Alert Topic Politico | Leggere primo post prima di intervenire

  • Autore discussione Autore discussione Staff
  • Data d'inizio Data d'inizio

Per chi avete votato?

  • Fratelli d'Italia

    Voti: 17 14.8%
  • Lega

    Voti: 5 4.3%
  • Forza Italia

    Voti: 2 1.7%
  • Partito Democratico

    Voti: 14 12.2%
  • Europa Verde - Sinistra Italiana

    Voti: 9 7.8%
  • +Europa

    Voti: 8 7.0%
  • Movimento 5 Stelle

    Voti: 23 20.0%
  • Azione - Italia Viva

    Voti: 10 8.7%
  • Italexit

    Voti: 2 1.7%
  • Italia Sovrana e Popolare

    Voti: 9 7.8%
  • Unione Popolare

    Voti: 4 3.5%
  • Scheda bianca

    Voti: 12 10.4%
  • Altro

    Voti: 8 7.0%

  • Votatori totali
    115
Pubblicità
AVVISO:

Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
Ultima modifica:
Non è che in giro per il mondo ci sia sto paradiso, comunque, eh.

Comunque, non capisco perché vi stupiate o vi scandalizziate tanto: se si deve fare deflazione salariale non ha senso investire in scuola o altro. Storicamente, il capitale ha investito nella scuola solo ed unicamente per la formazione di lavoratori. Oltre questo, stop. E in questa fase storica, le cose non sono diverse.

 
noi studenti resteremo inascoltati sempre fino a quando non ci sarà la volontà politica (o l'interesse) di investire in cultura, università e ricerca. Protestare in questo modo non ha senso, scendere in piazza una tantum contro un governo che di istruzione non ha mai parlato e che ne mostra pochina non porta a nulla. 

Se si apre un canale di dialogo vero, si deve sfruttare quello. Se no, non ci resta che fare la cosa più semplice. Prenderci quel pezzo di carta e andarsene 
Non sono d'accordo non bisogna per forza aspettare i comodi della politica. Oltre al fatto che i canali esistono e organizzazioni come il CNSU esistono appunto per questo.

La soluzione è quella che bisogna cambiare la percezione che laggente ha dello studente, categoria che nella maggior parte dei casi non porta voti o individuo che non può manifestare il suo dissenso politico e se lo fa è per forza un figlio di papà indottrinato da qualcuno. 

Scendere in piazza è sacrosanto e anzi si dovrebbe fare di più. 

 
Non è che in giro per il mondo ci sia sto paradiso, comunque, eh.

Comunque, non capisco perché vi stupiate o vi scandalizziate tanto: se si deve fare deflazione salariale non ha senso investire in scuola o altro. Storicamente, il capitale ha investito nella scuola solo ed unicamente per la formazione di lavoratori. Oltre questo, stop. E in questa fase storica, le cose non sono diverse.
non mi stupisco ma quando dici che all'estero non c'è il paradiso dici il vero solo in parte. Fuori dall'Italia ci sono centri di ricerca e università che ricevono singolarmente le stesse cifre che qui ricevono tutte le università del paese. Questo porta a stipendi (e borse di studio) più alti e di conseguenza un  livello di soddisfazione e di servizi che è enormemente superiore

 
Ultima modifica:
perché sono privati, il bello che si vede, in genere, è solo uno specchietto per le allodole. Poi oh, se uno ha una botta di ****, sti cazzi, sai quanto me ne frega. Però non è una soluzione né generale né vera, tutto qua. 

 
perché sono privati, il bello che si vede, in genere, è solo uno specchietto per le allodole. Poi oh, se uno ha una botta di ****, sti cazzi, sai quanto me ne frega. Però non è una soluzione né generale né vera, tutto qua. 
no, io parlo proprio di fondi statali. I fondi privati se son bravi a procurarseli tanto meglio.

Non sono d'accordo non bisogna per forza aspettare i comodi della politica. Oltre al fatto che i canali esistono e organizzazioni come il CNSU esistono appunto per questo.

La soluzione è quella che bisogna cambiare la percezione che laggente ha dello studente, categoria che nella maggior parte dei casi non porta voti o individuo che non può manifestare il suo dissenso politico e se lo fa è per forza un figlio di papà indottrinato da qualcuno. 

Scendere in piazza è sacrosanto e anzi si dovrebbe fare di più. 
intanto ho detto che è inutile scendere in piazza una tantum, non che sia sbagliato scendere in piazza. E non dico nemmeno che si deve aspettare la politica. Dico solo che se non c'è la volontà politica possiamo stare in piazza tutto l'anno. Non si muoverà nulla. Abbiamo solo il voto, la fuga e la rivoluzione (ma questa è improbabile).

Dalle organizzazione sinceramente mi tengo alla larga. Sono politicizzate 9 volte su 10 e se provi a fare un discorso serio ti sostengono fino a che il partito di riferimento è all'opposizione. Appena è al governo si ferma tutto.

 
Ultima modifica:
vabbe, fai tu
ma scusa, ci sono dentro. Saprò che in Francia ti propongono 3000 euro lordi per fare il dottorato mentre in Italia arrivi a stento sopra i 1000 e che la scusa è che lo Stato non da soldi.

Poi chiaro, se una azienda vuole che tu faccia qualcosa per loro paga e crea uno-due posti in più in un laboratorio interno all'università ma quello capita anche qui. Non è che da noi i privati non esistano.

 
Ultima modifica:
intanto in italia i 1200 euro sono netti, se non ricordo male. E comunque in Italia il dottorato non te lo propongono: partecipi ad un concorso che devi vincere. E la borsa è stabilita per legge. In Francia non so come funzioni, però se parli di grandi centri di ricerca è una cosa, se parli di dottorati è un'altra. E comunque, il dottorato è un'esperienza temporanea, finita la quale, si deve trovare un lavoro. 

Poi, tu ritieni che l'estero sia una soluzione: ok, va bene. Però, "prendere il titolo e andarsene" non è una soluzione né generale né valida. A qualcuno va di ****, almeno momentaneamente. Tanti altri, all'estero, invece, lo prendono in ****. 

 
Ultima modifica da un moderatore:
noi studenti resteremo inascoltati sempre fino a quando non ci sarà la volontà politica (o l'interesse) di investire in cultura, università e ricerca. Protestare in questo modo non ha senso, scendere in piazza una tantum contro un governo che di istruzione non ha mai parlato e che ne mostra pochina non porta a nulla. 

Se si apre un canale di dialogo vero, si deve sfruttare quello. Se no, non ci resta che fare la cosa più semplice. Prenderci quel pezzo di carta e andarsene 
Questo non è totalmente corretto.

Non so il M5S ma la Lega nel suo programma e nelle dichiarazioni di alcuni suoi rappresentanti ha dimostrato di avere in mente il problema istruzione:

UNIVERSITÀ

STOP MIGRAZIONE CERVELLI L’obiettivo è quello di mantenere in Italia i nostri migliori ricercatori, scienziati, e in generale personale universitario qualificato che purtroppo non trova nel nostro Paese spazi per poter crescere professionalmente ma soprattutto per mettere al servizio della nostra comunità il proprio genio ed è cosi costretto a portare tutto questo valore personale all’estero. La Germania investe in ricerca e sviluppo circa un terzo della spesa totale europea, cioè quasi il 3% del Pil, a fronte di una media europea poco sopra il 2%. L’Italia investe in ricerca e sviluppo solo l’1.2%. Le basse valutazioni ottenute dalle università italiane nei ranking internazionali non riguardano comunque la produzione scientifica, che in rapporto al numero dei ricercatori è superiore alla Germania, ma il numero dei ricercatori e dei professori così come una scarsa internazionalizzazione rispetto alla gran parte delle università dei Paesi più avanzati. Siamo in fondo alla classifica dei Paesi Ocse per numero di professori universitari e ricercatori in rapporto agli studenti. Abbiamo quindi bisogno di accrescere in modo significativo il numero dei ricercatori e dei professori, non solo consentendo che per ogni professore e ricercatore che va in pensione l’università recuperi integralmente ed effettivamente le risorse corrispondenti, ma anche aumentando decisamente la dotazione organica complessiva. In molte università, infatti, non si acquistano più nemmeno strumentazioni di laboratorio, libri e riviste scientifiche. Va poi rivista la figura del ricercatore a contratto che rischia di generare precarietà. A sette anni dalla riforma del 2010 è ora di aggiornare le parti che hanno evidenziato criticità, prevedendo in particolare una figura di ricercatore senza limiti di proroghe, soggetto a periodiche valutazioni.

TASSE UNIVERSITARIE Nell’ambito delle soluzioni allo studio per alleggerire il carico economico sugli iscritti, si può pensare per esempio da parte dell’ateneo a un contratto con lo studente, in cui questi si impegna a versare all’università una cifra concordata all’atto dell’iscrizione, laddove grazie al “job placement” universitario, entro un anno dalla laurea, lo studente abbia trovato un impiego lavorativo adeguato.

FINANZIAMENTO ATENEI Il Fondo di finanziamento ordinario degli atenei sta subendo una trasformazione storica, di cui siamo stati promotori, avviata con la riforma del 2010. Una volta a regime (contiamo entro la nuova legislatura) l’intero Fondo (circa 7 miliardi che, come detto, andranno implementati) sarà distribuito con criteri per il 70% oggettivi (costi standard) e per il 30% premiali, come nei Paesi più avanzati.

ACCESSO AI CORSI A NUMERO PROGRAMMATO Riformuleremo la procedura di accesso ai corsi universitari a numero programmato, che oggi avviene tramite test tutt’altro che affidabili. Riteniamo vada garantita una chance a tutti i candidati, scremandoli dopo un certo periodo (un anno?) in base a un adeguato numero di esami da superare. I migliori dovranno poter scegliere il corso di laurea d’interesse, fino all’esaurimento dei posti. In altre nazioni come la Francia è già così: la selezione per Medicina avviene dopo il primo anno di università e un breve tirocinio in ospedale.
Ovviamente queste sono parole e sarà da attendere i fatti, ma penso sia ancora presto per emettere un giudizio a riguardo. Quello che conta alla fine è il paradigma economico che si intende seguire, se si continua a perseverare nell'idea che le risorse siano limitate e che sia necessario tagliare la spesa pubblica per stare "meglio" allora la situazione potrà solo che peggiorare, e questa è una cosa che molti dovrebbero mettersi in testa.

 
intanto in italia i 1200 euro sono netti, se non ricordo male. E comunque in Italia il dottorato non te lo propongono: partecipi ad un concorso che devi vincere. E la borsa è stabilità per legge. In Francia non so come funzioni, però se parli di grandi centri di ricerca è una cosa, se parli di dottorati è un'altra. E comunque, il dottorato è un'esperienza temporanea, finita la quale, si deve trovare un lavoro. 

Poi, tu ritieni che l'estero sia una soluzione: ok, va bene. Però, "prendere il titolo e andarsene" non è una soluzione né generale né valida. A qualcuno va di ****, almeno momentaneamente. Tanti altri, all'estero, invece, lo prendono in ****. 
si, e gli asini volano. Se dobbiamo far finta che non sappiamo come vadano queste cose ok, diciamo che per legge dovresti fare un concorso dove la commissione è fatta dagli stessi prof che ti aiutano a redigere il progetto. I centri di ricerca collaborano con le università, permettendo a diversi studenti di svolgere anche il dottorato nei loro laboratori. Ho parlato di dottorato perché in Italia non c'è altro che si possa paragonare alla ricerca. Non abbiamo quasi centri privati, le università sono il cuore pulsante della ricerca qui. 

L'estero è la soluzione perché semplicemente non esistono una serie di limitazioni che ci sono da noi: in tanti paesi è assurdo pensare che tu non possa avere  un ruolo di responsabilità perché sei giovane ad esempio. O fare tirocini sottopagati in cui sopravvivi come meglio riesci invece di vivere. Ci sono luoghi in cui la disoccupazione è molto bassa e quindi se si è disposti a sporcarsi le mani il lavoro si trova ed è ben retribuito. Poi chiaro, non è la soluzione a tutto e non tutti i titoli di studio ti permettono di accedere a una carriera soddisfacente ma quello è qualcosa che ognuno sa nel momento stesso in cui ha preso l'università. Se fai giurisprudenza sai bene che è difficile che si possa trovare lavoro fuori dall'Italia, in ambito scientifico e tecnico è più semplice. Normale che vada da caso a caso ma negare che anche solo in Europa ci siano ben più opportunità che in Italia significa avere le fette di salame sugli occhi

 
crepi, specie considerando che non ho intenzione di fare dottorati. Comunque dimenticavo: i 1200 sono netti. Paragonati ai 1700/1800 netti che ti danno altrove con costo della vita paragonabile se vai nelle grandi città, direi che la differenza è palese.

Questo non è totalmente corretto.

Non so il M5S ma la Lega nel suo programma e nelle dichiarazioni di alcuni suoi rappresentanti ha dimostrato di avere in mente il problema istruzione:

Ovviamente queste sono parole e sarà da attendere i fatti, ma penso sia ancora presto per emettere un giudizio a riguardo. Quello che conta alla fine è il paradigma economico che si intende seguire, se si continua a perseverare nell'idea che le risorse siano limitate e che sia necessario tagliare la spesa pubblica per stare "meglio" allora la situazione potrà solo che peggiorare, e questa è una cosa che molti dovrebbero mettersi in testa.
vabbé, la Lega parlava anche di secessione della Padania ed etichettava noi terroni come il male assoluto prima di prendersela con i migranti. Il fatto che siano meno peggio di altri nell'amministrazione della cosa pubblica non li rende minimamente credibili

 
Semplicemente stai mancando il punto, come lo hai mancato fino ad ora. Stai parlando completamente a sproposito e manco te ne rendi conto. Come spesso accade, fra l'altro, in questo thread, a tanti utenti. Ora, se ti va, prenditi pure l'ultima parola. 

 
Semplicemente stai mancando il punto, come lo hai mancato fino ad ora. Stai parlando completamente a sproposito e manco te ne rendi conto. Come spesso accade, fra l'altro, in questo thread, a tanti utenti. Ora, se ti va, prenditi pure l'ultima parola. 
no, non ne ho bisogno. Illuminami su quali sono i punti che non ritieni io abbia centrato. La trovavo una bella discussione prima che iniziassi a esprimerti per mezze sentenze. 

 
vabbé, la Lega parlava anche di secessione della Padania ed etichettava noi terroni come il male assoluto prima di prendersela con i migranti. Il fatto che siano meno peggio di altri nell'amministrazione della cosa pubblica non li rende minimamente credibili
Su questo discorso ci sono già passato quindi non vorrei ripetermi, ma la Lega nord era un differente partito con differenti personalità e visioni politiche; la Lega attuale è nata da un percorso di riflessione che ha compreso anche il rendersi conto dell'idiozia di certe idee passate. I due partiti non sono assolutamente assimilabili e questo è evidente anche dal fatto che numerose persone di sinistra hanno aderito al partito e al Governo che compone, senza contare tutte le persone di sinistra che hanno votato per esso.

Quello che so per certo comunque è che alla guida economica della Lega ci sono Alberto Bagnai e Claudio Borghi, due persone per cui la cultura è sempre stata fondamentale e che ripudiano con forza certe visioni economiche responsabili del decadimento dell'istruzione in Italia.

Penso che un minimo di fiducia a riguardo sia possibile concederla a questo Governo.

 
Ultima modifica:
Su questo discorso ci sono già passato quindi non vorrei ripetermi, ma la Lega nord era un differente partito con differenti personalità e visioni politiche; la Lega attuale è nata da un percorso di riflessione che ha compreso anche il rendersi conto dell'idiozia di certe idee passate. I due partiti non sono assolutamente assimilabili e questo è evidente anche dal fatto che numerose persone di sinistra hanno aderito al partito e al Governo che compone, senza contare tutte le persone di sinistra che hanno votato per esso.

Quello che so per certo comunque è che alla guida economica della Lega ci sono Alberto Bagnai e Claudio Borghi, due persone per cui la cultura è sempre stata fondamentale e che ripudiano con forza certe visioni economiche responsabili del decadimento dell'istruzione in Italia. Penso che un minimo di fiducia a riguardo sia possibile concederla a questo Governo.
la Lega è la Lega Nord senza il nord nel nome. Alcune idee sbagliate sono state accantonate ma spesso emergono perché latenti. Bagnai e Borghi li seguo, conosco il loro pensiero a livello economico e, come ho riconosciuto, la classe dirigente della Lega è la migliore che esista in Italia. Questo credo sia sufficiente per far capire che non sono contro questo governo a prescindere (anche perché era l'unico governo possibile per cui c'è poco da lamentarsi). Però questa è la lega di Salvini (magari fosse la Lega di Bagnai) che non è condivisibile a priori da chi ha un minimo di memoria storica oltre che di intelletto (tanto più che a cantare quelle idee di cui parlavo prima in giro per le piazze era proprio lui)

 
Gli studenti in piazza a Ottobre ci sono tutti gli anni e nessuno ha mai dato loro un filo di importanza, Fra l'altro partiti e governi precedenti non è che abbiano fatto un bel regalo al futuro dei giovani eppure le proteste non è che se le siano cagati in molti.
E' la solita scusa per non andare a scuola, come lo era ai nostri tempi, lo è tutt'oggi 

 
Di principio potrebbero anche avere ragione solo che, visto il livello di attenzione che ricevono, è vero: quel tipo di manifestazioni è inutile e si riduce ad una scusa per non andare a scuola

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top