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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
Ultima modifica:
Facendo un discorso più idealista che non legato alla realtà attuale e a come sia questa Europa, per noi saranno pure pochi i 56 miliardi, aka 3% del PIL, ma mi metto nei panni del (vado a memoria, non mi ricordo il grafico) Lussemburgo che avrà un netto di - 3%: capisco quindi l'immagine provocatoria postata sopra, ma teoricamente una comunità dobrebbe servire a questo. Se ad ogni problema non si è disposti a pagare per i "fratelli", che si ponga fine alla comunità, non vedo il senso per i comuni cittadini di continuare, mi fa davvero pensare che l'Europa per qualcuno sia girare con la carta di identità senza troppi cazzi.

 
Facendo un discorso più idealista che non legato alla realtà attuale e a come sia questa Europa, per noi saranno pure pochi i 56 miliardi, aka 3% del PIL, ma mi metto nei panni del (vado a memoria, non mi ricordo il grafico) Lussemburgo che avrà un netto di - 3%: capisco quindi l'immagine provocatoria postata sopra, ma teoricamente una comunità dobrebbe servire a questo. Se ad ogni problema non si è disposti a pagare per i "fratelli", che si ponga fine alla comunità, non vedo il senso per i comuni cittadini di continuare, mi fa davvero pensare che l'Europa per qualcuno sia girare con la carta di identità senza troppi cazzi.
Ma infatti l'unione non è basta sulla fratellanza ma sulla concorrenza.

 
Facendo un discorso più idealista che non legato alla realtà attuale e a come sia questa Europa, per noi saranno pure pochi i 56 miliardi, aka 3% del PIL, ma mi metto nei panni del (vado a memoria, non mi ricordo il grafico) Lussemburgo che avrà un netto di - 3%: capisco quindi l'immagine provocatoria postata sopra, ma teoricamente una comunità dobrebbe servire a questo. Se ad ogni problema non si è disposti a pagare per i "fratelli", che si ponga fine alla comunità, non vedo il senso per i comuni cittadini di continuare, mi fa davvero pensare che l'Europa per qualcuno sia girare con la carta di identità senza troppi cazzi.
Chissà però se in Lussemburgo ed in Olanda si fanno gli stessi problemi quando aziende italiane spostano lì la loro sede. Secondo me ne sono ben felici, invece.

 
Nel frattempo, l'ansa e Repubblica ma, soprattutto, la Corte dei conti, si accorgono che in Italia ci sono pochi medici e che chi si laurea in medicina emigra all'estero in cerca di lavoro e retribuzione migliore.

 
Vorrei il vostro parere su cosa sta succedendo negli USA: la morte di quel poveraccio è tragica indipendentemente dalla sua razza, e il poliziotto è uno squilibrato indipendentemente dalla sua razza. Il fatto che per ogni cosa del genere scoppi la guerra razziale per me ha due significati:

1) il decantato multiculturalismo made in USA non funziona, non ha mai funzionato e non funzionerà mai: mettere tante culture diverse insieme crea un'innegabile scambio vantaggioso e una circolazione di idee potente e fruttifera; MA mettere tante culture diverse insieme crea instabilità, incompatibilità e fazioni avverse che aspettano solo la miccia per darsele di santa ragione

2) gli USA sono al collasso, e non per come vuol far credere qualcuno a causa di "Trump brutto, cattivo e razzista" o dei "liberali buonisti scemi", ma perché la loro società tiene pochissimo a causa proprio della sua natura variegata.

Rimango dell'idea che dobbiamo imparare a gestire la globalizzazione non come un "tutti insieme a tutti", ma come un "tutti lavorano insieme, ma separati". La storia insegna che una societá troppo variegata si sfalda nel tempo oppure diventa una società unica con un gruppo (sia una razza, sia una religione, sia quello che vi pare) che distrugge gli altri. Quello che sta accadendo ha dell'inverosimile e su internet girano complotti su Iran, Cina, Trump, Biden e compagnia bella da far rabbrividire (e qualcuno anche verosimile), e anche in questa "protesta unita" abbiamo destra e sinistra che se menano, bianchi che se le danno fra di loro e che le danno agli altri, asiatici che lanciano stelline ninja a destra e a sinistra, con il solo risultato di un gran bordello che non porterà a nulla. In quale delle due strade sono diretti gli USA? Collassano oppure un gruppo sovrasta l'altro? Per me gli ultimi 10 anni hanno dimostrato che sono al punto di non ritorno, e se quella con la Cina è una nuova guerra fredda partire con casini del genere (laddove la Cina la "sua" hong kong se l'è conquistata e fra pochi mesi non ne sentiremo più parlare) fa partire svantaggiati. Le prossime elezioni USA sembreranno il grande trionfo di un'idea e di una direzione (qualunque dei due vinca), ma per me saranno solo un ulteriore passo per il loro disfacimento sociale. Non so nemmeno che pensare, non so se dire "azzi vostri" o "santo Iddio aiutaci"

 
Vorrei il vostro parere su cosa sta succedendo negli USA: la morte di quel poveraccio è tragica indipendentemente dalla sua razza, e il poliziotto è uno squilibrato indipendentemente dalla sua razza. Il fatto che per ogni cosa del genere scoppi la guerra razziale per me ha due significati:
1) il decantato multiculturalismo made in USA non funziona, non ha mai funzionato e non funzionerà mai: mettere tante culture diverse insieme crea un'innegabile scambio vantaggioso e una circolazione di idee potente e fruttifera; MA mettere tante culture diverse insieme crea instabilità, incompatibilità e fazioni avverse che aspettano solo la miccia per darsele di santa ragione
2) gli USA sono al collasso, e non per come vuol far credere qualcuno a causa di "Trump brutto, cattivo e razzista" o dei "liberali buonisti scemi", ma perché la loro società tiene pochissimo a causa proprio della sua natura variegata.
Rimango dell'idea che dobbiamo imparare a gestire la globalizzazione non come un "tutti insieme a tutti", ma come un "tutti lavorano insieme, ma separati". La storia insegna che una societá troppo variegata si sfalda nel tempo oppure diventa una società unica con un gruppo (sia una razza, sia una religione, sia quello che vi pare) che distrugge gli altri. Quello che sta accadendo ha dell'inverosimile e su internet girano complotti su Iran, Cina, Trump, Biden e compagnia bella da far rabbrividire (e qualcuno anche verosimile), e anche in questa "protesta unita" abbiamo destra e sinistra che se menano, bianchi che se le danno fra di loro e che le danno agli altri, asiatici che lanciano stelline ninja a destra e a sinistra, con il solo risultato di un gran bordello che non porterà a nulla. In quale delle due strade sono diretti gli USA? Collassano oppure un gruppo sovrasta l'altro? Per me gli ultimi 10 anni hanno dimostrato che sono al punto di non ritorno, e se quella con la Cina è una nuova guerra fredda partire con casini del genere (laddove la Cina la "sua" hong kong se l'è conquistata e fra pochi mesi non ne sentiremo più parlare) fa partire svantaggiati. Le prossime elezioni USA sembreranno il grande trionfo di un'idea e di una direzione (qualunque dei due vinca), ma per me saranno solo un ulteriore passo per il loro disfacimento sociale. Non so nemmeno che pensare, non so se dire "azzi vostri" o "santo Iddio aiutaci"
È la non integrazione che ha portato alla creazione di un fronte capeggiato dalla minoranza afroamericana (https://www.census.gov/quickfacts/fact/table/US/IPE120218 13%). A questo livello io continuerò a dire che questa non è la dimostrazione che il multiculturalismo non funziona. Il concetto stesso di cultura non è un concetto assoluto e quasi tutte le culture attuali sono frutto di mescolamento, convivenza, sfumature. Pensa alla cultura del popolo che ha abitato l'Italia dai romani a oggi come si è evoluta - dai romani a noi italiani.

Inoltre, che il discorso del fallimento del multiculturalismo, proprio a causa del concetto non assoluto di cultura, sia solo un primo ramo a cui aggrapparsi per scaricare altre problematiche lo si è visto in questi mesi di pandemia, dove è rimersa tutta la bella divisione che il nord e il sud Italia hanno in modo reciproco. Una volta divisa l'Italia, vedrai che nel giro di qualche anno pure fra vicini di regione ci si farebbe la stessa domanda.

È una strada a mio avviso che sembra quella più facile, ma è puramente illusoria e le cause vanno ricercate altrove. Tipicamente poi si rivelano essere di natura economica.


 
Vorrei il vostro parere su cosa sta succedendo negli USA: la morte di quel poveraccio è tragica indipendentemente dalla sua razza, e il poliziotto è uno squilibrato indipendentemente dalla sua razza. Il fatto che per ogni cosa del genere scoppi la guerra razziale per me ha due significati:

1) il decantato multiculturalismo made in USA non funziona, non ha mai funzionato e non funzionerà mai: mettere tante culture diverse insieme crea un'innegabile scambio vantaggioso e una circolazione di idee potente e fruttifera; MA mettere tante culture diverse insieme crea instabilità, incompatibilità e fazioni avverse che aspettano solo la miccia per darsele di santa ragione

2) gli USA sono al collasso, e non per come vuol far credere qualcuno a causa di "Trump brutto, cattivo e razzista" o dei "liberali buonisti scemi", ma perché la loro società tiene pochissimo a causa proprio della sua natura variegata.

Rimango dell'idea che dobbiamo imparare a gestire la globalizzazione non come un "tutti insieme a tutti", ma come un "tutti lavorano insieme, ma separati". La storia insegna che una societá troppo variegata si sfalda nel tempo oppure diventa una società unica con un gruppo (sia una razza, sia una religione, sia quello che vi pare) che distrugge gli altri. Quello che sta accadendo ha dell'inverosimile e su internet girano complotti su Iran, Cina, Trump, Biden e compagnia bella da far rabbrividire (e qualcuno anche verosimile), e anche in questa "protesta unita" abbiamo destra e sinistra che se menano, bianchi che se le danno fra di loro e che le danno agli altri, asiatici che lanciano stelline ninja a destra e a sinistra, con il solo risultato di un gran bordello che non porterà a nulla. In quale delle due strade sono diretti gli USA? Collassano oppure un gruppo sovrasta l'altro? Per me gli ultimi 10 anni hanno dimostrato che sono al punto di non ritorno, e se quella con la Cina è una nuova guerra fredda partire con casini del genere (laddove la Cina la "sua" hong kong se l'è conquistata e fra pochi mesi non ne sentiremo più parlare) fa partire svantaggiati. Le prossime elezioni USA sembreranno il grande trionfo di un'idea e di una direzione (qualunque dei due vinca), ma per me saranno solo un ulteriore passo per il loro disfacimento sociale. Non so nemmeno che pensare, non so se dire "azzi vostri" o "santo Iddio aiutaci"


Gli afroamericani hanno costruito l'America a frustate sul culo, non è che sono arrivati l'altroieri. Se si è arrivati a questo punto è perché ancora, dopo 400 anni esiste una questione razziale che è tutto fuorché risolta (e non solo in USA, ovviamente). Se il multiculturalismo ha fallito non è colpa dello stesso, ma di chi ha fatto di tutto per mantenere alta l'asticella della miseria e della rabbia sociale.

Ma poi multiculturalismo de che? Non è che se uno è un ne*ro non può essere considerato un americano di cultura pienamente occidentale, ma di che stai parlando?

Di nuovo, gli afroamericani sono su quel territorio dal 1600. Fare questo discorso per un Paese come l'America è assurdo.

E andando avanti: non è che il caso specifico di Floyd è"indipendente dalla razza". C'è un'ampia casistica di casi del genere, la miccia di cui parli è al termine di una corda molto lunga, che ovviamente non coinvolge solo cittadini afroamericani perché va pericolosamente ad intersecarsi con la situazione delle forze dell'ordine in USA, che è storicamente molto controversa, ma che vede un'altissima percentuale di soprusi ai danni di afroamericani perpetrati dalla polizia.

Se oggi esplode una quasi guerra civile come quella di questi giorni, per quanto triste e terribile sia vederne i risvolti, l'imputato non è il multiculturalismo o qualsiasi altra assurdità, ma un problema mai risolto ed estremamente importante per la stabilità di una società e che anzi sembra non costituire un problema per l'attuale amministrazione, che in fase di campagna elettorale non disdegnava gli endorsment dei suprematisti.

Mi spiace per il negozio distrutto del povero cristo che deve arrivare a fine mese, mi spiace per il poliziotto che nonostante il suo ruolo non ha mai fatto un soldo di danno ed ora si trova in mezzo a questa follia. Si rivolgano entrambi a chi avrebbe dovuto garantirgli una vita serena in una società più giusta e quindi più sicura.

E sì, per quanto orribile è normale quello che sta capitando in questi giorni viste le premesse. Gli scontri non scoppiano a caso perché uno si sveglia un giorno con la luna storta.

Che non si riveli un'altra occasione mancata per ridiscutere certe cose di cui non si dovrebbe più parlare nel 2020.

Edit: letto ora che sono OT. Non avevo visto il topic apposito.

 
Ultima modifica da un moderatore:
È la non integrazione che ha portato alla creazione di un fronte capeggiato dalla minoranza afroamericana (https://www.census.gov/quickfacts/fact/table/US/IPE120218 13%). A questo livello io continuerò a dire che questa non è la dimostrazione che il multiculturalismo non funziona. Il concetto stesso di cultura non è un concetto assoluto e quasi tutte le culture attuali sono frutto di mescolamento, convivenza, sfumature. Pensa alla cultura del popolo che ha abitato l'Italia dai romani a oggi come si è evoluta - dai romani a noi italiani.

Inoltre, che il discorso del fallimento del multiculturalismo, proprio a causa del concetto non assoluto di cultura, sia solo un primo ramo a cui aggrapparsi per scaricare altre problematiche lo si è visto in questi mesi di pandemia, dove è rimersa tutta la bella divisione che il nord e il sud Italia hanno in modo reciproco. Una volta divisa l'Italia, vedrai che nel giro di qualche anno pure fra vicini di regione ci si farebbe la stessa domanda.

È una strada a mio avviso che sembra quella più facile, ma è puramente illusoria e le cause vanno ricercate altrove. Tipicamente poi si rivelano essere di natura economica.

 
E invece rimango convinto che quello che sta succedendo è che una delle fazione vuole distruggere l'altra. Tutte le culture sono frutto di mescolamento (o saremmo tutti ancora sugli alberi), ma la cosa avviene nel corso dei secoli e con scambi lenti. Quando metti due culture dentro a una stanza si menano, e se serve lo fanno per secoli.  Lo scambio culturale fra greci e romani non è stato pacifico, quello fra i romani e le altre popolazioni italiche ancora meno. Gli scambi culturali pacifici sono commerciali, con persone in entrata e in uscita, mai stabili. I contatti stabili si sono tutti chiusi con le strade che ho indicato sopra, e per una convivenza occorrono secoli. Io come società li vedo verso il collasso, contento di sbagliarmi

 
E invece rimango convinto che quello che sta succedendo è che una delle fazione vuole distruggere l'altra. Tutte le culture sono frutto di mescolamento (o saremmo tutti ancora sugli alberi), ma la cosa avviene nel corso dei secoli e con scambi lenti. Quando metti due culture dentro a una stanza si menano, e se serve lo fanno per secoli.  Lo scambio culturale fra greci e romani non è stato pacifico, quello fra i romani e le altre popolazioni italiche ancora meno. Gli scambi culturali pacifici sono commerciali, con persone in entrata e in uscita, mai stabili. I contatti stabili si sono tutti chiusi con le strade che ho indicato sopra, e per una convivenza occorrono secoli. Io come società li vedo verso il collasso, contento di sbagliarmi
Ti rispondo qui perché secondo me usciamo un po' dal tema specifico della situazione americana, altrimenti continuiamo di la.

Gli scontri di cui parli non sono stati frutto di mancata integrazione fra popoli, ma dalla volontà di pochi di conquistare e arricchirsi a svantaggio di altri - che alla fine è stato il motore della nostra specie, potremmo parlare di cultura unica sotto questo punto di vista.

Io il discorso che fai lo capisco benissimo, soprattutto quando a volte sembra così palese, come nel caso degli attentati a stampo ISIS, ma quello su cui vorrei farti riflettere, citando il nord/sud, è che non esiste un livello a cui scendere per cui dici "ora viviamo bene", al massimo rendi quella minoranza talmente irrisoria da non essere un problema. Ma ecco, immagina di esserci tu in quella piccola percentuale, matrioska dopo matrioska.

EDIT: con l'immagina di esserci tu non intendo una sorta di cristiano "non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te stesso", ma è un invito ad immaginarti in una situazione in cui tu devi integrarti con una maggioranza diversa da te e questo fallisce per colpe da entrambe le direzioni. L'integrazione chiaramente deve venire da ambo i lati, ma è sicuramente una cosa su cui si può lavorare e su cui ci si può educare (che non vuol dire farsi sottomettere dalla minoranza...)

 
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Gli afroamericani hanno costruito l'America a frustate sul culo, non è che sono arrivati l'altroieri. Se si è arrivati a questo punto è perché ancora, dopo 400 anni esiste una questione razziale che è tutto fuorché risolta (e non solo in USA, ovviamente). Se il multiculturalismo ha fallito non è colpa dello stesso, ma di chi ha fatto di tutto per mantenere alta l'asticella della miseria e della rabbia sociale.

Ma poi multiculturalismo de che? Non è che se uno è un ne*ro non può essere considerato un americano di cultura pienamente occidentale, ma di che stai parlando?

Di nuovo, gli afroamericani sono su quel territorio dal 1600. Fare questo discorso per un Paese come l'America è assurdo.

E andando avanti: non è che il caso specifico di Floyd è"indipendente dalla razza". C'è un'ampia casistica di casi del genere, la miccia di cui parli è al termine di una corda molto lunga, che ovviamente non coinvolge solo cittadini afroamericani perché va pericolosamente ad intersecarsi con la situazione delle forze dell'ordine in USA, che è storicamente molto controversa, ma che vede un'altissima percentuale di soprusi ai danni di afroamericani perpetrati dalla polizia.

Se oggi esplode una quasi guerra civile come quella di questi giorni, per quanto triste e terribile sia vederne i risvolti, l'imputato non è il multiculturalismo o qualsiasi altra assurdità, ma un problema mai risolto ed estremamente importante per la stabilità di una società e che anzi sembra non costituire un problema per l'attuale amministrazione, che in fase di campagna elettorale non disdegnava gli endorsment dei suprematisti.

Mi spiace per il negozio distrutto del povero cristo che deve arrivare a fine mese, mi spiace per il poliziotto che nonostante il suo ruolo non ha mai fatto un soldo di danno ed ora si trova in mezzo a questa follia. Si rivolgano entrambi a chi avrebbe dovuto garantirgli una vita serena in una società più giusta e quindi più sicura.

E sì, per quanto orribile è normale quello che sta capitando in questi giorni viste le premesse. Gli scontri non scoppiano a caso perché uno si sveglia un giorno con la luna storta.

Che non si riveli un'altra occasione mancata per ridiscutere certe cose di cui non si dovrebbe più parlare nel 2020.

Edit: letto ora che sono OT. Non avevo visto il topic apposito.
Ma mi stai dando ragione: è vero che l'america è un discorso un po' a parte (ma nemmeno così tanto), ma il problema è che in una società multirazziale una vuole dominare l'altra e le strade sono o la guerra o la sottomissione di una delle due parti. Poi possiamo discutere se questo sia giusto, sbagliato, bianchi bastardi, comunisti nascondetevi ecc., ma la verità è che l'esperimento sociale che sono stati gli USA hanno sempre dimostrato di scricchiolare parecchio, e anche chi li ha imitati in Europa ha avuto la sua buona dose di problemi. Parliamoci chiaro: la polizia in USA è cattiva (ci ho vissuto poco più di un anno a Nee York), la questiome razza esiste ed è sentitissima, da una parte e dall'altra. Il "problema mai risolto" di cui parli lo credi davvero risolvibile o è puro idealismo? Comunque il discorso non era sulle razze, davvero, ma sulla tenuta sociale americana e su quanto il suo ""crearsi un problema razziale interno"" (con 4 virgolette) sia diventato insostenibile. E se un gruppo come quello africano che sta là da 400 anni continua ad essere in questa situazione, il problema comincia a diventare una cosa di cui tenere conto seriamente al di là delle ideologie

Ti rispondo qui perché secondo me usciamo un po' dal tema specifico della situazione americana, altrimenti continuiamo di la.

Gli scontri di cui parli non sono stati frutto di mancata integrazione fra popoli, ma dalla volontà di pochi di conquistare e arricchirsi a svantaggio di altri - che alla fine è stato il motore della nostra specie, potremmo parlare di cultura unica sotto questo punto di vista.

Io il discorso che fai lo capisco benissimo, soprattutto quando a volte sembra così palese, come nel caso degli attentati a stampo ISIS, ma quello su cui vorrei farti riflettere, citando il nord/sud, è che non esiste un livello a cui scendere per cui dici "ora viviamo bene", al massimo rendi quella minoranza talmente irrisoria da non essere un problema. Ma ecco, immagina di esserci tu in quella piccola percentuale, matrioska dopo matrioska.
Eh, hai ragione che devo dirti. Mangiare il più piccolo è tanto brutto quanto naturale. E poi sì: o la minoranza muore o si combatte finché non muore. Dal mio punto di vista questi problemi esistono ed esisteranno sempre, perché movimenti di "multiculturalismo" esistono da 10000 anni, e il problema esiste ancora. Forse è il momento di prendere atto di questo fatto e gestire la globalizzazione meglio, molto meglio. Vedo (e sogno) un futuro in cui potremo essere un'unica specie unita, ma non si raggiungerà forzando le persone a stare insieme e affamandole: lo si farà potenziando gli scambi commerciali, delineando con forza e decisione i confini degli stati, risolvendo i conflitti; non ammazzando chi è di un'altra razza o chi non vuole altre razze insieme. Questo è solo divide et impera

 
Eh, hai ragione che devo dirti. Mangiare il più piccolo è tanto brutto quanto naturale. E poi sì: o la minoranza muore o si combatte finché non muore. Dal mio punto di vista questi problemi esistono ed esisteranno sempre, perché movimenti di "multiculturalismo" esistono da 10000 anni, e il problema esiste ancora. Forse è il momento di prendere atto di questo fatto e gestire la globalizzazione meglio, molto meglio. Vedo (e sogno) un futuro in cui potremo essere un'unica specie unita, ma non si raggiungerà forzando le persone a stare insieme e affamandole: lo si farà potenziando gli scambi commerciali, delineando con forza e decisione i confini degli stati, risolvendo i conflitti; non ammazzando chi è di un'altra razza o chi non vuole altre razze insieme. Questo è solo divide et impera
Esatto,  per quello mi "batto" per il non fermarsi al multiculturalismo in sè ed evitare la guerra fra poveri.

 
Ma mi stai dando ragione: è vero che l'america è un discorso un po' a parte (ma nemmeno così tanto), ma il problema è che in una società multirazziale una vuole dominare l'altra e le strade sono o la guerra o la sottomissione di una delle due parti. Poi possiamo discutere se questo sia giusto, sbagliato, bianchi bastardi, comunisti nascondetevi ecc., ma la verità è che l'esperimento sociale che sono stati gli USA hanno sempre dimostrato di scricchiolare parecchio, e anche chi li ha imitati in Europa ha avuto la sua buona dose di problemi. Parliamoci chiaro: la polizia in USA è cattiva (ci ho vissuto poco più di un anno a Nee York), la questiome razza esiste ed è sentitissima, da una parte e dall'altra. Il "problema mai risolto" di cui parli lo credi davvero risolvibile o è puro idealismo? Comunque il discorso non era sulle razze, davvero, ma sulla tenuta sociale americana e su quanto il suo ""crearsi un problema razziale interno"" (con 4 virgolette) sia diventato insostenibile. E se un gruppo come quello africano che sta là da 400 anni continua ad essere in questa situazione, il problema comincia a diventare una cosa di cui tenere conto seriamente al di là delle ideologie
Io credo che la miseria umana (nel senso di miserabilitá intrinseca nell'essere umano) sia un fattore che travalica il contesto sociale, il ceto, il tipo di società in cui si vive. Non ci sarà mai un modo di vivere tutti serenamente, anche nel migliore e utopistico dei mondi possibili in cui la miseria (stavolta quella economica, sociale) sia definitivamente annullata. Allo stesso tempo credo che vivendo in un mondo che non dico sia, ma vagamente guardi quello in cui le disparità siano annullate, per grandi numeri si vivrebbe in un mondo enormemente più sereno.

Il multiculturalismo molte volte nella Storia ha dato i suoi frutti, la Storia non è fatta solo di guerre tra popoli, ma di reciproci scambi. Sembra retorica, ma siamo tutti figli del multiculturalismo nelle sue varie sfaccettature.

Oggi viene usato nel fomentare guerre tra disgraziati, mentre un mondo globalizzato come quello odierno dovrebbe aver raggiunto una certa maturità da questo punto di vista. 

Quindi sì, io credo che non siamo nella sfera dell'utopia nell'immaginare una società più illuminata.

 
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