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I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
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Mi sembra di aver sentito che subito dopo ha corretto la nota togliendo "Il Signor" :ahsisi:
C'è stata una rettifica dicendo che la prima formula "è stata adottata dagli uffici della Presidenza in quanto indicata come la più corretta dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze" e che invece quella di togliere "Il Signor" sia una scelta della Meloni. Come la formula più corretta possa essere Il Signor Giorgia Meloni resta un mistero però.
 
Certo, vallo a dire a Fox News, giusto per fare un esempio. Ma anche alla CNN eh, per fare un esempio nello spettro opposto.
Chi lo decide che questi servizi sono essenziali?
Di tg, giornali, canali ne è pieno, di twitter ne esiste solo uno.
Chi lo decide che è essenziale? l'ampio utilizzo ed importanza che ormai ha uno strumento comunicativo del genere.
 
Di tg, giornali, canali ne è pieno, di twitter ne esiste solo uno.
Chi lo decide che è essenziale? l'ampio utilizzo ed importanza che ormai ha uno strumento comunicativo del genere.
Twitter è un sito di microblogging come ce ne sono altri, che abbia un determinato posizionamento sul mercato dell'informazione privata è un altro discorso. E ciò non prova che sia un servizio essenziale, ma che tu (figurato) gli dai una determinata valenza.
 
Aldilà del discorso sull'uso del maschile come neutro fatto Fusenr con cui concordo (pur dissentendo totalmente con le boldrinanti prese di posizione politiche sul tema) è davvero triste anche che venga diramata una nota ufficiale in cui si comunica che l'appellativo da utilizzare per il Presidente del Consiglio dei Ministri è: "Il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Giorgia Meloni".
gaia-romani.jpg


Sicuramente non è il presidente del consiglio, però voglio dire, c'è un certo estremismo letterario da entrambe le parti :asd:
 
C'è stata una rettifica dicendo che la prima formula "è stata adottata dagli uffici della Presidenza in quanto indicata come la più corretta dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze" e che invece quella di togliere "Il Signor" sia una scelta della Meloni. Come la formula più corretta possa essere Il Signor Giorgia Meloni resta un mistero però.
Detto così, senza mettere "Presidente del Consiglio" tra Signor e Giorgia Meloni, fa davvero schifo :asd:
Comunque che tristezza tutte queste parole sul sesso degli angeli :stress:
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gaia-romani.jpg


Sicuramente non è il presidente del consiglio, però voglio dire, c'è un certo estremismo letterario da entrambe le parti :asd:
Se penso che le donne possano considerare come delle "conquiste" queste puttanate, siamo davvero messi male!
 
Se penso che le donne possano considerare come delle "conquiste" queste puttanate, siamo davvero messi male!
Qua non si tratta di conquista, ma di semplice ostentazione e fanatismo :asd:
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A me sembra peggio dire alle donne quali loro conquiste siano delle puttanate e quali no, punti di vista :shrek:
Con buona pace delle femministe vere, quelle che lottavano per la conquista dei diritti minimi :asd:
 
Twitter è un sito di microblogging come ce ne sono altri, che abbia un determinato posizionamento sul mercato dell'informazione privata è un altro discorso. E ciò non prova che sia un servizio essenziale, ma che tu (figurato) gli dai una determinata valenza.
Non è un altro discorso è proprio il punto.
 
Qua non si tratta di conquista, ma di semplice ostentazione e fanatismo :asd:
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Con buona pace delle femministe vere, quelle che lottavano per la conquista dei diritti minimi :asd:
Infatti basta vedere il livello delle donne in politica che, tranne rari casi, non arriva nemmeno ai tacchi.
Per non parlare delle perle regalate dalle quote rosa: un'altra genialata a dir poco umiliante per le donne.
A parer mio, ovvio!
 
Sicuramente non è il presidente del consiglio, però voglio dire, c'è un certo estremismo letterario da entrambe le parti :asd:
L'estremismo c'è se lo vuoi portare avanti in quel modo, vedi Boldrini. Certo, a oggi si porta avanti tutto così, per cui non è che diciamo niente di nuovo. Non so la storia dietro questa foto, quindi magari parto da premesse sbagliate, lo anticipo, ma quello che mi viene da pensare se vedo quella foto fuori contesto è che la persona può liberamente decidere di chiamarsi come preferisce, a mio avviso, se poi prenderà piede e diventerà di uso comune, e di conseguenza anche lei verrà chiamata da più o meno persone, vedremo. Sono tendenzialmente contro chi è fermamente contro l'utilizzo delle convenzioni di cui si parla questo periodo perché ne va a frenare subito il dibattito e presumibilmente si può pensare che sia non colpito dal tema, magari non conoscendolo neppure. Non sono comunque nemmeno favorevole a imposizioni di legge o revisitazioni, penso zsolo non vi siano problemi a far evolvere la lingua in base al contesto culturale: se veramente è un tema sentito andremo in quella direzione, altrimenti no.
 
L'estremismo c'è se lo vuoi portare avanti in quel modo, vedi Boldrini. Certo, a oggi si porta avanti tutto così, per cui non è che diciamo niente di nuovo. Non so la storia dietro questa foto, quindi magari parto da premesse sbagliate, lo anticipo, ma quello che mi viene da pensare se vedo quella foto fuori contesto è che la persona può liberamente decidere di chiamarsi come preferisce, a mio avviso, se poi prenderà piede e diventerà di uso comune, e di conseguenza anche lei verrà chiamata da più o meno persone, vedremo. Sono tendenzialmente contro chi è fermamente contro l'utilizzo delle convenzioni di cui si parla questo periodo perché ne va a frenare subito il dibattito e presumibilmente si può pensare che sia non colpito dal tema, magari non conoscendolo neppure. Non sono comunque nemmeno favorevole a imposizioni di legge o revisitazioni, penso zsolo non vi siano problemi a far evolvere la lingua in base al contesto culturale: se veramente è un tema sentito andremo in quella direzione, altrimenti no.
Quella della sinistra non è una battaglia affinché ognuno possa chiamarsi come vuole, ma chiamarsi come la stessa sinistra impone :asd:. Non vedo perché dovrebbe andare bene se un uomo o una donna decide di definirsi al femminile, mentre il contrario non va bene. Se deve esserci una libertà, deve essere a 360°
 
Quella della sinistra non è una battaglia affinché ognuno possa chiamarsi come vuole, ma chiamarsi come la stessa sinistra impone :asd:. Non vedo perché dovrebbe andare bene se un uomo o una donna decide di definirsi al femminile, mentre il contrario non va bene. Se deve esserci una libertà, deve essere a 360°
Si è già detto che la Boldrini in questo senso (mi sembra che nessuno stia prendendo le sue difese) purtroppo consuma politicamente il tema con un atteggiamento aggressivo, aprioristico, con un sottotesto lesivo dei diritti altrui e direi che lo danneggia anche - o forse proprio - perché genera - o contribuisce a generare - reazioni come la tua che parli di estremismi da entrambi i lati. A me questa semplice scelta non sembra un "estremismo":



Lei può fare quello che le pare e non c'è bisogno di rimarcare "pensi a fare il suo lavoro" usando questa cosa quando non si ha la più pallida idea se lo stia facendo o meno. Tanto più che:


Leggermente diverso è il caso dei nomi maschili uscenti in -sore (del tipo evasore, possessore, trasgressore) che invece formano quasi sempre il femminile in -itrice dalla radice, terminante per d, dell'infinito del verbo da cui derivano (evad-ere; possed-ere; trasgred-ire); si avranno quindi le forme, anche queste non comuni nell'uso, evaditrice, posseditrice, trasgreditrice. Abbiamo poi casi in cui la terminazione popolare -sora si affianca a quella in -itrice e possiamo quindi trovare le forme evasora, uccisora, ecc.

Fanno parte di questa categoria di sostantivi anche alcuni nomi professionali indicanti mestieri e professioni tradizionalmente riservati agli uomini che, con l'aumento della presenza femminile, stanno subendo un riassestamento: un caso emblematico, tra quelli uscenti in -sore, è assessore (dal verbo assidere, propriamente 'sedere accanto') di cui possiamo trovare, in sintonia con le Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana di Alma Sabatini in cui erano caldeggiate le forme femminili del tipo avvocata, ministra, soldata, la forma femminile assessora, favorita anche dall'impossibilità, iniziando per vocale, di indicare il femminile attraverso la scelta dell'articolo (es. il giudice e la giudice; il deputato e la deputato, ecc.). Dello stesso tipo in -sore è confessore che però, vista la prerogativa di indicare un agente che può essere soltanto maschile, non conosce la forma femminile. In questo caso, per usare il nome d'agente riferito ad una donna, sarà preferibile optare per un sinonimo, ad esempio confidente.


Mentre la tua reazione non si discosta molto dal sarcasmo e dalle critiche che ha ricevuto:


“Ho chiesto di sostituire la targa sulla porta del mio ufficio perché il cambiamento parte dalle piccole azioni. È un messaggio a cui tengo molto e quindi eccoci qui, pezzo per pezzo”, ha scritto Romani sul suo profilo Facebook. Un gesto condiviso e apprezzato da molti, ma che ha suscitato anche sarcasmo e critiche. “Mi sembra un’immane sciocchezza”, taglia corto un utente, “state sventrando la lingua italiana”, rincara la dose un altro, “conta la sostanza e non la targhetta sulla porta”, chiosa qualcuno.


"Nel dizionario della lingua italiana, il maschile vale anche per il femminile. I termini Assessora, Ministra, etc. Sono grammaticalmente scorretti. La sostanza non risiede in queste sciocchezze. Questi sono divenuti dei vezzi. Una Donna non si qualifica attraverso questo tipo di azioni. Faccia bene il suo lavoro e sarà apprezzata".

Questo a casa mia si chiama sessismo. Se poi quel maiuscolo è riportato correttamente da Fanpage, diventa particolarmente emblematico.

Per chi fosse interessato ad approfondire, consiglio caldamente anche questo articolo:

 
Quella della sinistra non è una battaglia affinché ognuno possa chiamarsi come vuole, ma chiamarsi come la stessa sinistra impone :asd:. Non vedo perché dovrebbe andare bene se un uomo o una donna decide di definirsi al femminile, mentre il contrario non va bene. Se deve esserci una libertà, deve essere a 360°
Ma infatti ho espressamente detto di essere contro imposizioni.
Il fatto è che continuo a non capire perché quella foto rappresenti l'estremismo di una parte, non colgo il punto. Giudicare quella foto estremista mi sembra estremista, scusa il gioco di parole.
 
Ma infatti ho espressamente detto di essere contro imposizioni.
Il fatto è che continuo a non capire perché quella foto rappresenti l'estremismo di una parte, non colgo il punto. Giudicare quella foto estremista mi sembra estremista, scusa il gioco di parole.
L'estremismo sta nell' ostentare, ed in alcuni casi, anche dare riflesso mediatico a queste cose, e addirittura dire che la battaglia linguistica rappresenta una priorità mi sembra un tantinello esagerato, estremo appunto.

Ad ogni modo ripeto, il problema non è tanto il fatto di farsi chiamare con la A perchè poi ognuno è libero di scegliere ciò che vuole, l'importante è però non discriminare o addirittura criminalizzare chi vuol utilizzare il "vecchio metodo" :asd:.
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Si è già detto che la Boldrini in questo senso (mi sembra che nessuno stia prendendo le sue difese) purtroppo consuma politicamente il tema con un atteggiamento aggressivo, aprioristico, con un sottotesto lesivo dei diritti altrui e direi che lo danneggia anche - o forse proprio - perché genera - o contribuisce a generare - reazioni come la tua che parli di estremismi da entrambi i lati. A me questa semplice scelta non sembra un "estremismo":



Lei può fare quello che le pare e non c'è bisogno di rimarcare "pensi a fare il suo lavoro" usando questa cosa quando non si ha la più pallida idea se lo stia facendo o meno. Tanto più che:





Mentre la tua reazione non si discosta molto dal sarcasmo e dalle critiche che ha ricevuto:







Questo a casa mia si chiama sessismo. Se poi quel maiuscolo è riportato correttamente da Fanpage, diventa particolarmente emblematico.

Per chi fosse interessato ad approfondire, consiglio caldamente anche questo articolo:


Fusenr ti voglio bene, ma i tuoi post sono sempre molto prolissi e faccio fatica a capire a quale punto tu voglia arrivare.
Io chiaramente parlo per me, e riportare dei virgolettati di altri, come a voler quasi metterli in bocca a me, o insinuare che il mio pensiero debba necessariamente combaciare a quello di chi ha scritto quei pensieri, ritengo sia una pratica che non va bene :asd:

Se uno/a si vuol far chiamare al femminile lo faccia, per me va benissimo (anche utilizzare il plurale maiestatis se vuole), l'importante però è che non si triggheri e non discrimini chi vuol seguire la vecchia impostazione. Perchè diciamocelo, anche questa cosa della lingua è entrata a far parte un po del pensiero unico, per cui trovo questo "essere dentro, o essere fuori" rispetto ad un certo modo di pensare lo trovo scorretto o comunque anti-democratico :asd:
 
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Non è proprio cosi, una volta che un sito diventa parte attiva della vita politica come mezzo di propaganda come una radio o una tv deve sottostare a determinate leggi nei paesi dove è presente, la cosa che è una azienda privata e quindi decide cosa si può e cosa non si può è una baggianata, prima lo capite meglio è
Salvo essere legalmente responsabili per quello che gli iscritti scrivono , quindi non è che tu dici le cose e se diffami o inciti alla violenza in galera ci va il webmaster , ti ferma prima.
Questo sito ad esempio è un sito di informazione ed è equiparato ad una testata giornalistica , i titolari sono responsabili di quello che vi si scrive davanti alla legge , è per questo motivo che ci sono i moderatori , o credi che siano qui perchè non hanno di meglio da fare? Questo vale in tutto il mondo

Non sono luoghi pubblici, sono spazi PRIVATI aperti al pubblico
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Questa del " è un azienda privata e fa quello che vuole" la sento spesso usare in molti ambiti e non regge proprio quando si parla di colossi che di fatto detengono un servizio/bene ormai diventato praticamente essenziale per la vita sociale.
Anche le banche sono così , ma non ci fai quello che ti pare , anche i supermercati sono così , e anche ristoranti e luoghi di ristoro ,i cinema , i teatri, gli aerei , ma, di nuovo, non puoi fare quello che vuoi , ne hai avuto un esempio col COVID , non hanno potuto fare come volevano ed anzi se c'era un cliente senza mascherina ne rispondeva il direttore , ma era già così anche con la legge sul fumo nei luoghi aperti al pubblico , per quanto essenziali chi entra non può fumare e neanche glielo può consentire il titolare
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Si è già detto che la Boldrini in questo senso (mi sembra che nessuno stia prendendo le sue difese) purtroppo consuma politicamente il tema con un atteggiamento aggressivo, aprioristico, con un sottotesto lesivo dei diritti altrui e direi che lo danneggia anche - o forse proprio - perché genera - o contribuisce a generare - reazioni come la tua che parli di estremismi da entrambi i lati. A me questa semplice scelta non sembra un "estremismo":

Ci sono due scuole di pensiero , una dice che conta la carica non chi la occupa , questa scuola nasceva dalla necessità di non vedersi ignorati dei provvedimenti , direttive o altro solo perchè chi li emanava era una donna , non parlo solo di politica , anche di cariche di sottogoverno o cariche societarie, sindacali , sociali , specialmente negli anni 70 e 80 quando il maschilismo era veramente imperante . E' in quest'ottica che Nilde Iotti scelse di essere chiamata IL Presidente della Camera (talmente buona da rimanervi oltre 12 anni tra l'altro ai tempi si sarebbe detto Presidentessa più che La Presidente) Ed è in quest'ottica che molte donne meno note della Meloni scelgono l'appellativo al maschile spesso fra i gradi militari . Non si deve tenere conto di chi occupa la carica, ma della carica in sè , gli ordini spesso arrivano a firma Capitano Rossi e non Capitana Rossi , in tal modo chi li legge e deve eseguire nota solo il grado e non il genere di chi emana l'ordine , non si può correre il rischio di trovare resistenze nella catena di comando basate sul genere dei quadri, anche involontarie , la semplice svogliatezza basta ,per molti un conto sono gli ordini di "quel rompiballe" un altro quelli di "quella rompiballe" nel primo caso si obbedisce comunque nel secondo si può essere lassisti , Il capitano ha un suono diverso , anche se ce l'hai davanti e vedi che è una donna. Non siamo ancora alla cecità di genere ovvero al non tenere conto di chi occupa la carica , ma della carica in sè

L'altra dice invece che si deve rimarcare che ci sono anche donne fino al punto da rendere la cosa ininfluente ovvero mira proprio a raggiungere quella cecità di genere che al momento è assente , anche a sinistra, basti vedere la percentuale di elette nel PD che è la più bassa in Parlamento. Lo fa inserendo il genere in termini che normalmente non lo hanno e perfino quando ce l'hanno (devo ancora capire perchè dottora o dottore e non dottoressa o perchè Il o La Presidente , ma non Presidentessa )

Quindi se si tiene conto del genere dovrebbe essere La Presidente se invece si tiene conto della carica allora la forma corretta sarebbe Il Presidente dei Ministri Signora Giorgia Meloni o ,come parrebbe essere la scelta , il neutrale Onorevole anche se a mio parere non è corretto poichè il Premier non deve necessariamente essere eletto (vedi Conte e Draghi per dire gli ultimi 2) a meno che si voglia proprio far notare che invece in questo caso si è stati eletti

Il Signor Presidente rivolto a una donna però è del tutto assurdo, anche se temo sia stata una scelta in risposta a chi faceva rimarchi grammaticali , tutto al maschile e via , non rompetemi i marroni con queste cazzate.

Io credo che il movimento di emancipazione femminile , per come l'ho conosciuto io quando militavo, esigeva per le donne la libertà di scelta , non la sostituzione di una catena con un'altra rappresentata dall'ortodossia femminista per cui una donna non è libera di scegliere ciò che ritiene, ma deve invece uniformarsi a canoni stabiliti nei salotti da altre donne per di più, in questo caso , di parte politica avversa .

In altre parole si accusa la Meloni di fare scelte di destra mentre dovrebbe comportarsi come una donna di sinistra. Non mi si dica che c'è o ci dovrebbe essere una comunanza di valori femminili condivisi che impone il rispetto di tutte le donne perchè non è quello che sta succedendo a lei.

Stanno perfino demolendo un'espressione di sorellanza quando la Meloni ha chiamato solo per nome tutte le donne che l'hanno preceduta di destra o di sinistra , quello era un un modo per esprimere vicinanza , sorellanza ed è specioso fingere di non riconoscerlo visto che lo usavamo spesso a sinistra nei dibattiti "compagno Mario" non "compagno Rossi" o , molto più spesso, compagno e basta.
E' anche il modo in cui esprimono sorellanza Frati e Suore si chiamano per nome , ci si riferisce a loro per nome non per cognome come invece accade coi preti (es sorella Adele , fratel Franco , don Brambilla)

Eppure si finge di non saperlo
 
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Fusenr ti voglio bene, ma i tuoi post sono sempre molto prolissi e faccio fatica a capire a quale punto tu voglia arrivare.
Per me va bene anche quello che ha detto Veg (se l'ho inteso bene). :sisi:

Grazie, te ne voglio anch'io, anche se non capisco molto il rilievo sull'essere prolisso, in particolare se riferito al post precedente. :asd:
Io chiaramente parlo per me, e riportare dei virgolettati di altri, come a voler quasi metterli in bocca a me, o insinuare che il mio pensiero debba necessariamente combaciare a quello di chi ha scritto quei pensieri, ritengo sia una pratica che non va bene :asd:
No allora, mi spiego meglio: non era mia intenzione dire che i commenti grassettati sono uguali al tuo, non ti volevo dare del sessista se è ciò che hai recepito. Stavo cercando di dire che magari partono da un tipo di obiezione simile per arrivare al/sfociare nel sessismo.
L'estremismo sta nell' ostentare, ed in alcuni casi, anche dare riflesso mediatico a queste cose, e addirittura dire che la battaglia linguistica rappresenta una priorità mi sembra un tantinello esagerato, estremo appunto.
Cosa vuol dire "ostentare" e "dare riflesso mediatico"? :asd: Cioè mi stai dicendo che Gaia Romani non avrebbe dovuto pubblicare quel post? E da cosa deduci che per Gaia la "battaglia linguistica rappresenti una priorità" a tal punto da togliere spazio al resto? Ha scritto semplicemente del "messaggio a cui tiene molto" specificando che si tratta di una "piccola azione". :hmm:

Né mi pare stia imponendo niente a nessuno.
L'altra dice invece che si deve rimarcare che ci sono anche donne fino al punto da rendere la cosa ininfluente ovvero mira proprio a raggiungere quella cecità di genere che al momento è assente , anche a sinistra, basti vedere la percentuale di elette nel PD che è la più bassa in Parlamento. Lo fa inserendo il genere in termini che normalmente non lo hanno e perfino quando ce l'hanno (devo ancora capire perchè dottora o dottore e non dottoressa o perchè Il o La Presidente , ma non Presidentessa )
A tal proposito potrebbe interessarti il punto 14 dell'articolo di Valigia Blu che ho postato, cioè questo:

14. “Io ho deciso di dire se sono una ministro”​

Aspetta un attimo: la lingua segue delle regole, per quanto elastiche, non è che possiamo fare completamente di testa nostra. Qui mi rivolgo a coloro che si definiscono “un’avvocato, ma con l’apostrofo perché sono femmina”, o che dicono “la ministro” o “la sindaco” o “un’ingegnere” o “la direttora” o “la rettora” o “la professora” perché “direttrice, rettrice e professoressa sono sputtanati”. Visto che una norma, nella nostra lingua, esiste, perché non seguirla? È molto meglio che non perderci in mille rivoli alternativi.

Quindi, ministro si comporta come maestro, sindaco come sarto, ingegnere come infermiere, direttore e rettore come attore e scrittore; professore, dottore e alcuni altri sostantivi invece sono ormai entrati nell’uso con il femminile in -essa, professoressa e dottoressa, e il buon senso linguistico (o meglio, l’economia linguistica) consiglia di non modificare ciò che è già stabilmente nell’uso, perché è uno spreco di energie. Aggiungo questo perché per i femminili non ancora stabilizzati si consiglia di usare il femminile con suffisso zero invece che con suffisso -essa, dato che quest’ultimo nasce principalmente per indicare le “mogli di”, oppure veniva usato con senso dispregiativo. Quindi: avvocata meglio di avvocatessa, sindaca meglio di sindachessa, la presidente meglio di la presidentessa. E studentessa? C’è chi dice la studente: si può fare.
 
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