E' la prima. Lui analizza semplicemente le cose come stanno e riesce a vedere oltre le belle parole e i proclami, rilevando le grandissima ipocrisia di questa finta sinistra. Una sinistra che si è completamente dimenticata del lavoro e che pensa sia sufficiente accogliere gente meno fortunata per farla vivere come si deve, facendo finta che il nostro paese non è esso stesso in uno stato di emergenza, ed ignorando l'enorme massa di poveri e disperati da aiutare che stanno a due passi da noi, senza doverceli andare a cercare altrove.
Questi coglioni vorrebbero disobbedire ad una legge dello Stato perché secondo loro lede la nostra Costituzione, però poi quando si trattava di approvare schifezze come i trattati europei o il fiscal compact, roba che davvero la priva della propria essenza in maniera brutale (che è quella di dare "un'esistenza libera e dignitosa" ai cittadini), beh no, quello va bene...
E' la finzione dei diritti civili (che hanno comunque la loro importanza), diritti che possono restare solo belle parole se non ci sono i diritti sociali dietro. Si può accogliere e dare la cittadinanza a chi arriva, ma se esso non può lavorare, o se lo può fare solo sotto sfruttamento, rimarrà un cittadino di serie Z. Si può permettere agli omosessuali di contrarre una specie di matrimonio di serie B, ma se poi sono disoccupati e non hanno una lira neanche per andare a convivere se ne fanno una sega del diritto al matrimonio. E così per tutto il resto. Però questo non lo vogliono capire perché evidentemente non fa comodo, ed è più conveniente vendere una bella immagine priva di contenuto.
La sua analisi non è niente di sorprendere comunque, checché se ne dica il concetto di esercito industriale di riserva è roba di sinistra, non razzista/fascista.