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E anche l'Andalusia dopo 40 anni di sinistra svolta a destra. 

I socialisti rimangono primo partito ma anche alleandosi con podemos non avrebbero la maggioranza che in questo caso avrebbero i tre partiti di centrodestra. 

Vox (i fascioleghistifranchistirassisti spagnoli) eleggono 12 deputati con l'11% dei voti

 
Intanto dombrovskis chiede all'Italia (=ai poveri, ai disoccupati e ai lavoratori a basso reddito) un sacrifico strutturale in più. 

L'unione che ci ama e ci protegge ❣️
Gli analisti di Goldman Sachs hanno scritto che ci penseranno i mercati a farci tornare in austerity.

Speriamo che il 31 Dicembre arrivi una sorpresa ma ne dubito fortemente.

 
Gli analisti di Goldman Sachs hanno scritto che ci penseranno i mercati a farci tornare in austerity.

Speriamo che il 31 Dicembre arrivi una sorpresa ma ne dubito fortemente.
Se per sorpresa intendi l'annuncio che si esce dall'euro levarla proprio dalla testa

 
Per chi non avesse seguito bene la storia dei gillet gialli e magari crede - come cercano di far passare i media - che quelle persone stiano facendo tutto questo casino solo per non pagare di più la benzina, qui trovate le loro rivendicazioni tradotte in italiano:

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In sostanza: aumenti salariali, pensioni minime a 1200 euro, lotta alla povertà, creazione di nuovi posti di lavoro, ritorno al vecchio sistema pensionistico in sostituzione del nuovo sistema a punti, salari e pensioni indicizzati all'inflazione, lotta alla delocalizzazione e alla svendita di beni francesi, riduzione dei contratti a tempo determinato, fine delle politiche di austerità e di risanamento degli interessi sul debito sulla pelle della gente, accoglimento e politiche di sostegno verso i richiedenti asilo riconosciuti e espulsione di coloro a cui la richiesta è stata negata, ecc. ecc.

 
Comunque la storia che tutti vogliono un capitalismo "buono" ha rotto le palle. Se si vuole un'alternativa, che lo si dica chiaramente. E l'alternativa al capitalismo è nota. 

La cosa sta diventando ridicola.

 
a me goldman sachs che mi viene  a dire che rischiamo la recessione perché sì sulla base del nulla (ah no, 0,3 deficit pil!!!!!!!!!) ecco quello mi sta sui coglioni. Tornerei alla Lira solo per liberarmi dalla narrativa catastroeurista di sti deficienti che nella vita oltre a predare il prossimo non hanno mai fatto un ****  

 
a me goldman sachs che mi viene  a dire che rischiamo la recessione perché sì sulla base del nulla (ah no, 0,3 deficit pil!!!!!!!!!) ecco quello mi sta sui coglioni. Tornerei alla Lira solo per liberarmi dalla narrativa catastroeurista di sti deficienti che nella vita oltre a predare il prossimo non hanno mai fatto un ****  
La più grande vittoria mai ottenuta tramite il bombardamento mediatico e politico è stata quella di far credere ai cittadini di esser parte di un sistema che vada preservato anche per i loro diretti interessi spostando l'attenzione degli stessi, in caso di problemi o deficit economici, sulla solita e cara vecchia guerra tra poveri. Peccato che a conti fatti il 70% continui a morire di fame, il 28% continui a cavarsela illudendosi di essere parte attiva del sistema lasciando al 2% le ricchezze e il comando delle risorse.

 
La più grande vittoria mai ottenuta tramite il bombardamento mediatico e politico è stata quella di far credere ai cittadini di esser parte di un sistema che vada preservato anche per i loro diretti interessi spostando l'attenzione degli stessi, in caso di problemi o deficit economici, sulla solita e cara vecchia guerra tra poveri. Peccato che a conti fatti il 70% continui a morire di fame, il 28% continui a cavarsela illudendosi di essere parte attiva del sistema lasciando al 2% le ricchezze e il comando delle risorse.
Si chiama lotta di classe. Alla faccia di "destra e sinistra non esistono più". Peccato che i lavoratori (o gli aspiranti tali) si percepiscano come capitalisti mentre invece dal capitalismo e dalla proprietà privata dei mezzi di produzione e consumo non hanno un cázzo da guadagnare. ?

 
Si chiama lotta di classe. Alla faccia di "destra e sinistra non esistono più". Peccato che i lavoratori (o gli aspiranti tali) si percepiscano come capitalisti mentre invece dal capitalismo e dalla proprietà privata dei mezzi di produzione e consumo non hanno un cázzo da guadagnare. ?
Oggi non si chiama più così  :trollface:

Siamo tutti uguali sotto le ali benevole del capitalismo  :trollface:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il fatto è che dovrebbero stanziare fondi sufficienti da rimpatriare tutti gli illegali (la maggior parte, quindi), però così effettivamente si prevede un delirio. 


Però oltre ai fondi ci vuole un lavoro di diplomazia non da poco (oltre al fatto che a quale istituzione statale ti basi se paese x è devastato da guerre interne e lotte di potere), non è mai così semplice come la lega cerca da anni di far intendere.

Il punto è che solo aumentando l'irregolarità e il degrado le forze attuali al potere possono mantenere consensi regolari negli anni, o questo oppure è solo un effetto non previsto durante la stesura del decreto e onestamente non so quale dei due casi è il più grave. 

 
Intanto si potrebbero assumere gli infermieri che si trovano disoccupati. O che lavorano tramite cooperativa.  Si possono formare altri infermieri -sembra che esistano corsi di laurea appositi...-.

Se poi tocchiamo il tasto "scuola" o "forze dell'ordine", si apre un mare magnum di assunzioni. Di tutti i tipi e di tutti i titoli.

E, a parte questo, lo stato può assumere anche qualcuno e pagarlo per non fare niente. Fatevene. Una. Ragione. "Si be" sto càzzo, così, tanto per.
Cart, per fare l'infermiere SERVE la laurea, altro che "sembra" :asd:

Scusa se puntualizzo ma avendo una compagna Infermiera mi sono sentito in dovere di farlo.

I corsi sono per fare l'OSS (breve distinzione: l'OSS porta i pasti e fa l'igene, l'Infermiere controlla le terapie prescritte dal medico e le somministra oltre che porre attenzione a tutta la sfera emotiva del paziente etc...etc...etc...).

Per farti un esempio, l'Infermiere dal punto di vista clinico e giuridico è responsabilizzato tanto quanto il medico: se quest'ultimo sbaglia il dosaggio di un farmaco, l'infermiere deve accorgersene, non somministrarlo e farlo presente al medico: non è proprio un soldatino che prende ordini.

Per inciso, laureata un anno fa:

 - Dopo una settimana è stata assunta presso una fondazione privata con contratto a tempo indeterminato;

 - Ha ricevuto offerte da diverse RSA (tutte rifiutate perché badare agli anziani non è il suo scopo);

 - Ha ricevuto un'offerta da una famosa clinica privata milanese (che sta facendo molta selezione ed ha fatto diverse assunzioni);

 - ha passato un concorso pubblico e da ieri lavora presso l'ospedale che l'ha formata, con un contratto a tempo indeterminato;

 - le aziende ospedaliere che potevano attingere alla graduatoria del concorso hanno assunto qualcosa come 100 infermieri non solo in vista dei pensionamenti ma anche per aumentare l'organico.

C'è anche da dire che gli infermieri del sud vengono a fare i concorsi del nord (cosa che al contrario non succede) e che l'università presso il quale una persona si laurea ha un peso decisamente più rilevante del voto.

 
Salvini afferma che il decreto non è retroattivo e quindi chi ha già diritto alla protezione umanitaria non perderà nulla, né sarà espulso dai centri sprar: 

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/tutte-bufale-sul-dl-sicurezza-1610842.html

dal Viminale ricordano che il decreto non è retroattivo e non riguarda, quindi, quanti siano già stati inseriti nel sistema Sprar (sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

Questo significa che chi è oggi in possesso di protezione umanitaria resta nel sistema di accoglienza finché non gli viene consegnato il permesso di soggiorno con il quale potrà cercare lavoro e "avviare il proprio percorso socio-lavorativo". [...]

Inoltre con il decreto voluto fortemente da Salvini i centri dello Sprar "garantiranno un’accoglienza ancora più efficace per chi è rifugiato". Anche perché da ora in poi non saranno più gravati dall'arrivo dei soggetti "beneficiati dalla protezione umanitaria" che ora - e solo da oggi - possono andare o restare nei centri d'accoglienza straordinaria (Cas).

Si tratta di una distinzione però solo per chi non è già stato accolto in un centro del sistema Sprar "Chi ha il permesso per motivi umanitari e si trova giá nello Spar potrà rimanervi fino alla fine del progetto di integrazione a cui già partecipa", assicurano dal Viminale.
Poi c'è un'altra cosa che non mi torna in queste storie, e qui vorrei chiedere a chi se ne intende di legge: sul sito della Gazzetta ufficiale vi è scritto che il provvedimento entrerà in vigore il 4/12/2018, cioè domani: http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-12-03&atto.codiceRedazionale=18G00161&elenco30giorni=false

Mi chiedo quindi, nella mia ignoranza a riguardo, com'è possibile che il decreto possa produrre tali effetti il 1 dicembre, come ci dicono quegli articoli di giornale?

Per inciso, laureata un anno fa:

 - Dopo una settimana è stata assunta presso una fondazione privata con contratto a tempo indeterminato;

 - Ha ricevuto offerte da diverse RSA (tutte rifiutate perché badare agli anziani non è il suo scopo);

 - Ha ricevuto un'offerta da una famosa clinica privata milanese (che sta facendo molta selezione ed ha fatto diverse assunzioni);

 - ha passato un concorso pubblico e da ieri lavora presso l'ospedale che l'ha formata, con un contratto a tempo indeterminato;

 - le aziende ospedaliere che potevano attingere alla graduatoria del concorso hanno assunto qualcosa come 100 infermieri non solo in vista dei pensionamenti ma anche per aumentare l'organico.

C'è anche da dire che gli infermieri del sud vengono a fare i concorsi del nord (cosa che al contrario non succede) e che l'università presso il quale una persona si laurea ha un peso decisamente più rilevante del voto.
Scusa ma le esperienze personali contano poco. Che ci sia un'enorme carenza di personale infermieristico è un fatto:

http://www.fnopi.it/attualita/carenza-infermieri-ne-mancano-oltre-50mila-rischio-servizi-in-calo-e-mortalita-in-aumento-id2456.htm

Carenza infermieri: ne mancano oltre 50mila. Rischio servizi in calo e mortalità in aumento

In Italia se mancano i medici figuriamoci gli infermieri: il nostro Paese secondo l’Ocse, che con l’Oms e la Commissione europea critica la situazione, è quello col più basso rapporto europeo medici/infermieri, indice questo già di una forte carenza di personale tanto che siamo al 35° posto (su 36 Paesi membri) nella classifica dei Paesi che fanno parte dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. 

A mancare quindi è soprattutto un serio ed equilibrato rapporto tra i professionisti che si realizzi attraverso lo sviluppo delle competenze. Infatti gli infermieri che mancano per mantenere il giusto rapporto definito a livello internazionale da Oms, Ocse e Comunità europea di almeno tre infermieri per medico (come standard minimo), sono nelle aziende sanitarie italiane 50-53mila secondo i dati che emergono dall’ultimo Conto annuale pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato che il Centro Studi FNOPI ha elaborato.

Nelle Regioni più tartassate dai piani di rientro per raggiungere il rapporto ottimale di uno a tre mancano oltre 9.700 infermieri (Sicilia) o 8.900 (Campania).

Secondo una recente analisi dell’Adapt, associazione senza fini di lucro fondata nel 2000 da Marco Biagi, che promuove, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche di lavoro, è importante garantire un equilibrato skill mix (ovvero il rapporto tra il numero degli infermieri e il numero dei medici o tra medici generici e specialisti che anche il Cergas Bocconi porta avanti come soluzione per la sostenibilità del Ssn in cui aumentano cronicità e non autosufficienza) per garantire un’equa distribuzione di attività tra professionisti ed evitare un eccesso di offerta di profili professionali a discapito di altri (medici versus infermieri, medici specialisti versus medici generici), con conseguente allocazione inefficiente delle risorse. 

Inoltre nei pazienti anziani, pluripatologici, ricoverati spesso in reparti che non riguardano la specialità di cui hanno bisogno, le criticità legate a ricoveri in setting inappropriati sono conseguenti alla presenza di personale medico e infermieristico formato per problemi clinici differenti, alla mancanza di continuità e assiduità della presenza in reparto.
C'è evidentemente un grande problema sia di assunzioni che di formazione nelle università, e lo Stato dovrebbe porvi rimedio. Per cui quello che dice Cart è sacrosanto e non c'è molto da girarci intorno.

 
Ultima modifica:
Cart, per fare l'infermiere SERVE la laurea, altro che "sembra" :asd:

Scusa se puntualizzo ma avendo una compagna Infermiera mi sono sentito in dovere di farlo.

I corsi sono per fare l'OSS (breve distinzione: l'OSS porta i pasti e fa l'igene, l'Infermiere controlla le terapie prescritte dal medico e le somministra oltre che porre attenzione a tutta la sfera emotiva del paziente etc...etc...etc...).

Per farti un esempio, l'Infermiere dal punto di vista clinico e giuridico è responsabilizzato tanto quanto il medico: se quest'ultimo sbaglia il dosaggio di un farmaco, l'infermiere deve accorgersene, non somministrarlo e farlo presente al medico: non è proprio un soldatino che prende ordini.

Per inciso, laureata un anno fa:

 - Dopo una settimana è stata assunta presso una fondazione privata con contratto a tempo indeterminato;

 - Ha ricevuto offerte da diverse RSA (tutte rifiutate perché badare agli anziani non è il suo scopo);

 - Ha ricevuto un'offerta da una famosa clinica privata milanese (che sta facendo molta selezione ed ha fatto diverse assunzioni);

 - ha passato un concorso pubblico e da ieri lavora presso l'ospedale che l'ha formata, con un contratto a tempo indeterminato;

 - le aziende ospedaliere che potevano attingere alla graduatoria del concorso hanno assunto qualcosa come 100 infermieri non solo in vista dei pensionamenti ma anche per aumentare l'organico.

C'è anche da dire che gli infermieri del sud vengono a fare i concorsi del nord (cosa che al contrario non succede) e che l'università presso il quale una persona si laurea ha un peso decisamente più rilevante del voto.
La mia era una battuta, per questo usavo i puntini di sospensione.

Piccola precisazione: nei concorso pubblico non si può tenere conto dell'ateneo di provenienza ma solo del voto di laurea. 

 
Comunque vedo che i vari quotidiani nazionali hanno glissato sulla storia della Deutsche Bank per favorire quella sul padre di Di Maio :unsisi: tipo ieri sul corriere ci stavano 4 articoli in prima pagina :facepalm:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sto leggendo in queste ore di deficit al 2.0% e di un inizio di avvicinamento dell' Europa... devo dedurre che il governo si è già calato le braghe?

 
Sto leggendo in queste ore di deficit al 2.0% e di un inizio di avvicinamento dell' Europa... devo dedurre che il governo si è già calato le braghe?
Probabile. Il 5 stelle già era favorevole al global compact.

 
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