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In conclusione o *** non é infinitamente buono e dunque non é *** e non esiste, o *** non é così onnipotente da impedire il male e quindi non può essere ***. Q.E.D
Io ci provo a fare sempre sintesi del genere, ma gli altri fanno il contrario e mi sbattono papiri davanti, dopo un po' di post mi perdo vengo schifosamente intortato :rickds:

//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Manco a farlo apposta, nel frattempo ha risposto Chen, mo' leggo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Grazie Chen, è un discorso quello sul tempo tremendamente affascinante che parte generalmente da Sant'Agostino e culmina con San Tommaso, io per assimilarlo sono dovuto andare a scomodare Boezio, ma è stato davvero illuminante ed è anche particolarmente bello perchè trovo si sposi perfettamente con l'immagine piu' "sincera" che ci possiamo fare del paradiso. Un tempo sempre "nuovo", un istante continuo pieno di vita, un correre senza aver paura di stancarsi, un essere che non è caduco, un gioco che non ti annoia mai, un sentimento che senti sempre con la stessa intensità. Spettacolare anche solo da concepire filosoficamente.

 
Grazie Chen, è un discorso quello sul tempo tremendamente affascinante che parte generalmente da Sant'Agostino e culmina con San Tommaso, io per assimilarlo sono dovuto andare a scomodare Boezio, ma è stato davvero illuminante ed è anche particolarmente bello perchè trovo si sposi perfettamente con l'immagine piu' "sincera" che ci possiamo fare del paradiso. Un tempo sempre "nuovo", un istante continuo pieno di vita, un correre senza aver paura di stancarsi, un essere che non è caduco, un gioco che non ti annoia mai, un sentimento che senti sempre con la stessa intensità. Spettacolare anche solo da concepire filosoficamente.
Basta farsi di anfetamine //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Veramente, per un cervellone come Sant'Agostino, questa domanda non è la conclusione ma appena l'inizio di quesiti ben più complessi.
«
***, essendo sommamente buono, non permetterebbe in alcun modo che nelle sue opere ci fosse del male se non fosse così potente e buono da trarre il bene anche dal male» (Somma Teologica).

Per il resto, da quello che ho leggicchiato nelle ultime pagine, faccio i miei complimenti a Eris sulla sua giusta idea di *** in materia d'Eternità.


Sapere quelle basi risolve moltissime domande esistenziali che ci poniamo.


 


Provo a riassumere il tutto con parole più semplici e per rispondere a
FFlegend.

 


*** è Eternità. *** è eterno.



L'Eternità è come un istante (pensa a quanti istanti stanno passando mentre leggi questo post) unico e infinito (che non finisce mai, ma non c'è il rischio di annoiarsi. Ci si annoia con il tempo lungo... ma essendo solo un istante questo pericolo non c'è).



In questo istante è racchiuso ogni evento passato e ogni evento futuro, vissuto da *** come un unico presente.



Per ***, io sto scrivendo questo post, tu stai ponendo la domanda, cadono le Torri Gemelle, viene creato il mondo, è la fine del mondo, Gesù viene crocifisso, nasci tu, Maria partorisce il Figlio di ***, io compio 18 anni... e così via.



Tutto in un unico istante.


 


Questo è dovuto dal fatto che il tempo in verità corrisponde al moto.



Il tempo è legato al moto. Esiste perchè le cose si muovono (il pianeta gira su sè stesso ed ecco trascorse 24h, gira attorno al sole ed ecco che chiamiamo quel movimento "anno". Le lancette dell'orologio si muovono per misurare il tempo, le tue ossa s'allungano e invecchiano, così anche il tuo corpo, il seme è diventato albero, eccetera). Prima della Creazione di Tutto, esisteva il nulla fisico e materiale. Non c'era spazio, quindi non c'era tempo.



Niente.



C'era ***.



Quindi anche per logica *** è al di sopra del tempo, in quanto Egli è fatto di spirito e non di materia, la materia non esisteva, non esisteva spazio... *** è in sè stesso... e quel "è
in sè stesso" noi lo chiamiamo Eternità.


Cos'ê l'Eternità?



Un istante infinito che racchiude il passato e il futuro vissuti come un unico presente.


 


Di conseguenza *** non prevede il tuo futuro, ma lo vede.



Sa cosa ti capiterà nel futuro in quanto lo vede come un presente.



Ecco perchè le tue azioni sono libere e incondizionate.


 

 


ma questa è una tua teoria.

 
Basta farsi di anfetamine //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Le anfetamine costano

quindi questa è una tua teoria?
E' un discorso affrontato nella Somma teologia da tommaso, ad oggi considerato da circa duecento (o trecento?) anni dottore della chiesa e quindi fonte affidabile per un interpretazione legale (Sono ironico quando dico legale eh) delle scritture.

Al contrario di quanto si creda il cristianesimo è realmente una religione poco dogmatica, tolto quel tris di dogmi e misteri da prendere con le dovute pinze l'interpretazione del messaggio evangelico è estremamente legata all'individuo e difficilmente sfocia in eresia, se non appunto quando un interpretazione portata troppo al "fai da te" mina il Dogma che invece fa da paletto. La presenza storica di una quantità sterminata di testi, apologie, commenti, interpretazioni e regole fatta dall'evangelizzazione apostolica in poi è una prova abbastanza conclusiva dell'estrema multiformità e universalità del messaggio cristiano, e oggi le cose non sono diverse, l'interpretazione personale è una convalidante della profondità del discorso su cristo, a mio modo di vedere.

PS: Una delle cose piu' stupide che mi è capitato di leggere a questo proposito è nell'index del sito dell'UAAR, dove si può leggere che solo l'ateo, a differenza del credente, in questo caso cristiano, è libero nell'intelletto e nelle posizioni e che ci sono tanti ateismi quanto sono gli atei, ma un solo cristianesimo per quanti sono i cristiani. Per quanto mi trovi d'accordo (per ora, perchè prima o poi mi faranno seriamente arrabbiare) con la prima idea non posso essere d'accordo con la seconda: ogni cristiano ha il suo intimo rapporto con ***, con Cristo, ogni Cristiano è un individuo, un singolo amato in se stesso da ***, e non un concetto "sacrificabile" e scambiabile all'interno del sistema come lo è un pedone rispetto a un altro pedone.

Siamo individui liberi e abbiamo esperienze diverse, vite diverse, parole diverse. Ma risulta difficile da concepire per chi non si avvicina al cristianesimo con la stessa apertura mentale con la quale pretende di essere trattato.

 
Veramente, per un cervellone come Sant'Agostino, questa domanda non è la conclusione ma appena l'inizio di quesiti ben più complessi.
«
***, essendo sommamente buono, non permetterebbe in alcun modo che nelle sue opere ci fosse del male se non fosse così potente e buono da trarre il bene anche dal male» (Somma Teologica).

Per il resto, da quello che ho leggicchiato nelle ultime pagine, faccio i miei complimenti a Eris sulla sua giusta idea di *** in materia d'Eternità.


Sapere quelle basi risolve moltissime domande esistenziali che ci poniamo.


 


Provo a riassumere il tutto con parole più semplici e per rispondere a
FFlegend.

 


*** è Eternità. *** è eterno.



L'Eternità è come un istante (pensa a quanti istanti stanno passando mentre leggi questo post) unico e infinito (che non finisce mai, ma non c'è il rischio di annoiarsi. Ci si annoia con il tempo lungo... ma essendo solo un istante questo pericolo non c'è).



In questo istante è racchiuso ogni evento passato e ogni evento futuro, vissuto da *** come un unico presente.



Per ***, io sto scrivendo questo post, tu stai ponendo la domanda, cadono le Torri Gemelle, viene creato il mondo, è la fine del mondo, Gesù viene crocifisso, nasci tu, Maria partorisce il Figlio di ***, io compio 18 anni... e così via.



Tutto in un unico istante.


 


Questo è dovuto dal fatto che il tempo in verità corrisponde al moto.



Il tempo è legato al moto. Esiste perchè le cose si muovono (il pianeta gira su sè stesso ed ecco trascorse 24h, gira attorno al sole ed ecco che chiamiamo quel movimento "anno". Le lancette dell'orologio si muovono per misurare il tempo, le tue ossa s'allungano e invecchiano, così anche il tuo corpo, il seme è diventato albero, eccetera). Prima della Creazione di Tutto, esisteva il nulla fisico e materiale. Non c'era spazio, quindi non c'era tempo.



Niente.



C'era ***.



Quindi anche per logica *** è al di sopra del tempo, in quanto Egli è fatto di spirito e non di materia, la materia non esisteva, non esisteva spazio... *** è in sè stesso... e quel "è
in sè stesso" noi lo chiamiamo Eternità.


Cos'ê l'Eternità?



Un istante infinito che racchiude il passato e il futuro vissuti come un unico presente.


 


Di conseguenza *** non prevede il tuo futuro, ma lo vede.



Sa cosa ti capiterà nel futuro in quanto lo vede come un presente.



Ecco perchè le tue azioni sono libere e incondizionate.


 

 


Intanto grazie del post. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Ho capito come la pensate sul tempo, tuttavia continuo a non capire la correlazione col "male" del quale si stava parlando //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/azz.gif e soprattutto non capisco cos'abbia questo a che fare con la nostra libertà, ci ha creato *** e agiamo a seconda di come ci ha creato, le nostre azioni sono libere solo ai nostri occhi, agli occhi di *** non sono altro che il frutto delle sue creazioni no?

 
Ho capito come la pensate sul tempo, tuttavia continuo a non capire la correlazione col "male" del quale si stava parlando //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/azz.gif e soprattutto non capisco cos'abbia questo a che fare con la nostra libertà, ci ha creato *** e agiamo a seconda di come ci ha creato, le nostre azioni sono libere solo ai nostri occhi, agli occhi di *** non sono altro che il frutto delle sue creazioni no?
Ci ha creato?

Non hai ancora ben compreso il discorso sul tempo, servirebbe uno studio accurato che possa sopperire a un ottica che ci si porta indietro a mo di Idola Fori per tutta una vita: non è un discorso che opera termini misteriosi, è un discorso difficile da spiegare come è difficile da spiegare la trama di un Donnie Darko: serve una buona capacità oratoria e tanta pazienza xD Io non ce l'ho ma non voglio che ti scoraggi e pensì che sia una cosa ingarbugliata apposta per non far capire niente e far dire "si,si", la tentazione è forte ma devi considerare che è filosofia e teologia allo stato purissimo e richiede una certa applicazione, un certo impegno, e qualcuno bravo a spiegarlo con paragoni e analogie sensate. Io ammetto di non essere il migliore, però posso fare il minimo a rimandarti a un testo che ha aiutato me, se mai non avrai da fare il pomeriggio e vorrai toglierti sto sfizio una bella lettura della http://it.wikipedia.org/wiki/De_consolatione_philosophiae , in particolare l'ultimo libero sulla prescienza (Ma il resto è una delizia di classicismo filosofico e morale che non toglierei a nessuno xD),

Sperando che domani abbia la pazienza per spiegarmi meglio, ora mi aspetta il letto.

 
PS: Una delle cose piu' stupide che mi è capitato di leggere a questo proposito è nell'index del sito dell'UAAR, dove si può leggere che solo l'ateo, a differenza del credente, in questo caso cristiano, è libero nell'intelletto e nelle posizioni e che ci sono tanti ateismi quanto sono gli atei, ma un solo cristianesimo per quanti sono i cristiani. Per quanto mi trovi d'accordo (per ora, perchè prima o poi mi faranno seriamente arrabbiare) con la prima idea non posso essere d'accordo con la seconda: ogni cristiano ha il suo intimo rapporto con ***, con Cristo, ogni Cristiano è un individuo, un singolo amato in se stesso da ***, e non un concetto "sacrificabile" e scambiabile all'interno del sistema come lo è un pedone rispetto a un altro pedone. Siamo individui liberi e abbiamo esperienze diverse, vite diverse, parole diverse. Ma risulta difficile da concepire per chi non si avvicina al cristianesimo con la stessa apertura mentale con la quale pretende di essere trattato.
Il fatto che ogni cristiano abbia il suo intimo rapporto con ***, non significa che non ci sia un unico cristianesimo. Quando l'UAAR scrive che esiste solo un'unica religione cristiana per ogni credente, non vuole mica dire che tutti sentono la fede allo stesso modo o provano le stesse sensazioni. E ci mancherebbe, l'UAAR non entra mai nel merito dell'intimo sentire di un credente; e non lo dico solo per difendere l'UAAR, ma perché credo di conoscerli abbastanza da saperlo. Semplicemente il cristianesimo, essendo codificato e fondato su insegnamenti precisi, precetti morali stabiliti, scritture già interpretate da terzi etc., non si configura come una religione di libero pensiero, in cui poter fare e agire come si vuole. Diciamo che ci sono delle regole da rispettare, cosa che non accade nell'ateismo. Gli atei sono accomunati solo dalla loro non credenza, ma per il resto c'è un universo variegato di convinzioni, motivazioni, ragionamenti e così via. Per questo è scritto che ci sono tanti ateismi quanti sono gli atei del mondo, ma un unico cristianesimo.

 
non si configura come una religione di libero pensiero, in cui poter fare e agire come si vuole.
"il libero pensiero" non è assolutamente collegabile al precetto. Ma anche solo quantitivamente, supponedo l'insieme Libertà come "possibilità di fare e pensare", a nessun uomo è preclusa la possibilità di agire diversamente, la religione porta a un modo di concepire la propria vita tuttalpiu' in un insieme X. Ma anche l'ateismo porta l'ateo in un insieme Y, e non è detto che l'insieme x e y non si intersechino, tral'altro. (l'ho messa in questo modo perchè so che ti sfizia un po' di riconoscenza miraccomando)

Per me è come dire che Cristo è la sorgente, è una, mentre i fiumi in cui scivola l'acqua sono tanti.

 
"il libero pensiero" non è assolutamente collegabile al precetto. Ma anche solo quantitivamente, supponedo l'insieme Libertà come "possibilità di fare e pensare", a nessun uomo è preclusa la possibilità di agire diversamente, la religione porta a un modo di concepire la propria vita tuttalpiu' in un insieme X. Ma anche l'ateismo porta l'ateo in un insieme Y, e non è detto che l'insieme x e y non si intersechino, tral'altro. (l'ho messa in questo modo perchè so che ti sfizia un po' di riconoscenza miraccomando)Per me è come dire che Cristo è la sorgente, è una, mentre i fiumi in cui scivola l'acqua sono tanti.
Un cristiano deve credere in determinate cose e seguire specifiche disposizioni, tratte dagli insegnamenti della propria religione. Non è libero di non credere in alcune di quelle cose e accettarne solo una parte, perché altrimenti non potrà dirsi (ovvero essere) un vero cristiano. L'insieme dei cristiani non è quello i cui elementi hanno come unica proprietà "credo in ***", perché ce ne sono tante altre (ci sono i Vangeli, ci sono i dogmi di fede e così via). Al contrario, l'insieme degli atei raccoglie tutti quegli elementi che godono della sola proprietà "non credo in ***", senza porre alcun limite nei confronti di altre libertà. Anzi, sarebbe più proprio parlare di spazio: lo spazio dei cristiani e lo spazio degli atei. Possiamo dire che lo spazio degli atei ha molti più gradi di libertà dello spazio dei cristiani. Un ateo può muoversi in tante direzioni, con un'unica eccezione (la credenza in ***), mentre un cristiano ha davanti a sé uno spazio più limitato, perché vi sono alcuni percorsi preclusi in partenza. Per esempio, un ateo può essere favorevole all'aborto oppure no, ma un cristiano non può esserlo, altrimenti non è un cristiano.

Anche se la sorgente è una sola e i letti sono tanti, l'acqua è sempre la stessa.

 
Ci ha creato? Non hai ancora ben compreso il discorso sul tempo, servirebbe uno studio accurato che possa sopperire a un ottica che ci si porta indietro a mo di Idola Fori per tutta una vita: non è un discorso che opera termini misteriosi, è un discorso difficile da spiegare come è difficile da spiegare la trama di un Donnie Darko: serve una buona capacità oratoria e tanta pazienza xD Io non ce l'ho ma non voglio che ti scoraggi e pensì che sia una cosa ingarbugliata apposta per non far capire niente e far dire "si,si", la tentazione è forte ma devi considerare che è filosofia e teologia allo stato purissimo e richiede una certa applicazione, un certo impegno, e qualcuno bravo a spiegarlo con paragoni e analogie sensate. Io ammetto di non essere il migliore, però posso fare il minimo a rimandarti a un testo che ha aiutato me, se mai non avrai da fare il pomeriggio e vorrai toglierti sto sfizio una bella lettura della http://it.wikipedia.org/wiki/De_consolatione_philosophiae , in particolare l'ultimo libero sulla prescienza (Ma il resto è una delizia di classicismo filosofico e morale che non toglierei a nessuno xD),

Sperando che domani abbia la pazienza per spiegarmi meglio, ora mi aspetta il letto.
Se "ci ha creato" non va bene, come dovrei dire? Siam pur sempre qui perché l'ha voluto lui o no, aldilà dei tempi verbali e di una grammatica che in discorsi sottili sul tempo può essere limitante? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Un ateo non è favorevole o meno all'aborto in quanto Ateo eh.
Ma un credente può essere favorevole o meno indipendentemente dal credere o no.

Nel mio caso ad es. io personalmente non abortirei mai (anche se date età/situazione ora per me è un discorso accademico) però riconosco il diritto di abortire a chi crede di farlo.

Questa mia posizione deriva dalla mia persona (carattere, mentalità, morale... chiamatela come volete) anche se l'aborto come la contraccezione sono ammesse (anzi in taluni casi consigliate) nel Talmud.

Però posseggo ed utilizzo libero pensiero indipendentemente dall'essere credente.

Per i dettagli sulla Chiesa di Roma attendiamo però la posizione di un cristiano a caso....

Visualizza allegato 66913

(E' il primo Chen che ho trovato... ma se sei così... torno indietro di 30 anni e ti vengo a trovare ;p )

 
Ma un credente può essere favorevole o meno indipendentemente dal credere o no.
Nel mio caso ad es. io personalmente non abortirei mai (anche se date età/situazione ora per me è un discorso accademico) però riconosco il diritto di abortire a chi crede di farlo.

Questa mia posizione deriva dalla mia persona (carattere, mentalità, morale... chiamatela come volete) anche se l'aborto come la contraccezione sono ammesse (anzi in taluni casi consigliate) nel Talmud.

Però posseggo ed utilizzo libero pensiero indipendentemente dall'essere credente.

Per i dettagli sulla Chiesa di Roma attendiamo però la posizione di un cristiano a caso....

Visualizza allegato 66913

(E' il primo Chen che ho trovato... ma se sei così... torno indietro di 30 anni e ti vengo a trovare ;p )
:rickds::rickds:

Beh comunque se si dichiara appartenente ad una certa Chiesa deve rispettare le sue regole/decisioni, e se è contraria all'aborto dev'esserlo anche lui suppongo.

... che poi non è che "deve", se si dichiara di quella religione sarà ben d'accordo con essa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Il Catechismo della Chiesa Cattolica si esprime così (2272):

La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. "Chi procura l'aborto, se ne consegue l'effetto, incorre nella scomunica latae sententiae" (Canone 1398), "per il fatto stesso d'aver commesso il delitto" (Canone 1314) e alle condizioni previste dal diritto. La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all'innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.

 
Valefix, ho una notizia per te: non sei una donna, io quelle immagini non le vedevo proprio :bah!:
Ho scritto la pura e semplice verità //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Beh comunque se si dichiara appartenente ad una certa Chiesa deve rispettare le sue regole/decisioni, e se è contraria all'aborto dev'esserlo anche lui suppongo.... che poi non è che "deve", se si dichiara di quella religione sarà ben d'accordo con essa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Direi. Il "libero pensiero" è libero in tutti i casi, non è che perchè si segue una religione allora non sei piu' libero di pensare come ti pare, tutt'altro è perchè segui veramente una religione che si suppone che tu la segui liberamente.

La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. "Chi procura l'aborto, se ne consegue l'effetto, incorre nella scomunica latae sententiae" (Canone 1398), "per il fatto stesso d'aver commesso il delitto" (Canone 1314) e alle condizioni previste dal diritto. La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all'innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.
Appunto, chi pratica l'aborto sta facendo una cosa altamamente anticristiana e si presume non sia veramente cristiano. Il libero pensiero non è dire "si" o dire "no", è il pensiero con il quale dici "si" o "no".

Tralaltro ci sono casi estremi ma per quelli la chiesa è molto piu' cauta e non scomunica nessuno in principio.

 
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