A Monte-Carlo le bottiglie di champagne si sprecano. Dal momento del ritorno in Ligue 1 sotto la guida di Ranieri, i colpi di mercato clamorosi si sono susseguiti senza sosta, i milioni di euro scorrono a fiumi, ancora più delle bollicine nei sontuosi palazzi monegaschi. Falcao (60 milioni), James Rodriguez (45) e Joao Moutinho (25) vestono già di biancorosso. Il desolato Louis II, quasi sempre vuoto, è pronto a ribollire e l'ultima sparata di Ribolovlev è destinata a far parlare a lungo: 100 milioni per Cristiano Ronaldo. Ma non è tutto oro ciò che luccica.
Attorno al club monegasco, mai come nella prossima stagione vero e proprio "ospite" della Ligue 1, c'è la collera di gran parte dei presidenti delle altre società. Il motivo è semplice e presto detto: la fiscalità del Principato favorisce il Monaco e dunque crea una sorta di concorrenza sleale. Per arginare questo fenomeno le società si sono già mosse e dal 2014 le cose potrebbero cambiare clamorosamente, escludendo i biancorossi dalla Ligue 1 in mancanza di un adeguamento fiscale. La LFP (lega francese) ha infatti stabilito che dal 1 giugno 2014, tutte le società di Ligue 1 e Ligue 2, dovranno obbligatoriamente avere la sede effettiva sul territorio francese, pena l'esclusione. Anche il Monaco dunque.
Il motivo è presto detto. Con la tassazione francese del 75% sui redditi superiori al milione di euro annuo, i giocatori stranieri del Monaco, quindi Falcao, Rodriguez, Moutinho ecc..., hanno a parità di costo rispetto alle altre squadre della Ligue 1, uno stipendio netto superiore di circa l'85%. Portando un esempio pratico, un giocatore dallo stipendio lordo di 3 milioni di euro, in Francia guadagnerebbe al netto poco più di 1,6 milioni, al Monaco porterebbe a casa 2,9 milioni netti. Decisamente troppo, lamentano gli altri presidenti che paragonano il regime fiscale monegasco a un paradiso contrapposto all'inferno francese.
Il testo proposto dalla Lfp è stato approvato il 1 marzo del 2013, ma ha trovato la forte opposizione della società monegasca che è ricorsa alla Federazione e al consiglio di stato che ha annullato temporaneamente la modifica dello statuto, impegnandosi a prendere una decisione definitiva entro il 20 giugno 2013. In quella data si potrà capire se il Monaco per continuare a giocare in Ligue 1, sarà costretta a lasciare il suo Principato. Evenienza totalmente ignorata dalla società: "Siamo scioccati - ha dichiarato il vicepresidente Jean-Luis Campora -. La nostra storia è qui: siamo a Monaco e resteremo a Monaco anche in futuro. Faremo tutti i ricorsi che ci sarà possibile fare". Non ultimo quello in tribunale, appellandosi agli accordi del 1869 tra lo stato francese e il Principato di Monaco.