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E il bello è che a svariare lo faceva, se ti ricordi lo faceva con la Lazio dove infatti si ritrovò a segnare, lo fece col Sassuolo dove fece goal e assist, e tante altre volte che ora non ricordo. Lui è un giocatore che in area ci deve stare perché ha il goal ma ha anche l'ultimo passaggio ma se giochi sulla linea laterale come dici pure tu e giustamente sei più soggetto ad essere raddoppiato e triplicato allora come fai? Non ne esci vivo.Peccato averla buttata, ma alla fine contava il giusto.
D'accordissimo su tutto e in particolare su Kvara, mi chiedo da un bel po' perché giochi sempre larghissimo, spesso con i piedi sulla linea laterale addirittura. Non capisco se sia una scelta sua o di Spalletti, in ogni caso per me dovrebbe svariare molto più liberamente anche verso il centro
Mh, non lo so. Anche i ragazzi del 2018 meritavano lo scudetto, e forse è giusto che almeno quel record resti a loro.Comunque, rimane un peccato non essere arrivati sopra i 91 punti. Non conta un caxxo, ma sarebbe stata la ciliegina.
A me dispiace, anche se lo capisco. Spalletti allena fin dagli anni '90, non aveva mai vinto il campionato italiano e alla fine ci è riuscito non con la strisciata di turno, ma in una piazza che non lo vinceva da 33 anni e per la quale lo scudetto ha un valore simbolico enorme. Per di più lo ha vinto sulla base di un progetto, il che gli conferisce ancor più valore rispetto a uno scudetto vinto asetticamente a suon di debiti e magagne. Insomma, va da sé che quella di Spalletti a Napoli è una storia bellissima: il suo nome resterà impresso in eterno nella storia del club e non solo, e questo scudetto, oltre a essere il terzo del Napoli, è anche il primo di una generazione, il primo dopo il fallimento, il primo nell'epoca dei 3 punti, il primo dopo tante cose. Perciò come si fa a non capirlo? Lui stesso ha detto che questo scudetto lo appaga, e non potrebbe essere altrimenti. E anche se in futuro dovessero arrivare altri scudetti, come ovviamente ci auguriamo, questo avrà sempre un significato particolare.Comunque Adl ha confermato che Spalletti non allenerà il prossimo anno ma a questo punto era il segreto di pulcinella
Ti faccio rispondere da Luciano e ti ho messo il minuto incorporato al videoMa su Gallardo qualcosa di vero ci può essere o vi sembra più un nome buttato lì tanto per?
Ti faccio rispondere da Luciano e ti ho messo il minuto incorporato al video
Io non seguo il calcio argentino ed a stento so chi sia questo Gallardo, ma a prima sensazione mi verrebbe da dire "Dio ce ne scampi".Ecco, come immaginavo. Eppure sarebbe estremamente affascinante come scelta anche se non so quanto sia compatibile col vostro presidente.
Gallardo per me è a mani basse il miglior allenatore sudamericano dell'ultimo decennio. Preparatissimo tatticamente ma allo stesso tempo per niente talebano, uno che non si è mai fatto problemi a cambiare moduli oppure a cambiare la filosofia di gioco da una partita all'altra per adattarsi all'avversario/alle assenze/a necessità varie (questo allo stesso tempo però potrebbe essere un contro per voi però visto che comunque i risultati migliori in questi anni li avete ottenuti con un calcio sempre piuttosto coerente). Se proprio gli si vuol trovare un difetto, in campionato ha forse reso meno di quanto forse poteva fare. Nelle coppe invece è stato semplicemente mostruoso. Però parliamo di un allenatore che al River praticamente da subito ha voluto avere voce in capitolo anche sulle giovanili e, per quanto fosse stato una bandiera da giocatore, come allenatore non era ancora nessuno per avanzare pretese simili (prima del River aveva allenato solo una stagione vincendo il campionato in Uruguay).Io non seguo il calcio argentino ed a stento so chi sia questo Gallardo, ma a prima sensazione mi verrebbe da dire "Dio ce ne scampi".
Vista la nostra situazione, vista la situazione delle altre squadre, vorrei evitare di gettare tutto nel cesso e rimanere competitivo.
Secondo me già lo straniero non funziona qua, poi pure dal calcio argentino... io forse sarò impopolare ma credo che la salvezza del Napoli possa essere Italiano o Motta, allenatori che ad oggi non mi piacciono nemmeno molto ma con la speranza che diventino di un livello superiore a quello che hanno adesso.
Noi questo possiamo fare: scommettere sul cavallo che sta crescendo, quello già vincente è roba da Juve, Inter o da Real Madrid.
Se ai tempi di Gattuso eravamo tutti convinti al 100% che Spalletti fosse perfetto, oggi io ovunque mi giri non ne vedo uno buono per il Napoli se non Spalletti stesso, Sarri che però non tornerebbe e la piazza non lo vuole e De Zerbi che andava preso quando stava a Sassuolo ma ora è tardi (per Italiano e Motta il discorso è un po' come quello di de zerbi).
Luis Enrique pure, boh, da una parte lo capirei perché alla piazza serve il nome dopo lo scudetto, ma puzza di flop da miglia di distanza (ma non lo dico per la sua esperienza a Roma che secondo me non fa testo).
Conte e ADL credo sia un'accoppiata impossibile, poi lui vuole andare solo dove ha certezza di vincere altrimenti scappa come un coniglio.Gallardo per me è a mani basse il miglior allenatore sudamericano dell'ultimo decennio. Preparatissimo tatticamente ma allo stesso tempo per niente talebano, uno che non si è mai fatto problema a cambiare moduli oppure a cambiare la filosofia di gioco da una partita all'altra per adattarsi all'avversario/alle assenze/a necessità varie (questo allo stesso tempo però potrebbe essere un contro per voi però visto che comunque i risultati migliori in questi anni li avete ottenuti con un calcio sempre piuttosto coerente). Se proprio gli si vuol trovare un difetto, in campionato ha forse reso meno di quanto forse poteva fare. Nelle coppe invece è stato semplicemente mostruoso. Però parliamo di un allenatore che al River praticamente da subito ha voluto avere voce in capitolo anche sulle giovanili e, per quanto fosse stato una bandiera da giocatore, come allenatore non era ancora nessuno per avanzare pretese simili (prima del River aveva allenato solo una stagione vincendo il campionato in Uruguay).
Se non si fosse capito sono assolutamente un suo fanboy.
Sugli altri nomi sono abbastanza d'accordo con te, più in generale ad oggi sul mercato allenatori vedo solo tantissime incognite. Luis Enrique a me affascina ed umanamente mi piace molto ma il suo calcio recente mi sembra estremamente sterile, vero che con la Spagna non aveva grandissimi attaccanti però spesso mi sembrava che il loro possesso palla fosse davvero fine a se stesso e non avesse un'idea di come portare la squadra a segnare. L'unico che è sul mercato e teoricamente è una certezza è Conte ma fatico davvero tantissimo a pensare al Napoli con una difesa a 3.
Esattamente, i de laurentiis venderebbero il Bari.Scusate il semi OT, ma ho un dubbio disinteressato
Mi son perso l'organigramma societario del Bari, ma se dovesse salire in serie A si verrebbe a creare una situazione simile a quella della Salernitana lo scorso anno?
Dovremmo capire quali sono queste certezze perché oltre a spalletti e giuntoli fuori ci sono Osi e Kim che sono più fuori che dentro finché non vedremo i rinnovi (il secondo perché ha la clausola)Meglio così. Inutile tenersi i mal di pancia. Spaletti via da vincitore e si va a fare gli affari in campagna. Noi potremmo subito ripartire dalle nostre certezze.
Questo è il problema dell'aver vinto poco, la gente anziché continuare un ciclo praticamente appena iniziato, scappa perché crede di non potersi ripetere.Luis Enrique mi piace, soprattutto come persona (già il fatto di essere andato in Australia 6 mesi per imparare il Surf me lo rende simpatico a priori), ma non sono convintissimo. Da noi hanno funzionato allenatori italiani (toscani) con poca pressione. Allenatori internazionali come Ancelotti e (in parte) Benitez da noi hanno toppato o deluso le aspettative.
Di positivo, magari un suo ingaggio garantirebbe almeno la permanenza di Osimehn (su Kim DeLa purtroppo ci può fare poco).
Certo è brutto approcciare la nuova stagione da Campioni con più incognite della passata stagione..