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UfficialeThe Legend of Zelda (Serie) | Discussioni libere su tutta la saga
Io penso che delle licenze se le prendano, ed il bello è anche questo, unire i punti, a volte forzatamente, a volte no, anzi secondo me rende proprio la saga unica.
Comunque tecnicamente i saggi di OoT dovevano risvegliarsi anche nel flashback di TP, nella timeline di Link bambino quest'ultimo ha avvertito il Re e Ganondorf è stato sgamato, però la guerra c'è stata e, come si vede appunto nel flashback, è stato imprigionato (tra l'altro senza Zelda????), poi si sono inventati lo specchio, il regno dei Twili, sfanculando completamente il Sacred Realm e inventandosi una razza che prima non c'era (e pure i fantomatici Dark Interlopers).
Ma, come ho detto, a me piace anche per questo, è bello unire i puntini, leggere teorie, dire "ora che l'ho notato è vero".
Sequel diretti a distanza di 10 o 20 anni poi non ci sono mai stati, aLbW a parte, ma era partito come remake.
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Comunque è vero, è bellissimo come in alcuni mondi la tecnologia non vada avanti, e non mi riferisco solo a Zelda ma anche qualche Final Fantasy, World of Warcraft, ISDA ecc
Come vuoi.
è scritto in modo ironico ma il contenuto rimane.
Ah sì, il vecchio gioco dei match della mappa che funziona per un gioco, poi non funziona più per il gioco dopo, poi funziona di nuovo.
Ma si può fare un discorso di coerenza narrativa con un mondo che si sposta ad ogni titolo? Eddai.
è vero che a volte Nintendo ricostruisce le mappe basandosi palesemente su mappe di vecchi zelda (è visibile), ma è da interpretare come un puro e delizioso gioco di citazione e per alimentare l'alone di mistero intorno alla lore e far elucubrare i fan. Se il titolo successivo richiede che il monte morte sia messo al centro di tutto, Nintendo non si fa scrupoli.
Ma noi dobbiamo per forza dire che si sono spostati i continenti per qualche evento che non conosciamo, perché dobbiamo giustificare.
Che ok, divertente, ma con la consapevolezza che è sempre una roba macchinosa.
La mappa della fallen timeline è bene o male la stessa sempre, anche se BOTW è un soft reboot, ci sta che prenda le distanze da tutto quello che è successo.
Io comunque non capisco la smania della gente di voler sapere ogni minimo particolare, ad esempio:
allora, io capisco il gioco e il divertimento del fan nel cercare di collegare le varie cose. Un gioco di cui Nintendo è sicuramente consapevole e che ci diverte tutti, ma:
No la scelta stilistica ci spinge proprio nel baratro delle forzature, quindi no.
Il punto è che sono diversi. La linea dei saggi è ereditaria, se TP accade qualche anno dopo una linea temporale di OOT, i saggi dovrebbero essere sempre quelli. E andrebbero risvegliati proprio per sigillare il nemico. Una sovrapposizione di saggi? E chi me l'ha mai spiegato? Hyrule Historia non ne parla.
Sapere che i saggi sono o no gli stessi di OOT porta veramente nulla all'economia della storia. Sono dei saggi, possono esse reincarnazioni, magari quelli di OOT sono scomparsi per poi risvegliarsi in altri ospiti, boh. Non viene detto nulla, ognuno ha le sue teorie, nessuna toglie nulla nè cambia il senso a ciò che accade o l'interpretazione dei fatti.
La storia di Ganondorf è strutturata in 4 episodi: Ocarina of time + Wind Waker, Twilight Princess, Antefatto di ALTTP (Imprisoning war). Dopodichè il corpo umano o muore o non esiste più.
I 4 sword sono mezzi spinoff, e nulla aggiungono alla storia principale.
Per il resto, se sai esattamente quello che stai facendo e stai quindi creando un capitolo strettamente collegato a una determinata linea temporale, dovresti inserire dei riferimenti un pelo più precisi. Nel flashback di Ganondorf, per esempio. O nel design dell'eroe antico, dandogli qualche elemento che collega strettamente al vecchio Link. è così che funziona la comunicazione.
Wind Waker ha i mosaici che ritraggono quei saggi là e un'introduzione che parla proprio della storia dell'eroe del Tempo. Quella è una cosa fatta con criterio.
Wind Waker è un seguito legato in maniera diretta aquello che è successo in Ocarina of Time, e ha fortemente senso che i saggi siano quelli. Tra l'altro, entra in gioco anche un fattore di stile, ma questa è un'altra storia.
La verità è che per TP non ci hanno pensato tanto quanto avevano fatto con Wind Waker, per una legittima scelta che non intacca manco un po' la qualità del gioco. Come in ogni Zelda, hanno inserito dei piccoli elementi con cui il fan può farsi i viaggi mentali perché è divertente, e basta. Ma anche TP è sul filo del reboot che però, siccome non fornisce nessuna informazione precisa, può tranquillamente essere inserito in una linea temporale in cui l'eroe avvisa il re e tutto quello che vogliamo.
Ma TP si presenta come "ciò che sarebbe successo se Ganondorf fosse stato sgamato subito". E' un what if. Un reboot prende dei personaggi ed invalida tutto quello che è successo prima, TP no.
Quando crei dei mondi non troppo regolati dalla narrazione è anche facile andarli a collegare dopo, spesso con molte forzature ma pazienza. Infatti alla fine, nonostante le forzature ci può stare che TP me lo infili là, solo non mi sembra così palese come dite voi che sapessero tutto mentre lo facevano.
Perché se lo sapevano, hanno sbagliato a comunicarmelo. Non ci voleva un libro sennò
Il libro (un mezzo diagramma in un quarto di pagina, precisiamo) ti fa capire che bene o male c'è una linea temporale durante la quale avvengono gli eventi. Non li vuoi collegare, ok, va benissimo. Dire che non ci sono, no. Il diagramma sta là e ci sono anche i collegamenti (labili, ma è giustissimo così, non voglio sapere tutti i cazzi e i mazzi successi prima per godermi una storia) tra un gioco ed un'altro.
Io tra l'altro, a parte le cose un po' strane tipo i saggi, lo preferisco pure. Mi piaceva questa cosa che potevi ululare delle canzoni del passato. Un passato che però rimaneva vago e non spiegato. Mi piace quando Zelda non spiega e lascia tutto nella nebbia. Meno quando prova a mettere a sistema una cosa che ,a quel punto, non funziona perfettamente.
Confondi scelte stilistiche con scelte di trama. Sono due cose completamente diverse. Ci sta che il tema dell'eroe di Skyward Sword sia il tema principale di Zelda, come che la Zelda's lullaby sia il tema di Zelda in più episodi (ed oltre). Non influenza in alcun modo trama e collegamenti.
Collegamenti che, dico per chiarezza, riguardano la lore del gioco, e non ciò che fa puntualmente un personaggio durante un capitolo.
Se metti dei saggi random e le musiche provenienti da oot e mm, io posso viaggiare con l'immaginazione e immaginare mille motivi per cui quei personaggi sono diversi. Se mi dici "ok è poco dopo oot e ti spiego questo e quest'altro", io poi ti devo chiedere conto delle cose che non tornano.
Il bello è che è, appunto, una leggenda.
Ma chiedimi pure conto delle cose che non tornano, ma se mi metti in mezzo i saggi che sono diversi, quello non è una cosa che influenza la storia, ed un "è indifferente" è una risposta validissima.
Comunque è vero, è bellissimo come in alcuni mondi la tecnologia non vada avanti, e non mi riferisco solo a Zelda ma anche qualche Final Fantasy, World of Warcraft, ISDA ecc
Ma va pure avanti, solo che puntualmente gliela distruggono
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Comunque, per BOTW 2:
Io ho la forte sensazione che tutta la trama dipenderà da ciò che è accaduto per davvero 10.000 prima. La mummia è troppo somigliante all'eroe dell'epoca
Ma va pure avanti, solo che puntualmente gliela distruggono
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Comunque, per BOTW 2:
Io ho la forte sensazione che tutta la trama dipenderà da ciò che è accaduto per davvero 10.000 prima. La mummia è troppo somigliante all'eroe dell'epoca
Bhé oddio, a parte BotW (e in parte SS) passano i secoli e siamo sempre lì A volte è giustificato, come in WW dove abbiamo il diluvio, o il primo Zelda, se vogliamo, con il regno in declino Vabbé non è una critica, anche perché Dio ce ne scampi da Zelda futuristico o moderno, come negli artwork preliminari di BotW
Comunque si, sono straconvinto pure io dell'immagine che hai postato, non me la berrò mai che quello fosse stato un "Link" E, sinceramente, mi stuzzica parecchio
La mappa della fallen timeline è bene o male la stessa sempre, anche se BOTW è un soft reboot, ci sta che prenda le distanze da tutto quello che è successo.
Io comunque non capisco la smania della gente di voler sapere ogni minimo particolare, ad esempio:
Sapere che i saggi sono o no gli stessi di OOT porta veramente nulla all'economia della storia. Sono dei saggi, possono esse reincarnazioni, magari quelli di OOT sono scomparsi per poi risvegliarsi in altri ospiti, boh. Non viene detto nulla, ognuno ha le sue teorie, nessuna toglie nulla nè cambia il senso a ciò che accade o l'interpretazione dei fatti.
La storia di Ganondorf è strutturata in 4 episodi: Ocarina of time + Wind Waker, Twilight Princess, Antefatto di ALTTP (Imprisoning war). Dopodichè il corpo umano o muore o non esiste più.
I 4 sword sono mezzi spinoff, e nulla aggiungono alla storia principale.
Wind Waker è un seguito legato in maniera diretta aquello che è successo in Ocarina of Time, e ha fortemente senso che i saggi siano quelli. Tra l'altro, entra in gioco anche un fattore di stile, ma questa è un'altra storia.
Ma TP si presenta come "ciò che sarebbe successo se Ganondorf fosse stato sgamato subito". E' un what if. Un reboot prende dei personaggi ed invalida tutto quello che è successo prima, TP no.
Il libro (un mezzo diagramma in un quarto di pagina, precisiamo) ti fa capire che bene o male c'è una linea temporale durante la quale avvengono gli eventi. Non li vuoi collegare, ok, va benissimo. Dire che non ci sono, no. Il diagramma sta là e ci sono anche i collegamenti (labili, ma è giustissimo così, non voglio sapere tutti i cazzi e i mazzi successi prima per godermi una storia) tra un gioco ed un'altro.
Confondi scelte stilistiche con scelte di trama. Sono due cose completamente diverse. Ci sta che il tema dell'eroe di Skyward Sword sia il tema principale di Zelda, come che la Zelda's lullaby sia il tema di Zelda in più episodi (ed oltre). Non influenza in alcun modo trama e collegamenti.
Collegamenti che, dico per chiarezza, riguardano la lore del gioco, e non ciò che fa puntualmente un personaggio durante un capitolo.
Ma chiedimi pure conto delle cose che non tornano, ma se mi metti in mezzo i saggi che sono diversi, quello non è una cosa che influenza la storia, ed un "è indifferente" è una risposta validissima.
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Ma va pure avanti, solo che puntualmente gliela distruggono
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Comunque, per BOTW 2:
Io ho la forte sensazione che tutta la trama dipenderà da ciò che è accaduto per davvero 10.000 prima. La mummia è troppo somigliante all'eroe dell'epoca
non è la voglia di sapere ogni minimo particolare, la mia
Ti ho proprio detto che io preferisco lo Zelda che se ne frega della coerenza narrativa. Ma se invece bisogna dire che c'è una timeline precisa, con una serie di eventi che si susseguono, allora là bisogna rilevare l'enorme malloppo di cose che non tornano. E le cose non tornano, punto.
E perché non tornano? Perché non gliene frega una mazza a nessuno di quelli che Zelda lo sviluppano, della timeline.
è importante? Ma manco per niente. è solo per chiacchierare.
La radice di questa nostra discussione era la mia constatazione che la timeline di Zelda non esiste da sempre (manco da oot va), ma a un certo punto qualcuno ha voluto unire i pezzi di una cosa che prima era collegata sì e no, probabilmente (ma questo è un pensiero mio) per spingere ulteriormente un capitolo, Skyward Sword, che molto si basava sulla lore (o almeno, presumibilmente). Per poi mandare a quel paese in modo eclatante questa intenzione, con un capitolo ,botw, che rade letteralmente al suolo il castello di carte che avevano creato a posteriori. Nessuno ha ufficialmente inserito botw in un canone, anzi lo hanno allontanato il più possibile da tutto questo per essere finalmente liberi di ricominciare da zero.
Non si sa come andrà in futuro, ma per ora botw cammina in un suo binario su cui viaggiano tre titoli, i due principali e il suo
what if, oddio un altro :asd
musou. A meno che il secondo non colleghi tutto quanto, a quel punto sarò smentito.
Sapere che i saggi sono o no gli stessi di OOT porta veramente nulla all'economia della storia. Sono dei saggi, possono esse reincarnazioni, magari quelli di OOT sono scomparsi per poi risvegliarsi in altri ospiti, boh. Non viene detto nulla, ognuno ha le sue teorie, nessuna toglie nulla nè cambia il senso a ciò che accade o l'interpretazione dei fatti.
La storia di Ganondorf è strutturata in 4 episodi: Ocarina of time + Wind Waker, Twilight Princess, Antefatto di ALTTP (Imprisoning war). Dopodichè il corpo umano o muore o non esiste più.
I 4 sword sono mezzi spinoff, e nulla aggiungono alla storia principale.
ma fossero solo i saggi. Letteralmente nulla di quello che succede in TP porta niente all'economia della storia, è proprio questo il punto. Per questo dico che viaggia sul filo del reboot. Che non vuol dire che lo sia, ma che insomma se io domani, da neofita, decidessi di giocare TP come primo episodio andrebbe benissimo. Un po' diverso sarebbe per WW. Intendiamoci, ogni singolo Zelda funziona stand alone, ma se io giocassi WW come primo episodio avrei un prologo che parla specificamente di un evento che potrei giocare in un altro titolo della serie, un "dopo" ambientato in un nuovo mondo che mi permette a un certo punto di dare un'occhiata alla Hyrule sommersa. In quel caso giocare OOT arricchisce l'esperienza di WW. Sempre tenendo bene a mente che i riferimenti concreti poi sono sempre pochissimi.
E TP? Praticamente racconta la storia di ALTTP eliminando del tutto il sacred realm e sostituendolo con sto twilight realm spuntato dal nulla. Zero riferimenti a OOT, è solo la riproposizione modificata di vecchi canovacci. Sul filo del reboot, del reimagining, del remake. Quello che preferiamo.
What if de che? Qualcuno me lo ha detto nella storia?
Hyrule Warriors AOC è un what if
dichiarato, TP no. Tp è un what if perché qualcuno mi ha spiegato in un libro che esiste una timeline splittata e tutto quanto. Libro ufficiale, quindi assolutamente canonico, ma Imho deciso a posteriori
Confondi scelte stilistiche con scelte di trama. Sono due cose completamente diverse. Ci sta che il tema dell'eroe di Skyward Sword sia il tema principale di Zelda, come che la Zelda's lullaby sia il tema di Zelda in più episodi (ed oltre). Non influenza in alcun modo trama e collegamenti.
Collegamenti che, dico per chiarezza, riguardano la lore del gioco, e non ciò che fa puntualmente un personaggio durante un capitolo.
L'inserimento dei temi ricorrenti è un grande classico in Zelda: tramite vecchi temi musicali che si ripropongono, consolidi la tua relazione con la serie e ogni titolo può essere vagamente concatenato ai suoi predecessori. E sì che c'entra con la trama, visto che è praticamente l'unico modo in cui Zelda crea collegamenti tra tutti gli episodi.
Sono tutti i piccoli easter eggs che creano collegamenti tra tutti gli episodi: le musiche, le piccole citazioni, le rovine di quello che sembrerebbe il lon lon ranch in botw ecc... è così che Zelda collega sottilmente i vari episodi senza precipitare nei buchi di trama, non tramite presunte timeline forzate che fanno acqua da tutte le parti.
La vaghezza e il non detto alimentano la leggenda e ti garantiscono, da sviluppatore, un margine di libertà enorme.
Ma chiedimi pure conto delle cose che non tornano, ma se mi metti in mezzo i saggi che sono diversi, quello non è una cosa che influenza la storia, ed un "è indifferente" è una risposta validissima.
era un tu riferito agli sceneggiatori, non a te
Sì, i saggi che sono diversi influenzano la coerenza narrativa. Stiamoce. Poi non è un problema, grazie a Dio parliamo di un videogame che non fa della narrativa il suo elemento focale, e non di un film, quindi possono fare tutte le cose all'acqua di rose che vogliono, basta che continuino a sfornare capolavori.
Io ho la forte sensazione che tutta la trama dipenderà da ciò che è accaduto per davvero 10.000 prima. La mummia è troppo somigliante all'eroe dell'epoca
vi aspetto al varco all'uscita del gioco per smontare questa teoria di Ganondorf eroe dei 10.000 anni
Se poi è vero vi offro un caffè virtuale e mi metto una parrucca da pagliaccio, promesso.
vi aspetto al varco all'uscita del gioco per smontare questa teoria di Ganondorf eroe dei 10.000 anni
Se poi è vero vi offro un caffè virtuale e mi metto una parrucca da pagliaccio, promesso.
Beh, non è che Ganondorf debba essere "l'eroe"... potrebbe anche fingerlo di esserlo proprio per impossessarsi dello spirito di Ganon
In fondo non abbiamo mai visto la nascita di un nuovo Ganondorf nei titoli più "canonici"
Parliamo di una saga che porta in altro la bandiera della semplicità e del cliché. Non capisco mai su quali basi si portino avanti queste teorie.
Regolarmente, prima dell'uscita di ogni capitolo da quando frequento i forum, leggo teorie e voli pindarici incredibili per poi ritrovarci all'uscita del gioco, davanti al classico canovaccio. Dicotomia bene e male, eroe, principessa, quello è. Sempre. Non è mai stato diverso. E quando lo è, vira sul bizzarro (MM, LA).
Poi, oh, c'è sempre una prima volta per carità. Ma trent'anni di Zelda non hanno concretamente spostato il discorso narrativo di una virgola. Manco il capitolo più rivoluzionario.
Questo credo sia un po' il fascino che ha Zelda sulle persone, posto che i peccati di sovra interpretazione sono comuni a qualsiasi franchise (soprattutto quelli che vogliono fare della lore il loro elemento cardine), nel caso di Zelda credo che il successo risieda più su come la formula viene declinata, d'altronde non avrebbe proprio potuto resistere altrimenti a essere reiterata più volte negli anni. Insomma come lo fa Zelda non lo fa nessuno . Poi ci sono gli esperimenti bizzarri come dici che sono anche tra i titoli meglio ricevuti, che hanno ulteriormente accresciuto il mito della serie*. Tra l'altro potevano essere considerati alla stregua di sequel connettendo accenni vari, qua abbiamo per la prima volta Nintendo che sin dal reveal ha detto chiaro e tondo che trattasi di seguito quindi ci sta la curiosità. E' solo che trovo tremenda la teoria di Ganondorf parere personale non lo troverei neanche così interessante, capisco il volere un cattivo più sfaccettato ma così sarebbe proprio cheap oltre che senza senso rendere diversa quella che è letteralmente l'incarnazione del male. Cioè non puoi fare neanche come Bowser che fa il joke character in alcune sue incarnazioni, è così e basta . Tocca pensare a cose nuove altrimenti sarebbe solo fanservice e neanche di quelli più studiati...
*La cosa ironica è che se poi le aspettative vengono disattese poi si passa subito dall'altra parte della barricata. Ad esempio per me BotW ha una trama funzionale a quello che vuole essere e non condivido appieno le critiche di chi la boccia in toto. Skyward Sword poteva già mettere d'accordo più persone, peccato che poi si è ritrovato a disattendere le aspettative come gioco .
Innanzitutto mi fa piacere che tutta questa discussione sia scaturita da un mio intervento.
Detto ciò, entro nel merito della questione lore di Zelda sostenendo una mia convinzione che porto avanti ormai da anni, ovvero che la causa per cui è così dibattuta, non solo nei contenuti ma anche sulla coerenza e opportunità di discuterne, è nell'ordine di 3 motivazioni principali:
1. Non è una priorità degli sviluppatori. Questo è il punto più importante. A Kyoto sanno che c'è fermento intorno alle questioni legate alla lore ma sanno anche che ad alimentarle sono i fan hardcore la cui fedeltà commerciale al brand è fuori discussione e che comunque sono numericamente una minoranza. Se possono coltivano la cosa ma non è una priorità e prima i titoli devono rispondere ad altre motivazioni di appeal sul pubblico.
2. La lore di Zelda è costruita con una impostazioni che in letteratura è detta della mitopoiesi, ovvero si alimenta attraverso il racconto di miti, riferimenti ad un passato lontano e per mezzo di linguaggi e rituali. È il vero fascino della lore di Zelda ma non è facile da percepire se non si approfondisce. Esempio concreto: negli script di TP già era dichiarato che l'hero shade era il fantasma dell'eroe del tempo ma la cosa non è diventata ufficiale se non anni dopo con la pubblicazione della Hyrule Historia. I fan però lo avevano dedotto subito (e anche là molti dei teoristi avranno dovuto sentirsi dire che erano tutte pippe da fan, salvo poi essere ufficializzata la cosa). Per carità, molte delle teorie che leggo/sento sono campate in aria ma alcuni come Zeltik o Zelda Master fanno un lavoro di ricostruzione certosina e facilmente ci prendono.
Non dimenticate, e questo Iwata lo ha detto in alcune occasioni, che la lore di Zelda può beneficiare degli errori narrativi perché ogni mito ed ogni leggenda con il tempo viene trasfigurata ed è soggetto ad interpolazioni o adattamenti (succede nella realtà, figuriamoci in una finzione narrativa mitopoietica). Da qui ad esempio la discordanza tra i saggi di OoT e quelli di TP, pur essendo il medesimo episodio.
In questo contesto mi sento di citare Umberto Eco nelle vesti di semiologo, quando spiegò che trovò buffe le critiche al suo libro Il Pendolo di Focault in quanto fu rimproverato all'autore di aver commesso degli errori nel raccontare dei fatti storici reali citati nel romanzo. Eco si difese dicendo che l'errore non era suo ma dei personaggi che aveva creato e che non conoscevano bene quei fatti e rivendicava la possibilità per loro, come accade nella realtà, di dire castronerie (peraltro Eco, uomo di cultura immensa, prevedendo tali polemiche scrisse una lettera al proprio editore prima della pubblicazione del libro specificando che avrebbe fatto ciò di proposito). Non so se a Kyoto siano arrivati a tanto ma non mi stupirebbe se avessero deciso di mettere volutamente dei riferimenti trasfigurati perché più favorevoli all'economia di quando volevano raccontare e perché giustificati davanti all'alterazione nel tempo delle tradizioni antiche.
3. Zelda è volutamente costruito su più livelli di lettura, i cui livelli più profondi sono lasciati alla mitopoiesi di cui prima. Non essendo la Divina Commedia però, non ha cattedre di professori che lo studiano e quindi le interpretazioni più profonde sono ad opera di amatori, il cui riconoscimento è giustamente pari a 0 e che spesso non posseggono il metodo ermeneutico adatto. Bisogna saper selezionare i teoristi più validi se si vogliono contenuti degni. Questo essere su più livelli poi presta il fianco a critiche che invece vogliono la lore ridotta alla parte apparente, eroe salva principessa, ma qui ovviamente sono modi di vedere la questione così opposti che non possono incontrarsi.
Esempio concreto: molti teoristi di Zelda si convinsero di aver dedotto da una analisi di una serie di indizi sul Link di TP che questi è il discendente del Link di OoT e di Malon del Lon Lon Ranch. Anni dopo la Hyrule Historia ha ufficializzato il fatto che questo Link è discendente della linea dell'eroe. Ovviamente l'ipotesi del rapporto tra Link e Malon ne esce rafforzata ma non confermata. Sarà così? Boh. Ma che in fase di script della lore si siano messi a pensare per 20 secondi che quel Link dovesse manifestare un collegamento con i due personaggi di OoT non mi sembra una cosa così amena e sopratutto Zelda è costellato di talmente tanti di queati riferimenti che ad un certo punto è difficile pensare siano solo coincidenze
Innanzitutto mi fa piacere che tutta questa discussione sia scaturita da un mio intervento.
Detto ciò, entro nel merito della questione lore di Zelda sostenendo una mia convinzione che porto avanti ormai da anni, ovvero che la causa per cui è così dibattuta, non solo nei contenuti ma anche sulla coerenza e opportunità di discuterne, è nell'ordine di 3 motivazioni principali:
1. Non è una priorità degli sviluppatori. Questo è il punto più importante. A Kyoto sanno che c'è fermento intorno alle questioni legate alla lore ma sanno anche che ad alimentarle sono i fan hardcore la cui fedeltà commerciale al brand è fuori discussione e che comunque sono numericamente una minoranza. Se possono coltivano la cosa ma non è una priorità e prima i titoli devono rispondere ad altre motivazioni di appeal sul pubblico.
2. La lore di Zelda è costruita con una impostazioni che in letteratura è detta della mitopoiesi, ovvero si alimenta attraverso il racconto di miti, riferimenti ad un passato lontano e per mezzo di linguaggi e rituali. È il vero fascino della lore di Zelda ma non è facile da percepire se non si approfondisce. Esempio concreto: negli script di TP già era dichiarato che l'hero shade era il fantasma dell'eroe del tempo ma la cosa non è diventata ufficiale se non anni dopo con la pubblicazione della Hyrule Historia. I fan però lo avevano dedotto subito (e anche là molti dei teoristi avranno dovuto sentirsi dire che erano tutte pippe da fan, salvo poi essere ufficializzata la cosa). Per carità, molte delle teorie che leggo/sento sono campate in aria ma alcuni come Zeltik o Zelda Master fanno un lavoro di ricostruzione certosina e facilmente ci prendono.
Non dimenticate, e questo Iwata lo ha detto in alcune occasioni, che la lore di Zelda può beneficiare degli errori narrativi perché ogni mito ed ogni leggenda con il tempo viene trasfigurata ed è soggetto ad interpolazioni o adattamenti (succede nella realtà, figuriamoci in una finzione narrativa mitopoietica). Da qui ad esempio la discordanza tra i saggi di OoT e quelli di TP, pur essendo il medesimo episodio.
In questo contesto mi sento di citare Umberto Eco nelle vesti di semiologo, quando spiegò che trovò buffe le critiche al suo libro Il Pendolo di Focault in quanto fu rimproverato all'autore di aver commesso degli errori nel raccontare dei fatti storici reali citati nel romanzo. Eco si difese dicendo che l'errore non era suo ma dei personaggi che aveva creato e che non conoscevano bene quei fatti e rivendicava la possibilità per loro, come accade nella realtà, di dire castronerie (peraltro Eco, uomo di cultura immensa, prevedendo tali polemiche scrisse una lettera al proprio editore prima della pubblicazione del libro specificando che avrebbe fatto ciò di proposito). Non so se a Kyoto siano arrivati a tanto ma non mi stupirebbe se avessero deciso di mettere volutamente dei riferimenti trasfigurati perché più favorevoli all'economia di quando volevano raccontare e perché giustificati davanti all'alterazione nel tempo delle tradizioni antiche.
3. Zelda è volutamente costruito su più livelli di lettura, i cui livelli più profondi sono lasciati alla mitopoiesi di cui prima. Non essendo la Divina Commedia però, non ha cattedre di professori che lo studiano e quindi le interpretazioni più profonde sono ad opera di amatori, il cui riconoscimento è giustamente pari a 0 e che spesso non posseggono il metodo ermeneutico adatto. Bisogna saper selezionare i teoristi più validi se si vogliono contenuti degni. Questo essere su più livelli poi presta il fianco a critiche che invece vogliono la lore ridotta alla parte apparente, eroe salva principessa, ma qui ovviamente sono modi di vedere la questione così opposti che non possono incontrarsi.
Esempio concreto: molti teoristi di Zelda si convinsero di aver dedotto da una analisi di una serie di indizi sul Link di TP che questi è il discendente del Link di OoT e di Malon del Lon Lon Ranch. Anni dopo la Hyrule Historia ha ufficializzato il fatto che questo Link è discendente della linea dell'eroe. Ovviamente l'ipotesi del rapporto tra Link e Malon ne esce rafforzata ma non confermata. Sarà così? Boh. Ma che in fase di script della lore si siano messi a pensare per 20 secondi che quel Link dovesse manifestare un collegamento con i due personaggi di OoT non mi sembra una cosa così amena e sopratutto Zelda è costellato di talmente tanti di queati riferimenti che ad un certo punto è difficile pensare siano solo coincidenze
1) Esattamente. Anche se, attenzione, non credo che Aonuma non abbia in testa una sua versione dei fatti. è l' "Uomo Zelda", credo sia inevitabile avere una propria idea di quello che succede nel mondo immaginario al quale lavori da anni. Questo per dire che non è che fanno le cose a casaccio, semplicemente, appunto, l'aspetto legato alla lore non può e non deve incatenare in nessun caso gli sviluppatori a uno svolgimento coerente dei fatti.
2) Mmmh... secondo me no, non mi spingerei a tanto. Non credo che prima di concepire ogni elemento che possa creare dei problemi di coerenza, loro si giustifichino internamente con il fatto che siccome si tratta di leggende, allora possono modificare quello che vogliono. Semplicemente, per come è storicamente strutturato Zelda, lo puoi fare e basta. Non c'è nessun episodio che tenga in seria considerazione il precedente, quindi l'appassionato conosce il meccanismo, lo ha accettato ed è perfettamente consapevole del suo funzionamento. Quando fanno un gioco di Zelda, non sentono il bisogno di giustificare. è proprio questo il punto. Ma solo di giocare con la passione dei fan, inserendo ogni volta una fitta rete di citazioni che fungano da "gioco nel gioco" per chi segue la serie da anni.
Per questo trovo lo schema ufficiale della timeline una forzatura, perché va proprio contro le intenzioni alla base di Zelda. Anche io, mentre giocavo a TP, mi chiedevo se la hero's shade fosse lo spirito dell'eroe del tempo, così come mi chiedevo come si fosse spostato il tempio del tempo, o perché non si parlasse più di sacred realm, ma fosse stato sostituito con una dimensione parallela gemella. Era un gioco divertente perché era un gioco di misteri ai quali potevo dare una mia risposta.
Quando invece mi hanno voluto dare risposta ad alcune di queste cose, tralasciandone altre, la magia di quel gioco si è un po' perduta e siamo entrati nel campo pericoloso della coerenza narrativa. Hyrule "Historia" non è più la Leggenda di Hyrule, ma la Storia di Hyrule. E se la leggenda di Hyrule vivrà in eterno, la sua storia non funzionerà mai.
3) Non c'è bisogno di "ridurla", è semplicemente un classico schema archetipico che funziona e si ripete sempre. Ma quello è, e nonostante ogni titolo abbia la sua specificità narrativa, simbolica e tutto quello che vogliamo, lo schema è sempre quello del viaggio dell'eroe nella sua forma più classica, trascritta al linguaggio videoludico. Chiedersi se il Link di TP sia discendente di quello di OOT e di Malon è una domanducola insignificante, materiale futile da feticisti (quale io sicuramente sono). Poi possiamo andare a sviscerare, che ne so, l'origine del tema di ogni singolo dungeon, i suoi miti di riferimento e tutto quanto e questa è sicuramente la parte più intrigante ma ecco, Zelda resta ancorato ad un certo schema funzionale al racconto fiabesco.
A tal proposito, l'unico episodio di cui mi piacerebbe avere una esegesi (ma anche un testo ufficiale) è Majora's Mask. Trattandosi dell'episodio più autoriale e grottesco, è pieno di elementi la cui radice strutturale mi è ignota. Un capovolgimento totale dello schema classico, dove per giunta il compimento del percorso dell'eroe, stavolta visibilmente mutante grazie alle maschere, è la trasformazione in un demone antico. Pagherei oro un libro della stessa serie di quelli già usciti tutto dedicato a MM.
1) Esattamente. Anche se, attenzione, non credo che Aonuma non abbia in testa una sua versione dei fatti. è l' "Uomo Zelda", credo sia inevitabile avere una propria idea di quello che succede nel mondo immaginario al quale lavori da anni. Questo per dire che non è che fanno le cose a casaccio, semplicemente, appunto, l'aspetto legato alla lore non può e non deve incatenare in nessun caso gli sviluppatori a uno svolgimento coerente dei fatti.
2) Mmmh... secondo me no, non mi spingerei a tanto. Non credo che prima di concepire ogni elemento che possa creare dei problemi di coerenza, loro si giustifichino internamente con il fatto che siccome si tratta di leggende, allora possono modificare quello che vogliono. Semplicemente, per come è storicamente strutturato Zelda, lo puoi fare e basta. Non c'è nessun episodio che tenga in seria considerazione il precedente, quindi l'appassionato conosce il meccanismo, lo ha accettato ed è perfettamente consapevole del suo funzionamento. Quando fanno un gioco di Zelda, non sentono il bisogno di giustificare. è proprio questo il punto. Ma solo di giocare con la passione dei fan, inserendo ogni volta una fitta rete di citazioni che fungano da "gioco nel gioco" per chi segue la serie da anni.
Per questo trovo lo schema ufficiale della timeline una forzatura, perché va proprio contro le intenzioni alla base di Zelda. Anche io, mentre giocavo a TP, mi chiedevo se la hero's shade fosse lo spirito dell'eroe del tempo, così come mi chiedevo come si fosse spostato il tempio del tempo, o perché non si parlasse più di sacred realm, ma fosse stato sostituito con una dimensione parallela gemella. Era un gioco divertente perché era un gioco di misteri ai quali potevo dare una mia risposta.
Quando invece mi hanno voluto dare risposta ad alcune di queste cose, tralasciandone altre, la magia di quel gioco si è un po' perduta e siamo entrati nel campo pericoloso della coerenza narrativa. Hyrule "Historia" non è più la Leggenda di Hyrule, ma la Storia di Hyrule. E se la leggenda di Hyrule vivrà in eterno, la sua storia non funzionerà mai.
3) Non c'è bisogno di "ridurla", è semplicemente un classico schema archetipico che funziona e si ripete sempre. Ma quello è, e nonostante ogni titolo abbia la sua specificità narrativa, simbolica e tutto quello che vogliamo, lo schema è sempre quello del viaggio dell'eroe nella sua forma più classica, trascritta al linguaggio videoludico. Chiedersi se il Link di TP sia discendente di quello di OOT e di Malon è una domanducola insignificante, materiale futile da feticisti (quale io sicuramente sono). Poi possiamo andare a sviscerare, che ne so, l'origine del tema di ogni singolo dungeon, i suoi miti di riferimento e tutto quanto e questa è sicuramente la parte più intrigante ma ecco, Zelda resta ancorato ad un certo schema funzionale al racconto fiabesco.
A tal proposito, l'unico episodio di cui mi piacerebbe avere una esegesi (ma anche un testo ufficiale) è Majora's Mask. Trattandosi dell'episodio più autoriale e grottesco, è pieno di elementi la cui radice strutturale mi è ignota. Un capovolgimento totale dello schema classico, dove per giunta il compimento del percorso dell'eroe, stavolta visibilmente mutante grazie alle maschere, è la trasformazione in un demone antico. Pagherei oro un libro della stessa serie di quelli già usciti tutto dedicato a MM.
1. Concordo appieno con quanto sostieni. Sicuramente Aonuma fa da garante sulla serie in senso allargato, anche su questioni quali la lore. Al tempo stesso però, e Botw ne è fulgido paradigma , la questione è sicuramente secondaria se parliamo di lore.
2. Credo che ciò che tu sostenga non diverga da quanto dicevo. Poi ci tengo a sottolineare il fatto che la questione per cui la storia di Hyrule è così dilatata nel tempo che comporta una trasmissione sotto forma di mito, e quindi prevedibilmente alterata, non è strettamente una mia interpretazione ma quanto dichiarato da Aonuma in non so quale occasione. Parola più parola meno il concetto era quello se non ricordo male.
Capisco ciò che intendi quando riferisci di una sorta di dissacrazione quando sei venuto a conoscenza della timeline e della Hyrule Historia ma al tempo stesso credo che la tua reazione, perfettamente comprensibile, sia però ascrivibile ad una tua soggettiva visione della serie e dei suoi contenuti. Io ad esempio invece ho goduto e non poco davanti alla conferma di alcune teorie che giravano da anni (perché non dimentichiamo che persino il fatto che la timeline fosse eterogenea e splittata per qualcuno era una assurdità). Chiaro che se poi vogliamo la coerenza di un'opera coesa e scritta da un unico autore in un determinato lasso di tempo, con la lore di Zelda siamo fuori strada. Teorie e timeline arrivano anni dopo la nascita della serie, ci saranno sempre dei vulnus interni. E torniamo anche al punto uno per il quale va bene tutto ma la lore ha il peso che ha insomma.
3. Attenzione però, qui ti discosti da una analisi della lore e ti butti in una esegesi di diverso carattere. Entri su una dimensione ermeneutica distinta (comportamento archetipo dell'eroe, iniziazione giovanile verso la crescita, master sword come simbolo della virilità conquistata agli occhi della comunità, ecc... ecc...). Componenti su cui oggi non mi spingo perché sono alla base di molte opere e non sono certo prerogativa di Zelda ma che magari in Zelda risaltano perché appunto la serie è costruita sulla mitopoiesi e quindi sui miti e le leggende che sono per antonomasia imbevuti di questi aspetti. Nel mio discorso però restavo unicamente sulla lore ed i rimandi, più o meno nascosti, specifici su di essa.
1. Concordo appieno con quanto sostieni. Sicuramente Aonuma fa da garante sulla serie in senso allargato, anche su questioni quali la lore. Al tempo stesso però, e Botw ne è fulgido paradigma , la questione è sicuramente secondaria se parliamo di lore.
2. Credo che ciò che tu sostenga non diverga da quanto dicevo. Poi ci tengo a sottolineare il fatto che la questione per cui la storia di Hyrule è così dilatata nel tempo che comporta una trasmissione sotto forma di mito, e quindi prevedibilmente alterata, non è strettamente una mia interpretazione ma quanto dichiarato da Aonuma in non so quale occasione. Parola più parola meno il concetto era quello se non ricordo male.
Capisco ciò che intendi quando riferisci di una sorta di dissacrazione quando sei venuto a conoscenza della timeline e della Hyrule Historia ma al tempo stesso credo che la tua reazione, perfettamente comprensibile, sia però ascrivibile ad una tua soggettiva visione della serie e dei suoi contenuti. Io ad esempio invece ho goduto e non poco davanti alla conferma di alcune teorie che giravano da anni (perché non dimentichiamo che persino il fatto che la timeline fosse eterogenea e splittata per qualcuno era una assurdità). Chiaro che se poi vogliamo la coerenza di un'opera coesa e scritta da un unico autore in un determinato lasso di tempo, con la lore di Zelda siamo fuori strada. Teorie e timeline arrivano anni dopo la nascita della serie, ci saranno sempre dei vulnus interni. E torniamo anche al punto uno per il quale va bene tutto ma la lore ha il peso che ha insomma.
3. Attenzione però, qui ti discosti da una analisi della lore e ti butti in una esegesi di diverso carattere. Entri su una dimensione ermeneutica distinta (comportamento archetipo dell'eroe, iniziazione giovanile verso la crescita, master sword come simbolo della virilità conquistata agli occhi della comunità, ecc... ecc...). Componenti su cui oggi non mi spingo perché sono alla base di molte opere e non sono certo prerogativa di Zelda ma che magari in Zelda risaltano perché appunto la serie è costruita sulla mitopoiesi e quindi sui miti e le leggende che sono per antonomasia imbevuti di questi aspetti. Nel mio discorso però restavo unicamente sulla lore ed i rimandi, più o meno nascosti, specifici su di essa.
2) Anche io, ovviamente, da buon fan non posso che essere felice se esiste un libro che mi spiega le cose di Zelda. La voglia di risposte è insita in ogni essere umano. Il gioco del farsi delle domande può bastare ed essere divertente da sé, se accetti che nessuno ti risponderà. Ma se arriva una "divinità" che ti sventola davanti una risposta, sei come un somaro con la carota
Il punto è che se decidi di darmi le risposte, non puoi darmele parziali ecco, perché a quel punto io ho un milione di domande e ci sono comunque cose che non mi tornano. Ma siccome non tutto riesce ad essere inserito in un sistema coerente, ovviamente certe cose continueranno a non essere spiegate.
3) Sì, ma io partivo da quello. La mia constatazione che l'intreccio in Zelda sia un'eterna riproposizione di uno schema molto classico e semplice era in risposta a chi si aspetta dalla trama di Botw2, ad esempio, un Ganondorf che un tempo era un eroe poi caduto. Zelda è sempre stato dicotomia pura, con personaggi che assumono ruoli archetipici e basta. Sarebbe una soluzione plausibilissima per altri giochi, io la vedo solo estremamente azzardata per Zelda. Poi, se lo Zelda team vuole fare la Rivoluzione anche narrativa ne sarei stupito, ma al momento non ho esempi concreti all'interno della serie. Poi tu, con la tua risposta, hai virato sulla lore e abbiamo un po' perso l'aggancio iniziale.
2) Anche io, ovviamente, da buon fan non posso che essere felice se esiste un libro che mi spiega le cose di Zelda. La voglia di risposte è insita in ogni essere umano. Il gioco del farsi delle domande può bastare ed essere divertente da sé, se accetti che nessuno ti risponderà. Ma se arriva una "divinità" che ti sventola davanti una risposta, sei come un somaro con la carota
Il punto è che se decidi di darmi le risposte, non puoi darmele parziali ecco, perché a quel punto io ho un milione di domande e ci sono comunque cose che non mi tornano. Ma siccome non tutto riesce ad essere inserito in un sistema coerente, ovviamente certe cose continueranno a non essere spiegate.
3) Sì, ma io partivo da quello. La mia constatazione che l'intreccio in Zelda sia un'eterna riproposizione di uno schema molto classico e semplice era in risposta a chi si aspetta dalla trama di Botw2, ad esempio, un Ganondorf che un tempo era un eroe poi caduto. Zelda è sempre stato dicotomia pura, con personaggi che assumono ruoli archetipici e basta. Sarebbe una soluzione plausibilissima per altri giochi, io la vedo solo estremamente azzardata per Zelda. Poi, se lo Zelda team vuole fare la Rivoluzione anche narrativa ne sarei stupito, ma al momento non ho esempi concreti all'interno della serie. Poi tu, con la tua risposta, hai virato sulla lore e abbiamo un po' perso l'aggancio iniziale.
Mi soffermo direttamente sul punto 3 perché trovo particolarmente interessante ciò che sostieni. E parto con una domanda per te: sei davvero certo che Zelda si basi su una dicotomia pura? Io sinceramente non me la sento di fornire una risposta così netta che vada in questa direzione.
Il motivo è presto detto, Zelda è una leggenda occidentale raccontata da orientali. Questo è un aspetto fondamentale perché nella definizione di un'opera decennale, la cultura di riferimento degli autoria è difficile che non emerga e pertanto è bene sottolineare come la cultura orientale sia caratterizzata storicamente da una mancanza di dicotomia netta come accade in occidente. Ora la prendo un po' larga ma seguirmi a partire da Platone la società occidentale è stata connotata da un sostanziale approccio epistemico dicotomico iniziato con la distinzione tra mondo delle idee e mondo materiale e proseguito con la dicotomia anima corpo del cristianesimo fino ad arrivare al metodo scientifico connotato da res cogitans e res extensa. Come ebbe a dire il filosofo Whitehead nell'iperbolico tentativo di dare un padre certo a questo approccio, l'intero pensiero occidentale non è che una nota a piè di pagina alla filosofia platonica. Tutto questo però non vale in alcun modo per la cultura tradizionale orientale che al contrario è caratterizzata storicamente da una compenetrazione di apparenti opposti, con un legame tra questi indissolubile (yin e yang per intenderci). Un risultato tra i tanti esempi possibili? La Cina, paese comunista e ultracapitalista, una dimensione che in Occidente non è configurabile.
Fatta questa, spero non troppo tediosa, premessa, allora mi chiedo se davvero Zelda sia così dicotomico. E se guardiamo meglio ci accorgiamo che Ganondorf è un prescelto dalle dee perché portatore della triforza del coraggio (cosa non da poco), che in WW, quando Aonuma ha avuto più spazio per la narrazione, ha delle motivazioni che vanno oltre il semplice desiderio di potere o di produrre male. O che si può evocare una luna distruttrice perché si è perso gli amici o si può voler regnare sul mondo della luce perché non è giusto che i figli paghino per le colpe dei padri. Il male in Zelda è ben rintracciabile perché è una favola occidentale ma se poi lo si vuole incastrare in un archetipo classico della nostra cultura, sfugge a una incasellatura così netta perché scritto da giapponesi in buona sostanza. Quindi se la domanda è, avranno a Kyoto la volontà di approfondire il ruolo di Ganondorf su un livello inedito tanto da portarlo ad essere in parte della narrazione un antieroe più che il nemico, rispondo che ne dubito ma se parliamo di distruggere l'archetipo del nemico in quanto tale, dico che non c'è un ostacolo così grande, anzi...
Mi soffermo direttamente sul punto 3 perché trovo particolarmente interessante ciò che sostieni. E parto con una domanda per te: sei davvero certo che Zelda si basi su una dicotomia pura? Io sinceramente non me la sento di fornire una risposta così netta che vada in questa direzione.
Il motivo è presto detto, Zelda è una leggenda occidentale raccontata da orientali. Questo è un aspetto fondamentale perché nella definizione di un'opera decennale, la cultura di riferimento degli autoria è difficile che non emerga e pertanto è bene sottolineare come la cultura orientale sia caratterizzata storicamente da una mancanza di dicotomia netta come accade in occidente. Ora la prendo un po' larga ma seguirmi a partire da Platone la società occidentale è stata connotata da un sostanziale approccio epistemico dicotomico iniziato con la distinzione tra mondo delle idee e mondo materiale e proseguito con la dicotomia anima corpo del cristianesimo fino ad arrivare al metodo scientifico connotato da res cogitans e res extensa. Come ebbe a dire il filosofo Whitehead nell'iperbolico tentativo di dare un padre certo a questo approccio, l'intero pensiero occidentale non è che una nota a piè di pagina alla filosofia platonica. Tutto questo però non vale in alcun modo per la cultura tradizionale orientale che al contrario è caratterizzata storicamente da una compenetrazione di apparenti opposti, con un legame tra questi indissolubile (yin e yang per intenderci). Un risultato tra i tanti esempi possibili? La Cina, paese comunista e ultracapitalista, una dimensione che in Occidente non è configurabile.
Fatta questa, spero non troppo tediosa, premessa, allora mi chiedo se davvero Zelda sia così dicotomico. E se guardiamo meglio ci accorgiamo che Ganondorf è un prescelto dalle dee perché portatore della triforza del coraggio (cosa non da poco), che in WW, quando Aonuma ha avuto più spazio per la narrazione, ha delle motivazioni che vanno oltre il semplice desiderio di potere o di produrre male. O che si può evocare una luna distruttrice perché si è perso gli amici o si può voler regnare sul mondo della luce perché non è giusto che i figli paghino per le colpe dei padri. Il male in Zelda è ben rintracciabile perché è una favola occidentale ma se poi lo si vuole incastrare in un archetipo classico della nostra cultura, sfugge a una incasellatura così netta perché scritto da giapponesi in buona sostanza. Quindi se la domanda è, avranno a Kyoto la volontà di approfondire il ruolo di Ganondorf su un livello inedito tanto da portarlo ad essere in parte della narrazione un antieroe più che il nemico, rispondo che ne dubito ma se parliamo di distruggere l'archetipo del nemico in quanto tale, dico che non c'è un ostacolo così grande, anzi...
ma che tediosa! I tuoi post sono sempre interessanti.
Rilevare le commistioni tra riferimenti mitologici orientali e occidentali in Zelda è assolutamente fondamentale per l'analisi della serie, hai ragione. D'altronde lo stesso simbolo della Triforza contiene in sé significati universali: è un triangolo equilatero e quindi si riferisce simbolicamente alla rappresentazione divina sia nella cultura occidentale che in quella orientale (la classica rappresentazione del Buddha è già un triangolo), è un triangolo composto da tre triangoli e quindi rimanda ulteriormente sia alla Trinità cristiana che ad altre triadi presenti sia nella tradizione orientale che nei culti esoterici. Inoltre il numero 3, insito nel triangolo perfetto, tenderebbe ad eliminare la conflittualità del dualismo e quindi la dicotomia.
Forse l'esempio più immediato ed emblematico è che il Tempio del Tempo di OOT è rappresentato come una cattedrale gotica, ma allo stesso tempo è, appunto, definito "tempio". Un luogo dedicato al culto del tempo, tra l'altro, che mi fa pensare subito ai culti pagani del dio Crono.
Così come "templi" sono chiamati i luoghi delle sfide: luoghi dediti al culto degli elementi e della natura (fuoco, acqua, foresta...), in pieno stile orientale.
Tutto questo per dire che è sicuramente vero che lungo l'intero corso della saga di Zelda, la mitologia di stampo occidentale è filtrata dallo sguardo e dalla cultura di autori giapponesi, ma a conti fatti, il mondo di Zelda si regge sulla perfetta armonia di una triade (saggezza, coraggio, forza/potere) che viene minata a un certo punto da una specie di peccato originale.
Ganondorf non è un prescelto delle dee, Ganondorf è un ladro destinato a reiterare in eterno il furto di Demise (il peccato originale del mondo di zelda). L'eroe e l'eroina (o discendente della Dea vabbè), sono a quel punto scelti dalle dee/dea per riunire la triforza distruggendo il demone. è un equilibrio della triade che però è al tempo stesso un perfetto schema dicotomico. Anche qua, la lore è un papocchio, perché in ALTTP/ OOT Ganondorf è descritto come colui che ruba la triforza, in TP sembra averla ricevuta come dono divino, Skyward Sword ci dice che alla base di tutto non vi è un equilibrio di tre elementi destinati a un eterno conflitto per volontà divina, ma il conflitto nasce alle origini dalle azioni di un ladro, che scaglia una maledizione prima di essere distrutto.
Nessuno dovrebbe accedere alla Triforza, che dovrebbe invece stare ferma nel Sacred Realm. Se vi accede il male, è necessario l'intervento del bene.
Il fatto è che Zelda è bionda e viene raffigurata con i capelli biondi, Link è castano tendente al biondo e viene raffigurato con i capelli rossi. Qualcosa non quadra.
Che poi è la stessa tonalità del rosso di Ganon.
Io ce la vedo bene una storia tipo Ganondorf (nome diverso ovvio) capo guerriero dei Zonai (l'elmo dei zonai hai i capelli rossi) che va a combattere contro Ganon e si ritorva impossessato.
Il fatto è che Zelda è bionda e viene raffigurata con i capelli biondi, Link è castano tendente al biondo e viene raffigurato con i capelli rossi. Qualcosa non quadra.
Che poi è la stessa tonalità del rosso di Ganon.
Io ce la vedo bene una storia tipo Ganondorf (nome diverso ovvio) capo guerriero dei Zonai (l'elmo dei zonai hai i capelli rossi) che va a combattere contro Ganon e si ritorva impossessato.
perché un Zonai? Ganondorf è un Gerudo, la mummia ha i gioielli e i simboli gerudo. La mummia ha la malizia, la malizia è Ganon.
Non credo che possiamo avere tanti dubbi su chi sia la mummia... Al massimo è un Ganondorf reincarnato, ma sempre lui sarà. E anche nella lore di botw Ganondorf viene citato, da Urbosa, come un Gerudo.
perché un Zonai? Ganondorf è un Gerudo, la mummia ha i gioielli e i simboli gerudo. La mummia ha la malizia, la malizia è Ganon.
Non credo che possiamo avere tanti dubbi su chi sia la mummia... Al massimo è un Ganondorf reincarnato, ma sempre lui sarà. E anche nella lore di botw Ganondorf viene citato, da Urbosa, come un Gerudo.
La certezza che quello della mappa sia Ganondorf non ce l'ha nessuno, ma sicuramente NON è Link, o almeno non lo era nelle intenzioni iniziali, perché tutto il resto, soprattutto Zelda, sono chiaramente 1:1, quella è Zelda, come appare nel gioco, non lascia spazio a dubbi.
La domanda è: perchè rendere Link così ambiguo? Escludo categoricamente l'errore, quindi c'è, o c'era, qualcosa dietro.
Non è detto che venga ripresa questa cosa eh, ma che quello NON sia Link è palese, tra l'altro è chiaro il giochino di volerlo far "passare come Link" proprio perché impugna quella che sembra la MS, combatte con Zelda e, soprattutto, contro Ganon.
ma che tediosa! I tuoi post sono sempre interessanti.
Rilevare le commistioni tra riferimenti mitologici orientali e occidentali in Zelda è assolutamente fondamentale per l'analisi della serie, hai ragione. D'altronde lo stesso simbolo della Triforza contiene in sé significati universali: è un triangolo equilatero e quindi si riferisce simbolicamente alla rappresentazione divina sia nella cultura occidentale che in quella orientale (la classica rappresentazione del Buddha è già un triangolo), è un triangolo composto da tre triangoli e quindi rimanda ulteriormente sia alla Trinità cristiana che ad altre triadi presenti sia nella tradizione orientale che nei culti esoterici. Inoltre il numero 3, insito nel triangolo perfetto, tenderebbe ad eliminare la conflittualità del dualismo e quindi la dicotomia.
Forse l'esempio più immediato ed emblematico è che il Tempio del Tempo di OOT è rappresentato come una cattedrale gotica, ma allo stesso tempo è, appunto, definito "tempio". Un luogo dedicato al culto del tempo, tra l'altro, che mi fa pensare subito ai culti pagani del dio Crono.
Così come "templi" sono chiamati i luoghi delle sfide: luoghi dediti al culto degli elementi e della natura (fuoco, acqua, foresta...), in pieno stile orientale.
Tutto questo per dire che è sicuramente vero che lungo l'intero corso della saga di Zelda, la mitologia di stampo occidentale è filtrata dallo sguardo e dalla cultura di autori giapponesi, ma a conti fatti, il mondo di Zelda si regge sulla perfetta armonia di una triade (saggezza, coraggio, forza/potere) che viene minata a un certo punto da una specie di peccato originale.
Ganondorf non è un prescelto delle dee, Ganondorf è un ladro destinato a reiterare in eterno il furto di Demise (il peccato originale del mondo di zelda). L'eroe e l'eroina (o discendente della Dea vabbè), sono a quel punto scelti dalle dee/dea per riunire la triforza distruggendo il demone. è un equilibrio della triade che però è al tempo stesso un perfetto schema dicotomico. Anche qua, la lore è un papocchio, perché in ALTTP/ OOT Ganondorf è descritto come colui che ruba la triforza, in TP sembra averla ricevuta come dono divino, Skyward Sword ci dice che alla base di tutto non vi è un equilibrio di tre elementi destinati a un eterno conflitto per volontà divina, ma il conflitto nasce alle origini dalle azioni di un ladro, che scaglia una maledizione prima di essere distrutto.
Nessuno dovrebbe accedere alla Triforza, che dovrebbe invece stare ferma nel Sacred Realm. Se vi accede il male, è necessario l'intervento del bene.
Però qualsiasi sia il valore che si voglia assegnare al possesso della triforza del coraggio per mano di ganondorf, non cambia la sostanza per cui si è creato, come dici tu, un equilibrio della triade. Siamo lontani dalla contrapposizione netta bene e male di un costrutto cristiano, siamo nella dimensione dello Yin e dello Yang, ovvero una dimensione in cui bene e male sono indissolubilmente legati e se vogliamo c'è una parte di bene nel male (il Ganondorf di WW con le sue motivazioni) e una parte di male nel bene (lo shadow temple di OoT per dirne una). Poi sicuramente il fatto che in Zelda emergano elementi dell'immaginario tanto occidentale che orientale, non permette di assegnare una ricostruzione culturale netta ed emergono elementi che invece sono ascrivibili alla nostra tradizione come Demise che è a conti fatti il Lucifero che impone il peccato originale (pur avendo un aspetto da Oni giapponese, per restare in tema di contaminazioni ).
E in tutto questo non va dimenticato che continue interpolazioni, rettifiche, diverse direzioni artistiche e un sostanziale senso di secondarietà della lore, hanno portato anche confusione.
Quindi, tornando alla questione della pergamena, o quello che è, che l'eroe rappresentato possa essere Ganondorf, direi che non lo escluderei a priori. Poi che vogliano o meno sviluppare la questione è un altro conto perché concordo con te quando sostieni che Zelda non si è mai spinto a tanto nella lore.
Aggiungo però un elemento che forse non è stato ancora citato: in Hyrule Warriors AoC, nella schermata di caricamento, ogni personaggio del gioco è rappresentato stilisticamente come se fosse parte di quella pergamena raffigurante lo scontro di 10mila anni prima. Il Link di Botw è raffigurato in modo totalmente diverso dall'eroe della pergamena stessa, non vi è alcuna vicinanza di somiglianza e considerando che Tecmo ha dimostrato di garantire un'ottima fedeltà all'originale e che comunque c'è stata una supervisione artistica di Nintendo, la cosa non va sottovalutata. Ora, se Zelda ci ha insegnato qualcosa in 35 anni è che le fattezze dell'eroe sono pressappoco sempre le medesime. E' un elemento difficile da spiegare se non con il fatto che quel soggetto rappresentato non sia "un Link" oltre all'inevitabile somiglianza a Ganondorf per via dei capelli rossi e lunghi, in proporzione a quanto quella pergamena permette di dedurre poi.
Come dice Nintendo Master, magari è un elemento che inizialmente volevano approfondire e poi lo hanno scartato o forse ne sapremo davvero di più grazie a Botw 2.