Riposto uno spunto interessante preso da Wii U vs All:
Non è che non si può, è che dovrebbe fare un cambio d'immagine pazzesco.La cosa più semplice che mi viene in mente è che mantenga l'immagine pulita e politically correct sulla portatile indirizzandola ad un pubblico giovane come target, quindi anche con un prezzo non elevato, mentre sulla home si focalizza anche su un pubblico più maturo.
Parlo di pubblico, non di contenuti. Perché un Super Mario 3D può benissimo essere affiancato da un GTa e da un COD.
Se Nintendo crea una home potente per reggere bene i Multi ma non cambia la sua immagine i multi non venderanno bene, questo è scontato.
Anche WiiU sarebbe potuto funzionare alla grande, peccato che ci siano stati dei grossolani errori di strategia comunicativa che hanno minato tutto, anche con l'HW non al massimo come il suo si sarebbe potuta giocare meglio il suo futuro.
Con la discussione sul cambio di immagine mi hai illuminato.
Ora mi è chiaro.
Non scherzo e non sfotto, nè mi faccio filmoni. È un'ipotesi, ma comincio a credere che possa avere un senso.
Dalle ultime dichiarazioni di Reggie e di Tanabe (su Prime) sappiamo bene o male che NX è una home console.
Giusto? Giusto.
Partendo da questo punto mi suonano strane le vecchie dichiarazioni su NX come un "sistema che affiancherà Wii U e 3DS senza sostituirli".
Giusto? Giusto.
E se NX fosse un nuovo brand? Nintendo si è sputtanata l'immagine per i casual giusto? Viene vista come politically correct e per famiglie ormai. Più o meno è così.
Adesso ragionateci un attimo.
La prossima console avrà un suo nome (potrà essere NX o cambiare), ma non comparirà il marchio Nintendo, o almeno non in primo piano.
Un nuovo brand, una marca a parte dalla stessa casa produttrice (Nintendo Ltd.).
Un nuovo brand per far concorrenza a Sony e Microsoft. Un brand su cui spingere titoli diversi e non doversi preoccupare del Rating Pegi o di mostrare a conferenze contenuti poco adatti ad un'azienda che vuole ancora che le mamme di bambini tra i 6 e i 12 anni si sentano a proprio agio a comprare prodotti Nintendo ai propri figli, senza temere di lasciarli per ore a giocare contenuti inappropriati.
Mi seguite? Uno "split" aziendale se vogliamo.
Ovviamente alcuni titoli più importanti vedranno iterazioni su entrambi i filoni (Mario, Zelda, forse anche Metroid in salse diverse), ma alcune tipologie di prodotto (Bayonetta, Eternal Darkness, Devil's Third, Fatal Frame e affini) saranno presenti solo sul nuovo brand.
Quello che non deve preoccuparsi di preservare un'immagine "pura".
Un ragionamento un po' contorto, ma boh. Può essere una via.