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continuate a credere in queste interpretazioni sbagliate dell'antico testamento, quando finalmente i nefilim torneranno sulla terra a bordo dei loro shem capirete che la torah va letta alla lettera e che noi umani siamo creature del *** Enki :bah!:
Beh, se anche volessimo interpretare l'Antico Testamento letteralmente, potremmo dire tranquillamente che non c'è UN SOLO profeta che conferma quello che dici tu (e di profeti ne sono passati a yosa).


Per altro nell'Antico Testamento (che sono 46 libri)
i nephilim sono citati una sola una volta... in due righe!


Finendo poi pure annegati.


 


Vedi un po' tu.
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Beh, se anche volessimo interpretare l'Antico Testamento letteralmente, potremmo dire tranquillamente che non c'è UN SOLO profeta che conferma quello che dici tu (e di profeti ne sono passati a yosa).
Per altro nell'Antico Testamento (che sono 46 libri)
i nephilim sono citati una sola una volta... in due righe!


Finendo poi pure annegati.


 


Vedi un po' tu.
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Ed essi udirono il suono del *** Yahweh

che passeggiava nel giardino nella brezza del giorno,

e Adamo e la sua compagna si nascosero

dalla Divinità Yahweh tra gli alberi del giardino.

E il *** Yahweh chiamò Adamo

e gli disse: «Dove sei?».

Egli rispose:

«Ti ho sentito arrivare nel giardino

e ho avuto paura, perché sono nudo;

così mi sono nascosto».

E *** disse:

«Chi ti ha detto che sei nudo?

Hai forse mangiato dell'albero

di cui ti avevo ordinato di non mangiare?».

Allora il *** Yahweh disse:

«Ecco, Adamo è diventato uno di NOI,

e conosce il bene e il male.

E ora non potrebbe stendere la mano

e attingere anche all' Albero della Vita,

e mangiarne, e vivere per sempre?».

E il *** Yahweh cacciò Adamo dal Giardino dell'Eden.

noi chi? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Il qaram in effetti sembra scritto come mezzo di potere.

In un periodo storico dove le popolazioni conquistate venivano private del tempio e costrette a mescolarsi con i soldati di presidio, costituire una nuova religione era un ottimo metodo per reclutare gente.

Ovviamente era anche un ottimo metodo per attirare l'attenzione dei regnanti, per cui il qaram fu scritto all'inizio copiando o scrivendo in modo molto remissivo, parlando di pace e fratellanza, salvo poi diventare più cruento con il passare del tempo e l'aumentare del potere del profeta.

L'analfabetismo del profeta potrebbe essere un trucco teso da una parte a renderlo più vicino ai diseredati a cui si rivolgeva dall'altra a sottolineare che allah tutto poteva e che maometto era il suo prescelto.

Insomma, marketing elettorale ante litteram.

Non sono ipocrita quindi sottolineo ciò che è evidente, per me il qaram è un libro costruito e le mie argomentazioni tendono a dimostrarlo.

Questo non significa che i musulmani siano una massa di ipocriti e/o imbecilli, la fede può staccarsi dal verbo scritto ed essere assolutamente sincera a prescindere dal profeta.

Questo ad esempio accade in moltissimo cristiani che rinnegano o criticano la chiesa ma professano fede in D-o.

So di muovermi sul confine ma ritengo di poter rimanere entro la critica non offensiva, almeno secondo lo standard occidentale, non dimentichiamo che già il solo fatto di scriverne è punibile con la morte secondo il qaram, anche se ovviamente nessuno di noi sta rischiando la vita ora, non voglio drammatizzare eh!

 
Ed essi udirono il suono del *** Yahwehche passeggiava nel giardino nella brezza del giorno,

e Adamo e la sua compagna si nascosero

dalla Divinità Yahweh tra gli alberi del giardino.

E il *** Yahweh chiamò Adamo

e gli disse: «Dove sei?».

Egli rispose:

«Ti ho sentito arrivare nel giardino

e ho avuto paura, perché sono nudo;

così mi sono nascosto».

E *** disse:

«Chi ti ha detto che sei nudo?

Hai forse mangiato dell'albero

di cui ti avevo ordinato di non mangiare?».

Allora il *** Yahweh disse:

«Ecco, Adamo è diventato uno di NOI,

e conosce il bene e il male.

E ora non potrebbe stendere la mano

e attingere anche all' Albero della Vita,

e mangiarne, e vivere per sempre?».

E il *** Yahweh cacciò Adamo dal Giardino dell'Eden.

noi chi? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
Non so quale versione di Bibbia sia quella che hai appena riportato.


Io preferisco prendere quella più fedele alla traduzione dai testi originali ebraici (Bibbia di Gerusalemme).


 


Il versetto che hai evidenziato in verità suona così:






Il Signore *** disse allora:


«Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, nè mangi e viva sempre!»


Il Signore *** lo scacciò dal giardino di Eden....[...]


Come vedi, la parte sottolineata delle due versioni cambia radicalmente significato. Basta una parolina diversa per modificare il concetto intrinseco.

 


Nella tua versione, l'uomo diventa "come uno di noi". Quest'affermazione sembra fine a sè stessa.



Mentre nel testo originale l'uomo diventa "come uno di noi per la conoscenza del bene del male". Cioè, in pratica la spiegazione del "noi" segue subito dopo come parte integrante della prima frase.


 


La Bibbia del CEI (anche se meno fedele della Bibbia di Gerusalemme) cita questa traduzione:
"Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male", qui addirittura hanno voluto risparmiare una virgola per sottolineare che la prima frase è parte integrante della seconda... e viceversa.




Quel
noi sta per giudici.


Ovvero,
l'Uomo peccatore si è eretto giudice del bene e del male.


Questa facoltà prima di allora ce l'aveva unicamente *** e gli angeli (come nel caso dell'Arcangelo Gabriele che spesso portava una sentenza, come nel caso di Zaccaria, oppure della Madonna).


In pratica, peccando, l'Uomo ha vissuto l'esperienza del male quando prima era limitato solo nel bene. Ecco che quindi è entrato a far parte in un privilegio che era solo riservato a *** e ai suoi diretti servitori, seppure pagandolo a caro prezzo (con la mortalità).


 


Non vedo dove si parli di alieni, a me il testo sembra abbastanza chiaro.





 


---------- Post added at 23:53:10 ---------- Previous post was at 23:42:58 ----------

 




Il qaram in effetti sembra scritto come mezzo di potere.
In un periodo storico dove le popolazioni conquistate venivano private del tempio e costrette a mescolarsi con i soldati di presidio, costituire una nuova religione era un ottimo metodo per reclutare gente.

Ovviamente era anche un ottimo metodo per attirare l'attenzione dei regnanti, per cui il qaram fu scritto all'inizio copiando o scrivendo in modo molto remissivo, parlando di pace e fratellanza, salvo poi diventare più cruento con il passare del tempo e l'aumentare del potere del profeta.

L'analfabetismo del profeta potrebbe essere un trucco teso da una parte a renderlo più vicino ai diseredati a cui si rivolgeva dall'altra a sottolineare che allah tutto poteva e che maometto era il suo prescelto.

Insomma, marketing elettorale ante litteram.

Non sono ipocrita quindi sottolineo ciò che è evidente, per me il qaram è un libro costruito e le mie argomentazioni tendono a dimostrarlo.

Questo non significa che i musulmani siano una massa di ipocriti e/o imbecilli, la fede può staccarsi dal verbo scritto ed essere assolutamente sincera a prescindere dal profeta.

Questo ad esempio accade in moltissimo cristiani che rinnegano o criticano la chiesa ma professano fede in D-o.

So di muovermi sul confine ma ritengo di poter rimanere entro la critica non offensiva, almeno secondo lo standard occidentale, non dimentichiamo che già il solo fatto di scriverne è punibile con la morte secondo il qaram, anche se ovviamente nessuno di noi sta rischiando la vita ora, non voglio drammatizzare eh!
Beh, effettivamente la dinamica di nascita della religione islamica è molto simile a quella dei testimoni di Geova, seppure l'epoca storica è diversa e le situazioni di fondo sono altrettanto diverse.

 


Però ci sono delle similitudini.



Sia nell'Islam, sia nella Torre di Guardia abbiamo una persona singola che ha cominciato a creare la sua dottrina (entrambi ispirati da ***).



In entrambi i culti ci si appella a testi sacri già esistenti, modificandone le parti.



Sono entrambe abbastanza recenti.


 


Non lo so se sono state fondate a tavolino, l'unica cosa che so è che ci sono degli strani sbalzi teologici abbastana evidenti in ambo i Credi.



Poi fino a quando si prega lo stesso *** nulla da dire. ^_^



Dal resto sia musulmani che testimoni di Geova bagnano il naso a milioni di cristiani, in materia di fede. Su quello nulla da dire.


 

 




 
Non so quale versione di Bibbia sia quella che hai appena riportato.
Io preferisco prendere quella più fedele alla traduzione dai testi originali ebraici (Bibbia di Gerusalemme).


 


Il versetto che hai evidenziato in verità suona così:






Il Signore *** disse allora:


«Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, nè mangi e viva sempre!»


Il Signore *** lo scacciò dal giardino di Eden....[...]


Come vedi, la parte sottolineata delle due versioni cambia radicalmente significato. Basta una parolina diversa per modificare il concetto intrinseco.

 


Nella tua versione, l'uomo diventa "come uno di noi". Quest'affermazione sembra fine a sè stessa.



Mentre nel testo originale l'uomo diventa "come uno di noi per la conoscenza del bene del male". Cioè, in pratica la spiegazione del "noi" segue subito dopo come parte integrante della prima frase.


 


La Bibbia del CEI (anche se meno fedele della Bibbia di Gerusalemme) cita questa traduzione:
"Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male", qui addirittura hanno voluto risparmiare una virgola per sottolineare che la prima frase è parte integrante della seconda... e viceversa.




Quel
noi sta per giudici.


Ovvero,
l'Uomo peccatore si è eretto giudice del bene e del male.


Questa facoltà prima di allora ce l'aveva unicamente *** e gli angeli (come nel caso dell'Arcangelo Gabriele che spesso portava una sentenza, come nel caso di Zaccaria, oppure della Madonna).


In pratica, peccando, l'Uomo ha vissuto l'esperienza del male quando prima era limitato solo nel bene. Ecco che quindi è entrato a far parte in un privilegio che era solo riservato a *** e ai suoi diretti servitori, seppure pagandolo a caro prezzo (con la mortalità).


 


Non vedo dove si parli di alieni, a me il testo sembra abbastanza chiaro.





 

 

 


[/b]
 


l'originale ebraico in realtà è una copia dei testi della mitologia babilonese che sono a loro volta una copia della mitologia sumerica, lì la storia viene raccontata in maniera uguale ma non c'è un solo *** ma tanti dei che in realtà non sono altro che alieni, per te quando *** dice NOI si riferisce agli angeli ma a quel punto è come se si paragonasse agli angeli e non mi pare che un angelo sia un ***


 

 


e poi scusa, ma a me sembra chiaro che *** quando dice che l'uomo ora conosce il bene e il male non si riferisce all'aver disobbedito ma si riferisce al fatto che l'uomo si vergogna di essere nudo, quindi capisce cosa è bene e cosa è male (mostrarsi nudo) mentre prima girava nudo per l'eden in quanto non aveva ancora mangiato la mela e quindi non era così intelligente da capire certe cose


 


quindi *** era il cattivo che voleva tenere l'uomo ignorante mentre il serpente è stato colui che ha voluto aiutare l'uomo dandogli la ragione, nella mitologia sumera si disegnava un serpente ma era solo il simbolo di un altro *** ovvero Enki, il fratello di Ensi (che sarebbe diciamo il vero ***).


 


ensi voleva tenere l'uomo ignorante perchè gli serviva solo per lavorare, enki invece (che era colui che creò l'uomo) amava la propria creatura e quindi di nascosto gli diede un qualcosa che lo rese intelligente (probabilmente non di certo una vera e propria mela)


 

 


lo stesso discorso lo si può fare col diluvio universale, un po' strano un *** che decide di sterminare gli uomini ma poi cambia idea e ne salva uno, nella mitologia sumera invece è sempre ensi a voler sterminare l'uomo e enki di nascosto avvisa noè e gli permette di salvarsi, oltretutto inventandosi un modo per non disobbedire a un giuramento veramente geniale


 


metto nello spoiler il pezzo di come enki salva noè perchè non c'entra molto ma è davvero geniale
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Quando finalmente tornò l'ordine nell'assemblea, Enlil prese di nuovo la parola. Ricordò a colleghi e subordinati che la decisione era stata presa all'unanimità; rievocò gli avvenimenti che avevano condotto alla creazione del "lavoratore primitivo" e ricordò le innumerevoli volte in cui Enki aveva "infranto le regole".


Tuttavia, aggiunse, c'era ancora un modo per eliminare l'umanità: stava infatti per arrivare un'"inondazione mortale". Il popolo non doveva sapere assolutamente nulla della catastrofe imminente. Enlil invitò tutti i presenti a giurare che avrebbero mantenuto il segreto e, soprattutto, propose di «vincolare il principe Enki con un giuramento solenne».


 


Enlil aprì la bocca e parlò



rivolto all'assemblea di tutti gli dèi:



«Coraggio, pronunciamo tutti un giuramento



riguardo alla Mortale Inondazione!».



Anu giurò per primo;



poi giurò Enlil, e con lui i suoi figli.


 


All'inizio, Enki rifiutò di giurare. «Perché volete legarmi con un giuramento solenne?» domandò. «Dovrei forse alzare le mani contro le mie stesse creature?». Alla fine, però, fu costretto anch'egli a giurare. Uno dei testi afferma specificamente: «Anu, Enlil, Enki e Nihursag, gli dèi del Cielo e della Terra, avevano prestato giuramento».



Il dado era tratto.


 


Qual era, dunque, il giuramento al quale era legato? Enki lo interpretò come l'impegno a non rivelare al popolo il segreto dell'imminente Diluvio. Tuttavia nessun giuramento gli impediva di rivelarlo a una parete: chiamò dunque Atra-Hasis al tempio, lo fece mettere dietro un paravento e poi, facendo finta di parlare non al suo devoto terrestre ma al muro, disse:


 


«Schermo di canne,



fa' attenzione alle mie istruzioni.



Su tutti i luoghi abitati, sulle città,



infurierà una tempesta.



Sarà la distruzione del seme di tutta l'umanità...



Questo è il verdetto finale,



la parola dell'Assemblea degli dèi,



la parola pronunciata da Anu, Enlil e Ninhursag».


 


Questo sotterfugio spiega come mai Enki, quando poi si scoprì che Noè/Utnapishtim era sopravvissuto, protestò che non era stato lui a rompere il giuramento, ma che era stato il terrestre, "straordinariamente saggio" [atra-hasis] a scoprire da sé il segreto del Diluvio, interpretandone i segni nel modo giusto. Alcuni sigilli recano incisa la raffigurazione di un attendente che tiene fermo il paravento mentre Ea - sotto forma



di ***-serpente - rivela il segreto ad Atra-Hasis (figura 160).
 

 
l'originale ebraico in realtà è una copia dei testi della mitologia babilonese che sono a loro volta una copia della mitologia sumerica, lì la storia viene raccontata in maniera uguale ma non c'è un solo *** ma tanti dei che in realtà non sono altro che alieni, per te quando *** dice NOI si riferisce agli angeli ma a quel punto è come se si paragonasse agli angeli e non mi pare che un angelo sia un ***

e poi scusa, ma a me sembra chiaro che *** quando dice che l'uomo ora conosce il bene e il male non si riferisce all'aver disobbedito ma si riferisce al fatto che l'uomo si vergogna di essere nudo, quindi capisce cosa è bene e cosa è male (mostrarsi nudo) mentre prima girava nudo per l'eden in quanto non aveva ancora mangiato la mela e quindi non era così intelligente da capire certe cose

quindi *** era il cattivo che voleva tenere l'uomo ignorante mentre il serpente è stato colui che ha voluto aiutare l'uomo dandogli la ragione, nella mitologia sumera si disegnava un serpente ma era solo il simbolo di un altro *** ovvero Enki, il fratello di Ensi (che sarebbe diciamo il vero ***).

ensi voleva tenere l'uomo ignorante perchè gli serviva solo per lavorare, enki invece (che era colui che creò l'uomo) amava la propria creatura e quindi di nascosto gli diede un qualcosa che lo rese intelligente (probabilmente non di certo una vera e propria mela)

lo stesso discorso lo si può fare col diluvio universale, un po' strano un *** che decide di sterminare gli uomini ma poi cambia idea e ne salva uno, nella mitologia sumera invece è sempre ensi a voler sterminare l'uomo e enki di nascosto avvisa noè e gli permette di salvarsi, oltretutto inventandosi un modo per non disobbedire a un giuramento veramente geniale
Gli ebrei non hanno copiato la Torah da nessuno.


Quello che tramandavano da secoli oralmente era ciò che avevano prima ancora di avere a che fare con la società babilonese.



È vero che questi testi furono scritti dopo la deportazione in Babilonia di Israele. Ma questa schiavitù avvenne DOPO l'esperienza schiavista in Egitto, e quindi dopo l'Esodo e la venuta di Mosè.



I primi 11 capitoli delle Sacre Scritture, contengono una pennellata di mitologia babilonese finalizzata - quest'ultima - a essere rappresentata come inferiore alla suprema verità di fede:
quella del *** unico.

 


Molti ebrei resi schiavi, cominciavano a mescolare il culto pagano con quello giudaico. Il che ha portato i profeti di allora, assieme ai dotti, a scrivere "su carta" tutto ciò che fino ad allora avevano tramandato nei secoli.


 


I primi undici capitoli della Genesi descrivono, in modo popolare, l'origine del genere umano; enunziano con uno stile semplice e figurato, quale conveniva alla mentalità di un popolo poco evoluto, le verità fondamentali presupposte dall'economia della salvezza: la creazione da parte di *** all'inizio dei tempi, l'intervento speciale di *** che forma l'uomo e la donna, l'unità del genere umano, la colpa dei nostri progenitori, la decadenza e le pene ereditarie che ne furono la sanzione.



Ma queste verità, che riguardano il dogma e sono assicurate dall'autorità della Scrittura, sono nello stesso tempo fatti e, se le verità sono certe, implicano fatti che sono reali, sebbene non possiamo precisarne i contorni sotto il rivestimento mitico che è stato loro dato, secondo la mentalità del tempo e dell'ambiente.


 


Da qua a dire che l'originale ebraico è una copia dei testi della mitologia babilonese, scusami tanto, è navigare fortemente con la fantasia.


 


Scrivi:


 


e poi scusa, ma a me sembra chiaro che *** quando dice che l'uomo ora conosce il bene e il male non si riferisce all'aver disobbedito ma si riferisce al fatto che l'uomo si vergogna di essere nudo, quindi capisce cosa è bene e cosa è male (mostrarsi nudo) mentre prima girava nudo per l'eden in quanto non aveva ancora mangiato la mela e quindi non era così intelligente da capire certe cose

Ma girare nudi non era un male.


Lo divenne poi dopo perchè nell'occhio della donna e dell'uomo nacque la malizia, assunta con la disobbedienza ai comandi di *** (di non mangiare il frutto proibito... in quanto - appunto - proibito).



Il bene l'uomo già lo conosceva, dato che aveva un rapporto intimo e personale con ***.



Conobbe il male a sue spese... con la pratica. Ovvero peccando di superbia (Satana tentò Eva e Adamo con la promessa che entrambi sarebbero diventati come *** se avessero mangiato dall'albero proibito... e in un certo senso era vero; ora entrambi hanno la facoltà di essere giudici del bene e del male, dato che hanno conosciuto quest'ultimo peccando. Però essendoci di mezzo il serpente, ovviamente c'è in mezzo anche l'imbroglio. L'imbroglio sta nel fatto che per diventare giudici si ha peccato contro *** e quindi ci si è esposti alla morte... tra cui anche la morte eterna).


 


quindi *** era il cattivo che voleva tenere l'uomo ignorante mentre il serpente è stato colui che ha voluto aiutare l'uomo dandogli la ragione, nella mitologia sumera si disegnava un serpente ma era solo il simbolo di un altro *** ovvero Enki, il fratello di Ensi (che sarebbe diciamo il vero ***).

*** cattivo?


*** ha concesso all'Uomo di essere padrone di tutte le creature, di tutto l'Eden. Gli diede tutto e lo autorizzò a "dare un nome a tutto ciò che vedeva" (in parole povere, acconsentì una forma di prima scienza all'Uomo).



Gli garantì nel modo più assoluto sia il Paradiso in Terra, sia il Paradiso in Cielo.



L'unica clausola era quella di non peccare con un semplice gesto.


 


Quel gesto portò la realtà della morte nella storia dell'Uomo. E chi è che ha portato a questo risultato? Il serpente stesso, il quale colse l'occasione e diventò "Principe di questo mondo", usurpandolo ad Adamo.



La ragione del frutto proibito ha allontanato l'Uomo da *** e, come se non bastasse, ha alienato la scienza pura che aveva prima.


 


Ma qui comunque sfuggiamo dal fattore principale.


 


Tu ti stai aggrappando ai primi 11 capitoli della Bibbia, di cui ti ho dato un significato speciale ed eccezionale del loro effettivo valore (che non è certo storico).



Ma l'Antico Testamento non è fondato su 11 capitoli, ma su 43 libri... i quali non parlano di quegli pseudo-dèi venerati dai babilonesi.



Se le tue teorie mettessero un piedino fuori da questi primi capitoli (dove già si sentono a disagio), impallidirebbero seduta stante visto che non hanno più motivo d'essere.





 
Gli ebrei non hanno copiato la Torah da nessuno.
Quello che tramandavano da secoli oralmente era ciò che avevano prima ancora di avere a che fare con la società babilonese.



È vero che questi testi furono scritti dopo la deportazione in Babilonia di Israele. Ma questa schiavitù avvenne DOPO l'esperienza schiavista in Egitto, e quindi dopo l'Esodo e la venuta di Mosè.



I primi 11 capitoli delle Sacre Scritture, contengono una pennellata di mitologia babilonese finalizzata - quest'ultima - a essere rappresentata come inferiore alla suprema verità di fede:
quella del *** unico.

 


Molti ebrei resi schiavi, cominciavano a mescolare il culto pagano con quello giudaico. Il che ha portato i profeti di allora, assieme ai dotti, a scrivere "su carta" tutto ciò che fino ad allora avevano tramandato nei secoli.


 


I primi undici capitoli della Genesi descrivono, in modo popolare, l'origine del genere umano; enunziano con uno stile semplice e figurato, quale conveniva alla mentalità di un popolo poco evoluto, le verità fondamentali presupposte dall'economia della salvezza: la creazione da parte di *** all'inizio dei tempi, l'intervento speciale di *** che forma l'uomo e la donna, l'unità del genere umano, la colpa dei nostri progenitori, la decadenza e le pene ereditarie che ne furono la sanzione.



Ma queste verità, che riguardano il dogma e sono assicurate dall'autorità della Scrittura, sono nello stesso tempo fatti e, se le verità sono certe, implicano fatti che sono reali, sebbene non possiamo precisarne i contorni sotto il rivestimento mitico che è stato loro dato, secondo la mentalità del tempo e dell'ambiente.


 


Da qua a dire che l'originale ebraico è una copia dei testi della mitologia babilonese, scusami tanto, è navigare fortemente con la fantasia.


 


Scrivi:


 


e poi scusa, ma a me sembra chiaro che *** quando dice che l'uomo ora conosce il bene e il male non si riferisce all'aver disobbedito ma si riferisce al fatto che l'uomo si vergogna di essere nudo, quindi capisce cosa è bene e cosa è male (mostrarsi nudo) mentre prima girava nudo per l'eden in quanto non aveva ancora mangiato la mela e quindi non era così intelligente da capire certe cose

Ma girare nudi non era un male.


Lo divenne poi dopo perchè nell'occhio della donna e dell'uomo nacque la malizia, assunta con la disobbedienza ai comandi di *** (di non mangiare il frutto proibito... in quanto - appunto - proibito).



Il bene l'uomo già lo conosceva, dato che aveva un rapporto intimo e personale con ***.



Conobbe il male a sue spese... con la pratica. Ovvero peccando di superbia (Satana tentò Eva e Adamo con la promessa che entrambi sarebbero diventati come *** se avessero mangiato dall'albero proibito... e in un certo senso era vero; ora entrambi hanno la facoltà di essere giudici del bene e del male, dato che hanno conosciuto quest'ultimo peccando. Però essendoci di mezzo il serpente, ovviamente c'è in mezzo anche l'imbroglio. L'imbroglio sta nel fatto che per diventare giudici si ha peccato contro *** e quindi ci si è esposti alla morte... tra cui anche la morte eterna).


 


quindi *** era il cattivo che voleva tenere l'uomo ignorante mentre il serpente è stato colui che ha voluto aiutare l'uomo dandogli la ragione, nella mitologia sumera si disegnava un serpente ma era solo il simbolo di un altro *** ovvero Enki, il fratello di Ensi (che sarebbe diciamo il vero ***).

*** cattivo?


*** ha concesso all'Uomo di essere padrone di tutte le creature, di tutto l'Eden. Gli diede tutto e lo autorizzò a "dare un nome a tutto ciò che vedeva" (in parole povere, acconsentì una forma di prima scienza all'Uomo).



Gli garantì nel modo più assoluto sia il Paradiso in Terra, sia il Paradiso in Cielo.



L'unica clausola era quella di non peccare con un semplice gesto.


 


Quel gesto portò la realtà della morte nella storia dell'Uomo. E chi è che ha portato a questo risultato? Il serpente stesso, il quale colse l'occasione e diventò "Principe di questo mondo", usurpandolo ad Adamo.



La ragione del frutto proibito ha allontanato l'Uomo da *** e, come se non bastasse, ha alienato la scienza pura che aveva prima.


 


Ma qui comunque sfuggiamo dal fattore principale.


 


Tu ti stai aggrappando ai primi 11 capitoli della Bibbia, di cui ti ho dato un significato speciale ed eccezionale del loro effettivo valore (che non è certo storico).



Ma l'Antico Testamento non è fondato su 11 capitoli, ma su 43 libri... i quali non parlano di quegli pseudo-dèi venerati dai babilonesi.



Se le tue teorie mettessero un piedino fuori da questi primi capitoli (dove già si sentono a disagio), impallidirebbero seduta stante visto che non hanno più motivo d'essere.




in realtà tu parti dal presupposto che l'interpretazione della chiesa sia quella giusta, quindi tutto il resto ti sembra ridicolo, ma i racconti presenti nella genesi sono gli stessi che trovi sia in babilonia che fra i sumeri (i babilonesi hanno solo copiato i testi sumeri).

hanno delle differenze ma è chiaro che raccontano gli stessi fatti, e considerando che i sumeri sono stati il primo popolo presente sulla terra e sono nati molto prima degli ebrei, non vedo perchè non dovrei tenere conto dei racconti originali

secondo la tua interpretazione l'uomo era felice ed è stato uno scemo a prendere quella mela che non gli serviva a nulla, i sumeri invece raccontano lo stesso fatto ma dicono che l'uomo era un essere inferiore usato da ensi come schiavo e la gravità dell'aver mangiato la mela sta nel fatto che l'uomo diventa intelligente come ***, e soprattutto l'uomo non era immortale, ensi/*** lo caccia dall'eden proprio per paura che prenda pure il frutto che lo renderebbe immortale, ti cito il passo di prima

Ecco, Adamo è diventato uno di NOI,

e conosce il bene e il male.

E ora non potrebbe stendere la mano

e attingere anche all' Albero della Vita,

e mangiarne, e vivere per sempre?

a me pare chiaro che intende dire che se ora mangiasse pure il frutto dell'albero della vita vivrebbe per sempre e quindi per quel motivo *** lo caccia, tu ora puoi rileggerti la versione CEI ma alla fine dice la stessa cosa.

non voglio convincerti perchè sarebbe impossibile, ma non puoi dirmi che è assurdo leggere quel passo e interpretarlo come ha fatto sitchin

 
Volevo scrivere "corano V/s..." ma mi sembrava già di iniziare male.
Da un po' di tempo il vecchio amico musulmano che mi veniva a trovare quasi ogni settimana non si fa più vedere, è un moderato e, nonostante la propria formazione, è sempre riuscito a discutere con me del Qaram (il corano) sebbene io fossi donna, infedele e per di più parlandone in italiano, tutte cose vietate.

Sembra che sia molto impegnato specie da quando ho fatto l'errore "diplomatico" di salutarlo davanti alla sua gente un venerdì sera in una piazza del Novarese dove ignoravo che vi fosse una moschea di fianco alla chiesetta frequentata dai miei suoceri.

Mi mancano quelle sere in cui interrotti dai giochi e capricci della mia bimba piccola potevo confrontarmi con un vero moderato.

Tutto questo per dire che sò che esistono musulmani moderati, i miei dubbi riguardano il libro e quindi l'islam nelle sue fondamenta.

Avendo una conoscenza limitata al crisitanesimo ed all'ebraismo posso fare confronti solo con questi due, apporti da altre religioni sarebbero molto apprezzati.

Per una migliore lettura e discussione limiterò le domande ed i dubbi ad uno per post collegando i successivi in base all'evolversi della discussione.

Ricordo che non vorrei discutere di cose tipo "oppio dei popoli" e/o esistenza di D-o.

Premessa, l'islam ed il Qaram sono la stessa cosa, il libro è la religione e la religione segue letteralmente il libro.

Il fatto: Il vecchio testamento come il nuovo, i vangeli, la Torah ed il Talmud sono stati scritti negli anni (secoli) da diverse persone, in pratica sono una forma di storia di una religione, un insieme di regole, di anedotti e di parabole da cui discende il credo specifico.

Il qaram invece è scritto da un solo uomo nell'arco della sua breve vita, già questo mi rende dubbiosa, un po' come le mille e mille chiese del nonSoCosa che nascono in america.

Prima domanda quindi: questo può essere un indizio che il qaram e quindi l'islam sia una religione costruita a tavolino?
si può fare lo stesso discorso per la bibbia allora: un libro scritto da millemila mani, arrangiato e riarrangiato nel corso dei secoli. mi sa poco di divino e molto di umano..

 
in realtà tu parti dal presupposto che l'interpretazione della chiesa sia quella giusta, quindi tutto il resto ti sembra ridicolo, ma i racconti presenti nella genesi sono gli stessi che trovi sia in babilonia che fra i sumeri (i babilonesi hanno solo copiato i testi sumeri).
hanno delle differenze ma è chiaro che raccontano gli stessi fatti, e considerando che i sumeri sono stati il primo popolo presente sulla terra e sono nati molto prima degli ebrei, non vedo perchè non dovrei tenere conto dei racconti originali

secondo la tua interpretazione l'uomo era felice ed è stato uno scemo a prendere quella mela che non gli serviva a nulla, i sumeri invece raccontano lo stesso fatto ma dicono che l'uomo era un essere inferiore usato da ensi come schiavo e la gravità dell'aver mangiato la mela sta nel fatto che l'uomo diventa intelligente come ***, e soprattutto l'uomo non era immortale, ensi/*** lo caccia dall'eden proprio per paura che prenda pure il frutto che lo renderebbe immortale, ti cito il passo di prima

Ecco, Adamo è diventato uno di NOI,

e conosce il bene e il male.

E ora non potrebbe stendere la mano

e attingere anche all' Albero della Vita,

e mangiarne, e vivere per sempre?

a me pare chiaro che intende dire che se ora mangiasse pure il frutto dell'albero della vita vivrebbe per sempre e quindi per quel motivo *** lo caccia, tu ora puoi rileggerti la versione CEI ma alla fine dice la stessa cosa.

non voglio convincerti perchè sarebbe impossibile, ma non puoi dirmi che è assurdo leggere quel passo e interpretarlo come ha fatto sitchin
Beh, veramente sull'Antico Testamento siamo tutti d'accordo.


La Chiesa Cattolica, la maggior parte dei teologi protestanti, gli Anglicani, gli Ortodossi, gli ebrei (e ci mancherebbe, è la
loro tradizione!), eccetera.


Anche perchè è difficile nascondere l'evidenza.


 


Non i racconti presenti nella Genesi hanno delle somiglianze con i scritti sumeri e babilonesi, bensì qualcuno all'interno di questi primi 11 capitoli... che sono una piccola frazione dell'intera Sacra Scrittura.



Ma i teologi commentatori della Bibbia di Gerusalemme tutto questo lo sanno, infatti hanno messo la seguente nota:


 


Possediamo parecchie narrazioni babilonesi sul diluvio, che presentano rassomiglianze considerevoli con il racconto biblico.


Questo non ne dipende, ma attinge alla medesima eredità: il ricordo di una o più inondazioni disastrose della valle del Tigri e dell'Eufrate, che la tradizione aveva ingrandite con dimensioni di un cataclisma universale.



Tuttavia, ed è l'essenziale, l'autore sacro ha caricato questo ricordo con un insegnamento eterno sulla giustizia e sulla misericordia di ***, sulla malizia dell'uomo e sulla salvezza accordata al giusto (cf. Eb 11,7). È un giudizio di *** che prefigura quello degli ultimi tempi (Lc 17,265; Mt 24,37s) come la salvezza accordata a Noè raffigura la salvezza con le acque del battesimo (1 Pt 3,20-21)


 


E anche stavolta devo ripeterti (leggendo lo scritto qui sopra) che come metti il piedino fuori da quei 11 capitoli iniziali della Genesi, tutta la tua teoria va nuovamente in fumo.



A meno che, ovviamente, tu non cominci a considerare quei capitoli come veritieri e tutto il resto falso secondo una tua personalissima selezione di convenienza.



In caso contrario, si può riconoscere una profonda presenza teologica nella visione di tutto l'insieme.


 


Ma quello che è ancora più importante da sapere e da capire, è che (nel caso ad esempio del diluvio di Noè) il messaggio di fondo è eterno e ci può aiutare anche oggi, dato che è un vangelo (cioè una buona notizia: quella della salvezza dal diluvio del peccato... sempre tramite *** e la fede).


 





a me pare chiaro che intende dire che se ora mangiasse pure il frutto dell'albero della vita vivrebbe per sempre e quindi per quel motivo *** lo caccia, tu ora puoi rileggerti la versione CEI ma alla fine dice la stessa cosa.


Qui c'è un errore di base.


*** PRIMA che Adamo mangiasse il frutto proibito (prima che peccasse, insomma), poteva già accedere al frutto dell'albero della Vita quanto e quando voleva.



DOPO il peccato, questo non era più possibile. Non era più possibile per una semplice questione naturale delle cose, però.



Adamo peccando aveva esposto la sua anima alla morte, così come aveva esposto alla morte i suoi figli, sua moglie (che si era già di suo auto-condannata) e tutto il resto della stirpe.



Tuttavia *** è comunque intervenuto con un cibo ancora più vitale e potente.



Ma questo lo possiamo leggere nel Vangelo, quando il Cristo disse:


 


Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6,50-51)

 


Sitchin ha fatto quello che faccio io quando da piccolo leggevo Topolino:



Sfogliata veloce delle pagine, quello che capisco capisco il resto è fuffa.

 


Mi dispiace, un'interpretazione privata e superficiale di due versetti biblici escludendo tutto l'enorme materiale che ci gira attorno, per me, non è un modo serio di interpretare le Sacre Scritture.





 


---------- Post added at 01:34:17 ---------- Previous post was at 01:28:53 ----------

 


Comunque, concludendo (perchè ora vado a letto), ti invito anche a fare una semplice riflessione.

 


Nell'Antico Testamento *** fa un alleanza con il popolo d'Israele (e non con i babilonesi o con i sumeri).


 


Ora, sappiamo tutti che Babilonia è stata distrutta. La civiltà babilonese oggi non esiste più nel vero senso della parola.


 


Il popolo ebraico invece? Persecuzioni da tutte le parti, era il popolo più debole... e oggi è addirittura uno Stato indipendente che ha mantenuto la propria cultura, tradizione e sovranità nella Terra Promessa, seppure con un sistema politico discutibile.


 


Penso che questo sia già sufficiente per bagnare il naso a qualsiasi ipotetica fanta-teologia su alieni dal passaporto babilonese e dèi dalla stessa bandiera.





 
Beh, veramente sull'Antico Testamento siamo tutti d'accordo.
La Chiesa Cattolica, la maggior parte dei teologi protestanti, gli Anglicani, gli Ortodossi, gli ebrei (e ci mancherebbe, è la
loro tradizione!), eccetera.


Anche perchè è difficile nascondere l'evidenza.


 


Non i racconti presenti nella Genesi hanno delle somiglianze con i scritti sumeri e babilonesi, bensì qualcuno all'interno di questi primi 11 capitoli... che sono una piccola frazione dell'intera Sacra Scrittura.



Ma i teologi commentatori della Bibbia di Gerusalemme tutto questo lo sanno, infatti hanno messo la seguente nota:


 


Possediamo parecchie narrazioni babilonesi sul diluvio, che presentano rassomiglianze considerevoli con il racconto biblico.


Questo non ne dipende, ma attinge alla medesima eredità: il ricordo di una o più inondazioni disastrose della valle del Tigri e dell'Eufrate, che la tradizione aveva ingrandite con dimensioni di un cataclisma universale.



Tuttavia, ed è l'essenziale, l'autore sacro ha caricato questo ricordo con un insegnamento eterno sulla giustizia e sulla misericordia di ***, sulla malizia dell'uomo e sulla salvezza accordata al giusto (cf. Eb 11,7). È un giudizio di *** che prefigura quello degli ultimi tempi (Lc 17,265; Mt 24,37s) come la salvezza accordata a Noè raffigura la salvezza con le acque del battesimo (1 Pt 3,20-21)


 


E anche stavolta devo ripeterti (leggendo lo scritto qui sopra) che come metti il piedino fuori da quei 11 capitoli iniziali della Genesi, tutta la tua teoria va nuovamente in fumo.



A meno che, ovviamente, tu non cominci a considerare quei capitoli come veritieri e tutto il resto falso secondo una tua personalissima selezione di convenienza.



In caso contrario, si può riconoscere una profonda presenza teologica nella visione di tutto l'insieme.


 


Ma quello che è ancora più importante da sapere e da capire, è che (nel caso ad esempio del diluvio di Noè) il messaggio di fondo è eterno e ci può aiutare anche oggi, dato che è un vangelo (cioè una buona notizia: quella della salvezza dal diluvio del peccato... sempre tramite *** e la fede).


 





a me pare chiaro che intende dire che se ora mangiasse pure il frutto dell'albero della vita vivrebbe per sempre e quindi per quel motivo *** lo caccia, tu ora puoi rileggerti la versione CEI ma alla fine dice la stessa cosa.


Qui c'è un errore di base.


*** PRIMA che Adamo mangiasse il frutto proibito (prima che peccasse, insomma), poteva già accedere al frutto dell'albero della Vita quanto e quando voleva.



DOPO il peccato, questo non era più possibile. Non era più possibile per una semplice questione naturale delle cose, però.



Adamo peccando aveva esposto la sua anima alla morte, così come aveva esposto alla morte i suoi figli, sua moglie (che si era già di suo auto-condannata) e tutto il resto della stirpe.



Tuttavia *** è comunque intervenuto con un cibo ancora più vitale e potente.



Ma questo lo possiamo leggere nel Vangelo, quando il Cristo disse:


 


Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6,50-51)

 


Sitchin ha fatto quello che faccio io quando da piccolo leggevo Topolino:



Sfogliata veloce delle pagine, quello che capisco capisco il resto è fuffa.

 


Mi dispiace, un'interpretazione privata e superficiale di due versetti biblici escludendo tutto l'enorme materiale che ci gira attorno, per me, non è un modo serio di interpretare le Sacre Scritture.




secondo me il problema è che non conosci i testi di sitchin perchè lui non ha mai parlato di gesù o della storia del popolo ebraico, anche perchè lui era ebreo.

lui ha sempre e solo parlato dei sumeri e della loro storia, e questa storia si incrocia con l'inizio della genesi della bibbia, ma lui non ha mi attaccato la bibbia, lui si è sempre limitato a raccontare quello che scrivevano i sumeri e a darne interpretazioni che io ritengo molto veritiere e interessanti

ho letto più volte la genesi sulla bibbia e onestamente è una storia che fa acqua da tutte le parti, l'unica spiegazione logica è che si tratta di una storia inventata, è praticamente impossibile credere davvero all'esistenza di adamo ed eva per come vengono raccontati nella bibbia

se invece leggi la stessa storia raccontata dai sumeri allora ha tutto un altro significato, un significato logico, diventa una storia credibile

insisti nel dire che dopo i primi 11 capitoli tutta la storia di sitchin va in fumo ma onestamente non riesco a capire il perchè, sitchin non ha mai analizzato tutta la bibbia anche perchè, mi ripeto, non ha mai messo in discussione la storia di israele, lui si è sempre interessato alla creazione dell'uomo.

oltretutto in ogni caso la torah è stata scritta da degli ebrei e si sa che non sono stati loro il primo popolo sulla terra, quindi di certo non potevano sapere come sono stati creati i sumeri, ovvero il primo popolo.

rispondimi a sta domanda: se io so che la prima civiltà è stata quella sumera, se voglio sapere come sono stati creati trovo un racconto sumero e uno ebraico che raccontano più o meno la stessa cosa ma in maniera molto diversa e con differenze molto importanti, per quale motivo dovrei credere al racconto fatto centinaia di anni dopo dagli ebrei e non a quello originale fatto dai sumeri?

 
secondo me il problema è che non conosci i testi di sitchin perchè lui non ha mai parlato di gesù o della storia del popolo ebraico, anche perchè lui era ebreo.
lui ha sempre e solo parlato dei sumeri e della loro storia, e questa storia si incrocia con l'inizio della genesi della bibbia, ma lui non ha mi attaccato la bibbia, lui si è sempre limitato a raccontare quello che scrivevano i sumeri e a darne interpretazioni che io ritengo molto veritiere e interessanti

ho letto più volte la genesi sulla bibbia e onestamente è una storia che fa acqua da tutte le parti, l'unica spiegazione logica è che si tratta di una storia inventata, è praticamente impossibile credere davvero all'esistenza di adamo ed eva per come vengono raccontati nella bibbia

se invece leggi la stessa storia raccontata dai sumeri allora ha tutto un altro significato, un significato logico, diventa una storia credibile

insisti nel dire che dopo i primi 11 capitoli tutta la storia di sitchin va in fumo ma onestamente non riesco a capire il perchè, sitchin non ha mai analizzato tutta la bibbia anche perchè, mi ripeto, non ha mai messo in discussione la storia di israele, lui si è sempre interessato alla creazione dell'uomo.

oltretutto in ogni caso la torah è stata scritta da degli ebrei e si sa che non sono stati loro il primo popolo sulla terra, quindi di certo non potevano sapere come sono stati creati i sumeri, ovvero il primo popolo.

rispondimi a sta domanda: se io so che la prima civiltà è stata quella sumera, se voglio sapere come sono stati creati trovo un racconto sumero e uno ebraico che raccontano più o meno la stessa cosa ma in maniera molto diversa e con differenze molto importanti, per quale motivo dovrei credere al racconto fatto centinaia di anni dopo dagli ebrei e non a quello originale fatto dai sumeri?
L'errore che fai te, è voler dare una privata interpretazione di un Testo fatto per la fede, e non fatto per autenticizzare la storia.


Per me va benissimo che tu creda che gli extraterrestri hanno visitato la Sumeria e/o Babilonia.



Va meno bene quando si mette in mezzo la Bibbia/Torah per dare maggiore luce alle proprie ipotesi idealistiche.


 


Che Sitchin non ha mai considerato Gesù Cristo lo so anch'io, ma forse questa è una lacuna, più che un "punto" a suo vantaggio.



Non puoi togliere un documento dal suo contesto storico, dalla cultura civile da cui proviene, dalla mentalità d'epoca e dalla tradizione tribale da cui ne esce.



Altrimenti non fai altro che snaturalizzare qualcosa di valore che merita di rimanere nel suo reale habitat.



Dici che senza le teorie di Sitchin, non riesci a trovare un nesso... o una spiegazione logica.



Ma guarda che qua l'unico che dice che l'Antico Testamento (soprattutto i famosi 11 capitoli iniziali) è da leggere letteralmente sei tu. Non certo io, non certo i biblisti (come se quest'ultimi fossero tali per hobby e non conoscano la materia che li tiene impegnati per decenni di studi universitari) nè i teologi e gli storici di mezzo mondo.



Sei solo tu ed eventualmente Sitchin.


 


insisti nel dire che dopo i primi 11 capitoli tutta la storia di sitchin va in fumo ma onestamente non riesco a capire il perchè, sitchin non ha mai analizzato tutta la bibbia anche perchè, mi ripeto, non ha mai messo in discussione la storia di israele, lui si è sempre interessato alla creazione dell'uomo.

Ti sei risposto da solo alla tua domanda.

 


Chiedi:
insisti nel dire che dopo i primi 11 capitoli tutta la storia di sitchin va in fumo ma onestamente non riesco a capire il perchè

 


La risposta: Perchè sitchin non ha mai analizzato tutta la bibbia

 


Se l'avesse fatto si sarebbe reso conto che la Bibbia, come la Torah, non possono essere usati per queste libere interpretazioni finalizzate solamente ad appoggiare una teoria alquanto discutibile.

 


Gli ebrei nella Genesi hanno soltanto riportato una testimonianza di fede in chiave Giudaica. Stop.



Il resto purtroppo viene usato per avvalorare le proprie tesi.


 


rispondimi a sta domanda: se io so che la prima civiltà è stata quella sumera, se voglio sapere come sono stati creati trovo un racconto sumero e uno ebraico che raccontano più o meno la stessa cosa ma in maniera molto diversa e con differenze molto importanti, per quale motivo dovrei credere al racconto fatto centinaia di anni dopo dagli ebrei e non a quello originale fatto dai sumeri?

Ma il problema di fondo non è cosa credere.


Cos'è accaduto da un punto di vista scientifico.... è la scienza umana a dover rispondere.



Da un punto di vista di fede spirituale, mi appoggio alla mia religione.



Ma tu hai usato la parola giusta.
Racconto.


Un racconto può essere qualcosa di vero, di antropomorfico o di mitologico.


 


La Genesi e i suoi primi capitoli hanno e avevano solo uno scopo educativo e morale circa alcune questioni cruciali che il popolo d'Israele stava perdendo durante la schiavitù in Babilonia. Per inciso, il mondo non è stato creato realmente in 7 giorni, sarebbe stupido pensarlo. Ma è solo un modo per risaltare due concetti di base:


 


1) *** è l'autore di tutto ciò che esiste.



2) La domenica [o il sabato per gli ebrei] va santificata (
Allora ***, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 *** benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.).

 

 




 
Leggendo un po questo topic mi viene da credere (strano dirlo) che la religione qualsiasi essa crei in modo volontario o meno delle barriere invisibili come l' aria ma dure e solide come il cemento, difatti la cronaca in generale ma anche il vissuto mi ha portato ha pensare che chi abbraccia una determinata religione perde ogni interesse nel capire qualsiasi altra confessione diversa dalla propria, il buon Chen ha postato 16 simboli nel primo post ognuno dei quali rappresenta un credo diverso, in un certo senso e come se ognuno di quei simboli fosse un mattone che costituisce un muro (la barriera di cui ho parlato prima) atto a dividere spesso in maniera definitiva persone sia identificabili in singoli soggetti che in masse oceaniche, e come se tutti noi credessimo in un qualcosa di talmente stupendo e imprescindibile da riuscire a contrastare la durezza e la brutalità della vita che ci circonda e renderlo persino meno pesante, tutto ciò sarebbe bellissimo da un punto di vista strettamente spirituale, ma la religione si sa non viene esposta direttamente dagli dei da cui trae ispirazione ma dagli uomini che ne reclamano (giustamente o meno) la gestione terrena, e dare in mano un credo o un ideologia ultraterrana a persone molto terrene ha portato più guai che benefici, perché se la sostanza delle varie religioni è la pace con se stessi e con cio che ci circonda la forma col quale vengono rappresentati tali concetti non è sempre così chiara creando spesso confusione e sospetto, io penso che non ci siano religioni più vere o più credibili delle altre in maniera assoluta, anzi tendo a pensare che si dovrebbe cominciare a saltare l' asticella della religione=verità e cercare di vedere tutti i vari credi come svariate possibilità di apprendimento di un unico bellissimo e difficilissimo fine: una spiritualità e introspezione più alta.

 
L'errore che fai te, è voler dare una privata interpretazione di un Testo fatto per la fede, e non fatto per autenticizzare la storia.
Per me va benissimo che tu creda che gli extraterrestri hanno visitato la Sumeria e/o Babilonia.



Va meno bene quando si mette in mezzo la Bibbia/Torah per dare maggiore luce alle proprie ipotesi idealistiche.


 


Che Sitchin non ha mai considerato Gesù Cristo lo so anch'io, ma forse questa è una lacuna, più che un "punto" a suo vantaggio.



Non puoi togliere un documento dal suo contesto storico, dalla cultura civile da cui proviene, dalla mentalità d'epoca e dalla tradizione tribale da cui ne esce.



Altrimenti non fai altro che snaturalizzare qualcosa di valore che merita di rimanere nel suo reale habitat.



Dici che senza le teorie di Sitchin, non riesci a trovare un nesso... o una spiegazione logica.



Ma guarda che qua l'unico che dice che l'Antico Testamento (soprattutto i famosi 11 capitoli iniziali) è da leggere letteralmente sei tu. Non certo io, non certo i biblisti (come se quest'ultimi fossero tali per hobby e non conoscano la materia che li tiene impegnati per decenni di studi universitari) nè i teologi e gli storici di mezzo mondo.



Sei solo tu ed eventualmente Sitchin.


 


insisti nel dire che dopo i primi 11 capitoli tutta la storia di sitchin va in fumo ma onestamente non riesco a capire il perchè, sitchin non ha mai analizzato tutta la bibbia anche perchè, mi ripeto, non ha mai messo in discussione la storia di israele, lui si è sempre interessato alla creazione dell'uomo.

Ti sei risposto da solo alla tua domanda.

 


Chiedi:
insisti nel dire che dopo i primi 11 capitoli tutta la storia di sitchin va in fumo ma onestamente non riesco a capire il perchè

 


La risposta: Perchè sitchin non ha mai analizzato tutta la bibbia

 


Se l'avesse fatto si sarebbe reso conto che la Bibbia, come la Torah, non possono essere usati per queste libere interpretazioni finalizzate solamente ad appoggiare una teoria alquanto discutibile.

 


Gli ebrei nella Genesi hanno soltanto riportato una testimonianza di fede in chiave Giudaica. Stop.



Il resto purtroppo viene usato per avvalorare le proprie tesi.


 


rispondimi a sta domanda: se io so che la prima civiltà è stata quella sumera, se voglio sapere come sono stati creati trovo un racconto sumero e uno ebraico che raccontano più o meno la stessa cosa ma in maniera molto diversa e con differenze molto importanti, per quale motivo dovrei credere al racconto fatto centinaia di anni dopo dagli ebrei e non a quello originale fatto dai sumeri?

Ma il problema di fondo non è cosa credere.


Cos'è accaduto da un punto di vista scientifico.... è la scienza umana a dover rispondere.



Da un punto di vista di fede spirituale, mi appoggio alla mia religione.



Ma tu hai usato la parola giusta.
Racconto.


Un racconto può essere qualcosa di vero, di antropomorfico o di mitologico.


 


La Genesi e i suoi primi capitoli hanno e avevano solo uno scopo educativo e morale circa alcune questioni cruciali che il popolo d'Israele stava perdendo durante la schiavitù in Babilonia. Per inciso, il mondo non è stato creato realmente in 7 giorni, sarebbe stupido pensarlo. Ma è solo un modo per risaltare due concetti di base:


 


1) *** è l'autore di tutto ciò che esiste.



2) La domenica [o il sabato per gli ebrei] va santificata (
Allora ***, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 *** benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.).

 

 


ma in realtà sei tu stesso a dare ragione a sitchin, perchè ammetti che i primi capitoli della genesi sono delle storie mezze inventate per educare la gente, sei tu il primo a dire che di certo la genesi non l'ha scritta adamo mentre entra nell'eden ma invece si tratta di qualcosa scritto centinaia di anni dopo, quindi non puoi dirmi che la visione di sitchin è sbagliata basandoti sulla bibbia perchè tu stesso ammetti che i primi capitoli della bibbia non sono fatti storici ma educativi.

se sitchin avesse detto che gesù volava e sputava fuoco tu avresti potuto dire che sono idiozie in quanto nella bibbia non se ne parla, ma se sitchin parla della genesi non puoi dirmi che è in contrasto con la bibbia in quanto tu stesso dici che quella parte non pretende di essere una storia vera.

quello che lui ha sempre cercato di far capire (e che ora io sto facendo con te) è che lui non voleva di certo fondare una nuova religione e che non voleva assolutamente andare contro le religioni attuali, quindi è normale che non sia arrivato ad analizzare il resto della bibbia perchè a lui non interessava attaccarla, a lui interessava semplicemente capire come si è formata ed evoluta la prima civiltà ovvero sumer, e le risposte ce le hanno date gli stessi sumeri con i loro racconti.

che come giustamente dici sono racconti, non sono testi sacri, ma non sono nemmeno favole, sono racconti intesi come testimonianze, sono racconti intesi come fatti di cronaca, non storie inventate o testi religiosi in quanto i sumeri non pregavano questi alieni per il semplice motivo che se ne erano andati e nessuno di loro ha mai detto di avere poteri per poter ascoltare preghiere o altro.

ma tutto ciò non va in contrasto con la religione, se noi dovessimo andare sulla luna (lascia stare che non è abitata) e modificare geneticamente degli animali per renderli uomini, saremmo forse degli dei? non credo, ma se esiste un *** è probabile che quando si saranno evoluti, lui si manifesterà a loro esattamente come ha fatto sulla terra, e allora questi ipotetici uomini della luna non dovrebbero più credere alla loro creazione soltanto perchè ora hanno conosciuto il vero ***?

che poi in realtà sitchin non parla di creazione, noi esistevamo già ma eravamo ancora poco evoluti, gli alieni che ci hanno fatto visita erano esattamente come noi ma molto più evoluti, non hanno fatto altro che modificarci geneticamente per accelerare il nostro processo di evoluzione, quindi non sono stati loro a creare la vita o a creare l'universo, hanno fatto degli esperimenti esattamente come noi con la pecora dolly

oltretutto, chiudo citando sitchin, se davvero degli alieni sono venuti sulla terra e hanno dato inizio alla nostra civiltà, lo hanno fatto perchè quello era il loro destino scritto dal vero ***, loro hanno semplicemente seguito il disegno divino

 
Ollapeppa! E pensare che è domenica quindi vi credevo tutti annebbiati dal... riposo del guerriero.

Rispondo senza quotare se no non finiamo più, sicuro mi perdo qualcosa... abbiate pazienza.

Frogsplash, vero che di solito chi crede fermamente tende a sminuire o negare le altre religioni, vorrei insistere che io considero degna del massimo rispetto la fede di ognuno a prescindere dalla/le divinità, che poi io consideri geova una setta oppure il qaram un libro di odio è un altro paio di maniche.

Darton, qui non intendo dimostrare che la Bibbia piuttosto che la Torah siano più vere del qaram, è però evidente che i primi due, in maniera diversa, sono libri che parlano dell'evoluzione e della storia di due religioni, dati i tempi è impossibile che si tratti di un "trucco" studiato a tavolino, sul fatto che siano la parola di D-o è un altro argomento.

Maresca, io ti voglio bene ma ti ricordo che l'ebraismo è la religionpiù antica ancora praticata e che, come ben spiegato da Chen, la torah è un libro "originale", il Talmud è la tradizione orale messa su carta, ma si tratta più di regole di vita suscettibili di essere messe in discussione da chiunque le voglia praticare che non di un tsto religioso, tanto che moltissimi ebrei seguono la Torah ma non apllicano la khosherut di cui il Talmud è "manuale pratico"

Peccato originale:

Stacchiamo un attimo la discussione per un argomento che è stato introdotto e che mi appassiona moltissimo; la presunta "cacciata dall'Eden"

Secondo il mio punto di vista non si trattò nè di peccato nè di punizione o di malvagità.

Adamo ed Eva erano immortali ma senza coscienza di sè, come animali felici insomma.

Scoprendosi nudi in realtà prendono coscienza di esistere a quel punto D-o ha di fronte un dilemma.

E' ovvio che avendo intelligenza ed immortalità i due prima o poi diventeranno sempre più simili a D-o e quindi dato il tempo infinto come Lui, quindi Egli deve togliergli uno dei due.

Decide di togliere l'immortalità lasciandogli l'intelligenza, quindi li trasferisce sulla terra perché quello è il loro posto, d'ora in avanti faticheranno non perché "puniti" ma perché indipendenti.

In questo io vedo una metafora dei figli che crescono e lasciano la casa dei genitori.

Maresca, è vero che il D-o degli ebrei è duro, tetragono e vendicativo ma è un Padre che ama i suoi figli e li vuole indipendenti con tutto il loro libero arbitrio che dà a noi la stessa dignità del Signore.

 
Ollapeppa! E pensare che è domenica quindi vi credevo tutti annebbiati dal... riposo del guerriero.
Rispondo senza quotare se no non finiamo più, sicuro mi perdo qualcosa... abbiate pazienza.

Frogsplash, vero che di solito chi crede fermamente tende a sminuire o negare le altre religioni, vorrei insistere che io considero degna del massimo rispetto la fede di ognuno a prescindere dalla/le divinità, che poi io consideri geova una setta oppure il qaram un libro di odio è un altro paio di maniche.

Darton, qui non intendo dimostrare che la Bibbia piuttosto che la Torah siano più vere del qaram, è però evidente che i primi due, in maniera diversa, sono libri che parlano dell'evoluzione e della storia di due religioni, dati i tempi è impossibile che si tratti di un "trucco" studiato a tavolino, sul fatto che siano la parola di D-o è un altro argomento.

Maresca, io ti voglio bene ma ti ricordo che l'ebraismo è la religionpiù antica ancora praticata e che, come ben spiegato da Chen, la torah è un libro "originale", il Talmud è la tradizione orale messa su carta, ma si tratta più di regole di vita suscettibili di essere messe in discussione da chiunque le voglia praticare che non di un tsto religioso, tanto che moltissimi ebrei seguono la Torah ma non apllicano la khosherut di cui il Talmud è "manuale pratico"

Peccato originale:

Stacchiamo un attimo la discussione per un argomento che è stato introdotto e che mi appassiona moltissimo; la presunta "cacciata dall'Eden"

Secondo il mio punto di vista non si trattò nè di peccato nè di punizione o di malvagità.

Adamo ed Eva erano immortali ma senza coscienza di sè, come animali felici insomma.

Scoprendosi nudi in realtà prendono coscienza di esistere a quel punto D-o ha di fronte un dilemma.

E' ovvio che avendo intelligenza ed immortalità i due prima o poi diventeranno sempre più simili a D-o e quindi dato il tempo infinto come Lui, quindi Egli deve togliergli uno dei due.

Decide di togliere l'immortalità lasciandogli l'intelligenza, quindi li trasferisce sulla terra perché quello è il loro posto, d'ora in avanti faticheranno non perché "puniti" ma perché indipendenti.

In questo io vedo una metafora dei figli che crescono e lasciano la casa dei genitori.

Maresca, è vero che il D-o degli ebrei è duro, tetragono e vendicativo ma è un Padre che ama i suoi figli e li vuole indipendenti con tutto il loro libero arbitrio che dà a noi la stessa dignità del Signore.

momento momento momento.

l'ebraismo è la religione più antica ma il popolo ebraico non è stato il primo popolo presente sulla terra

escludendo la creazione, tutto il resto che trovi nella torah riguarda fatti vissuti dagli ebrei, ad esempio mosè era un ebreo e quindi se nella torah si parla di lui non è perchè qualche rabbino ne ha sentito parlare, ma perchè il popolo ebraico ha vissuto il periodo di mosè e se lo è raccontato di generazione in generazione prima oralmente e poi tramite la torah scritta

la torah per certi versi è la storia degli ebrei.

ma la creazione no, questo perchè per una questione storica si vede che la civiltà ebraica si è diffusa mooooolto dopo i sumeri, l'albero genealogico degli ebrei non può partire con adamo ed eva intesi come primi ebrei perchè ci sono prove che centinaia (o migliaia) di anni prima c'erano già dei popoli, primo su tutti appunto i sumeri

quindi non puoi credere che *** ha creato adamo ed eva e da lì è nato il popolo ebraico per il semplice motivo che in altre zone del mondo gli esseri umani erano già comparsi da centinaia di anni.

o meglio: magari è anche tutto vero ma in tal caso allora gli ebrei sarebbero i discendenti dei sumeri, perchè (lo ripeto ancora) sono loro i primi esseri umani civilizzati apparsi sulla terra.

qui si arriva a sitchin. i sumeri parlano della loro creazione, parlano di adamo ed eva, raccontano la stessa cosa ma non parlano dell'eden come di un'altra dimensione e non parlano del loro creatore come di un'entità-*** ma come un alieno, e l'eden lo collocano perfettamente sulla terra.

quindi i sumeri non hanno una religione, non vanno in contrasto con la religione ebraica, raccontano semplicemente come sono stati creati. e questo non va assolutamente in contrasto con abramo, mosè e tutto quello che c'è stato dopo.

ma per quanto riguarda la creazione, se 6000 anni fa i sumeri raccontavano già la storia di adamo ed eva ma in maniera diversa da come è stata scritta migliaia di anni dopo nella torah, è probabile che questa parte della torah abbia delle imprecisioni dovute al fatto che sia stata scritta migliaia di anni dopo che è accaduta.

oltretutto se i sumeri sono nati prima degli ebrei è ovvio che quest'ultimi hanno acquisito la storia della creazione dai sumeri e che quindi non si può non tenere conto delle tavolette originali sumere

oppure puoi dirmi che il *** che ha creato il popolo ebraico non c'entra nulla con gli alieni che hanno creato migliaia di anni prima i sumeri, ma questo non sarebbe possibile perchè non avrebbe senso un *** che crea adamo ed eva ebrei quando sulla terra esistono già da migliaia di anni gli esseri umani, ma poi ci sono troppe coincidenze fra la creazione dell'uomo della torah e quella che trovi nei "testi" sumeri, quindi mi pare ovvio che entrambi i testi parlano della stessa cosa

 
No, non intendevo la creazione in senso letterale, nè Adamo ed Eva come realmente esistiti, sono abbastanza secolarizzata per non credere che il mondo sia nato 5.771 anni fa (e qualche spicciolo) e so che le religioni hanno iniziato ad essere un affare di stato quando sono diventate un mezzo di controllo delle popolazioni conquistate, gli ebrei hanno avuto un colpo di genio nel riuscire a mantenere intatta la credenza religiosa senza tempio nè stato, ma so che non sono i primi esseri sulla terra, anche se sono convinta che saremo comunque gli ultimi (scherzavo...)

Mi interessava l'interpretazione circa la leggenda della cacciata dal paradiso.

A livello storico le analogie circa la storia creazione nelle varie religioni possono effettivamente dire due cose.

La prima è che l'idea è stata copiata nei millenni.

La seconda è che sia una cosa vera accaduta contemporaneamente a più etnie, in questo caso che si tratti di alieni o della mano del Signore avremmo un notevole ed interessante dilemma storico.

Dopo aver preparato la cena però ;-)

 
No, non intendevo la creazione in senso letterale, nè Adamo ed Eva come realmente esistiti, sono abbastanza secolarizzata per non credere che il mondo sia nato 5.771 anni fa (e qualche spicciolo) e so che le religioni hanno iniziato ad essere un affare di stato quando sono diventate un mezzo di controllo delle popolazioni conquistate, gli ebrei hanno avuto un colpo di genio nel riuscire a mantenere intatta la credenza religiosa senza tempio nè stato, ma so che non sono i primi esseri sulla terra, anche se sono convinta che saremo comunque gli ultimi (scherzavo...)
Mi interessava l'interpretazione circa la leggenda della cacciata dal paradiso.

A livello storico le analogie circa la storia creazione nelle varie religioni possono effettivamente dire due cose.

La prima è che l'idea è stata copiata nei millenni.

La seconda è che sia una cosa vera accaduta contemporaneamente a più etnie, in questo caso che si tratti di alieni o della mano del Signore avremmo un notevole ed interessante dilemma storico.

Dopo aver preparato la cena però ;-)
ma è ovvio che si somigliano!

sono le risposte ad una stessa domanda: come è nato tutto?

è naturale quindi che si venga a costruire la stessa storiella di come *** ha creato il mondo.

 
No, non intendevo la creazione in senso letterale, nè Adamo ed Eva come realmente esistiti, sono abbastanza secolarizzata per non credere che il mondo sia nato 5.771 anni fa (e qualche spicciolo) e so che le religioni hanno iniziato ad essere un affare di stato quando sono diventate un mezzo di controllo delle popolazioni conquistate, gli ebrei hanno avuto un colpo di genio nel riuscire a mantenere intatta la credenza religiosa senza tempio nè stato, ma so che non sono i primi esseri sulla terra, anche se sono convinta che saremo comunque gli ultimi (scherzavo...)
Mi interessava l'interpretazione circa la leggenda della cacciata dal paradiso.

A livello storico le analogie circa la storia creazione nelle varie religioni possono effettivamente dire due cose.

La prima è che l'idea è stata copiata nei millenni.

La seconda è che sia una cosa vera accaduta contemporaneamente a più etnie, in questo caso che si tratti di alieni o della mano del Signore avremmo un notevole ed interessante dilemma storico.

Dopo aver preparato la cena però ;-)

ok ma quindi stai dicendo te stessa che per quanto riguarda la creazione dell'uomo, nella torah c'è scritto solo quello che probabilmente a quei tempi si raccontava fra GLI UOMINI, nel senso che di certo non è stato *** a raccontare a qualche profeta la storia di adamo ed eva.

quindi, considerando che molti anni prima la stessa cosa veniva scritta dai sumeri, perchè non può essere che nella torah ci sia la storia della creazione dei sumeri scritta con degli errori dovuti a delle incomprensioni?

e di conseguenza, perchè non credere a quello che raccontavano i sumeri? insomma se loro sono stati i primi uomini al mondo probabilmente sapranno come sono nati, e se non vogliamo credere a loro allora non dobbiamo credere a nessuno, perchè di certo nessun altro può sapere come sono nati i sumeri

 
ma in realtà sei tu stesso a dare ragione a sitchin, perchè ammetti che i primi capitoli della genesi sono delle storie mezze inventate per educare la gente, sei tu il primo a dire che di certo la genesi non l'ha scritta adamo mentre entra nell'eden ma invece si tratta di qualcosa scritto centinaia di anni dopo, quindi non puoi dirmi che la visione di sitchin è sbagliata basandoti sulla bibbia perchè tu stesso ammetti che i primi capitoli della bibbia non sono fatti storici ma educativi.
se sitchin avesse detto che gesù volava e sputava fuoco tu avresti potuto dire che sono idiozie in quanto nella bibbia non se ne parla, ma se sitchin parla della genesi non puoi dirmi che è in contrasto con la bibbia in quanto tu stesso dici che quella parte non pretende di essere una storia vera.

quello che lui ha sempre cercato di far capire (e che ora io sto facendo con te) è che lui non voleva di certo fondare una nuova religione e che non voleva assolutamente andare contro le religioni attuali, quindi è normale che non sia arrivato ad analizzare il resto della bibbia perchè a lui non interessava attaccarla, a lui interessava semplicemente capire come si è formata ed evoluta la prima civiltà ovvero sumer, e le risposte ce le hanno date gli stessi sumeri con i loro racconti.

che come giustamente dici sono racconti, non sono testi sacri, ma non sono nemmeno favole, sono racconti intesi come testimonianze, sono racconti intesi come fatti di cronaca, non storie inventate o testi religiosi in quanto i sumeri non pregavano questi alieni per il semplice motivo che se ne erano andati e nessuno di loro ha mai detto di avere poteri per poter ascoltare preghiere o altro.

ma tutto ciò non va in contrasto con la religione, se noi dovessimo andare sulla luna (lascia stare che non è abitata) e modificare geneticamente degli animali per renderli uomini, saremmo forse degli dei? non credo, ma se esiste un *** è probabile che quando si saranno evoluti, lui si manifesterà a loro esattamente come ha fatto sulla terra, e allora questi ipotetici uomini della luna non dovrebbero più credere alla loro creazione soltanto perchè ora hanno conosciuto il vero ***?

che poi in realtà sitchin non parla di creazione, noi esistevamo già ma eravamo ancora poco evoluti, gli alieni che ci hanno fatto visita erano esattamente come noi ma molto più evoluti, non hanno fatto altro che modificarci geneticamente per accelerare il nostro processo di evoluzione, quindi non sono stati loro a creare la vita o a creare l'universo, hanno fatto degli esperimenti esattamente come noi con la pecora dolly

oltretutto, chiudo citando sitchin, se davvero degli alieni sono venuti sulla terra e hanno dato inizio alla nostra civiltà, lo hanno fatto perchè quello era il loro destino scritto dal vero ***, loro hanno semplicemente seguito il disegno divino
Io non do ragione a Sitchin, do ragione a migliaia di teologi, biblisti, storici, esperti in storia delle religioni... e alle varie istituzioni d'archeologia, nonchè personalmente ai maestri dell'Ordine dei Domenicani.


Dire che do ragione a Sitchin onestamente è l'ultima delle mie preoccupazioni.


 


Aldilà di questo, io non ho mai detto che i primi capitoli della Genesi sono "storie mezze inventate". Mai detto e mai lo dirò, sarebbe una forma di eresia quale cristiano che sono.



Ho detto che i primi 11 capitoli hanno un profondo valore teologico e morale, questo sì. Ho pure detto che non è strano che ci siano delle compatibilità mitologiche a livello di contenuti di terza importanza. E questo è dovuto dal fatto che gli ebrei per alcuni secoli furono schiavi di Babilonia.



Ma non si può assolutamente dire che siano "storie inventate".



Adamo ed Eva peccarono veramente e furono loro a inquinare per la prima volta col peccato l'Umanità. Questo per un cristiano/ebreo è un fatto storico.



Se così non fosse, allora cadrebbe tutta la dottrina e il significato dell'Antica Alleanza e soprattutto della Nuova Alleanza.



Poi che i fatti reali e storici non siano avvenuti com'è spiegato nella Genesi è un altro discorso (in fin dei conti l'obiettivo non era quello di raccontare qualcosa di storico, ma di sacro e di spirituale).



È per questo che la forzatura di voler interpretare una parte della Genesi secondo i propri porci comodi... addirittura letteralmente, non ha alcun senso logico.


 


Io non sto confutando con Stichin, sto confutando con te.



Soprattutto in risposta a questa tua affermazione:



continuate a credere in queste interpretazioni sbagliate dell'antico testamento, quando finalmente i nefilim torneranno sulla terra a bordo dei loro shem capirete che la torah va letta alla lettera e che noi umani siamo creature del *** Enki

Se mi parli di interpretazioni sbagliate dell'Antico Testamento da parte mia, in pieno rispetto di tutto il tempo che ho trascorso con i miei personali studi teologici, penso che sia normale farti capire che aggrapparsi a queste cose è una forma di delirio intellettuale.


Proprio perchè insulta l'intelligenza di chi la Bibbia ha saputo studiarla seriamente.



Niente contro di te o contro le tue idee, per l'amor del cielo. Ma se vieni a dirmi che le mie interpretazioni sono sbagliate, nonostante il fatto che con i post precedenti ti ho appena dimostrato che non mi sto inventando le cose ispirandomi ai Pokemon, ma che sono delle deduzioni abbinate alla coerenza teologica e storica, spero che mi capirai.


 

 




 
Io non do ragione a Sitchin, do ragione a migliaia di teologi, biblisti, storici, esperti in storia delle religioni... e alle varie istituzioni d'archeologia, nonchè personalmente ai maestri dell'Ordine dei Domenicani.
Dire che do ragione a Sitchin onestamente è l'ultima delle mie preoccupazioni.


 


Aldilà di questo, io non ho mai detto che i primi capitoli della Genesi sono "storie mezze inventate". Mai detto e mai lo dirò, sarebbe una forma di eresia quale cristiano che sono.



Ho detto che i primi 11 capitoli hanno un profondo valore teologico e morale, questo sì. Ho pure detto che non è strano che ci siano delle compatibilità mitologiche a livello di contenuti di terza importanza. E questo è dovuto dal fatto che gli ebrei per alcuni secoli furono schiavi di Babilonia.



Ma non si può assolutamente dire che siano "storie inventate".



Adamo ed Eva peccarono veramente e furono loro a inquinare per la prima volta col peccato l'Umanità. Questo per un cristiano/ebreo è un fatto storico.



Se così non fosse, allora cadrebbe tutta la dottrina e il significato dell'Antica Alleanza e soprattutto della Nuova Alleanza.



Poi che i fatti reali e storici non siano avvenuti com'è spiegato nella Genesi è un altro discorso (in fin dei conti l'obiettivo non era quello di raccontare qualcosa di storico, ma di sacro e di spirituale).



È per questo che la forzatura di voler interpretare una parte della Genesi secondo i propri porci comodi... addirittura letteralmente, non ha alcun senso logico.


 


Io non sto confutando con Stichin, sto confutando con te.



Soprattutto in risposta a questa tua affermazione:



continuate a credere in queste interpretazioni sbagliate dell'antico testamento, quando finalmente i nefilim torneranno sulla terra a bordo dei loro shem capirete che la torah va letta alla lettera e che noi umani siamo creature del *** Enki

Se mi parli di interpretazioni sbagliate dell'Antico Testamento da parte mia, in pieno rispetto di tutto il tempo che ho trascorso con i miei personali studi teologici, penso che sia normale farti capire che aggrapparsi a queste cose è una forma di delirio intellettuale.


Proprio perchè insulta l'intelligenza di chi la Bibbia ha saputo studiarla seriamente.



Niente contro di te o contro le tue idee, per l'amor del cielo. Ma se vieni a dirmi che le mie interpretazioni sono sbagliate, nonostante il fatto che con i post precedenti ti ho appena dimostrato che non mi sto inventando le cose ispirandomi ai Pokemon, ma che sono delle deduzioni abbinate alla coerenza teologica e storica, spero che mi capirai.


 

 



scusa eh, andiamo per gradi. l'antico testamento nel quale tu credi è la torah ebraica, fin qui siamo d'accordo?

la torah è stata scritta dagli ebrei

secondo la torah, *** ha creato adamo ed eva e da lì è nata la civiltà ebraica.

dato che ora ci sono le prove che migliaia di anni prima c'erano già i sumeri, mi pare chiaro che se *** ha creato adamo ed eva, questi di certo erano due sumeri e non di certo 2 ebrei

ne consegue che chiunque abbia creato l'uomo, di certo ha creato i sumeri, quindi i popoli che si sono diffusi migliaia di anni dopo non possono sapere come sono nati i sumeri, dato che quest'ultimi ci dicono esattamente come sono nati, non vedo perchè non dovrei credere a loro mentre dovrei credere a quello che dicono persone nate migliaia di anni dopo.

discorso diverso se invece fosse stato *** a parlare, quindi ti chiedo (dato che non lo so): c'è forse nella bibbia, qualche profeta (magari lo stesso gesù) che parla della creazione non basandosi sulla torah ma affermando lui stesso come è andata? c'è forse qualcuno che dice "signori, ho parlato con *** e mi ha detto come è stato creato l'uomo" ?

in tal caso allora sì che questo andrebbe in contrasto con sitchin, ma fino a quando mi parli della genesi, beh mi spiace ma nessun ebreo può sapere come è nato l'uomo perchè anche il primo ebreo in assoluto è nato comunque centinaia di anni dopo i sumeri e quindi di certo non c'era quando l'uomo è nato

 
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