Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Io personalmente tirerei fuori la questione pronomi dal resto del discorso, un conto è la scena delle flessioni di Veilguard, un conto è incazzarsi appena si vede un 'they' che IMHO è un po' eccessiva come reazione.

Manco stessimo parlando di neopronouns :asd:
va valutato il contesto, i pronomi in un'ambientazione medievale europea? :shrek:
 
Restando in casa Bioware i vecchi Dragon Age e i Mass Effect avevano le relazioni omosessuali, no? Forse non avrò una buona memoria, ma non mi sembra di ricordare particolari polemiche sul punto. Così come mi sembra di ricordare che quando ME3 venne criticato fortemente per avere sacrificato eccessivamente la parte ruolistica a nessuno sviluppatore o recensore venne in mente di dare contro ai fan dicendo che erano omofobi o non erano buoni esseri umani perché non apprezzavano un gioco dall'alto valore morale.

E chi sta dicendo il contrario? Io non sono pro sviluppatore che offende su Twitter. Penso però che sono cambiati gli sviluppatori, il contesto culturale e anche i giocatori. È una cosa che scrissi anche sul topic di Dragon Age stesso. Una cosa è mettere la romance omosessuale o il personaggio omosessuale, una cosa è PARLARE di omosessualità o genere. E secondo me, il giocatore è mediamente meno tollerante a vedersi spiattellati questi temi in faccia, bene o male che venga fatto. Tant'è che in The Last of Us 2 io le lamentele sul personaggio di Lev me le ricordo bene.
va valutato il contesto, i pronomi in un'ambientazione medievale europea? :shrek:
I pronomi non mi sembra li abbiano messi in Kingdom Come Deliverance che ha velleità di ricostruzione storica, li hanno messi in giochi fantasy dove ci sono elfi, draghi e quant'altro che non mi pare esistessero nel medioevo.
 
E chi sta dicendo il contrario? Io non sono pro sviluppatore che offende su Twitter. Penso però che sono cambiati gli sviluppatori, il contesto culturale e anche i giocatori. È una cosa che scrissi anche sul topic di Dragon Age stesso. Una cosa è mettere la romance omosessuale o il personaggio omosessuale, una cosa è PARLARE di omosessualità o genere. E secondo me, il giocatore è mediamente meno tollerante a vedersi spiattellati questi temi in faccia, bene o male che venga fatto. Tant'è che in The Last of Us 2 io le lamentele sul personaggio di Lev me le ricordo bene.
Sbaglierò ma secondo me se uno è omofobo si "triggera" anche solo vedendo un bacio omosessuale o perfino solo sapendo che un personaggio è omosessuale, anche se sullo schermo non mostra alcuna interazione con personaggi dello stesso sesso. :dsax:
Sul contesto culturale da un lato mi viene di dire che sì, nell'ultimo decennio la dialettica si è avvelenata, però anche in anni recenti sono usciti giochi che propongono le stesse possibilità dei vecchi DA e ME (CP2077 per citarne uno) senza sollevare vespai.
 
va valutato il contesto, i pronomi in un'ambientazione medievale europea? :shrek:
Yes, va valutato il contesto. Se vedo pronomi in Kingdom Come Deliverance o Medieval Total War ci sta avere dei momenti wtf.

Sulle ambientazioni fantasy, sci-fi e via discorrendo invece mi viene naturalmente di essere decisamente più aperto da questo punto di vista, a prescindere da quanto queste siano ispirate a periodi storici o culture reali.
Poi io ne faccio anche una questione di linguaggio, usare they/them è qualcosa che trovo molto neutrale (almeno è una buona alternativa all "it" ) e non suona male a prescindere dal contesto. Non ho citato a caso i neoprounons nel post prima, personalmente non metto usare il 'they' sullo stesso piano di cose come la shwa o l'asterisco per l'italiano, per intenderci.
 
I pronomi non mi sembra li abbiano messi in Kingdom Come Deliverance che ha velleità di ricostruzione storica, li hanno messi in giochi fantasy dove ci sono elfi, draghi e quant'altro che non mi pare esistessero nel medioevo.

Il problema è il contesto. In un'ambientazione fantasy medioevale non c'entra una mazza una nave spaziale, una macchina per il caffé, una centrale nucleare, il termine "non-binary", il termine "semibisessuale". Vuoi metterli? Contesto. Non nave spaziale, nave volante a vapore. Macchina per il caffè? Funziona grazie alla magia delle pietre degli Antichi. La centrale nucleare? Un accumulatore di energia oscura. Non-binary e semibisessuale? Ti inventi due termini simil-medioevali (o, nel caso di dragon age, usi quelli già tastati in Origins).

io sono sbalordito di come la forzatura woke possa piacere proprio alla comunità LGBTQIA+...ma non lo vedono che è una presa in giro? un contentino? Fatto pure male frall'altro...
Non conosco personalmente nessun LGBTQIA+, e quelli che conosco non ne conoscono a loro volta, che sia contento di roba come Dragon Age Veilguard, in quanto non fa altro che estremizzare le persone. Omofobi, transfobici e via discorrendo che si riversano sui social a vomitare odio lo fanno anche (e soprattutto) proprio contro gli LGBTQIAZRF+, che non c'entrano una mazza con la scrittura elementare di un videogioco. Non è colpa loro e non l'hanno chiesto, è tutta colpa della 30enne americana tarchiatella con i capelli rosa e blu che non si identifica in un genere determinato, è pansessuale, si sente offesa per qualsiasi cosa, ha ottenuto un lavoro come sceneggiatrice alla bioware e nessuno le dice una sega se scrive "non binary" in un fantasy medioevale perché se lo fanno va su twitter a scatenare una gogna mediatica.
Gli LBGTSSCNAPOLI sono soltanto vittime trasversali dell'imbecillità dei "buoni" e della frustrazione dei "cattivi".
 
Non dimentichiamoci anche dell'editor "super-inclusivo" che però prevede solo figure femminili col fondoschiena piatto e una seconda di reggiseno. Cioè di elementi "curiosi" se ne trovano diversi nel linguaggio del gioco. Per me è proprio il modo arrogante con cui viene veicolato il "messaggio" il problema (sintetizzato dal "pulling a barve") più che la presenza di pronomi in sé. Poi ci sono quelli che sbroccano a prescindere se li vedono, ma è più importante/interessante sondare le intenzioni dei dev, imho, che le reazioni dell'utenza. Spero che in futuro si riescano a scrivere personaggi trans/non binari/etc interessanti (magari anche in ruoli "grigi" una volta tanto) ma oggi in generale mi sembra MOLTO intorbidita la loro gestione narrativa, nei giochi occidentali. Sopratutto se inseriti in questa melassa "safe" di stampo marvelliano. Per dire vedendo i trailer di avowed, tralasciando le polemiche su pronomi e le parole ignobili dell'art director, mi sembra di avvertire lo stesso mood narrativo/visivo. Un po' "sciapo" per i miei gusti.
 
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Il problema è il contesto. In un'ambientazione fantasy medioevale non c'entra una mazza una nave spaziale, una macchina per il caffé, una centrale nucleare, il termine "non-binary", il termine "semibisessuale". Vuoi metterli? Contesto. Non nave spaziale, nave volante a vapore. Macchina per il caffè? Funziona grazie alla magia delle pietre degli Antichi. La centrale nucleare? Un accumulatore di energia oscura. Non-binary e semibisessuale? Ti inventi due termini simil-medioevali (o, nel caso di dragon age, usi quelli già tastati in Origins).


Gli LBGTSSCNAPOLI sono soltanto vittime trasversali dell'imbecillità dei "buoni" e della frustrazione dei "cattivi".

Sulla prima frase potrei essere pure d'accordo con te, ma davvero credi che questo smorzerebbe le polemiche :asd:? Si parlerebbe comunque di Woke messo in maniera mascherata e a sto punto tanto vale chiamare le cose per come stanno. Dopotutto perdonami, in un mondo fantasy un personaggio omosessuale lo chiami comunque omosessuale no? Non lo so, mi sembra un po' volere spaccare il capello a essere onesti.

Sulla seconda frase, mi dispiace, ma è una semplificazione estrema. Quando si parla di "LBGTSSCNAPOLI" si parla delle cazzate, perché questo sono, relative a cinema e videogiochi, ma anche di gente discriminata che si suicida eh o passa la vita a cercare accettazione. Concordo per che la policy delle aziende è discutibile, per me la parte peggiore di tutta la questione. Come ho detto tante volte però, secondo me è necessario aspettare un po' per trovare la quadra tra inclusività e modo migliore per declinarla. Certo, perché questo accada sarebbe auspicabile non ci fossero dev super ideologizzati, ma anche che non ci fosse un pubblico che mette 5.8 a The Last Of Us 2 come User Score di Metacritic (per quello che vale).
Sbaglierò ma secondo me se uno è omofobo si "triggera" anche solo vedendo un bacio omosessuale o perfino solo sapendo che un personaggio è omosessuale, anche se sullo schermo non mostra alcuna interazione con personaggi dello stesso sesso. :dsax:
Sul contesto culturale da un lato mi viene di dire che sì, nell'ultimo decennio la dialettica si è avvelenata, però anche in anni recenti sono usciti giochi che propongono le stesse possibilità dei vecchi DA e ME (CP2077 per citarne uno) senza sollevare vespai.
Secondo me dal 2020 al 2024 c'è stato molto un imbastardimento del discorso e giochi come TLOU2 o CP2077 oggi si beccherebbero molta più merda addosso rispetto al recente passato. Ma vabbè qui siamo nel campo delle illazioni me ne rendo conto.
Post automatically merged:

ma è più importante/interessante sondare le intenzioni dei dev, imho, che le reazioni dell'utenza.
Penso siano due fattori che si influenzano a vicenda e che non possono essere slegati se si vuole fare un'analisi critica del momento che sta vivendo l'industria videoludica. Come ho detto sopra però, sono ovviamente discorsi che non hanno certo una base incontrovertibile. Secondo me una larga parte dell'utenza sarebbe inclemente anche con sviluppatori con le migliori intenzioni. Certo, molti giocatori sono stanchi di una gestione discutibile dell'inclusività, su questo non ci piove, ma io penso che in generale ci sia poca elasticità nei confronti di certe tematiche, che finché restano sullo sfondo va bene, se diventano preponderanti no. Il problema è che per tanti già IL PRONOME basta a non comprare un gioco. E allora lì il dev che deve dire?
 
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Sulla prima frase potrei essere pure d'accordo con te, ma davvero credi che questo smorzerebbe le polemiche :asd:? Si parlerebbe comunque di Woke messo in maniera mascherata e a sto punto tanto vale chiamare le cose per come stanno. Dopotutto perdonami, in un mondo fantasy un personaggio omosessuale lo chiami comunque omosessuale no? Non lo so, mi sembra un po' volere spaccare il capello a essere onesti.

Non smorzerebbe le polemiche, ma non sarebbe una forzatura, non sarebbe... sbagliato (?).
Io non sono contro il concetto di "woke", ma sono dell'idea che spesso le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Il voler sensibilizzare le persone su quello che si ritiene essere giusto non è sbagliato di per sé, in quanto chiunque in una sua opera comunque va ad inserire dei suoi pareri e dei suoi pensieri. Il problema è farlo bene, altrimenti il fine giustificherebbe i mezzi.
Far capire alla gente che i gay, i trans e compagnia cantante non sono dei mostri, non sono anormali e non sono bestie eretiche, è sacrosanto. Sensibilizzare tramite videogiochi è un'opportunità. Ma farlo a cazzo di cane ottenendo il risultato opposto...
Credo semplicemente che tutto vada contestualizzato, scritto bene, dettagliato. Farmi vedere un qunari che scende a cena e dice di essere non-binary con conseguente piagnisteo suo e di sua mamma mi fa scendere le palle a terra, specie in un fantasy medioevale. Mettimi qualcosa come Lev in TLOU2 o Max in LIF e avrai tutto il mio rispetto.
La gente ha bisogno di essere sensibilizzata perché ci troviamo in un mondo in rapida evoluzione che per certi temi non può aspettare la morte delle generazioni precedenti per avanzare socialmente in campo di diritti umani, ma serve qualcuno con capacità e cervello per poterlo fare, e non tirare fuori videogiochi con una scrittura degna di "vuoi star zitta che non sei altro? tua sorella computerizzata"
 
Yes, va valutato il contesto. Se vedo pronomi in Kingdom Come Deliverance o Medieval Total War ci sta avere dei momenti wtf.

Sulle ambientazioni fantasy, sci-fi e via discorrendo invece mi viene naturalmente di essere decisamente più aperto da questo punto di vista, a prescindere da quanto queste siano ispirate a periodi storici o culture reali.
Poi io ne faccio anche una questione di linguaggio, usare they/them è qualcosa che trovo molto neutrale (almeno è una buona alternativa all "it" ) e non suona male a prescindere dal contesto. Non ho citato a caso i neoprounons nel post prima, personalmente non metto usare il 'they' sullo stesso piano di cose come la shwa o l'asterisco per l'italiano, per intenderci.
Ma il mondo fantasy non vuol dire che allora posso fare tutto quello che voglio, o meglio posso all'interno delle regole del setting che mi do all'inizio
DA nasce come ambientazione medievale europea, con tanto di trasposizione di culture e usi/costumi realmente esistenti nel periodo medievale (Orlais = regno di francia, Qunari = Islam, ecc.), dove NESSUNO usa i pronomi
Anni dopo uso lo stesso setting ma diventa la california del 2024, come si fa a restare indifferenti?
Potrei (forse) capire un nuovo fantasy modellato sulla california contemporanea, ma visti i recenti fallimenti avrebbe mercato?
 
Ma BG3 viene considerato come titolo con elementi woke!? :morristenda: Intendo dire proprio con quelli che sono gli stereotipi e temi associati al calderone “woke”. Probabilmente non me ne sono curato abbastanza o tendo ad interpretarlo in modo diverso, ma proprio andando nel dettaglio quali sono questi punti?
Hai tutti i companion bisex, puoi mettere la barba ai personaggi donna, usare il they, voce femminile su corpo maschile etc.
Alcuni punti che possono essere usati dalla critica da fascistelli.
Sbaglierò ma secondo me se uno è omofobo si "triggera" anche solo vedendo un bacio omosessuale o perfino solo sapendo che un personaggio è omosessuale, anche se sullo schermo non mostra alcuna interazione con personaggi dello stesso sesso. :dsax:
Sul contesto culturale da un lato mi viene di dire che sì, nell'ultimo decennio la dialettica si è avvelenata, però anche in anni recenti sono usciti giochi che propongono le stesse possibilità dei vecchi DA e ME (CP2077 per citarne uno) senza sollevare vespai.
Si triggera solo se sono uomini a baciarsi :trollface:
Quindi spoiler Arcane 2
Se Vi e Cait limonano duro top, se Viktor e Jayce lo avessero fatto ammorte

Utilizzo queste parole immortali di un wrestler
La maggior parte dei giocatori sul web sono dei fottuti rincoglioniti ed il loro essere rincoglionito è amplificato dal fatto che davanti non hai nessuno.

E per rispondere al messaggio precedente: di romance LGBTQ c'erano anche nei titoli precedenti Bioware, persino in KOTOR 1 quella con Juhani non era così esplicita.
Fallout 2 aveva un paio di romance lesbiche/gay, se non mi sbaglio.

Secondo me dal 2020 al 2024 c'è stato molto un imbastardimento del discorso e giochi come TLOU2 o CP2077 oggi si beccherebbero molta più merda addosso rispetto al recente passato. Ma vabbè qui siamo nel campo delle illazioni me ne rendo conto.
TLOU2 ha ricevuto un bel po'di merda per quei temi, CP77 ha pochissimi temi LGBTQ (IIRC le romance esclusive, Claire che è trans), quando poteva essere il gioco che si sarebbe potuto spingere maggiormente su quei discorsi.
 
Sulla prima frase potrei essere pure d'accordo con te, ma davvero credi che questo smorzerebbe le polemiche :asd:? Si parlerebbe comunque di Woke messo in maniera mascherata e a sto punto tanto vale chiamare le cose per come stanno. Dopotutto perdonami, in un mondo fantasy un personaggio omosessuale lo chiami comunque omosessuale no? Non lo so, mi sembra un po' volere spaccare il capello a essere onesti.

Sulla seconda frase, mi dispiace, ma è una semplificazione estrema. Quando si parla di "LBGTSSCNAPOLI" si parla delle cazzate, perché questo sono, relative a cinema e videogiochi, ma anche di gente discriminata che si suicida eh o passa la vita a cercare accettazione. Concordo per che la policy delle aziende è discutibile, per me la parte peggiore di tutta la questione. Come ho detto tante volte però, secondo me è necessario aspettare un po' per trovare la quadra tra inclusività e modo migliore per declinarla. Certo, perché questo accada sarebbe auspicabile non ci fossero dev super ideologizzati, ma anche che non ci fosse un pubblico che mette 5.8 a The Last Of Us 2 come User Score di Metacritic (per quello che vale).

Secondo me dal 2020 al 2024 c'è stato molto un imbastardimento del discorso e giochi come TLOU2 o CP2077 oggi si beccherebbero molta più merda addosso rispetto al recente passato. Ma vabbè qui siamo nel campo delle illazioni me ne rendo conto.
Post automatically merged:


Penso siano due fattori che si influenzano a vicenda e che non possono essere slegati se si vuole fare un'analisi critica del momento che sta vivendo l'industria videoludica. Come ho detto sopra però, sono ovviamente discorsi che non hanno certo una base incontrovertibile. Secondo me una larga parte dell'utenza sarebbe inclemente anche con sviluppatori con le migliori intenzioni. Certo, molti giocatori sono stanchi di una gestione discutibile dell'inclusività, su questo non ci piove, ma io penso che in generale ci sia poca elasticità nei confronti di certe tematiche, che finché restano sullo sfondo va bene, se diventano preponderanti no. Il problema è che per tanti già IL PRONOME basta a non comprare un gioco. E allora lì il dev che deve dire?
Questo succede dopo tot prodotti scadenti coi pronomi (o altre tematiche "woke") di mezzo. Per tanti diventa un campanello d'allarme che associa il gioco allo "slop" narrativo a prescindere. E occhio: magari i titoli coi pronomi famosi e "brutti" sono pochi, ma bisogna considerare tutto il bagaglio cinematografico, seriale, fumettistico degli ultimi anni a cui sono stati esposti i geek e che ha raggiunto il punto saturazione, sopratutto se di scarsa qualità ma venduto"bene" dalla critica (da lì anche l'ascesa dei creator "critici").

Non il mio caso eh, per me ad esempio l'allarme scatta con l'estetica "fortnite" dei pg e il tono dei dialoghi in un trailer. E si son d'accordo che può essere ANCHE interessante analizzare la reazione dell'utenza ma parliamo comunque di un'industria "limitata": i progetti AAA sono contati (per investimento) per cui da consumatore quello che mi preme di più e sapere cosa vogliono fare quelli che li gestiscono, più che il mare infinito di reaction ad un titolo.
 
Se un gioco X floppa, non esiste da nessuna parte del mondo una singola persona pronta a dire "Con le tematiche woke questo gioco avrebbe funzionato".
Siamo seri, nessuno lo ha mai detto e nessuno lo direbbe. E' stupida come affermazione.

In poche parole, quando un gioco floppa, se ha delle tematiche woke allora è fallito per quello, ma se non ha quelle tematiche, ALLORA e solo ALLORA è fallito per altri motivi.

Tutto il discorso riguardante questi titoli è stra-mega-pilotato e curato ad-hoc per questioni politiche.


E ancora, se un gioco X che è di qualità, e ha (tra le altre cose) buone tematiche di inclusività, verrà riconosciuto come gioco di qualità per... beh... le sue qualità. Il gameplay, la grafica, la storia, quello che volete.
C'è QUALCUNO che apprezza le tematiche di inclusività, ma la maggior parte della gente non attribuisce l'INTERO successo del gioco alla tematica "woke".
The Last of Us 2 non piace perchè Ellie è lesbica. Non c'è una singola persona al mondo che direbbe che il gioco è bello per questo motivo. Ancora, perchè è stupida come affermazione.

Tutto questo per dire?
"Questo gioco è fallito perchè è woke" "Go Woke Go Broke" è secondo me una delle cose più idiote che si possa dire in reazione al flop di un gioco.
Perchè se un gioco fallisce ed è woke, è fallito perchè è woke. Però se non è woke, allora è fallito per altri motivi.
Questo aspetto salta fuori solo quando c'è la possibilità di shitstormarci sopra.
Figa, comodo.

Che stupidaggine.
Dragon Age The Veilguard è PIENO di dialoghi STUPIDI riguardante la questione inclusività, ed è UNO dei fattori, ma dovrebbe essere tipo il diciottesimo nella lista della Priorità.
Io trovo assurdo che la discussione sul gioco sia ricaduta su quello e non sul fatto che EA sia andata a scegliersi i recensori, o sul fatto che qualsiasi fan della serie è uscito imbestialito come una iena per lo scempio narrativo che gli è stato commesso.

Non ho citato a caso i neoprounons nel post prima, personalmente non metto usare il 'they' sullo stesso piano di cose come la shwa o l'asterisco per l'italiano, per intenderci.
Il "they" è generalmente una pronoun utile anche all'infuori dei discorsi legati alla sessualità.

Un esempio stupidissimo: Gioco a Yu-Gi-Oh da ormai più di 20 anni, e da tantissimo tempo gioco sempre con le carte in inglese.
Una volta, per riferirsi al giocatore, erano soliti scrivere "He/She", "His/Her" di continuo. Ogni 2 secondi con questo slash per tenere in considerazione entrambi i sessi.

Ad un certo punto (non ricordo l'anno) hanno cominciato ad usare il "They" e "Their", ed è effettivamente meno un pugno nell'occhio.

Quindi si, lamentarsi del They è una scemata. Non te lo insegnano a scuola, me lo hanno dovuto insegnare su Internet, ma ha delle applicazioni utili nella lingua di tutti i giorni.
 
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Se un gioco X floppa, non esiste da nessuna parte del mondo una singola persona pronta a dire "Con le tematiche woke questo gioco avrebbe funzionato".
Siamo seri, nessuno lo ha mai detto e nessuno lo direbbe. E' stupida come affermazione.

In poche parole, quando un gioco floppa, se ha delle tematiche woke allora è fallito per quello, ma se non ha quelle tematiche, ALLORA e solo ALLORA è fallito per altri motivi.

Tutto il discorso riguardante questi titoli è stra-mega-pilotato e curato ad-hoc per questioni politiche.


E ancora, se un gioco X che è di qualità, e ha (tra le altre cose) buone tematiche di inclusività, verrà riconosciuto come gioco di qualità per... beh... le sue qualità. Il gameplay, la grafica, la storia, quello che volete.
C'è QUALCUNO che apprezza le tematiche di inclusività, ma la maggior parte della gente non attribuisce l'INTERO successo del gioco alla tematica "woke".
The Last of Us 2 non piace perchè Ellie è lesbica. Non c'è una singola persona al mondo che direbbe che il gioco è bello per questo motivo. Ancora, perchè è stupida come affermazione.

Tutto questo per dire?
"Questo gioco è fallito perchè è woke" "Go Woke Go Broke" è secondo me una delle cose più idiote che si possa dire in reazione al flop di un gioco.
Perchè se un gioco fallisce ed è woke, è fallito perchè è woke. Però se non è woke, allora è fallito per altri motivi.
Questo aspetto salta fuori solo quando c'è la possibilità di shitstormarci sopra.
Figa, comodo.

Che stupidaggine.
Dragon Age The Veilguard è PIENO di dialoghi STUPIDI riguardante la questione inclusività, ed è UNO dei fattori, ma dovrebbe essere tipo il diciottesimo nella lista della Priorità.
Io trovo assurdo che la discussione sul gioco sia ricaduta su quello e non sul fatto che EA sia andata a scegliersi i recensori, o sul fatto che qualsiasi fan della serie è uscito imbestialito come una iena per lo scempio narrativo che gli è stato commesso.


Il "they" è generalmente una pronoun utile anche all'infuori dei discorsi legati alla sessualità.

Un esempio stupidissimo: Gioco a Yu-Gi-Oh da ormai più di 20 anni, e da tantissimo tempo gioco sempre con le carte in inglese.
Una volta, per riferirsi al giocatore, era soliti scrivere "He/She", "His/Her" di continuo quando si riferivano al giocatore. Ogni 2 secondi con questo slash per tenere in considerazione entrambi i sessi.

Ad un certo punto (non ricordo l'anno) hanno cominciato ad usare il "They" e "Their", ed è effettivamente meno un pugno nell'occhio.

Quindi si, lamentarsi del They è una scemata. Non te lo insegnano a scuola, me lo hanno dovuto insegnare su Internet, ma ha delle applicazioni utili nella lingua di tutti i giorni.

Concordo in linea teorica, ma c'è da dire che c'è TROPPA gente che impazzisce se sente solo parlare di woke, che non comprerebbe nulla che sia stato etichettato come tale. Fra tutta quella gente c'è qualcuno che avrebbe comprato il gioco X se non fosse stato definito woke, anche se è una mezza ciofeca? Si, vedi le vendite record di tanti giochi mezze ciofeche, quindi effettivamente un gioco X può fallire perché considerato woke. Ma non perché il woke rende un gioco brutto, ma perché il woke rende pazze le persone che non comprano più quel gioco.
Quindi si, qualcuno potrebbe fallire perché woke, anche se non è quello specificatamente a renderlo brutto o bello.
Come dice una mia amica lella riguardo dragon age "mi sono chiesta se non è che noi siamo diventati boomers, e le nuove generazioni hanno ragione a volere giochi mai offensivi, discussioni mai offensive, tutto piatto e - per noi - ridicolo? magari questo è il modo giusto di fare le cose? poi però mi sono risposta con due parole: baldur's gate"
 
I ragazzini (perlomeno, quelli a cui insegno io, quindi vale quanto vale) imho sono molto più politicamente scorretti di quanto non fossimo noi alla loro età (ho dovuto fare cazziatoni inenarrabili per quello che si dicono :asd: ).

Sono Molto più esposti agli argomenti tramite internet ed essere "scorretti" oggi è molto piu taboo-----> godono ad infrangerlo.
 
Come la cultura dell'uomo alfa dei film degli anni 80 e' ridicola e odiosa e' ugualmente ridicola questa cultura woke dove in un gioco deve essere tutto bello, colorato e le persone devono essere dalla dubbia sessualita'.
Dragon age ha fallito anche per aver portato all'esasperazione queata ricerca dell'uguaglianza che piu' che portare eguaglianza per me ghettizza le persone
 
Mi fanno solo risparmiare soldi.
Già, nonostante sembri che il gioco abbia le sue qualità (e dopo aver passato 65 ore sul primo più espansione che mi è piaciuto non poco), ho deciso che non darò i miei soldi per Ghost of Yotei. Dopo aver indagato un po’ su chi sia l’attrice e le sue dichiarazioni non vedo perché dovrei dare i miei soldi per pagare una persona che odia la maggior parte del proprio pubblico (fosse stata relegata ad un ruolo secondario ancora ancora…ma qui parliamo della protagonista)
Avowed già non mi stava convincendo a pieno ma dopo le dichiarazioni di Hansen il mio acquisto/gamepass se lo scordano (visto che a quanto pare odia i “bianchi”)
The Veilguard…beh…non c’è bisogno che parli perché sappiamo già tutto
Gioco al loro stesso gioco. E sto tenendo d’occhio tutte le SH d’oltreoceano.
E non è questione di avere o meno relazioni omosessuali ecc (ci sono sempre state e fatte con naturalezza e competenza nel trattare l’argomento), è l’inserirle male e l’appiattire la narrazione a favore del “stai attento a non offendere nessuno”
Ho fatto un lungo post nel topic di The Veilguard in merito
 
Oppure potresti comprare i giochi si, ma usati.
 
Non se compro la maggior parte dei giochi in digitale
Allora niente

PS: sto giocando Alan Wake 2 proprio ora (ho aspettato l'edizione fisica), non c'entra nulla ma visto il tuo avatar pensavo di doverlo dire :asd:
 
Allora niente

PS: sto giocando Alan Wake 2 proprio ora, non c'entra nulla ma visto il tuo avatar pensavo di doverlo dire :asd:
Ecco Alan Wake 2 è l’unico caso in cui ci sarebbe anche il coinvolgimento di SBI…ma siccome dietro il gioco hai un autore con i controcaxxi (Sam Lake) è risultato un capolavoro senza precedenti (fa niente se Saga è di colore quando era apparsa per un nano secondo caucasica in un trailer Easter egg in quantum break…se i personaggi sono) e tra i miei giochi preferiti.
Goditelo
 
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