Mi stavo informando anch'io, e secondo me c'è la possibilità che il freelance a cui è stata affidata la traduzione si sia voluto approfittare della situazione per accaparrarsi un po' di soldi facili.
In genere, i lavori di traduzione non sono eseguiti da team interni alle aziende che sviluppano. Il più delle volte, si affidano ad agenzie o gruppi di traduzione esterni di cui si fidano e a cui danno l'appalto sulla localizzazione del gioco.
Le agenzie/gruppi, a loro volta, o usano i loro membri interni (se ne hanno/se sono disponibili) o subappaltano a loro volta i lavori a dei freelance. È quindi probabile che il freelance responsabile della versione italiana abbia "ben" pensato di prendere la traduzione della patch e copiarla pari pari, correggendo giusto un po' la punteggiatura, cambiando qualche parolina che non gli piaceva e consegnarla spacciandola come propria. In tutto questo, il cliente (tanto l'agenzia committente quanto lo sviluppatore) non poteva saperne assolutamente niente e si è fidato, perché i project manager non hanno di certo il tempo o le conoscenze per andare a verificare se esistono delle patch amatoriali o meno.
Perciò, adesso bisogna vedere se è davvero andata così. Se sì, la vedo parecchio nera per il responsabile: per quanto la patch fosse comunque illegale e liberamente scaricabile da internet, da un punto di vista deontologico il traduttore ha fatto un pessimo lavoro, perché ha spacciato il lavoro altrui come proprio, e ora come minimo gli aspetta non solo una penale da pagare, ma di sicuro non verrà mai più chiamato a lavorare su un gioco di Square-Enix per un bel po' di tempo (se non per sempre). Non so quanto ne sia valsa la pena, era un po' difficile che nessuno se ne sarebbe accorto.