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L'inferno è biblico al 100% e Gesù Cristo lo ha pure confermato in molte maniere.
Questa mi è nuova? E dove di grazia? Illuminami

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Il mio traguardo è diverso dal tuo, non ci sarà nessuna verità, orrore o dannazione. Oppure mi stai dicendo che hai la presunzione di affermare che è così e basta e quindi i miliardi di musulmani, buddhisti, shintoisti, tutte le religioni esistite dall'inizio della storia, greci, romani, antichi egizi quando sono morti si sono ritrovati davanti al tuo ***, che per loro manco esisteva, invece di quelli in cui credevano? Ammesso e non concesso che, a differenza di come la penso io, ci sia qualcosa dopo la morte //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Sbagli mira tiri frecce sbagliate.

In paradiso ci possono andare tutti la ma Verità è la Santissima Trinità svelata da ***. Era prima e sarà sempre. Non è presunzione,ma Verità. E noi cristiani dovremo festeggiare tutti i Santi giorni di questa fortuna di sapere.

Gesù in qualità di *** Giudice giudicherà tutti noi al nostro giudizio particolare indipendentemente dalle religioni e credo che siamo.

"il terzo giorno è sceso agli Inferi............" da altre spiegazioni e così tante altre fino a farti venire la "nausea" di capire che la Verità l'ha svelata.

Tutti passeremo da Lui,dal suo Giudizio. Anche quello che idolatra il *** totem semmai ancora ci fossero in qualche posto remoto della terra.

E chi è battezzato nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo e ha conosciuto la Verità e poi l'ha volutamente abbandonata o peggio ancora combattuta,il giorno del suo giudizio particolare (morte e subito giudizio della parsona),sarà più servero verso noi,proprio perchè lo abbiamo realmente conosciuto. Stessa cosa per il Paradiso e il Purgatorio,noi saremo maggiormente giudicati,quindii non solo nel tormento,ma anche nelle Gloria con meriti ricevuti. Quando si parla di Giustizia Divina si deve guardare a 360°,sia nel bene che nel male.

Diversamente le altre religioni,che hanno una incompletezza di chi è realmente ***,Pagane,Sette, e chi più ne ha più ne metta,saranno giudicate sicuramente con fattori che *** Giudice e Giusto è. Nessuno escluso,tutti comunque passeremo da Lui.

 
Ultima modifica:
Ecco, mi hai rovinato il giochino, spero tu sia contento adesso. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
edit.

Ah, ed esprimiti sul post poco più sotto, maledetto. :l4gann:
Mi quoti quello che intendi?

 
Mi quoti quello che intendi?

In realtà è dai tempi di Teodoro d'Amasea e Gregorio di Nissa che si susseguono dispute teologiche sull'esistenza o meno dell'inferno e la sua concezione più simbolica che fisica. E la teologia moderna mi pare sia concorde nel discostarsi dall'immagine dell'eterno fuoco di punizione e tutta la robetta che ti insegnano da piccolo al catechismo per spaventarti. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifChiedo anche il parere di Chen che magari su questo ne sa più di me.
A lei. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tongue.png

 
Sbagli mira tiri frecce sbagliate.In paradiso ci possono andare tutti la ma Verità è la Santissima Trinità svelata da ***. Era prima e sarà sempre. Non è presunzione,ma Verità. E noi cristiani dovremo festeggiare tutti i Santi giorni di questa fortuna di sapere.

Gesù in qualità di *** Giudice giudicherà tutti noi al nostro giudizio particolare indipendentemente dalle religioni e credo che siamo.

"il terzo giorno è sceso agli Inferi............" da altre spiegazioni e così tante altre fino a farti venire la "nausea" di capire che la Verità l'ha svelata.

Tutti passeremo da Lui,dal suo Giudizio. Anche quello che idolatra il *** totem semmai ancora ci fossero in qualche posto remoto della terra.

E chi è battezzato nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo e ha conosciuto la Verità e poi l'ha volutamente abbandonata o peggio ancora combattuta,il giorno del suo giudizio particolare (morte e subito giudizio della parsona),sarà più servero verso noi,proprio perchè lo abbiamo realmente conosciuto. Stessa cosa per il Paradiso e il Purgatorio,noi saremo maggiormente giudicati,quindii non solo nel tormento,ma anche nelle Gloria con meriti ricevuti. Quando si parla di Giustizia Divina si deve guardare a 360°,sia nel bene che nel male.

Diversamente le altre religioni,che hanno una incompletezza di chi è realmente ***,Pagane,Sette, e chi più ne ha più ne metta,saranno giudicate sicuramente con fattori che *** Giudice e Giusto è. Nessuno escluso,tutti comunque passeremo da Lui.
E ovviamente la tua Verità è assoluta, seppur basata su un libro scritto millenni fa, e che ha subito numerose modifiche e "lost in translation", e che peggio necessita di essere interpretato.

Ovviamente, esistenza di *** ammessa ma non concessa, la chiave esatta di lettura di quel libro ce l'hai tu e la Chiesa.

Mo ci manca solo che mi vieni a dire che la Caccia alle streghe era roba buona e giusta.

 
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Lol, lasciamo perdere và, è impossibile discutere in maniera costruttiva con chi è stato indottrinato in questa maniera e crede di avere la verità in tasca //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

 
Direi di no, considerando che la controargomentazione da te citata è sostanzialmente "ad hoc". Ovvero nulla.
Ma sei serio?

Per il paradosso epicureo è sufficiente la Somma Teologica...

"***, essendo sommamente buono, non permetterebbe in nessun modo che nelle sue opere ci fosse del male, se non fosse tanto potente e tanto buono, da saper trarre il bene anche dal male"

Detta in soldoni:

  • *** vuole impedire il male, ma non può? (*** non risulterebbe onnipotente, e ciò non è possibile).
  • *** può evitare il male, ma non vuole? (*** risulterebbe cattivo, e ciò non è possibile).
  • *** non può e non vuole evitare il male? (*** risulterebbe cattivo e impotente, e ciò non è possibile).
  • *** può evitare il male, ma non lo fa perchè da esso può ricavare un bene superiore? (*** risulterebbe buono e onnipotente, ciò è possibile).


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In realtà è dai tempi di Teodoro d'Amasea e Gregorio di Nissa che si susseguono dispute teologiche sull'esistenza o meno dell'inferno e la sua concezione più simbolica che fisica. E la teologia moderna mi pare sia concorde nel discostarsi dall'immagine dell'eterno fuoco di punizione e tutta la robetta che ti insegnano da piccolo al catechismo per spaventarti. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifChiedo anche il parere di Chen che magari su questo ne sa più di me.
Ah, mi hai pure citato esplicitamente, non avevo letto, sorry.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Comunque bisogna fare una netta distinzione tra TEOLOGIA e MAGISTERO DELLA CHIESA. Non sono assolutamente la stessa cosa.

La teologia è la scienza (passatemi il termine) con cui si ipotizza, si teorizza, si analizza e si disputa su questioni di varia natura (abbiamo la teologia razionale, la teologia biblica, teologia dogmatica che include cristologia, mariologia, ecclesiologia, angelologia, apologetica, ecc; la teologia morale che include bioetica, morale religiosa, morale sessuale e matrimoniale, la dottrina sociale della Chiesa, la morale fondamentale, ecc.).

Il limbo, per fare un esempio eclatante, è un esempio di Teoria teologica che non è mai appartenuta al Magistero della Chiesa.

Il Magistero della Chiesa è quell'insieme di dottrine e dogmi che formano il "deposito della fede", cioè quella verità assoluta (rivelata dall'unica cosa veramente assoluta, cioè: ***, secondo i cristiani cattolici) che rientra nella fede cristiana.

Per fare un altro esempio, io come cattolico posso teologicamente ritenere che la Madonna non sia apparsa a Lourdes nonostante la Chiesa ufficialmente riconosca i miracoli, però non posso negare che la Madonna abbia partorito verginalmente il figlio di ***. E non è che se lo faccio lo stesso, la Chiesa 'brutta e cattiva' mi manda alla gogna, ma semplicemente ostacolerei la mia personale crescita spirituale e il mio cammino di fede, perchè mancherebbe un tassello che compone il mosaico della mia vita cristica. Oltre al fatto che ci sarebbe le contraddizioni di rito (Cristo ha garantito l'infallibilità della Sua Chiesa, ma se ritengo come cattolico che qualcosa la Chiesa l'abbia sbagliata in materia di fede e di morale, allora non credo alle garanzie di Cristo, non credo in Cristo, e quindi tutto potrebbe essere una bugia).

Venendo al punto del post: Le dispute sull'inferno, sul purgatorio, persino sull'immacolata concezione e addirittura sull'esistenza reale o meno di Satana, sono state sollevate in migliaia di occasioni nella storia della Chiesa. Persino nel Concilio Vaticano II si sono aperte parentesi di questo tipo e, personalmente, mi fa piacere che ciò accada. È sintomo di continua ricerca della verità, cosa che personalmente apprezzo molto.

Spero di aver risposto...

 
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Chiarissimo, ti ringrazio!

Dunque la Chiesa rimane formalmente legata all'immaginario tradizionale di poena sensus del fuoco eterno in cui scontare i propri peccati per l'eternità. Non so perché ma ricordavo ci fossero state variazioni dottrinali in tal senso, probabilmente faccio confusione con nozioni espresse a titolo personale. :bah!:

E tra i fedeli quanto credi si mantenga diffusa questa visione dell'inferno?

 
Chiarissimo, ti ringrazio!Dunque la Chiesa rimane formalmente legata all'immaginario tradizionale di poena sensus del fuoco eterno in cui scontare i propri peccati per l'eternità. Non so perché ma ricordavo ci fossero state variazioni dottrinali in tal senso, probabilmente faccio confusione con nozioni espresse a titolo personale. :bah!:

E tra i fedeli quanto credi si mantenga diffusa questa visione dell'inferno?
Per la Chiesa cattolica non esiste l'inferno con fuoco e fiamme (giusto per chiarire). Perchè il fuoco necessita di spazio e di tempo, ma l'anima non occupa uno spazio e in *** non esiste il tempo. Per cui...

L'inferno è la condizione morale dell'anima di assoluto distacco da ***. Nei Vangeli, Gesù Cristo l'ha paragonato alla Geenna, ovvero a quell'immenso fuoco che veniva acceso fuori Gerusalemme per bruciare i rifiuti e che non si spegneva mai (perchè fornito sempre da 'combustibile') e che rilasciava nell'aria un odore nauseabondo. Ma sono solo immagini necessarie per dare l'idea. Se il popolo eletto fosse stato quello ateniese, Cristo avrebbe usato dei ragionamenti, ma siccome scelse quello ebraico, il suo linguaggio era prettamente rabbinico.

Non si va all'inferno per i propri peccati (nel senso di: tutti i propri peccati. *** non è un contabile che, come vuole l'immaginario collettivo, fa la conta dei mali compiuti e poi dei beni, per poi tirare la somma), l'idea che l'inferno sia una punizione e che il paradiso sia un merito è dottrina perlopiù geova. Per la Chiesa cattolica è impossibile che un uomo meriti la vita eterna (cioè leggasi: vivere in ***), perchè essa è - appunto - eterna. Non si arriverebbe mai a poter realizzare azioni o opere che arrivino al medesimo valore.

Pertanto, il paradiso, per averlo, bisogna solo desiderarlo, con ciò che comporta. Per il resto c'ha pensato Cristo con la sua immolazione. Desiderare il paradiso significa non essere incompatibili con esso. Per intenderci, se io ammazzo 5 milioni di ebrei e poi mi sparo in testa, il paradiso chiaramente non l'ho desiderato, perchè non solo c'è un problema di compatibilità (*** era in ciascun ebreo morto, se hai odiato le tue vittime fino alla morte, odi anche ***. Perchè quest'ultimo dovrebbe obbligarti a passare l'eternità con lui?), ma anche di giustizia. Carnefice impentito che passa l'eternità con la vittima innocente? Sarebbe ingiusto nei confronti della vittima. Suona logico persino per noi. Inoltre, sparandoti in testa, hai compiuto un atto contro la vita. *** è vita (in senso concreto, è l'Essere che ha dato l'essere alle sue creature, per questo in ciascuno di noi c'è uno 'spicchio' di *** che chiamiamo anima... che è immortale, perchè *** è immortale), se ripudi la tua vita ripudi anche ***. Et voilà.

Naturalmente poi, per quello che riguarda il suicidio, bisogna tenere conto di millemila attenuanti. La disperazione, le motivazioni, la maturità, lo scopo del gesto, la lucidità mentale, eccetera. Un suicida non va considerato perso a priori, come giustamente ricorda il Catechismo.

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E tra i fedeli quanto credi si mantenga diffusa questa visione dell'inferno?
Con tutto il rispetto, ma la gente che va in parrocchia oggi, salvo eccezioni e salvo le parrocchie dove ci sono delle facoltà di teologia o frati domenicani (o preti particolarmente attivi), direi che il 90% non sa neppure cosa sia la transustanziazione.

Poi è anche vero che per godere della vita eterna non serve un dottorato in teologia.

 
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Chen é incredibilmente piacevole leggerti. Ed anche molto interessante.

 
Chen é incredibilmente piacevole leggerti. Ed anche molto interessante.
Grazie, studiare per i cavoli miei teologia significa che è servito a qualcosa. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Poi io presento la visione della Chiesa, ma non pretendo che sia condivisa (o che io la condivida, anche se fino ad oggi è così, salvo per un piccolo tassello che però non è stato toccato nella discussione).

 
Chen é incredibilmente piacevole leggerti. Ed anche molto interessante.
Sì, davvero. Rinnovo i miei ringraziamenti per le spiegazioni, onestamente la parentesi riguardo il desiderio del paradiso era qualcosa che proprio non conoscevo e fa sempre piacere apprendere cose nuove. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Vedi, mouse, come funziona l'inferno? Smettila quindi di augurare a chiunque non si converta di soffrire come un cane per l'eternità. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Con tutto il rispetto, ma la gente che va in parrocchia oggi, salvo eccezioni e salvo le parrocchie dove ci sono delle facoltà di teologia o frati domenicani (o preti particolarmente attivi), direi che il 90% non sa neppure cosa sia la transustanziazione. Poi è anche vero che per godere della vita eterna non serve un dottorato in teologia.
Certo è grottesco aderire ad una religione ignorandone per larga parte i temi su cui fonda. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Sì, davvero. Rinnovo i miei ringraziamenti per le spiegazioni, onestamente la parentesi riguardo il desiderio del paradiso era qualcosa che proprio non conoscevo e fa sempre piacere apprendere cose nuove. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gifVedi, mouse, come funziona l'inferno? Smettila quindi di augurare a chiunque non si converta di soffrire come un cane per l'eternità. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Non vorrei però che per "desiderio" si capisca che basti semplicemente dirsi: "Massì, tra soffrire la solitudine assoluta e la felicità eterna scelgo la seconda". Non è una questione razionale. È una faccenda di amore. Non a cuoricini, eh. La conversione, in senso ampio, altro non è che vivere preparandosi al paradiso. Okay, detto così sembra niente di che, ma è già molto perchè già rinunci al concetto: "non faccio il bene perchè poi la prendo in quel posto", oggi molto in voga.

Poi, qualcuno (non ricordo chi) poneva il problema del destino ultimo di tutti coloro che non sono cristiani (buddisti, islamici, eccetera).

Il Magistero della Chiesa contempla quella cosuccia chiamata "grazia cristica extra-sacramentale", ovvero la possibilità eccezionale di *** di salvare chi vuole lui. *** salva chi vuole, sono i sacramenti che dipendono da ***, non *** dai sacramenti.

Certo, poi il cristiano ha dei vantaggi non da poco, ma, come ha giustamente detto mouse, è anche quello a cui si chiederà di più.

 
Sì, davvero. Rinnovo i miei ringraziamenti per le spiegazioni, onestamente la parentesi riguardo il desiderio del paradiso era qualcosa che proprio non conoscevo e fa sempre piacere apprendere cose nuove. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gifVedi, mouse, come funziona l'inferno? Smettila quindi di augurare a chiunque non si converta di soffrire come un cane per l'eternità. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Certo è grottesco aderire ad una religione ignorandone per larga parte i temi su cui fonda. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ma più che altro negli scritti di Chen non ci leggo la presunzione che ciò che dice lui sia la Verità assoluta scesa dal cielo con lo spirito santo e che chiunque non sia d'accordo è la pecora nera che rinnega *** e fa piangere il Bambin Gesù, è questo che urta i nervi (edit. intendo ovviamente nelle discussioni con mouse).

PS. La tua firma, ma allora è una persecuzione //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

 
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Con tutto il rispetto, ma la gente che va in parrocchia oggi, salvo eccezioni e salvo le parrocchie dove ci sono delle facoltà di teologia o frati domenicani (o preti particolarmente attivi), direi che il 90% non sa neppure cosa sia la transustanziazione. Poi è anche vero che per godere della vita eterna non serve un dottorato in teologia.

Ma tu non pensi che questo non sia una cosa così giusta e bella?

Cioè, mi rendo conto che non è che *** può accettare solo chi ha voglia di studiare anche perché rimarrebbe tagliata fuori buona parte della popolazione che non può cimentarsi in ciò a causa di problematiche varie; però ogni tanto penso che questo meccanismo di accettazione sia di "ostacolo" al cammino del tal credo e, sicuramente sbaglierò, quasi pubblicitario. Sicuramente l'ignoranza in campo religioso di molti credenti sarebbe mitigata se la maggior parte dei preti (purtroppo) non si lanciasse in uscite poco felici (a me disse che *** avrebbe ucciso i miei genitori se non avessi fatto il bravo, non per scherzare, non come esempio, ma come verità. E purtroppo uscite del genere, o più semplicemente un catechismo fatto in modo poco profondo, sonon abbastanza comuni).

Mi piacevano molto invece gli incontri alla comunità ebraica. Li ho sempre seguito discussioni e lezioni estremamente precise e profonde (analisi e co); ma probabilmente ciò era anche dovuto al fatto che eravamo tutti adulti interessati e non bambini trascinati li dopo scuola invece di vedere la nuova puntata di Lupin III.

 
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Ma tu non pensi che questo non sia una cosa così giusta e bella?
Cioè, mi rendo conto che non è che *** può accettare solo chi ha voglia di studiare anche perché rimarrebbe tagliata fuori buona parte della popolazione che non può cimentarsi in ciò a causa di problematiche varie; però ogni tanto penso che questo meccanismo di accettazione sia di "ostacolo" al cammino del tal credo e, sicuramente sbaglierò, quasi pubblicitario. Sicuramente l'ignoranza in campo religioso di molti credenti sarebbe mitigata se la maggior parte dei preti (purtroppo) non si lanciasse in uscite poco felici (a me disse che *** avrebbe ucciso i miei genitori se non avessi fatto il bravo, non per scherzare, non come esempio, ma come verità. E purtroppo uscite del genere, o più semplicemente un catechismo fatto in modo poco profondo, sonon abbastanza comuni).

Mi piacevano molto invece gli incontri alla comunità ebraica. Li ho sempre seguito discussioni e lezioni estremamente precise e profonde (analisi e co); ma probabilmente ciò era anche dovuto al fatto che eravamo tutti adulti interessati e non bambini trascinati li dopo scuola invece di vedere la nuova puntata di Lupin III.
Perchè io che ho studiato teologia e che (finora, anche se... mai dire mai) non sono mai finito in ospedale per cose gravi, morirò, magari pure di morte dolce, e andrò in paradiso, mentre una signora analfabeta, che non ha mai studiato una cippa, piena d'acciacchi, di delusioni, di ingiustizie da parte di uomini privi di scrupoli, abbandonata pure dai figli, in una desolazione profonda che dura tutta la sua vita, dovrebbe essere esclusa dalla vita eterna?

Io stesso le cederei il posto, perchè ha vissuto più similmente come Cristo che io.

Sul discorso preti... vabbè, io ne ho conosciuti molti che sono bravissimi. Purtroppo ci sono anche quelli che non sanno darsi un limite. Ma anche i preti sono peccatori e anche loro devono scegliere cosa desiderare. Siamo tutti sulla medesima barca.

 
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Ma sei serio?Per il paradosso epicureo è sufficiente la Somma Teologica...

"***, essendo sommamente buono, non permetterebbe in nessun modo che nelle sue opere ci fosse del male, se non fosse tanto potente e tanto buono, da saper trarre il bene anche dal male"

Detta in soldoni:

  • *** vuole impedire il male, ma non può? (*** non risulterebbe onnipotente, e ciò non è possibile).
  • *** può evitare il male, ma non vuole? (*** risulterebbe cattivo, e ciò non è possibile).
  • *** non può e non vuole evitare il male? (*** risulterebbe cattivo e impotente, e ciò non è possibile).
  • *** può evitare il male, ma non lo fa perchè da esso può ricavare un bene superiore? (*** risulterebbe buono e onnipotente, ciò è possibile).
Se non fosse che ***, essendo onnipotente, non ha bisogno del male per trarvi del bene. In quanto tale, può creare del bene di egual o superiore misura rispetto a quello che scaturirebbe da tal male.

Ne risulta che quel male è non necessario.

E qui si ritorna al punto di partenza.

 
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Se non fosse che ***, essendo onnipotente, non ha bisogno del male per trarvi del bene. In quanto tale, può creare del bene di egual o superiore misura rispetto a quello che scaturirebbe da tal male.Ne risulta che quel male è non necessario.

E qui si ritorna al punto di partenza.
È vero, se volesse fare tutto per i cazzi suoi, potrebbe fare tutto anche senza male. Ma dal momento che vuole avere come protagonista l'uomo che ama, lo rende libero (altrimenti non sarebbe amore) con la conseguenza ovvia: il male. Ma quel male viene permesso perchè è nuova 'materia' per ricavarne un bene superiore.

Certo, senza uomo, non ci sarebbe la profilerazione del male. Ma l'uomo c'è.

Inoltre, il fatto di ricavare nel male un bene superiore, è una ricetta unicum. Cioè, *** in quanto onnipotente ricava un bene superiore usando il male. Sta qui la sapienza. Quel superiore ha in sè la 'genetica': bene-ricavato-da-male che rende questo bene più sublime del bene ricavato dal bene.

È un po' la storia redentrice cristiana: *** poteva salvare l'umanità anche senza farsi uomo, farsi crocifiggere, morire e risorgere. Invece ha preferito rendere l'uomo partecipe di tutta la dinamica, ricavando il bene superiore di far accedere l'uomo alla sua divinizzazione con cognizione di causa.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Non vorrei però che per "desiderio" si capisca che basti semplicemente dirsi: "Massì, tra soffrire la solitudine assoluta e la felicità eterna scelgo la seconda". Non è una questione razionale. È una faccenda di amore. Non a cuoricini, eh. La conversione, in senso ampio, altro non è che vivere preparandosi al paradiso. Okay, detto così sembra niente di che, ma è già molto perchè già rinunci al concetto: "non faccio il bene perchè poi la prendo in quel posto", oggi molto in voga. Poi, qualcuno (non ricordo chi) poneva il problema del destino ultimo di tutti coloro che non sono cristiani (buddisti, islamici, eccetera).

Il Magistero della Chiesa contempla quella cosuccia chiamata "grazia cristica extra-sacramentale", ovvero la possibilità eccezionale di *** di salvare chi vuole lui. *** salva chi vuole, sono i sacramenti che dipendono da ***, non *** dai sacramenti.

Certo, poi il cristiano ha dei vantaggi non da poco, ma, come ha giustamente detto mouse, è anche quello a cui si chiederà di più.
Quindi per certi versi si è già predisposti a desiderare il paradiso ed il nostro percorso terreno ha come scopo il mantenere la comunione con *** nell'attesa di raggiungere vita eterna. Può funzionare. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Ma più che altro negli scritti di Chen non ci leggo la presunzione che ciò che dice lui sia la Verità assoluta scesa dal cielo con lo spirito santo e che chiunque non sia d'accordo è la pecora nera che rinnega *** e fa piangere il Bambin Gesù, è questo che urta i nervi (edit. intendo ovviamente nelle discussioni con mouse).
PS. La tua firma, ma allora è una persecuzione //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif
Il povero mouse non lo fa con cattiveria, è stato educato così e tratta la questione in ottica proselitistica nella convinzione di far del bene a tutti noi. Bisogna saperlo prendere, alle volte dice anche cose interessanti. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

p.s.

No, in realtà è più un promemoria visto che il messaggio è vecchio. Ma dopo aver letto la mia risposta, in cui mi offrivo con gioia di incontrarlo, non è più tornato sul forum. Spero si rifaccia vivo e notata la firma mi conceda il piacere di conoscerlo, così gli spiego un paio di cose. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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