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Ed ecco che, dopo mesi di linciaggio mediatico contro Fontana, Conte oggi messo alle strette di pm conferma alla stampa di aver dato lui il diniego alla zona rossa ad Alzano Lombardo. D'altronde non penso proprio che i militari già pronti aspettassero l'ordine di fontana.

Penso che su questa inchiesta per Conte non si stia mettendo per niente bene. Tra l'altro in quello stesso periodo, a fine febbraio, ci sono pure le dichiarazioni di boccia che parlava di decisioni esclusivamente governative, e l'immagine di una zona rossa a Codogno fatta per decreto legge.

 
Il mes a che punto è adesso ? Vedo che dopo essere stati sbugiardati e dopo che tutti gli altri paesi ci hanno rinunciato, il PD è sempre irriducibile nel volere il commissariamento della troika a tutti i costi.

Nell'ultimo quadro emerge comunque che i soldi, che arriveranno tra un anno se tutto va bene, vanno prima preceduti dalle "riforme".

Per "riforme", intendono quello che penso io e pensiamo tutti ?

 
Intendono riforme che abbassino i salari, ovvio. Qualcuno ancora si aspetta che l'Unione voglia salari migliori?

 
La Von der Leyen sulle "riforme" ha specificato che devono dare risposta alle "sfide che da tempo pesano sull'economia italiana".



Quali siano queste sfide (per un eurista) ce lo ha spiegato Paul De Grauwe tre anni fa sulle pagine del "primo" quotidiano economico italiano:

https://www.ilsole24ore.com/art/politiche-piu-forti-o-l-italia-potrebbe-lasciare-l-euro-AEbrM2IB



Per riforme intendono sicuramente quello che pensi e non potrebbe essere altrimenti.

Di questo i @dante3vergil d'Italia dovranno prendere atto: per competere con i "giganti" mondiali restando nell'unione monetaria e politica europea l'unica strada è questa.

Purtroppo per noi lo capiranno solo quando saranno toccati in prima persona, ovvero quando sarà troppo tardi per tutti.

 
In realtà molti non lo capiscono neanche quando lo sperimentano in prima persona e, anzi, si spiegano la perdita del lavoro o il calo del salario reale con la casta cricca corruzione. E poi, pur volendo salario garantito, casa, istruzioni e sanità, votano partiti di destra. ??

 
Di questo i @dante3vergil d'Italia dovranno prendere atto: per competere con i "giganti" mondiali restando nell'unione monetaria e politica europea l'unica strada è questa.
Fermo restando che continuo a ritenere, che al di fuori dell'Unione monetaria, invece, non ce la caveremmo tanto meglio, vorrei anche capire questa svalutazione interna come verrebbe fatta, secondo quali principi, perché se dovessero prendere come riferimento gli stipendi da 5.000 netti in su è un conto (anche se onestamente non so quanto siano le persone che dichiarano uno stipendio simile), se dovessero riferirsi a tutti gli stipendi sarebbe un altro conto. Poi vabbè, credo che si dovrebbe vedere anche l'entità della decurtazione. 

Detto questo, come fecero in Irlanda, Spagna, e Grecia? 

(Tutto questo dando per scontato che siano queste le riforme a cui la der Leyen si riferisce).

 
Come fecero anche in Italia. Possibile che vi siate scordati la lettera trichet draghi, il governo Monti, la Fornero e tutto il resto?

 
Fermo restando che continuo a ritenere, che al di fuori dell'Unione monetaria, invece, non ce la caveremmo tanto meglio, vorrei anche capire questa svalutazione interna come verrebbe fatta, secondo quali principi, perché se dovessero prendere come riferimento gli stipendi da 5.000 netti in su è un conto (anche se onestamente non so quanto siano le persone che dichiarano uno stipendio simile), se dovessero riferirsi a tutti gli stipendi sarebbe un altro conto. Poi vabbè, credo che si dovrebbe vedere anche l'entità della decurtazione. 
Detto questo, come fecero in Irlanda, Spagna, e Grecia? 
(Tutto questo dando per scontato che siano queste le riforme a cui la der Leyen si riferisce).
Non è una decurtazione "visibile", non funziona che da domani prendi 100€ in meno. Funziona che se non hai il lavoro accetti di fare l operaio interinale a 1000€ al mese o lo stagista laureato a 350-800€ al mese. Tutto in funzione di una gavetta per il futuro o anche solo per il cv (la nota propensione al lavoro per avere un CV di 25 cm). Però ha ragione Renzi, il reddito di cittadinanza incita i ragazzi a non lavorare (/sarcasmo). Ah, e le famose ore extra con zero straordinari che in tre giovani riesci ad evitare di assumerne un quarto.
 
Fermo restando che continuo a ritenere, che al di fuori dell'Unione monetaria, invece, non ce la caveremmo tanto meglio, vorrei anche capire questa svalutazione interna come verrebbe fatta, secondo quali principi, perché se dovessero prendere come riferimento gli stipendi da 5.000 netti in su è un conto (anche se onestamente non so quanto siano le persone che dichiarano uno stipendio simile), se dovessero riferirsi a tutti gli stipendi sarebbe un altro conto. Poi vabbè, credo che si dovrebbe vedere anche l'entità della decurtazione. 
Detto questo, come fecero in Irlanda, Spagna, e Grecia? 
(Tutto questo dando per scontato che siano queste le riforme a cui la der Leyen si riferisce).
Non è una decurtazione "visibile", non funziona che da domani prendi 100€ in meno. Funziona che se non hai il lavoro accetti di fare l operaio interinale a 1000€ al mese o lo stagista laureato a 350-800€ al mese. Tutto in funzione di una gavetta per il futuro o anche solo per il cv (la nota propensione al lavoro per avere un CV di 25 cm). Però ha ragione Renzi, il reddito di cittadinanza incita i ragazzi a non lavorare (/sarcasmo). Ah, e le famose ore extra con zero straordinari che in tre giovani riesci ad evitare di assumerne un quarto.
Funziona anche con il blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, con il taglio dei finanziamenti alla sanità, con il taglio alle pensioni (dove davvero da un mese all'altro percepisci una pensione inferiore), con l'innalzamento dell'età pensionabile e con l'aumento delle imposizione fiscale. 

Tutta roba già vista durante il governo Monti e tutta roba giustificata a suon di "lo vuole l'Europa".

 
Funziona anche con il blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, con il taglio dei finanziamenti alla sanità, con il taglio alle pensioni (dove davvero da un mese all'altro percepisci una pensione inferiore), con l'innalzamento dell'età pensionabile e con l'aumento delle imposizione fiscale. 

Tutta roba già vista durante il governo Monti e tutta roba giustificata a suon di "lo vuole l'Europa".
Però allora queste, come dici anche te, non sono cose "non fatte" di cui si parlava con Drake, e di cui si fa riferimento all'articolo del sole 24 ore. E quindi, di conseguenza, non dovrebbero essere quelle le riforme che la der Leyen chiede, o no? :hmm:

 
Però allora queste, come dici anche te, non sono cose "non fatte" di cui si parlava con Drake, e di cui si fa riferimento all'articolo del sole 24 ore. E quindi, di conseguenza, non dovrebbero essere quelle le riforme che la der Leyen chiede, o no? :hmm:
No. Tagli sempre di più.

 
Fermo restando che continuo a ritenere, che al di fuori dell'Unione monetaria, invece, non ce la caveremmo tanto meglio








https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-famiglie/bil-fam2016/Statistiche_IBF_20180312.pdf

I numeri ci raccontano una storia differente dalla tua: nell'unione monetaria i redditi e la ricchezza degli italiani sono diminuiti, la povertà è cresciuta.

Questi problemi non esistevano nell'italietta della liretta (prima dello SME e prima delle politiche di moderazione salariale fatte per unirsi all'euro):



(guarda come stagna la tua tanto amata produttività all'inizio degli anni 2000)

Queste cose non esistono nei paesi europei privi dell'euro come l'Inghilterra, la Svizzera, la Svezia, la Norvegia, la Danimarca; solo per citare i più ricchi.

Paesi con ben meno abitanti di noi, i quali riescono a vivere serenamente nel pericoloso mare globale, provando sbagliata la tua tesi.

Uscendo di certo non staremmo magicamente tutti bene dal giorno alla notte, perché il problema della diminuzione della quota salari esiste in tutto il mondo, con o senza euro, ma questa è un'altra questione che comunque di certo l'euro aggrava di molto. Pensare di riformarlo o di poter andare avanti con questo costante impoverimento è miope at best. E sarebbe bene che lo capiste.

vorrei anche capire questa svalutazione interna come verrebbe fatta, secondo quali principi, perché se dovessero prendere come riferimento gli stipendi da 5.000 netti in su è un conto (anche se onestamente non so quanto siano le persone che dichiarano uno stipendio simile), se dovessero riferirsi a tutti gli stipendi sarebbe un altro conto.
Servendo per "competere" sui mercati internazionali non è necessario chiarire che le fasce più colpite sono sempre quelle che producono, come gli operai nelle fabbriche. Ma a cascata colpisce tutti quanti quelli che - al contrario di Paul De Grauwe - non hanno modo di ripararsi dalla durezza del vivere. Anche chi ha un reddito medio-alto rischia di non vedersela tanto bene se il suo benessere proviene da attività che non sono garantite come la prestigiosa cattedra del nostro amico belga (che ci redarguisce perché non vogliamo accettare di diventare più poveri).

Poi vabbè, credo che si dovrebbe vedere anche l'entità della decurtazione. 
Quindi ti va bene stare in un sistema che DEVE tagliare il reddito della maggioranza per andare avanti? Ti sembra sostenibile sì?

Detto questo, come fecero in Irlanda, Spagna, e Grecia? 
Riforme del mercato del lavoro, tagli delle pensioni e della spesa pubblica, aumento dell'età pensionabile e della pressione fiscale, ecc. ecc.

 
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https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-famiglie/bil-fam2016/Statistiche_IBF_20180312.pdf

I numeri ci raccontano una storia differente dalla tua: nell'unione monetaria i redditi e la ricchezza degli italiani sono diminuiti, la povertà è cresciuta.

Questi problemi non esistevano nell'italietta della liretta (prima dello SME e prima delle politiche di moderazione salariale fatte per unirsi all'euro):



(guarda come stagna la tua tanto amata produttività all'inizio degli anni 2000)

Queste cose non esistono nei paesi europei privi dell'euro come l'Inghilterra, la Svizzera, la Svezia, la Norvegia, la Danimarca; solo per citare i più ricchi.

Paesi con ben meno abitanti di noi, i quali riescono a vivere serenamente nel pericoloso mare globale, provando sbagliata la tua tesi.

Uscendo di certo non staremmo magicamente tutti bene dal giorno alla notte, perché il problema della diminuzione della quota salari esiste in tutto il mondo, con o senza euro, ma questa è un'altra questione che comunque di certo l'euro aggrava di molto. Pensare di riformarlo o di poter andare avanti con questo costante impoverimento è miope at best. E sarebbe bene che lo capiste.

Servendo per "competere" sui mercati internazionali non è necessario chiarire che le fasce più colpite sono sempre quelle che producono, come gli operai nelle fabbriche. Ma a cascata colpisce tutti quanti quelli che - al contrario di Paul De Grauwe - non hanno modo di ripararsi dalla durezza del vivere. Anche chi ha un reddito medio-alto rischia di non vedersela tanto bene se il suo benessere proviene da attività che non sono garantite come la prestigiosa cattedra del nostro amico belga (che ci redarguisce perché non vogliamo accettare di diventare più poveri).

Quindi ti va bene stare in un sistema che DEVE tagliare il reddito della maggioranza per andare avanti? Ti sembra sostenibile sì?

Riforme del mercato del lavoro, tagli delle pensioni e della spesa pubblica, aumento dell'età pensionabile e della pressione fiscale, ecc. ecc.
Tu però mi hai preso in esame gli anni della crisi economica che ha affossato tutti, mi paragoni gli anni attuali con gli anni '80 dove la ricchezza era data dal debito pubblico che cresceva, cosa di cui noi ora paghiamo le conseguenze ("Se mi compro la Ferrari oggi, mio figlio fra vent'anni pagherà ancora i debiti, e io che faccio, fra 20 anni mi ricorderò quanto era bello avere la Ferrari?"). Poi la disoccupazione con gli anni, e con l'avvento dell'euro è pure diminuita. Poi sì, nell'immediato passaggio dalla lira all'euro c'è stata una perdita negli stipendi (di tutti, da quello che so), ma se oggi tornassimo alla liretta, nessuno investirebbe su di noi, e piuttosto che i titoli italiani, i risparmiatori si comprerebbero i titoli di altre nazioni. Pure il Regno Unito non se l'è passata benissimo, una volta uscita dall'unione, ed è il Regno Unito. 

Per quanto riguarda il discorso dei redditi e della produttività che diminuisce, ho capito il punto. 

E non dico che mi faccia piacere, o che spero che un eventuale decurtazione degli stipendi sia la miglior cosa che possa capitarci: quello era un discorso relazionato al fatto che volevo capire chi sarebbe stato colpito, e quanto. 

E ripeto quanto hanno detto, son cose che già sono state fatte con Monti (salvo il taglio degli stipendi, se non erro), quindi perché siete così sicuri che la der Leyen si riferisca a quel tipo di riforme? 

 
Sì, effettivamente, magari si sono pentiti hanno deciso che gli stati devono trovare lavoro a tutti i disoccupati e che i salari vanno triplicati. Chi lo sa. 

 
"Se mi compro la Ferrari oggi, mio figlio fra vent'anni pagherà ancora i debiti, e io che faccio, fra 20 anni mi ricorderò quanto era bello avere la Ferrari?"
Aldilà di tutto il resto, fare esempi di debito privato quando si parla di debito pubblico è una cosa senza senso.

 
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