Ma io non ti voglio convincere ad essere antieuropeista, sto solo cercando di farti riflettere sulla dannosità legata al tipo di pensiero che adotti. La necessità per il paese di un vincolo esterno, di un organo sovranazionale in grado di dettarci la giusta direzione e di moralizzarci, nasce proprio da questo. Certo, alcuni politici ci hanno venduti ma molti altri agiscono contro l'interesse del proprio paese non tanto per cattiveria ma proprio perché ragionano come te, e lo fanno perché la loro base ragiona come te. Questo senso di inferiorità, di colpa da dover espiare, è la ragione prima della nostra rovina. Ci siamo lasciati incatenare da potenze straniere con il sorriso sulla faccia, nell'idiota illusione di poter diventare virtuosi come i popoli del nord. Virtuosità che in realtà non è mai esistita e questo lo dimostra la storia. Tu credi che l'italiano medio - qualsiasi cosa significhi - sia più stupido, superficiale, mascalzone e menefreghista di un francese o tedesco o spagnolo medio, e questo solo perché lo leggi sui nostri giornali. Prima stavi parlando di popoli di serie A e di serie B: non ti è passato per la testa che forse quelli che tu chiami popoli di serie A (cioè popoli che non si fanno calpestare con tanta facilità), lo sono proprio perché al contrario di noi non si ritengono delle merde inferiori agli altri? Perché quello che dovresti capire è che moltissimi in Italia la pensano come te, pure quelli che tu consideri italioti pensano che gli altri siano italioti. Ovviamente sono sempre tutti tranne loro. A questo punto uno secondo me dovrebbe chiedersi: ma non è che forse nessuno è veramente un italiota, e che invece questo autorazzismo lurido che vi siete caricati di vostra spontanea volontà è in realtà solo un mezzo per mettervi l'uno contro l'altro, per farvi accettare proprio quel vincolo esterno di cui stavo parlando?
Dovete capire che se un Dijsselbloem a caso può permettersi di venirci a dire che spendiamo tutti i nostri soldi in alcol e donne, o che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, che dobbiamo essere più flessibili, che dobbiamo lavorare per quattro soldi e andare in pensione a 90 anni, che la Francia può sforare mentre noi no, tutto questo è proprio perché noi glielo permettiamo, e glielo permettiamo perché siamo autorazzisti. Punto. Poi tutti dobbiamo sempre cercare di migliorarci, questo non lo nega nessuno, ma autocommiserarsi per questo no. L'Italia è stato un grande paese nonostante tutta la ***** che c'è sempre stata, e questo vale per tutto il resto del mondo, quindi direi che è anche ora di smetterla di parlarne come se fosse la causa principale di ogni nostro problema perché semplicemente non è vero.
In breve quello che sto cercando di dirti è che auspicarsi di essere colonizzati dai tedeschi è folle e autolesionistico, e sopratutto è un qualcosa che farebbe venire l'orrore ai nostri nonni solo a sentirlo...
Che abbia "tradito" o meno questo che descrivi è un comportamento normalissimo per il professore, non è un caso che sia rinomato come un "amabile stronzo"