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Cerco di spiegarmi meglio.*** è eterno e IMMUTABILE.L'universo muta,questo lo sanno tutti,una cosa che cambia non è mai uguale a se stessa ergo non è eterna.Non confondiamo eternità e immortalità.
Ma se *** è immutabile, vuol dire che non può mutare e, dunque, che non è onnipotente.

Eris, sei veramente inquietante, quando parli di etica. Spero di non doverti mai conoscere.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Non stai rispondendo: Se nella tua etica è prescritto l'omicidio diventa giusto?


E' dotato anche di ragione, è un animale razionale.


Perchè non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso
sarebbe piu' giusto, chessò, di un precetto egoistico teso all'accentramento del potere?

Se una persona fa del male perchè gli dite che è sbagliato? Se una persona impone il proprio ego al vostro, perchè è sbagliato? "Non Fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso" è una morale giusta...perchè? In base a quale criterio epistemologico?
Chiamasi buon senso.

In ogni caso non esiste una morale collettiva, esiste la morale personale. Non esiste un concetto di bene o male assoluti, questi saranno sempre personali.

L'universo cambia,muta nel tempo ergo non è eterno.
NON SENSE. Definiscimi universo.

Il fatto che muti non vuol dire che non possa essere eterno, comunque non si hanno prove certe di una sua eventuale fine.

Io personalmente non credo neppure che abbia avuto un inizio, ok il big bang c'é stato circa 14 miliardi di anni fa ecc. ecc., ma prima? Se l'universo è limitato vorrebbe dire che anche il tempo lo è, giusto? Beh, comunque sto divagando dato che non so di cosa sto parlando.

 
Per te il mondo in cui viviamo é l'Inferno, dunque?
In alcuni posti... sì...

Questa risposta in ambito di FEDE ha già più senso, infatti un papa (non ricordo se Giovanni Paolo II o l'attuale pontefice) ha affermato che l'inferno è l'assenza di ***.


Peccato che la Chiesa abbia fatto sempre e troppe volte revisionismo, una volta c'é chi dice che è un luogo reale, una volta mettono il limbo, una volta lo tolgono, una volta dicono che esiste, un'altra volta dicono che non c'é ecc ecc.



Non avevo idea della dichiarazione del papa, allora ha copiato dal Talmud in cui l'inferno (Gheninnom) è descritto così da quasi 3.000 anni.

Per la religione cristiana cattolica la bestemmia contro il divino è il più grave dei peccati
Questo è inaccettabile per me, perché mette il precetto prima dell'essere umano mentre il precetto serve all'umanità per vivere meglio (se lo vuole)

Il dogma misterioso della trinità!
Argomento di scontro tra ebraismo e cristiani...

questo perchè probabilmente definiamo diversamente il "peccato", dal mio punto di vista il bambino non vive ancora in comunione con ***, ed al contempo non ne ha nemmeno bisogno (proprio perchè puro). Ma nel momento in cui non sarà più bambino, la comunione con *** non sarà automatica e dovrà scegliersela, dovrà, se vorrà, convertirsi e conoscere una realtà nuova,...
Allora non capisco nè perché sarebbe "macchiato" del peccato originale e perché si catechizzano bambini fin dai sei anni se non prima.

(Volontarietà del peccato n.d.a.)ti dico che ti sbagli, il ccv è chiarissimo su questo. Ad esempio, se uccido da ubriaco il mio peccato è aver perso il controllo, non aver ucciso, se bestemmio per un tic nervoso e senza voler offendere nessuno il peccato non c'è affatto (anche se....)
Mi sembrava differente ma non sono ferratissima sui cristiani mentre circa l'omicidio in caso di comportamento irresponsabile nel Talmud (e quindi nel codice penale dell'altro mio paese) la persona è responsabile degli eventi che il suo comportamento ha direttamente o indirettamente provocato, ovviamente con gradi diversi colpa, questo però lo troviamo in molte giurisprudenze compresa quella americana.

Le ipotesi scientifiche sono razionali perché sono ipotesi, per l'appunto. L'ipotesi di *** è razionale, perché è un'ipotesi ...Non è razionale avere fede in un'ipotesi (senza prove, visto che è un'ipotesi, altrimenti non si potrebbe definire tale), e per risponderti: si, sarebbe totalmente irrazionale avere fede nelle IPOTESI scientifiche.
Eppure la fede (che NON è esclusiva delle religioni) è sicuramente alla base delle scoperte scientifiche e non dell'umanità, aver fede in un'idea non provata ed arrivare a provarla, ecco la molla che spinse esploratori e ricercatori.

Direi che questo è un fatto.

Ma se *** è immutabile, vuol dire che non può mutare e, dunque, che non è onnipotente.
Ah, mi mancava l'interpretazione letterale delle scritture, quella lasciamola ai musulmani a cui non è permesso ragionare sul qaram.

"Immutabile" nel senso che è perfetto quindi incorruttibile (non nel senso di tangentopoli eh!)

 
Ancora co ste morali innate? Non ci credono più manco i neopositivisti a momenti, prima di perderti in discorsi del genere leggiti almeno qualche manuale di etologia, ed inizia a comprendere come funziona davvero l'animale (compreso quello che è in noi, ovviamente)
 


Ma le "morali innate" di cui parlo sono gli stessi che mi stai invitando a leggere. L'uomo, come molti altre specie animali, abbiamo una tendenza verso la cooperazione con altri membri della nostra specie. Non uccidiamo o rubiamo perchè si rischia l'espulsione dal gruppo, e perchè abbiamo un senso innato di altruismo e proviamo empatia. Non me ne frega se qualcuno "non ci crede", perchè la usa opinione non si basa su evidenza mentre la mia si.


 


L'empatia è documentata nei primati: piazza delle scimmie rhesus nella stessa gabbia, insegnali a premere una levetta per ricevere cibo, inietta una scossa elettrica ad una delle scimmie quando un altro preme la sua levetta. Cosa accade? La scimmia che prende il cibo senza la scossa preferisce morire di fame che causare agonia all'altra scimmia. Questa scimmia crede in *** o una religione, o l'empatia è una caratteristica innata, risultato dell'evoluzione? il comportamento "Morale" si è chiaramente evoluto, senza bisogno di un ***.


 




Sbagliato,la natura dell'uomo è la sopravvivenza della specie,quindi per la sopravvivenza sono ammessi omicidi,furti,stupri etc.La morale umana cambia nel tempo,quindi non è perfetta,quella di *** in quanto immutabile lo è.
 


ma anche la bibbia è una morale umana, visto che è stata scritta da uomini. E comunque la morale della bibbia è inutile e barbarica. E' cambiata anche quella nel tempo, se non te ne sei accorta. Quella decisa dagli uomini, dagli intellettuali è molto più avanzata e ha molti più motivi per essere la migliore. Preferisco una morale ben studiata, discussa attraverso dibattiti fra intellettuali, trasformata nel tempo, adattata all'era in cui viviamo che quella presa da un libraccio antico. I 10 comandamenti sono ridicoli e l'antico testamento propone isegnamenti completamente barbarici che includono stupro, omicidio e schiavitù. Se ti piace, sei una sadica. Si vede che non sei informata su queste cose.


 




Grazie al progresso intellettuale dell'uomo oggi si possono sterminare intere popolazioni con una sola bomba.
 


Cosa centra. L'uomo non è molto lontano dalla scimmia. E' un primato, un ignorante con molte imperfezioni. Per questo motivo abbiamo ancora guerre e cose del genere. La bibbia di certo non aiuta a smettere di combattere, anzi, incita alla conquista di altre civiltà e allo schiavismo. Ma questo ovviamente non lo potevi sapere visto che non hai neanche letto il tuo testo sacro.


 




L'istinto della sopravvivenza ti porterebbe a eliminare i figli non perfetti(già si fa)però ci sono molti genitori che invece di abortire decidono di crescere un figlio handicappato.Completamente contro-natura.
 


di certo non perchè gle lo dice la bibbia.


 
È questo il problema, abbiamo definizioni ben diverse di peccato: non è un'azione, ma uno stato d'essere.

Per il catechismo, nessuno obbliga a partecipare fin dai 6 anni, di fatto si apprezza generalmente di più chi si comunica in età adulta, perchè il catechismo infantile fa più danni che altro, quindi è importante solo se la famiglia alle spalle sa il fatto suo (questo è un parere mio).

Poi beh, il fatto è per lo più pratico...

In quanto alla responsabilità penale, quella è una faccenda dello stato, la fede cristiana si preoccupa del rapporto del cristiano con sè stesso (tanto che l'offesa del peccato è autoinflitta, *** non può essere offeso), se poi i cittadini vogliono accogliere la morale cristiana anche a livello legale rimane comunque una questione di stato (benchè in passato non fosse cosí, ovviamente)

 


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Se pensi che "morale" ed "empatia" siano assimilabili non devi (ri)leggerti solo i manuali di etologia, devo supporre...

Una cosa è provare empatia, ben altra è avere un criterio CULTURALE per la SCELTA, criterio sviluppatosi attraverso la storia e la cui rottura provoca un profondo senso di disagio interiore. Criterio che nemmeno le scimmie conoscono, forse per loro fortuna, la morale nasce (supponiamo, ancora di certezze non ce ne sono, quando hai parlato di evidenze mi è venuto da ridere) nel momento in cui i primi homo sapiens riuscirono a creare armi, armi capaci di fare il "male" che quelle naturali non permettevano: i lupi sono provvisti di istinti inibitori (sí, quelli che chiami impropriamente "morale") per evitare di usare impropriamente gli artigli, istinti conosciuti attraverso il DNA e l'apprendimento infantile, l'uomo, invece, naturalmente sprovvisto di armi naturali, quegli istinti NON li ha, o comunque non ne ha nella giusta misura. Che succede, dunque? L'uomo si trova davanti all'estinzione, o alla necessità di creare una nuova struttura grazie alle possibilità culturali garantite dal nuovo stato ontologico (le stesse che creano le armi), attraverso l'educazione ed il trapasso delle nozioni (TOTALMENTE ASSENTE a livello generazionale negli altri primati, a quanto pare) che gli permettono di creare un istinto diverso, un istinto "artificiale", delle inibizioni culturali e non filogenetiche. Questo generalmente lo chiamiamo "morale" o "etica", a seconda dei casi, nella teologia cattolica è la scoperta della Legge Morale Naturale insita in tutti gli esseri viventi, rivelata definitivamente nelle Scritture ma accessibile anche con la ricerca individuale.

 
Se pensi che "morale" ed "empatia" siano assimilabili non devi (ri)leggerti solo i manuali di etologia, devo supporre...

Una cosa è provare empatia, ben altra è avere un criterio CULTURALE per la SCELTA, criterio sviluppatosi attraverso la storia e la cui rottura provoca un profondo senso di disagio interiore. Criterio che nemmeno le scimmie conoscono, forse per loro fortuna, la morale nasce (supponiamo, ancora di certezze non ce ne sono, quando hai parlato di evidenze mi è venuto da ridere) nel momento in cui i primi homo sapiens riuscirono a creare armi, armi capaci di fare il "male" che quelle naturali non permettevano: i lupi sono provvisti di istinti inibitori (sí, quelli che chiami impropriamente "morale") per evitare di usare impropriamente gli artigli, istinti conosciuti attraverso il DNA e l'apprendimento infantile, l'uomo, invece, naturalmente sprovvisto di armi naturali, quegli istinti NON li ha, o comunque non ne ha nella giusta misura. Che succede, dunque? L'uomo si trova davanti all'estinzione, o alla necessità di creare una nuova struttura grazie alle possibilità culturali garantite dal nuovo stato ontologico (le stesse che creano le armi), attraverso l'educazione ed il trapasso delle nozioni (TOTALMENTE ASSENTE a livello generazionale negli altri primati, a quanto pare) che gli permettono di creare un istinto diverso, un istinto "artificiale", delle inibizioni culturali e non filogenetiche. Questo generalmente lo chiamiamo "morale" o "etica", a seconda dei casi, nella teologia cattolica è la scoperta della Legge Morale Naturale insita in tutti gli esseri viventi, rivelata definitivamente nelle Scritture ma accessibile anche con la ricerca individuale.
Tutto molto interessante infatti. Ma io sto soltanto negando quello che dicono molti cristiani, cioè che senza la religione ci sarebbe stato il caos totale e sarebbero già tutti morti.

 
Non ho voglia di discutere sul valore storico/culturale di qualsiasi religione, il cristianesimo va troppo "oltre" la morale per essere ridotto a questi termini.

 
Ma se *** è immutabile, vuol dire che non può mutare e, dunque, che non è onnipotente
La mutevolezza è indice di impotenza,una cosa perfetta come *** non muta perchè è già perfetta.Noi esseri umani ci evolviamo perchè non siamo perfetti,così come tutto il creato,il movimento è una caratteristica della mutevolità e dell'imperfezione.

 
La mutevolezza è indice di impotenza,una cosa perfetta come *** non muta perchè è già perfetta.Noi esseri umani ci evolviamo perchè non siamo perfetti,così come tutto il creato,il movimento è una caratteristica della mutevolità e dell'imperfezione.
Questo è ovviamente falso, perché parte dal fallace presupposto che se un essere perfetto mutasse, non sarebbe più perfetto, dando per scontato che vi sia un solo modo per essere perfetti. Che poi, davvero, che cavolo significherebbe essere perfetti...

 
Questo è ovviamente falso, perché parte dal fallace presupposto che se un essere perfetto mutasse, non sarebbe più perfetto, dando per scontato che vi sia un solo modo per essere perfetti. Che poi, davvero, che cavolo significherebbe essere perfetti...
Certo che c'è un solo modo per essere perfetti,la perfezione è una sola,cosa c'è di più della perfezione?Una cosa perfetta non può mutare perchè se muta cambia e vuol dire che prima non era perfetta e non lo è ora.Essere perfetti significherebbe essere ***,inoltre noi esseri umani in quanto non perfetti non riusciamo a comprendere appieno la perfezione così come altri concetti assoluti quali verità ed eternità.

 
Certo che c'è un solo modo per essere perfetti,la perfezione è una sola,cosa c'è di più della perfezione?Una cosa perfetta non può mutare perchè se muta cambia e vuol dire che prima non era perfetta e non lo è ora.Essere perfetti significherebbe essere ***,inoltre noi esseri umani in quanto non perfetti non riusciamo a comprendere appieno la perfezione così come altri concetti assoluti quali verità ed eternità.
Parti ancora dal presupposto erroneo che vi sia un solo modo per essere perfetti, ma dovresti dimostralo, prima. E ancor prima, definire la perfezione stessa.

 
Parti ancora dal presupposto erroneo che vi sia un solo modo per essere perfetti, ma dovresti dimostralo, prima. E ancor prima, definire la perfezione stessa.
Certo che c'è un solo modo di essere perfetti,come c'è un solo concetto di verità e di eternità.Come ho detto prima la mente umana è limitata,riesce ad afferrare solo brandelli di verità,non a coglierla nella sua pienezza.Non puoi dire che ci sono due tipi di perfezione.Per farti un esempio quando si risolve un mistero la verità è una sola,non puoi dire che ce ne sono altre.E' un esempio molto forzato ne sono conscia ma renditi conto che non è facile fare esempi pratici su cose empiriche.

 
Certo che c'è un solo modo di essere perfetti,come c'è un solo concetto di verità e di eternità.Come ho detto prima la mente umana è limitata,riesce ad afferrare solo brandelli di verità,non a coglierla nella sua pienezza.Non puoi dire che ci sono due tipi di perfezione.Per farti un esempio quando si risolve un mistero la verità è una sola,non puoi dire che ce ne sono altre.E' un esempio molto forzato ne sono conscia ma renditi conto che non è facile fare esempi pratici su cose empiriche.
Stai ripetendo la solita sequela di parole, ma non hai ancora definito la perfezione (cosa fondamentale, perché il tuo discorso abbia senso) né dimostrato che ne esiste un'unica forma. Continui a dire che c'è un solo modo di essere perfetto, ma non dici perché dovrebbe essere così. L'esempio della verità non è adatto, ma vedo che te ne sei accorta da sola.

 
Stai ripetendo la solita sequela di parole, ma non hai ancora definito la perfezione (cosa fondamentale, perché il tuo discorso abbia senso) né dimostrato che ne esiste un'unica forma. Continui a dire che c'è un solo modo di essere perfetto, ma non dici perché dovrebbe essere così. L'esempio della verità non è adatto, ma vedo che te ne sei accorta da sola.
La perfezione è uno stato di completezza e di ineccepibilità.Una cosa perfetta non ha bisogno di alcuna aggiunta,tanto per dire gli uomini hanno bisogno delle donne per completarsi sessualmente,non è un caso che una delle caratteristiche della perfezione è l'assesualità(*** non ha sesso).La perfezione già nella sua etimologia indica un qualcosa che è arrivato al suo compimento ultimo,che non può più avanzare.Nel nostro tempo non c'è niente(a parte ***)che può essere definito compiuto e perfetto.

 
La perfezione, per la nostra mente limitata, è solo un concetto esattamente come l'infinito, possiamo parlarne ma in realtà non possiamo comprenderlo altrimenti saremmo... perfetti.

E la cosa non si applica al solo campo religioso.

 
Eppure la fede (che NON è esclusiva delle religioni) è sicuramente alla base delle scoperte scientifiche e non dell'umanità, aver fede in un'idea non provata ed arrivare a provarla, ecco la molla che spinse esploratori e ricercatori.
Direi che questo è un fatto.
Ma che c'entra, anche io quando inizio un lavoro lo faccio perché in esso ripongo una certa speranza di finirlo, una certa "fede" nel fatto che io lo finisca, ma non c'entra niente con la fede religiosa, e non affermo che lo finirò, ci lavoro e basta. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
La perfezione è uno stato di completezza e di ineccepibilità.Una cosa perfetta non ha bisogno di alcuna aggiunta,tanto per dire gli uomini hanno bisogno delle donne per completarsi sessualmente,non è un caso che una delle caratteristiche della perfezione è l'assesualità(*** non ha sesso).La perfezione già nella sua etimologia indica un qualcosa che è arrivato al suo compimento ultimo,che non può più avanzare.Nel nostro tempo non c'è niente(a parte ***)che può essere definito compiuto e perfetto.
Infatti non si parla di aggiunta, ma di mutazione. Una cosa perfetta potrebbe subire una mutazione e restare perfetta comunque. Se non sei in grado di dimostrare che esiste una sola forma di perfezione, non puoi dire che ciò che è diverso dalla perfezione divina è imperfetto, perché non è vero necessariamente. In ogni caso, continua a valere la considerazione per la quale *** sia privo della capacità di mutare (essendo immutabile), cosa che esclude la sua onnipotenza.

 
Non ho voglia di discutere sul valore storico/culturale di qualsiasi religione, il cristianesimo va troppo "oltre" la morale per essere ridotto a questi termini.
Ma infatti non c'è niente di cui discutere. Il cristianesimo prende per scontato che gli uomini sono incapaci di avere una morale senza il supporto della religione. Boiata allucinante. Questo lo chiamo "sotto" la morale, non "oltre.

Nel nostro tempo non c'è niente(a parte ***)che può essere definito compiuto e perfetto.
Come fai a definire qualcosa senza conoscerlo/averlo visto/provato la sua esistenza?

ps: grazie per non avermi risposto prima.

 
Infatti non si parla di aggiunta, ma di mutazione. Una cosa perfetta potrebbe subire una mutazione e restare perfetta comunque.
Quando c'è una mutazione vuol dire che prima non si era perfetti in quanto la mutazione ti rende migliore di come eri prima,la perfezione è il fine ultimo,dopo non c'è niente.

continua a valere la considerazione per la quale *** sia privo della capacità di mutare (essendo immutabile), cosa che esclude la sua onnipotenza.
Come ho detto prima muta solo ciò che non è perfetto perchè si migliora.Ciò che è perfetto non si può migliorare.

Come fai a definire qualcosa senza conoscerlo/averlo visto/provato la sua esistenza?
Non ho capito la tua affermazione.

ps: grazie per non avermi risposto prima.
Riguardo cosa?

 
Ma che c'entra, anche io quando inizio un lavoro lo faccio perché in esso ripongo una certa speranza di finirlo, una certa "fede" nel fatto che io lo finisca, ma non c'entra niente con la fede religiosa, e non affermo che lo finirò, ci lavoro e basta. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
io sto studiando giapponese perchè ho fede in me stesso e so che ce la posso fare, sono il *** di me stesso?! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/paura.gif

effettivamente lo sono visto quanto sono egocentrico

certi discorsi del menga non li capisco, fede e scienza sono 2 cose assolutamente separate

 
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