei pochi casi in cui le donne di destra e di sinistra si unirono per un obiettivo comune
 
Guarda, il servizio fa cagare e non comporta statistica ma buona parte di coloro che, al di là del ddl Zan, sono contro le donne, i gay ecc. ragionano in questo modo. Non è un discorso elitario o da persona che crede di essere migliore degli altri ma c'è un minimo comune denominatore ovvero assenza di cultura, contesto sociale ed educazione al rispetto e all'empatia nei confronti del prossimo ai minimi termini
Non sono daccordo, ci può essere una maggiore sensibilità e propensione a pensarla come dici ma secondo me sta facendo di tutta l'erba un fascio e te lo dico perchè l'ho visto e ne sono parte.

Io sono del pare che gli omosessuali debbano poter avere dei diritti e che debbano essere rispettati, debbano essere soggetti a maggior inclusione in società, sopratutto per sfatare l'idea negativa che si ha ancora in parte di loro, però non sono daccordo con il contenuto del DDL Zan, da , oramai quasi, giurista quale sono. E ritengo che il riconoscimento dei diritti dipende da quali diritti debbano essere riconosciuti e in quale modo, considerandone sopratutto gli effetti, sempre giuridicamente parlando.
Come già scrissi sopra è matematico che ci siano omosessuali e antiomosessuali che siano culturalmente preparatissimi e abbiano validissime tesi a sostegno delle loro idee e ci siano si omosessuali che antiomosessuali bigotti e idioti, perchè è idiota chi dice che gli omo abbiano diritto di avere dei diritti "perchè si!" così come è idiota l'antiomo che dice che non debbano avere diritti "perchè sì!".
Poi c'è maggiore propensione ad essere ottusi per chi non condivide queste idee ma non mi pare il caso di assolutizzare, anche perchè, per la legge dei numeri, c'è anche chi sostiene queste lotte solo perchè va di moda e viceversa.
 
Devono essere liberi però di professare, o addirittura, manifestare in piazza le proprie idee di famiglia tradizionale, come del resto devono essere liberi di professare e manifestare in piazza le proprie idee i gay. Il reato d'opinione è un boomerang che un domani potrebbe scagliarsi sugli stessi omosessuali
Ma certo, ci mancherebbe.
Io, come penso quello di altri, vorrei capire cosa muove la manifestazione come necessità. Ad esempio manifestare per ridare dignità al concetto di famiglia (per me etero e omo) ad esempio nell'ottica che l'attuale sistema economico mette in una situazione in cui un monoreddito oggi è difficile e impossibile per le classi sociali più povere, il tempo daddicare ai figli è sempre meno, etc.
La mia incomprensione è verso una manifestazione che vuole ribadire il concetto di famiglia tradizionale nella sua struttura uomo donno, come a dire che la famiglia omo rappresenti un pericolo per questo concetto. Che non significa che non puoi farlo o pensarlo, vorrei solo capire qual è la motivazione e lo scopo che si vuole raggiungere, tutto qui.
 
Non sono daccordo, ci può essere una maggiore sensibilità e propensione a pensarla come dici ma secondo me sta facendo di tutta l'erba un fascio e te lo dico perchè l'ho visto e ne sono parte.

Io sono del pare che gli omosessuali debbano poter avere dei diritti e che debbano essere rispettati, debbano essere soggetti a maggior inclusione in società, sopratutto per sfatare l'idea negativa che si ha ancora in parte di loro, però non sono daccordo con il contenuto del DDL Zan, da , oramai quasi, giurista quale sono. E ritengo che il riconoscimento dei diritti dipende da quali diritti debbano essere riconosciuti e in quale modo, considerandone sopratutto gli effetti, sempre giuridicamente parlando.
Come già scrissi sopra è matematico che ci siano omosessuali e antiomosessuali che siano culturalmente preparatissimi e abbiano validissime tesi a sostegno delle loro idee e ci siano si omosessuali che antiomosessuali bigotti e idioti, perchè è idiota chi dice che gli omo abbiano diritto di avere dei diritti "perchè si!" così come è idiota l'antiomo che dice che non debbano avere diritti "perchè sì!".
Poi c'è maggiore propensione ad essere ottusi per chi non condivide queste idee ma non mi pare il caso di assolutizzare, anche perchè, per la legge dei numeri, c'è anche chi sostiene queste lotte solo perchè va di moda e viceversa.
E concordiamo. Io parlo di quelli che sputano odio e si aggrappano ad argomentazioni retrograde. Esistono anche coloro che contestano il ddl Zan ma che lo fanno con cognizione di causa e per questo vanno rispettati. Tuttavia sono silenziati dalla categoria di cui parlavo io
 
Ma certo, ci mancherebbe.
Io, come penso quello di altri, vorrei capire cosa muove la manifestazione come necessità. Ad esempio manifestare per ridare dignità al concetto di famiglia (per me etero e omo) ad esempio nell'ottica che l'attuale sistema economico mette in una situazione in cui un monoreddito oggi è difficile e impossibile per le classi sociali più povere, il tempo daddicare ai figli è sempre meno, etc.
La mia incomprensione è verso una manifestazione che vuole ribadire il concetto di famiglia tradizionale nella sua struttura uomo donno, come a dire che la famiglia omo rappresenti un pericolo per questo concetto. Che non significa che non puoi farlo o pensarlo, vorrei solo capire qual è la motivazione e lo scopo che si vuole raggiungere, tutto qui.
Ma lo scopo è molto semplice. Quello di fermare il concetto di famiglia diversa da quella tradizionale perché per loro contro natura e non adatta a crescere dei bambini che, secondo loro, verrebbero struprati o cresciuti in maniera non tradizionale. Da qui il concetto che per loro i bambini possono essere improntati ad essere omosessuali. Cosa non vera e sfatata da molti psicologi. Ergo è una manifestazione improntata a limitare i diritti di altri. Niente più, niente meno.
 
Senza una punizione che prevenga il reato, le cose rimarranno come sono. A meno che non debba accettare gli insulti e starmene "buono e zitto" come ha scritto qualcuno.



Da "La Stampa": https://www.lastampa.it/cronaca/202...-le-politiche-a-tutela-dei-diritti-1.40278509

Poi, aggiungo la mia esperienza personale: tanti anni fa, in uno stage di 3 mesi di un supermercato, c'era uno che si divertiva a chiamarmi "mi' homo".
Nell'ultimo lavoro che ho avuto come portiere alle spalle parlavano male di me: non per come conducevo il lavoro, dato che ero irreprensibile, ma per il fatto che gli risultavo effemminato, quindi gay, senza che io abbia mai rivelato loro niente. Sono venuto a saperlo dalle donne delle pulizie che mi volevano bene perché ero l'unico a pulirmi la reception da solo ed a mantenerla in ordine.
Mi dispiace per le tue terribili esperienze, ma la pena non previene il reato. Chi ha detto questa cosa, su qualsiasi media, ha mentito.

Riguardo l'immunità parlamentare avevi omesso che riguarda solo i crimini legati all'ufficio esercitato (infatti nei procedimenti contro Salvini in questa fase il fulcro è se sia trattato di atti politici o meno). Travaglio è la reincarnazione di Robespierre, l'utimo a cui darei credito su questi argomenti. :asd:
Riguardo la libertà di espressione personalmente non mi piace che si vadano a leggere sottotesti, a leggere con malizia si può trovare un illecito in quasi ogni espressione di idee che sia dissidente dal modello inclusivo. Io ho delle idee fortemente avverse nei confronti dell'obesità, ma non per motivi discriminatori, bensì per ragioni di salute e costo sociale (ed anche per disparità di trattamento nei confronti di situzioni similari come alcolismo e tabagismo), parlandone con altre persone mi hanno dato del nazisalutista anche se non ho mai detto o pensato "i cicciobomba devono crepare". Credo che le persone vadano giudicate (ed eventualmente punite) per ciò che dicono, non per ciò che, forse, avrebbero sottinteso.
 
Come già scrissi sopra è matematico che ci siano omosessuali e antiomosessuali che siano culturalmente preparatissimi e abbiano validissime tesi a sostegno delle loro idee e ci siano si omosessuali che antiomosessuali bigotti e idioti, perchè è idiota chi dice che gli omo abbiano diritto di avere dei diritti "perchè si!" così come è idiota l'antiomo che dice che non debbano avere diritti "perchè sì!".
Ma me le spiegate queste posizioni "culturalmente preparatissime a difesa dell'antiomosessualità?"
Perché io sono stato accusato di ipermoralismo (perché io difendo i diritti degli omosessuali per sentirmi moralmente superiore, non perché trovi ridicolo che almeno 2 dei miei amici più cari non si possano sposare a meno che non "guariscano" o vadano a farlo altrove), ma mi sfugge ancora come possa essere legittimo pensare e manifestare che delle persone siano sbagliate. Io sto continuando a ribattere sulla differenza tra opinione e discriminazione perché continuo a non capire come possa essere opinabile il fatto che gli omosessuali debbano avere il diritto di unirsi in matrimonio. Le opinioni sono altra roba, perdonatemi. Io capisco che il sentore della condanna delle idee possa suonare spaventosa, ma che i gay abbiano il diritto di sposarsi non è un'opinione e non smetterò mai di rimarcarlo. La tua opinione non può influenzare in maniera così fortemente discriminatoria le opportunità di vita di altre persone, ma è esattamente quello che sta accadendo.

Idem per quanto riguarda il (sto parafrasando) "tu dici che gli antiomosessuali sono tutti bigotti, ignoranti o retrogradi, ma non è così, ci sono altre ragioni per esserlo". Per esempio? (ed è una domanda rivolta a tutti, non a te nello specifico).

Ah, anticipo il discorso che sicuramente verrà fuori "chi decide cos'è un opinione e una discriminazione?". In generale credo sia abbastanza complesso, non lo nego, nonostante ci siano diversi segnali inequivocabili (per esempio la tematica entro la quale si esprime un parere), ma in questo specifico caso, non si possono spacciare discriminazioni per opinioni per fare da scudo alla propria intolleranza.
 
Ma certo, ci mancherebbe.
Io, come penso quello di altri, vorrei capire cosa muove la manifestazione come necessità. Ad esempio manifestare per ridare dignità al concetto di famiglia (per me etero e omo) ad esempio nell'ottica che l'attuale sistema economico mette in una situazione in cui un monoreddito oggi è difficile e impossibile per le classi sociali più povere, il tempo daddicare ai figli è sempre meno, etc.
La mia incomprensione è verso una manifestazione che vuole ribadire il concetto di famiglia tradizionale nella sua struttura uomo donno, come a dire che la famiglia omo rappresenti un pericolo per questo concetto. Che non significa che non puoi farlo o pensarlo, vorrei solo capire qual è la motivazione e lo scopo che si vuole raggiungere, tutto qui.
Lo trovo anche io inutile, ma come trovo inutile per manifestare il fatto che la famiglia tradizionale, uomo-donna, rappresenti una vita di merda:

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Però il problema che sta alla base è un altro, e cioè che c'è sempre una parte che si arroga il diritto di avere la verità assoluta in mano, e quasi sempre la parte che si arroga questo diritto è rappresentata da quella in minoranza, come a dire che rappresentando un numero ristretto debbano necessariamente essere vittime di qualcosa e quindi avere ragione.

Ognuno è libero di scegliersi la vita, di merda o meno, che vuole.
 
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