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  • Unione Popolare

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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
Ultima modifica:
1. Lo farò presente alla moderazione, quando mi cancelleranno un messaggio.
2. E come dicevo, non metto in dubbio che vi siano contenuti violenti su Twitter.
3. Non ne conosco il contenuto, ma se per esempio hanno minacciato di (/si sono organizzati per) imbracciare le armi il giorno dell'inaugurazione di Trump, o se, peggio ancora, hanno mai fatto seguire i fatti alle parole scritte nei social, allora andrebbero trattati in egual modo.
4. Quindi ora il "Non odiare, non incitare alla violenza" rientra nel pensiero unico? Beh, figo questo pensiero unico.

La tua domanda, scusami, ma è senza senso: io se sto qui dentro seguo il regolamento che mi viene chiesto di seguire, e se mi bannano dopo che ho insultato più volte, o dopo che mi son detto felice della morte di qualcuno, me lo merito. Stessa cosa se contravvengo le regole di un social network. Smettiamola con sta retorica de "il privato non è al di sopra della legge", perché non è questo il caso. Nessuno sta imbavagliando nessuno, e se uno che ritiene che Obama e il papa siano a capo di una setta mondiale di perdo-satanisti bevitori di sangue, è libero di organizzare manifestazioni, e dirlo al mondo intero. Come sei libero di farlo pure nei social.
Per quanto riguarda l'essere superiori ecc, basta sapere come funziona l'algoritmo dei social network per capire che chi si affaccia per la prima volta in sto mondo è esposto a "rischi" se non tutelato. E, perdonami, non farmi tu la morale, che trasudi tono paternalistico a ogni tuo post.
Allora, partiamo da questo presupposto.
Parler e Twitter sono piattaforme identiche sotto un unico punto di vista: sono entrambi hostati su AWS quindi, se Amazon detta legge, questa deve valere in egual maniera per tutti i contenuti che ospita.
Ora, basta una ricerca su Twitter per trovare 100 post di repubblicani che vogliono ammazzare i democratici e 100 post di democratici che inneggiano all'assassinio di Trump: sono già il doppio di quelli di Parler eppure Twitter è ancora in piedi.

Quindi, anche sta storia dell'algoritmo (ed rimando sempre al sito di Project Veritas per scoprire cosa fa questa magica striscia di codice) lascia il tempo che trova.
Potenze private, politicamente esposte, hanno la precisa politica di veicolare un pensiero.

Lo facevano i giornali una volta, lo fanno i social network oggi.

Oggi Gramsci direbbe di non leggere i social, non i giornali.
Post automatically merged:

Fanno finta di non capire, altrimenti non si spiega.
No, si spiega in altra maniera.
Post automatically merged:

E certo perché i fior fior di economisti che difendo (o parlando di riformare, migliorare, correggere, perché quelli davvero competenti parlano anche e soprattutto di questo) l’Euro e l’Europa non hanno le basi della microeconomia. Ah no, anzi, fanno tutti parte del complesso pro Europa, allineati con la politica, i giornali, le imprese che comandano l’informazione e la Merkel per lasciare che la Germania conquisti l’Europa come hanno fatto con la Polonia nel ‘39. Ma per favore, mettetevi una cosa in testa e mettetevela in testa per bene, non importa che abbiate 30 o 40 anni sulle spalle, che pensiate di sapere e avere capito tutto, imparate a rispettare le opinioni altrui qui dentro. Rispettarle per davvero, non solo a parole. La politica, così come l’economia e tutte le scienze sociali, non hanno leggi universali, non tirate in ballo il discorso delle basi della microeconomia pensando che tutti quelli che non sono d’accordo con voi siano in malafede o ignoranti perché “è chiaro come il sole, toglietevi i paraocchi”. Piantatela con questa storia, davvero. Vi lamentate dei media che hanno impoverito il dibattito politico e voi fate la medesima cosa, con la supponenza di avere sempre ragione perché vi documentate sui siti di informazione alternativi e e avete “un’opinione libera da qualsiasi ideologia e non siete di parte”. Questa si che è ignoranza e mancanza di basi, lo insegnano al primo mese di qualsiasi corso universitario che tratta di scienze sociali che non esistono idee non di parte, o pure, o non schierate. Siamo tutti di parte, interpretiamo a modo nostro le cose per consolidare la nostra posizione, il nostro cervello ha un meccanismo di protezione per cui cerca sempre di rigettare le posizione opposte e le informazioni dissonanti rispetto alle nostre e di filtrarle e selezionare accuratamente le parti che servono ad alimentare la nostra narrazione politica e interpretazione della realtà che ci circonda. Nella storia non sono mai esiste persone prive di bias, visto che il bias è un meccanismo cognitivo imprescindibile.

In economia poi è molto difficile dimostrare la validità sul piano teorico e pratico di scenari ipotetici visto che parliamo di una scienza sociale di cui non si riescono a prevedere accuratamente nemmeno le cose più semplici come il comportamento d’acquisto (che presenta miliardi di variabili e teoremi diversi). Le parole di Borghi e compagnia, che sono intrise di ideologia, populismo e retorica come quelle di ogni esponente politico (quella bella faccenduola del trovare soluzione semplici -> uscire dall'Euro, a problemi complessi -> crisi italiana), che vengono trattati come maestri indiscussi che dispensano scienza, ignorando bellamente persino il fact checking che da anni smonta molte delle stronzate che “prevedono” questi economisti con le basi di microeconomia e non allineati all'ideologia mainstream (come se poi non appartenessero al partito di Salvini, ma fossero la succursale economica che si occupa solo di quello. Assolutamente, loro sono con la Lega perché sono l'unico partito d'Italia che vuole uscire dall'Euro, l'ha detto Bagnai quindi deve essere vero).
Evidentemente sfugge un punto: quando si parla di UE ci si basa sui risultati ottenuti da quando è nata, esattamente come si fa per l'Euro.
Quindi non si tratta di disquisire di quali fantasmagoriche teorie economiche in futuro saranno meglio di altre ma quali fino a questo momento hanno avuto uno ed un solo effetto.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Allora, partiamo da questo presupposto.
Parler e Twitter sono piattaforme identiche sotto un unico punto di vista: sono entrambi hostati su AWS quindi, se Amazon detta legge, questa deve valere in egual maniera per tutti i contenuti che ospita.
Ora, basta una ricerca su Twitter per trovare 100 post di repubblicani che vogliono ammazzare i democratici e 100 post di democratici che inneggiano all'assassinio di Trump: sono già il doppio di quelli di Parler eppure Twitter è ancora in piedi.
Il paragone lascia il tempo che trova, perché il punto credo sia che su Twitter vi è una moderazione più efficiente (come tu stesso hai detto).
Quindi, anche sta storia dell'algoritmo (ed rimando sempre al sito di Project Veritas per scoprire cosa fa questa magica striscia di codice) lascia il tempo che trova.
Io non so a che storia tu faccia riferimento, ma so come funziona (non intrinsecamente, ovviamente, perché non sono un programmatore) un social network, e quanto detto da te non invalida il problema.
Oggi Gramsci direbbe di non leggere i social, non i giornali.
Che potrei anche essere d'accordo :asd:
Ma tanto oggi i giornali fanno tutti parte del sistema e del pensiero unico, quindi o dicono qualcosa su cui si concorda, o sono sempre cavolate :sisi:
 
Non si può avere, a quanto pare.

Inviato dal mio CPH1941 utilizzando Tapatalk
Nel tempo speso a reiterare la mancanza di risposte avresti potuto ricercare le fonti personalmente.

"Twitter purged thousands of QAnon-spreading accounts, including some of the conspiracy’s most prominent backers​

After banning Trump, Twitter turned toward tamping down on the dangerous conspiracy theory."


Specifico a beneficio di alcuni che Vox non é far right, é quite progressive e pro democrat. I vostri bias personali apologetici della censura politica altrui, che nutrite attraverso la consultazione di Google e la totale mancanza di esperienze personali dirette sono tutelati da questa lettura.
E certo perché i fior fior di economisti che difendo (o parlando di riformare, migliorare, correggere, perché quelli davvero competenti parlano anche e soprattutto di questo) l’Euro e l’Europa non hanno le basi della microeconomia. Ah no, anzi, fanno tutti parte del complesso pro Europa, allineati con la politica, i giornali, le imprese che comandano l’informazione e la Merkel per lasciare che la Germania conquisti l’Europa come hanno fatto con la Polonia nel ‘39. Ma per favore, mettetevi una cosa in testa e mettetevela in testa per bene, non importa che abbiate 30 o 40 anni sulle spalle, che pensiate di sapere e avere capito tutto, imparate a rispettare le opinioni altrui qui dentro. Rispettarle per davvero, non solo a parole. La politica, così come l’economia e tutte le scienze sociali, non hanno leggi universali, non tirate in ballo il discorso delle basi della microeconomia pensando che tutti quelli che non sono d’accordo con voi siano in malafede o ignoranti perché “è chiaro come il sole, toglietevi i paraocchi”. Piantatela con questa storia, davvero. Vi lamentate dei media che hanno impoverito il dibattito politico e voi fate la medesima cosa, con la supponenza di avere sempre ragione perché vi documentate sui siti di informazione alternativi e e avete “un’opinione libera da qualsiasi ideologia e non siete di parte”. Questa si che è ignoranza e mancanza di basi, lo insegnano al primo mese di qualsiasi corso universitario che tratta di scienze sociali che non esistono idee non di parte, o pure, o non schierate. Siamo tutti di parte, interpretiamo a modo nostro le cose per consolidare la nostra posizione, il nostro cervello ha un meccanismo di protezione per cui cerca sempre di rigettare le posizione opposte e le informazioni dissonanti rispetto alle nostre e di filtrarle e selezionare accuratamente le parti che servono ad alimentare la nostra narrazione politica e interpretazione della realtà che ci circonda. Nella storia non sono mai esiste persone prive di bias, visto che il bias è un meccanismo cognitivo imprescindibile.

In economia poi è molto difficile dimostrare la validità sul piano teorico e pratico di scenari ipotetici visto che parliamo di una scienza sociale di cui non si riescono a prevedere accuratamente nemmeno le cose più semplici come il comportamento d’acquisto (che presenta miliardi di variabili e teoremi diversi). Le parole di Borghi e compagnia, che sono intrise di ideologia, populismo e retorica come quelle di ogni esponente politico (quella bella faccenduola del trovare soluzione semplici -> uscire dall'Euro, a problemi complessi -> crisi italiana), che vengono trattati come maestri indiscussi che dispensano scienza, ignorando bellamente persino il fact checking che da anni smonta molte delle stronzate che “prevedono” questi economisti con le basi di microeconomia e non allineati all'ideologia mainstream (come se poi non appartenessero al partito di Salvini, ma fossero la succursale economica che si occupa solo di quello. Assolutamente, loro sono con la Lega perché sono l'unico partito d'Italia che vuole uscire dall'Euro, l'ha detto Bagnai quindi deve essere vero).
Inizi parlando di bias e di impoverire il dibattito per concludere definendo stronzate le "previsioni" di quegli economisti senza entrare nel merito. Tutto per fare la lezione a un laureato in quel campo facendoti forza con l'immensità della tua assenza di conoscenza economica (effetto Dunning-Kruger).

Hai ripetuto tre volte il termine microeconomia quando l'argomento euro appartiene alla branca della macroeconomia.

Diciamo che eri partito bene e ti sei bruciato midway through con i tuoi stessi bias.
 
E certo perché i fior fior di economisti che difendo (o parlando di riformare, migliorare, correggere, perché quelli davvero competenti parlano anche e soprattutto di questo) l’Euro e l’Europa non hanno le basi della microeconomia. Ah no, anzi, fanno tutti parte del complesso pro Europa, allineati con la politica, i giornali, le imprese che comandano l’informazione e la Merkel per lasciare che la Germania conquisti l’Europa come hanno fatto con la Polonia nel ‘39. Ma per favore, mettetevi una cosa in testa e mettetevela in testa per bene, non importa che abbiate 30 o 40 anni sulle spalle, che pensiate di sapere e avere capito tutto, imparate a rispettare le opinioni altrui qui dentro. Rispettarle per davvero, non solo a parole. La politica, così come l’economia e tutte le scienze sociali, non hanno leggi universali, non tirate in ballo il discorso delle basi della microeconomia pensando che tutti quelli che non sono d’accordo con voi siano in malafede o ignoranti perché “è chiaro come il sole, toglietevi i paraocchi”. Piantatela con questa storia, davvero. Vi lamentate dei media che hanno impoverito il dibattito politico e voi fate la medesima cosa, con la supponenza di avere sempre ragione perché vi documentate sui siti di informazione alternativi e e avete “un’opinione libera da qualsiasi ideologia e non siete di parte”. Questa si che è ignoranza e mancanza di basi, lo insegnano al primo mese di qualsiasi corso universitario che tratta di scienze sociali che non esistono idee non di parte, o pure, o non schierate. Siamo tutti di parte, interpretiamo a modo nostro le cose per consolidare la nostra posizione, il nostro cervello ha un meccanismo di protezione per cui cerca sempre di rigettare le posizione opposte e le informazioni dissonanti rispetto alle nostre e di filtrarle e selezionare accuratamente le parti che servono ad alimentare la nostra narrazione politica e interpretazione della realtà che ci circonda. Nella storia non sono mai esiste persone prive di bias, visto che il bias è un meccanismo cognitivo imprescindibile.

In economia poi è molto difficile dimostrare la validità sul piano teorico e pratico di scenari ipotetici visto che parliamo di una scienza sociale di cui non si riescono a prevedere accuratamente nemmeno le cose più semplici come il comportamento d’acquisto (che presenta miliardi di variabili e teoremi diversi). Le parole di Borghi e compagnia, che sono intrise di ideologia, populismo e retorica come quelle di ogni esponente politico (quella bella faccenduola del trovare soluzione semplici -> uscire dall'Euro, a problemi complessi -> crisi italiana), che vengono trattati come maestri indiscussi che dispensano scienza, ignorando bellamente persino il fact checking che da anni smonta molte delle stronzate che “prevedono” questi economisti con le basi di microeconomia e non allineati all'ideologia mainstream (come se poi non appartenessero al partito di Salvini, ma fossero la succursale economica che si occupa solo di quello. Assolutamente, loro sono con la Lega perché sono l'unico partito d'Italia che vuole uscire dall'Euro, l'ha detto Bagnai quindi deve essere vero).
Puoi mettertela come ti pare e scrivere quanto vuoi ma "Se so magnati tutto" o "l'inflazione" non è diverso da "con i vaccini ci controlleranno tramite il 5G". A te magari non sembra ma non fa niente, va bene così.

D'altra parte, sarei proprio curioso di sapere quali sono gli argomenti tecnici a favore dell'euro. Anche perché, mi permetterei di chiederti, a proposito degli economisti di cui parli (ma di cui non fai i nomi), tu che ne sai?

E in tutto questo, ci tengo a specificare che, nonostante le posizioni pro euro e pro unione siano, solitamente, fantasiose, chi le assume ha tutto il diritto di assumerle, proprio come dicevo in un post precedente, quindi il tuo invito a rispettare tutte le posizioni dovresti rivolgerlo ad altri e anche per altri argomenti.
 
Ultima modifica:
Inizi parlando di bias e di impoverire il dibattito per concludere definendo stronzate le "previsioni" di quegli economisti senza entrare nel merito. Tutto per fare la lezione a un laureato in quel campo facendoti forza con l'immensità della tua assenza di conoscenza economica (effetto Dunning-Kruger).
L'argomento economico non l'ho toccato proprio per quello, mi sono limitato a parlare dei temi di mia competenza, cioè le scienze sociali. Su YouTube ci sono diversi video di fact checking che riguardano Borghi e Bagnai che io nella mia ignoranza economica reputo quantomeno sensati (visto che molte cose si rifanno ad altre discipline tipo analisi dei dati) e che non mi sembrava il caso di pubblicare. Non ho detto che i "no Euro" sono pazzi strampalati e che Euro ed Europa sono per forza la via giusta, ma che è fastidioso che ogni post qui dentro che non è allineato all'idea del "no Euro" venga bollato come "non capisci perché non vuoi capire".
Hai ripetuto tre volte il termine microeconomia quando l'argomento euro appartiene alla branca della macroeconomia.
È una precisazione che sono sicuro non avrà nessuna utilità, ma è stato un errore di distrazione.
D'altra parte, sarei proprio curioso di sapere quali sono gli argomenti tecnici a favore dell'euro. Anche perché, mi permetterei di chiederti, a proposito degli economisti di cui parli (ma di cui non fai i nomi), tu che ne sai?
Io un nome te l'ho fatto qualche settimana fa, ed è quello di Michele Boldrin. Le tue contestazioni sono:
  • Non aver spiegato dove stia il problema se "i titoli di stato vengono comprati dalla BC come prestatore d'ultima istanza e non da investitori che costringono a variare il rendimento dei titoli stessi" (tra virgolette il tuo quote)
  • Che ha fatto un partito con Giannino senza controllare il suo CV
  • Che odia le piccole imprese dicendo che non producono niente
  • Che non ha mai scritto nessuno paper a difesa dell'Euro
Non posso contestare 3 dei tuoi 4 punti sulla base delle mie competenze, ma mi sembra comunque un po' pochino per mettere in discussione la credibilità di Boldrin, che tra l'altro non fa neanche più politica e che quindi, almeno sulla carta, dovrebbe esprimere un pensiero più libero di Borghi e Bagnai che fanno parte di un partito politico con cui devono essere allineati (poi puoi anche dirmi che loro quelle cose le dicevano anche prima, va bene, però Bagnai è dal 2014 che collabora con la Lega).
C'è da dire poi che Boldrin non è manco un difensore dell'Euro, ma è uno di quelli che pensa che i problemi dell'Italia siano più interni ché esterni e che non siano tutti vincolati ai limiti imposti dall'Europa che sono spesso e volentieri usati come scudo dalla classe dirigente per giustificare le loro scelte sbagliate (volontarie o involontarie che siano).

Ma non è neanche questo il punto, se da una parte c'è un economista di fama mondiale che prende per folli coloro che parlano di uscire dall'Euro credo di avere (nella mia ignoranza) il diritto di riporre un po' di fiducia nelle sue parole. Mi piacerebbe avere competenze teoriche su ogni disciplina, ma non si può, è umanamente impossibile e l'idea di doversi affidare a persone che vengono reputate credibili (sulla base delle proprie carriere e delle analisi logiche che ciascuno di noi fa) è praticamente obbligata. Non sono uno studioso di economia e non posso avere una discussione prettamente teorica con te sull'economia, ma ciò non toglie che io possa riporre fiducia e reputare credibile Boldrin (con tutte le sue contraddizioni, qui non si parla di essere allineati al 100% al suo pensiero, ci sono cose su cui non sono d'accordo con lui per niente) così come tu riponi fiducia e reputi credibili (sulla base delle tue competenze economiche) Borghi e Bagnai.
L'intento del mio post era ed è quello di darci un taglio con frasi del tipo "chi non la vede così è perché non vuole" e lasciando sempre passare il messaggio che chiunque non sia allineato al vostro pensiero sia un'idiota, ignorante o addormentato dai media che non vuole vedere la realtà delle cose. Siamo nel campo delle opinioni (più o meno supportate dalle competenze che ciascuno di noi possiede, ma pur sempre opinioni) quindi cerchiamo di rispettarle per davvero.
 
L'argomento economico non l'ho toccato proprio per quello, mi sono limitato a parlare dei temi di mia competenza, cioè le scienze sociali. Su YouTube ci sono diversi video di fact checking di Borghi e Bagnai che io nella mia ignoranza economica reputo quantomeno sensati (visto che molte cose si rifanno ad altre discipline tipo analisi dei dati) e che non mi sembrava il caso di pubblicare. Non ho detto che i "no Euro" sono pazzi strampalati e che Euro ed Europa sono per forza la via giusta, ma che è fastidioso che ogni post qui dentro che non è allineato all'idea del "no Euro" venga bollato come "non capisci perché non vuoi capire".

È una precisazione che sono sicuro non avrà nessuna utilità, ma è stato un errore di distrazione.

Io un nome te l'ho fatto qualche settimana fa, ed è quello di Michele Boldrin. Le tue contestazioni sono:
  • Non aver spiegato dove stia il problema se "i titoli di stato vengono comprati dalla BC come prestatore d'ultima istanza e non da investitori che costringono a variare il rendimento dei titoli stessi" (tra virgolette il tuo quote)
  • Che ha fatto un partito con Giannino senza controllare il suo CV
  • Che odia le piccole imprese dicendo che non producono niente
  • Che non ha mai scritto nessuno paper a difesa dell'Euro
Non posso contestare 3 dei tuoi 4 punti sulla base delle mie competenze, ma mi sembra comunque un po' pochino per mettere in discussione la credibilità di Boldrin, che tra l'altro non fa neanche più politica e che quindi, almeno sulla carta, dovrebbe esprimere un pensiero più libero di Borghi e Bagnai che fanno parte di un partito politico con cui devono essere allineati (poi puoi anche dirmi che loro quelle cose le dicevano anche prima, va bene, però Bagnai è dal 2014 che collabora con la Lega).
C'è da dire poi che Boldrin non è manco un difensore dell'Euro, ma è uno di quelli che pensa che i problemi dell'Italia siano più interni ché esterni e che non siano tutti vincolati ai limiti imposti dall'Europa che sono spesso e volentieri usati come scudo dalla classe dirigente per giustificare le loro scelte sbagliate (volontarie o involontarie che siano).

Ma non è neanche questo il punto, se da una parte c'è un economista di fama mondiale che prende per folli coloro che parlano di uscire dall'Euro credo di avere (nella mia ignoranza) il diritto di riporre un po' di fiducia nelle sue parole. Mi piacerebbe avere competenze teoriche su ogni disciplina, ma non si può, è umanamente impossibile e l'idea di doversi affidare a persone che vengono reputate credibili (sulla base delle proprie carriere e delle analisi logiche che ciascuno di noi fa) è praticamente obbligata. Non sono uno studioso di economia e non posso avere una discussione prettamente teorica con te sull'economia, ma ciò non toglie che io possa riporre fiducia e reputare credibile Boldrin (con tutte le sue contraddizioni, qui non si parla di essere allineati al 100% al suo pensiero, ci sono cose su cui non sono d'accordo con lui per niente) così come tu riponi fiducia e reputi credibili (sulla base delle tue competenze economiche) Borghi e Bagnai.
L'intento del mio post era ed è quello di darci un taglio con frasi del tipo "chi non la vede così è perché non vuole" e lasciando sempre passare il messaggio che chiunque non sia allineato al vostro pensiero sia un'idiota, ignorante o addormentato dai media che non vuole vedere la realtà delle cose. Siamo nel campo delle opinioni (più o meno supportate dalle competenze che ciascuno di noi possiede, ma pur sempre opinioni) quindi cerchiamo di rispettarle per davvero.
No, non siamo nel campo delle opinioni, l'economia è una scienza, come tante altre materie. Può non piacere ma è così. E, come ti ho già detto, non devi parlare a me di rispetto delle opinioni degli altri ma ad altri e per altri argomenti.

Anche perché, esattamente, di che stiamo discutendo? La non scientificità di argomenti tipo "l'inflazione" o "se so magnati tutto" non è colpa mia ma certamente non impedisco a qualcuno di pensarlo. Certo, magari è fastidioso leggere "e ma tanto si va sempre all'euro e va bene così" detto da chi non sa di cosa sta parlando ma, vabbè, un Forum è anche questo. Per il non rispetto devi rivolgerti ad altri che, anche in questo thread, hanno un atteggiamento che definire fideistico è riduttivo. Sulla cialtroneria di Boldrin non spendo ulteriori parole perché non è necessario.
 
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No, non siamo nel campo delle opinioni, l'economia è una scienza, come tante altre materie. Può non piacere ma è così.
No, l'economia non è una scienza esatta. Non come altre. Apri un libro di fisica o ingegneria, e ti accorgerai della differenza.

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Comunque Snow24, a onor del vero OVUNQUE tu vada a leggere - questo thread escluso - troverai commenti pro euro da parte del 95% dei giovani. Commenti che, a differenza del tuo, non lasciano aperto nessun tipo di dialogo: o sei pro Euro, o sei un còglione/leghista/sovranista/altro, e sicuramente sei un ritardato mentale se non la pensi così.

So che il tuo era un messaggio rivolto al popolo del thread, ma questo rappresenta meno della classica goccia nel mare
 
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No, l'economia non è una scienza esatta. Non come altre. Apri un libro di fisica o ingegneria, e ti accorgerai della differenza.

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Comunque Snow24, a onor del vero OVUNQUE tu vada a leggere - questo thread escluso - troverai commenti pro euro da parte del 95% dei giovani. Commenti che, a differenza del tuo, non lasciano aperto nessun tipo di dialogo: o sei pro Euro, o sei un còglione/leghista/sovranista/altro, e sicuramente sei un ritardato mentale se non la pensi così.

So che il tuo era un messaggio rivolto al popolo del thread, ma questo rappresenta meno della classica goccia nel mare
Sicuramente l'opinione di chi non conosce l'economia o ci ha fatto un esamino da 6 cfu è interessantissima ma, ecco, diciamo che l'idea di scienza è un po' evoluta dall'800.
 
Sicuramente l'opinione di chi non conosce l'economia o ci ha fatto un esamino da 6 cfu è interessantissima ma, ecco, diciamo che l'idea di scienza è un po' evoluta dall'800.
credo sia tanto interessante quanto quella di chi di """scienza""" conosce approfonditamente solo l'economia :unsisi:

Curioso comunque come nessuno degli economisti che conosco e che leggo ritenga l'economia una scienza nuda e cruda. Qua dentro, invece, un economista è uno scienziato, ok :asd:
 
Oggi vi vedo un po' agitati, vediamo di calmarci un po'
 
L'argomento economico non l'ho toccato proprio per quello, mi sono limitato a parlare dei temi di mia competenza, cioè le scienze sociali. Su YouTube ci sono diversi video di fact checking che riguardano Borghi e Bagnai che io nella mia ignoranza economica reputo quantomeno sensati (visto che molte cose si rifanno ad altre discipline tipo analisi dei dati) e che non mi sembrava il caso di pubblicare. Non ho detto che i "no Euro" sono pazzi strampalati e che Euro ed Europa sono per forza la via giusta, ma che è fastidioso che ogni post qui dentro che non è allineato all'idea del "no Euro" venga bollato come "non capisci perché non vuoi capire".

È una precisazione che sono sicuro non avrà nessuna utilità, ma è stato un errore di distrazione.

Io un nome te l'ho fatto qualche settimana fa, ed è quello di Michele Boldrin. Le tue contestazioni sono:
  • Non aver spiegato dove stia il problema se "i titoli di stato vengono comprati dalla BC come prestatore d'ultima istanza e non da investitori che costringono a variare il rendimento dei titoli stessi" (tra virgolette il tuo quote)
  • Che ha fatto un partito con Giannino senza controllare il suo CV
  • Che odia le piccole imprese dicendo che non producono niente
  • Che non ha mai scritto nessuno paper a difesa dell'Euro
Non posso contestare 3 dei tuoi 4 punti sulla base delle mie competenze, ma mi sembra comunque un po' pochino per mettere in discussione la credibilità di Boldrin, che tra l'altro non fa neanche più politica e che quindi, almeno sulla carta, dovrebbe esprimere un pensiero più libero di Borghi e Bagnai che fanno parte di un partito politico con cui devono essere allineati (poi puoi anche dirmi che loro quelle cose le dicevano anche prima, va bene, però Bagnai è dal 2014 che collabora con la Lega).
C'è da dire poi che Boldrin non è manco un difensore dell'Euro, ma è uno di quelli che pensa che i problemi dell'Italia siano più interni ché esterni e che non siano tutti vincolati ai limiti imposti dall'Europa che sono spesso e volentieri usati come scudo dalla classe dirigente per giustificare le loro scelte sbagliate (volontarie o involontarie che siano).

Ma non è neanche questo il punto, se da una parte c'è un economista di fama mondiale che prende per folli coloro che parlano di uscire dall'Euro credo di avere (nella mia ignoranza) il diritto di riporre un po' di fiducia nelle sue parole. Mi piacerebbe avere competenze teoriche su ogni disciplina, ma non si può, è umanamente impossibile e l'idea di doversi affidare a persone che vengono reputate credibili (sulla base delle proprie carriere e delle analisi logiche che ciascuno di noi fa) è praticamente obbligata. Non sono uno studioso di economia e non posso avere una discussione prettamente teorica con te sull'economia, ma ciò non toglie che io possa riporre fiducia e reputare credibile Boldrin (con tutte le sue contraddizioni, qui non si parla di essere allineati al 100% al suo pensiero, ci sono cose su cui non sono d'accordo con lui per niente) così come tu riponi fiducia e reputi credibili (sulla base delle tue competenze economiche) Borghi e Bagnai.
L'intento del mio post era ed è quello di darci un taglio con frasi del tipo "chi non la vede così è perché non vuole" e lasciando sempre passare il messaggio che chiunque non sia allineato al vostro pensiero sia un'idiota, ignorante o addormentato dai media che non vuole vedere la realtà delle cose. Siamo nel campo delle opinioni (più o meno supportate dalle competenze che ciascuno di noi possiede, ma pur sempre opinioni) quindi cerchiamo di rispettarle per davvero.
Hai avuto modo di verificare l'integrità dei dati utilizzati in quei fact checking su YouTube, nota sede di dibattito scientifico? Perché va bene ritenerli sensati, se così va, ma se ti esprimi nei modi che hai fatto nel merito delle loro previsioni l'argomento economico lo stai toccando. Se di stronzate si tratta, chi vi crede é un ignorante (che ignora) per definizione. Potrai non dirlo esplicitamente (come nemmeno hanno mai fatto i "no euro" qui presenti) ma così é. Espressioni di questo tipo hai detto che impoveriscono il dibattito. Penso che per argomentare il tuo punto di vista quell'esternazione allora avresti dovuto evitarla, per non passare come il bue che dà del cornuto all'asino.

I dati a volte sono discutibili persino nell'ambito di riviste scientifiche con peer review, come nel noto caso del paper sull'idrossiclorochina pubblicato sul Lancet, in seguito ritirato. Pendere dalle labbra di qualche video sul tubo fatto da persone dalle ignote qualifiche e intenti (essendo l'ideologia un fattore sempre in gioco, politico o no) mi sembra ingenuo, diventando più grave se sulla base di questi si tenta di mettere in discussione l'integrità o la fondatezza scientifica di due persone dalla carriera rispettabile.

Analizzando la tua discussione con Cart noto che da un lato riponi fiducia in quell'economista di fama mondiale, ma al contempo non riponi fiducia in tanti economisti di fama mondiale che avvertirono con ampio anticipo delle problematiche legate all'eurozona, poi verificatesi. Parlo di Krugman, Feldstein, Dornbush e numerosi altri che si sono espressi prima che Bagnai iniziasse il dibattito in Italia (parliamo di prima degli anni 2000). La convinzione che le criticità riconosciute di un'area valutaria non ottimale siano le "teorie di Borghi-Bagnai" é un idea dura a morire, purtroppo alimentata da soggetti che si ammantano come credibili.

Non esistono idee non di parte. Siamo tutti di parte. La parte di Boldrin é quella del capitale. La visione giusta della società per economisti di quell'estrazione é una improntata alla redistribuzione della ricchezza verso l'alto, generando disuguaglianze come innesorabilmente sta avvenendo, alla faccia di qualsiasi fact checking e promessa di ventura prosperità europea. Mi stupisce che a chi comprende quanto non esistano visioni non di parte questa sua volgare faziosità possa sfuggire.
credo sia tanto interessante quanto quella di chi di """scienza""" conosce approfonditamente solo l'economia :unsisi:

Curioso comunque come nessuno degli economisti che conosco e che leggo ritenga l'economia una scienza nuda e cruda. Qua dentro, invece, un economista è uno scienziato, ok :asd:
L'economia non sarà una hard science, questo non significa che non sia una scienza né che valga la qualunque né che gli economisti facendo il loro mestiere si atteggino a sciamani facendo previsioni in base al ciclo lunare o alle interiora di qualche animale. È una scienza sociale che ha lo scopo di regolare la distribuzione di ricchezza fra noi esseri umani. Non esiste un giusto o sbagliato perché tali definizioni dipendono tutte dagli obiettivi che si vogliono ottenere. Ma le dinamiche che conducono all'ottenimento di questi differenti obiettivi sono conosciute e certificate da moltissimi decenni di studi approfonditi. Questa scusa sulla non scienza serve solo per giustificarsi sui social nel parlarne come si farebbe col campionato, improvvisandosi economisti.

È normalissimo, e forse qui darò una notizia, che agli economisti che hanno venduto per anni politiche redistributive come a favore della povera gente, quando la realtà era l'esatto contrario, faccia comodo umiliare la propria disciplina avvicinandola agli occhi dell'opinione pubblica più all'astrologia che alla scienza, per mascherare i chiari "errori" commessi ai danni delle masse (quelle che una volta ti ammazzavano se si risvegliavano un attimo le coscienze, come avranno imparato col tempo i capitalisti).

Se é per questo pure molti medici non considerano la medicina esattamente una hard science per molti motivi, anche se si basa e fa ampio uso delle scienze dure, come l'economia con la matematica. Quindi vorrei capire cos'è sta nuova moda di voler quasi privare di valore tutte quelle discipline che non rientrano nel cerchio magico delle scienze esatte, perculando gli altri che hanno una visione diversa.
 
Hai avuto modo di verificare l'integrità dei dati utilizzati in quei fact checking su YouTube, nota sede di dibattito scientifico? Perché va bene ritenerli sensati, se così va, ma se ti esprimi nei modi che hai fatto nel merito delle loro previsioni l'argomento economico lo stai toccando. Se di stronzate si tratta, chi vi crede é un ignorante (che ignora) per definizione. Potrai non dirlo esplicitamente (come nemmeno hanno mai fatto i "no euro" qui presenti) ma così é. Espressioni di questo tipo hai detto che impoveriscono il dibattito. Penso che per argomentare il tuo punto di vista quell'esternazione allora avresti dovuto evitarla, per non passare come il bue che dà del cornuto all'asino.

I dati a volte sono discutibili persino nell'ambito di riviste scientifiche con peer review, come nel noto caso del paper sull'idrossiclorochina pubblicato sul Lancet, in seguito ritirato. Pendere dalle labbra di qualche video sul tubo fatto da persone dalle ignote qualifiche e intenti (essendo l'ideologia un fattore sempre in gioco, politico o no) mi sembra ingenuo, diventando più grave se sulla base di questi si tenta di mettere in discussione l'integrità o la fondatezza scientifica di due persone dalla carriera rispettabile.

Analizzando la tua discussione con Cart noto che da un lato riponi fiducia in quell'economista di fama mondiale, ma al contempo non riponi fiducia in tanti economisti di fama mondiale che avvertirono con ampio anticipo delle problematiche legate all'eurozona, poi verificatesi. Parlo di Krugman, Feldstein, Dornbush e numerosi altri che si sono espressi prima che Bagnai iniziasse il dibattito in Italia (parliamo di prima degli anni 2000). La convinzione che le criticità riconosciute di un'area valutaria non ottimale siano le "teorie di Borghi-Bagnai" é un idea dura a morire, purtroppo alimentata da soggetti che si ammantano come credibili.

Non esistono idee non di parte. Siamo tutti di parte. La parte di Boldrin é quella del capitale. La visione giusta della società per economisti di quell'estrazione é una improntata alla redistribuzione della ricchezza verso l'alto, generando disuguaglianze come innesorabilmente sta avvenendo, alla faccia di qualsiasi fact checking e promessa di ventura prosperità europea. Mi stupisce che a chi comprende quanto non esistano visioni non di parte questa sua volgare faziosità possa sfuggire.
Faccio due precisazioni al volo, per il resto, mio malgrado, sono d'accordo.
1) Il fact checking di cui parlo è stato spesso fatto o condiviso da Boldrin stesso che in un certo senso legittima la cosa anche da un punto di vista accademico.
2) Boldrin stesso era critico nei confronti dell'Euro e lo è ancora oggi. Per qualche ragione sembra essere diventato uno strenuo difensore dell'Euro quando in realtà ciò che dice in sintesi è "uscire dall'Euro comporta dei rischi non calcolabili, ma potenzialmente molto pericolosi e sarebbe molto meno rischioso e più fruttuoso provare a risolvere i problemi interni che il paese si porta dietro da anni". Cosa che voleva provare a fare nel 2013 prima che il partito crollasse per la vicenda di Giannino.
E detto questo, io non ho altro da aggiungere.
 
L'economia non sarà una hard science, questo non significa che non sia una scienza né che valga la qualunque né che gli economisti facendo il loro mestiere si atteggino a sciamani facendo previsioni in base al ciclo lunare o alle interiora di qualche animale. È una scienza sociale che ha lo scopo di regolare la distribuzione di ricchezza fra noi esseri umani. Non esiste un giusto o sbagliato perché tali definizioni dipendono tutte dagli obiettivi che si vogliono ottenere.
Fin qui siamo tutti d'accordo
Ma le dinamiche che conducono all'ottenimento di questi differenti obiettivi sono conosciute e certificate da moltissimi decenni di studi approfonditi. Questa scusa sulla non scienza serve solo per giustificarsi sui social nel parlarne come si farebbe col campionato, improvvisandosi economisti.
Qui no, perché i dibattiti in campo economico sono molto più accesi e variegati di quelli riguardanti tutte le scienze dure. Inoltre, come dici anche tu tra le righe, l'economia è influenzata da da scelte politiche, sociali e morali, cosa che non succede ad esempio nella fluidodinamica, nell'anatomia o nella biochimica, Ho riportato un articolo prima, te ne riporto altri che spiegano molto più nel dettaglio cosa dico. Articoli scritti da persone sicuramente più facoltose di me e forse anche di te

Se é per questo pure molti medici non considerano la medicina esattamente una hard science per molti motivi, anche se si basa e fa ampio uso delle scienze dure,
Sono più mosche bianche che altro dai. Ha poco senso citarli, così come non si possono paragonare le differenze di visione che hanno i medici ad esmepio sui vaccini con le differenze di visione in campo economico.
come l'economia con la matematica
A voler essere precisi, la matematica è linguaggio. Non è la natura a decidere che 2+2 fa 4; è l'uomo che, dopo aver attribuito i significati che sappiamo ai simboli "2", "4" e "+", ha deciso così. Non è l'uomo però che ha deciso che la Terra impiega 24 ore (dove le ore sono quell'unità di misura temporale che ben conosciamo) a girare sul suo asse. La matematica è un linguaggio che si usa per esprimere e soprattutto quantificare gli eventi scientifici, ma - come dice uno degli articoli che ho riportato - il fatto che in una disciplina si usi la matematica non è condizione sufficiente per decretare questa disciplina come "scienza".
Quindi vorrei capire cos'è sta nuova moda di voler quasi privare di valore tutte quelle discipline che non rientrano nel cerchio magico delle scienze esatte,
Guarda che da parte mia non c'era nessun tentativo di sminuire l'economia in quanto non-scienza, né tanto meno sminuire gli economisti o chi conosce tale disciplina. Semplicemente, l'economia non è una scienza esatta°. Non è un insulto né niente di simile eh, anzi non nego che mi piacerebbe un sacco conoscerla a fondo. Se mai lo facessi però, lo farei consapevole che non sto studiando l'elettromagnetismo, dunque non mi aspetterei lo stesso rigore.
perculando gli altri che hanno una visione diversa.
Non so se hai letto come è nato il mio intervento, ma chi alimentava le proprie OPINIONI dicendo che l'economia è una scienza e in quanto tale non opinabile, non ero certo io.

* Prima che mi si dica che di scienze esatte. nel senso letterale del termine, non ne esistono. Lo so: vedete il discorso come una scala relativa di "più o meno "esatte".
 
Ultima modifica:
Curioso stimare un paese dove i diritti lgbt vengono sempre meno e che periodicamente in europa ce lo mette nel didietro.
Se per questo l'UE ancora tratta con la Turchia per il suo ingresso nonostante Erdogan ha instaurato una sorta di dittatura, ma il problema era la Bielorussia
 
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