Se Mediaworld non si può permettere di ridurre gli incassi risultanti dal numero di iPhone che, allo stesso prezzo cadauno, prima della pretesa dei 250 clienti abituali, vendeva al giorno, questo non risolve il problema di Mediaworld. Ma...
Non sono sicuro di averla capita, ma se intendeva dire che imporre alla Russia un price cap potrebbe attirare altri compratori che vogliono approfittare dello "sconto" con la conseguenza, quindi, di restituire alla Russia stessa la possibilità di compensare la perdita raggiungendo ugualmente le vendite giornaliere di iPhone previste per restare a galla, allora, per quanto ne so, non ha torto.
Anche questo è vero. Ma sei sicuro che tutti gli altri negozi a cui i 250 clienti si possono rivolgere si riforniscano da Mediaworld? L’Algeria, oltre alla questione etica (che è un “oltre” incommensurabile) e quella relativa alla stabilità politica, non compra il gas russo, ma è un terreno rischioso per i rapporti che intrattiene col Cremlino e Gazprom e per i proventi che potrebbero comunque essere rigirati alla Russia sotto forma di acquisto di armi (hanno siglato accordi per oltre 7 miliardi di forniture militari). Oltretutto la Sonatrach ha annunciato che aumenterà i prezzi (dal cui rincaro l’italia in particolare però - magra consolazione - è al riparo per i contratti già siglati con Eni e validi fino al 2027). Così ho letto.
La Norvegia? Le opzioni in Asia Centrale e nel Medio Oriente? Restanti alternative in Africa?
Corretto.
Risulta anche a me.
Sinceramente anch’io non ho capito perché questa distinzione dovrebbe rendere l’analogia meno valida. La Russia produce e vende gas, è sia produttore che rivenditore, purtroppo.
Cart Per quanto mi riguarda e per quel che vale puoi stare tranquillo che per me Draghi (per quanto non sia informatissimo, non a sufficienza, ma comunque innanzitutto troika, Grecia) non è di certo
un drago.