Q&A CON ARTIBANI E PASTROVICCHIO
FRANCESCO ARTIBANI
Dapiz: Di preciso, che cosa sono i due gargoyle creati da Everett Ducklair? Il Custode si riferisce a loro come "esistenze artificiali", senza entrare nel merito della loro natura. Si tratta di droidi un po' come Lyla o di qualcosa di diverso o di più o meno complesso? Qual è il loro grado di autonomia al di là del compito che gli è assegnato?
Francesco: I due gargoyles sono delle creature artificiali, vicini a un droide ma con delle funzioni limitate al loro compito specifico (proteggere il varco). Su quello che c'è dentro un gargoyle potrei improvvisare una tecnoballa di qualche tipo ma preferisco semplicemente immaginare che la loro natura sia strettamente collegata alla straordinaria energia dei flussi ergogeodinamici, immaginando per loro una tecnologia diversa da quella di una Lyla. Sono creature senzienti, evolute, con una propria coscienza e in grado di prendere decisioni autonome.
RedLas: Sempre a proposito dei gargoyle e della loro… tempra, nella storia viene detto che "per i paperopolesi erano solo delle statue, ma in realtà erano due creature artificiali vigili pronte a segnalare qualsiasi anomalia".
Però, in Nella Nebbia, i gargoyle non solo vengono ripetutamente e fortemente danneggiati proprio come delle statue di pietra, tanto che uno dei due si ritrova pure la testa semidistrutta (ma non dovrebbero essere fatti di pietra... giusto?), ma inoltre, nel finale, avviene questo dialogo tra Paperino e Paperone:
Paperino: "Parlo dei gargoyles! Sono tornati al loro posto, lustri e come nuovi!"Paperone: "Bella forza. Sono nuovi! Ricostruzione e posa in opera a carico del Comune! Così hai scansato il lavoro di pulizia!"
Il che dovrebbe significare che le statue presenti sulla torre sono state sostituite o semplicemente riparate? In ognuno dei sue casi, si pone un problema: se fossero state sostituite, chiaramente le due statue non sarebbero più Raksaka e Thala, ma semplicemente delle copie in pietra fatte dal Comune. Però anche una riparazione sembra improbabile, viste le "peculiarità" dei due gargoyle.
Come si risolve, se si risolve, questa incongruenza? Meglio una bella passeggiata al parco?
Francesco: Non si tratta di una incongruenza, voglio pensare che i sistemi di controllo e manutenzione automatica della Ducklair Tower (coordinati da Uno) abbiano ripristinato dei veri gargoyle al posto delle statue restaurate dall’amministrazione paperopolese al termine dei fatti raccontati nella storia.
Valerio, generalezargon: Zio Arti, prendici per mano e chiariscici due cosette. In Nella Nebbia viene detto che flussi ergogeodinamici deformano il tessuto della realtà. In quel numero "l'altrove" consisteva in una dimensione parallela con dei mostri lovecraftiani che cercavano di uscire, con l'aiuto dello stregone Arimadz. Ci confermi che si tratta di due “altrove” diversi e che, come si evince in questo episodio, la Pentadimensione è stata costruita dentro lo squarcio delle realtà? Oppure abbiamo capito male?
Francesco: Secondo me si tratta di infiniti altrove dati dall’incontro dei flussi. La Pentadimensione di Everett è una di queste possibili realtà e la torre costruita all'incrocio di quei flussi è come se fosse un passepartout, una chiave in grado di aprire tutte le porte. L’idea di realtà e dimensioni alternative suggerita da Alessandro Sisti in Nella Nebbia è molto suggestiva e sarebbe un peccato limitarla a un mondo soltanto.
Valerio: Cosetta numero due. In questo episodio ci viene spiegato come il collegamento tra “l’altrove” e la Terra a ‘sto giro sia stato causato dall’altro lato, grazie a Moldrock che rovescia la Torre. Giusto? Ma allora perché Paperinik dice di aver bisogno dei due gargoyle per tornare a casa?
Francesco: Perché sono loro, in quanto guardiani, a poter aprire quel varco – ma come vedremo Pikappa sarà costretto a studiare un piano B quando le cose si faranno davvero complicate.
Dapiz: Sull'universo pentadimensionale è detto che si tratta di una creazione di Everett, ma fino a che punto? Nel secondo episodio del Raggio Nero vediamo panorami diversi, foreste, deserti e anche animali: è stato tutto meticolosamente progettato, forme di vita comprese, o Everett si è limitato a dare il via ad un processo che poi si è evoluto per la sua strada, naturalmente?
Francesco: Everett ha creato ogni cosa, di quel mondo è una sorta di piccola divinità creatrice (per lui è una sorta di esperimento estremo, il suo personale mondo nella bottiglia – per citare Superman).
max brody, generalezargon: Dalle multidimensioni passiamo ai viaggi nel tempo, con un bel salto al 2001. La rubrica Updating (il “riassunto delle puntate precedenti”) di Pk2 #1 (Ducklair) riporta il seguente meme:
DUCKLAIR TOWERCon i suoi 150 piani +1, è sempre lì al suo posto e sembra che voglia restarci ancora per un po'. Anche se...
Ma non è che per PKNE avete ritirato fuori (anche) progetti abortiti ai "tempi d'oro"? Moldrock era stato immaginato, in qualche forma, già allora? Francesco Artibani ci vede più lungo di Everett?
Francesco: Qui non posso davvero rispondere perché andrei a spoilerare il contenuto delle prossime storie e il finale di questa sequenza di episodi. Diciamo che Everett non ci ha raccontato tutto. Ho letto un po' di commenti e considerazioni - tutte molto interessanti – e ho visto come qualcuno ha giustamente notato quella che è un’apparente incongruenza riguardante il momento della creazione di questo universo pentadimensionale. In che momento Everett ha creato il mondo-prigione per rinchiudere Moldrock? Non posso dire nulla in questo momento ma invito i lettori più attenti a una riflessione: abbiamo sentito la versione del Custode (che non sa molto) e sentiremo la versione di Moldrock. All'appello però manca la versione più importante, quella di Everett Ducklair…
RedLas: A Lucca avevi confessato come una delle difficoltà maggiori per questo nuovo villain fosse stata trovargli un nome. Come è nato "Moldrock"?
Francesco: Ero alle strette con il nome del cattivo e con Lorenzo Pastrovicchio ne avevamo studiati molti. Alle strette ho chiesto a mio figlio un bel nome per un cattivo, descrivendogli il personaggio e lui mi ha risposto all’istante: "Moldrock". Devo ricordarmi di consultarlo più spesso!
rayleigh92: A proposito di nomi, molti lettori hanno fatto quelli di Thanos (Marvel) e Darkseid (DC) tra le parentele più evidenti di Moldrock. Puoi parlarci delle ispirazioni per questo personaggio e degli elementi che più hai tenuto in conto nella sua creazione?
Francesco: Con Lorenzo, sin da subito, eravamo intenzionati a portare in scena un personaggio terribile e minaccioso, un cattivo davvero impegnativo che potesse portare nel racconto qualcosa di inedito (in questo caso relativo al passato di Everett e del pianeta Corona). Serviva un cattivo "cosmico" all'altezza dei personaggi che hai citato, qualcuno che non temesse il confronto con i vari evroniani o il Razziatore e controllasse un potere fuori scala. Con queste premesse Moldrock ha cominciato a prendere forma ma all'aspetto fisico possente abbiamo aggiunto una serie di complicazioni caratteriali particolari per renderlo interessante (fedeli alla regola aurea dei supereroi con superproblemi – anche se qui non abbiamo a che fare con un eroe).
Portamantello: Chi è e cosa vuole dalla vita Moldrock? Perché parla al plurale? Cosa fa di preciso il Raggio Nero? Perché provi a nascondere queste cose a noi, poveri lettori? Non lo sai che tanto le risposte le trovi già tutte nella rubricona sui cattivissimi? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tongue.png
Francesco: La terza puntata conterrà le risposte a tutte queste domande, con dettagli che neppure la rubrica su Topolino è in grado di anticipare. Quella fitta alla testa che Moldrock prova alla fine del secondo episodio è solo un indizio.
Paperlallo: Questa l’ho pensata tutta da solo. Durante il tempo libero Sergio e i gargoyle hanno giocato a UNO?
…capita?
Francesco: Questa è una battuta veramente pregevole, me la rivenderò nelle serate in società per ravvivare le discussioni in un momento di stanca. Grazie!
LORENZO PASTROVICCHIO
Dapiz: Ma tutti i tuoi personaggi così grandi e grossi non hanno un po' di difficoltà con le attività quotidiane della vita di tutti i giorni?
Lorenzo: Diciamo che a Natale se non trovano lo schiaccianoci non si fanno problemi. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Portamantello, generalezargon: Visto che sono passati anni ed anni, noialtri pkers ci siamo arrugginiti e -tra una discussione sul sarto di Moldrock ed una disquisizione sugli stivaletti di Lyla- non abbiamo trovato di meglio da fare che litigare a proposito dello scudo che usa Pk dopo che il Custode riassorbe il suo backup.
Noi si era capito che è la tuta a generare il nuovo scudo, come testimoniato anche dalla rappresentazione grafica al momento dell'equip.
Pastro, essendo tu un maestro dell'immagine, facciamo che per un attimo immagini di essere la Cassazione, riunisciti a Sezioni Unite e dirimi la questione per noi: ci confermi che il secondo scudo non è quello degli Argini del Tempo? Condanni i teorici del complotto ed assolvi il Popolo del Sollazzo?
Lorenzo: PK da qualche parte il vecchio scudo l'avrà pure appoggiato, ma in questa avventura è indubbio che sta usando la nanotuta (si vede fin dalla prima puntata). Che poi vi siate fatti trarre in inganno dal semplice fatto che utilizzi anche alcune "vecchie opzioni" del vecchio scudo trova risposta nel fatto che, comunque, la nanotuta può riprodurre qualsiasi cosa (essendo molto più potente e versatile)... E' tutto un fatto di abitudini, per PK questa tuta è ancora una novità e probabilmente, conoscendo Paperino, non sarà rimasto su le notti a leggere il libretto delle istruzioni e d'istinto utizza cose già a lui note. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Quindi nessun "gomblotto", mi dispiace. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
RedLas, Grrodon: Ce lo fai un bel making of del moldrockone e del suo aspetto così particolare, a partire dalle braccia magmatiche? Poi facci sapere quando proporrai al Casty di intrufolarlo a Robopolis a combattere contro Macchia, che tanto lo sappiamo che è già nei tuoi wet dreams. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tongue.png
Lorenzo: Le particolari braccia di Moldrock sono legate al suo particolare potere (che verrà spiegato meglio nelle prossima puntata).
Graficamente, come sempre, ci sono state un po' di versioni prima di arrivare alla definitiva.
Alcune prendevano strade molto diverse da quello che poi ne è uscito... all'inizio, con Francesco, si pensava ad un felino o comunque ad qualche altro tipo di animale, ma diciamo che le preferenze del Pk Team andavano nella direzione di esseri "becchiformi" e quindi mi sono concentrato su quelli...non è detto, comunque, che nei prossimi capitoli il personaggio non subisca un ulteriore upgrade dovuto all'evolversi della storia.
Per il resto, confermo quanto scritto da Francesco. La sua presenza scenica (di Moldrock, non di Francesco...) ricorda quella di grandi villain d'oltreoceano, a confermare forse la nostra grande passione per certe tematiche.
...mi sa che a Casty piglia un coccolone se gli propongo un crossover del genere...ah ah ah //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Portamantello: La Ducklair Tower rovesciata nella foresta è sicuramente tra le scene più impressionanti di questa storia e riprende un elemento grafico che nel fumetto Disney aveva sfondato proprio con PKNA: la spread, che non è quella roba strana con la Germania ma il vignettone che occupa due pagine.
Oltre agli accorgimenti normali per questo tipo di vignette (stare attenti a dove arriva il taglio fra le pagine, ad esempio), c'è stata qualche accortezza particolare dovuta al formato di Topolino? E che ne pensi della possibilità di esportare questa soluzione sulle pagine del settimanale, anche al di fuori delle avventure di Pk?
Lorenzo: Secondo me non è una bestemmia attuare su Topolino certe soluzioni: certo, nelle normali storie, dove la ricerca per l'effetto cinematografico è meno gettonata, la cosa va fatta con tutte le cautele (non è detto che riesca a tutti) e a volte non serve neppure. Bisogna sopratutto star attenti a non calcare la mano a non appesantire il tutto con grafismi eccessivi. Io, con il mio stile, credo di aver trovato un giusto equilibrio ma -ripeto- è un attimo disorientare il lettore medio se carichi troppo l'immagine.
rayleigh92: Nell'ultima avventura abbiamo apprezzato i pareri di Sciarrone sull'utilizzo della tavoletta grafica, tu cosa ne pensi a riguardo?
Lorenzo: Non ho avuto particolari esperienze a riguardo, tali da poter trarre dei paragoni. Ho colorato qualche copertina e qualche illustrazione, ma non ci ho mai disegnato una tavola. Però qualche opinione ce l'ho...
Quello che penso di positivo è che ti puoi permettere di inserire molti "effetti speciali", molto più velocemente e in maniera naturale. In più, una volta presa la mano, diventa un aiuto anche da un punto di vista della velocità di esecuzione, quindi lavori di meno.
Di negativo, oltre al fatto di passare una botta di ore davanti ad una fonte luminosa e fotterti la vista (ma son dettagli //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif) c'è il fatto che, per quanto le possibilità tecniche oramai ti diano la possibilità di personalizzarti il "pennello", resterà sempre un po' di fredda impersonalità e quella mancanza di difetto che rende calda e viva un'inchiostrazione vera su carta.
La soluzione potrebbe esser fare un po' e un po', contaminando le due tecniche in maniera da prenderne il meglio... Cosa che tanti artisti del fumetto mondiale già fanno. Bisogna valutarne la reale utilità su questo genere di comics.... Chissà. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png