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AlertTopic Politico | Leggere primo post prima di intervenire
Non é assolutamente così. La ABC ha fatto fuori Kimmel non per "proteggersi l'immagine" ma sotto diretta minaccia di Trump e del suo tirapiedi il Presidente del FCC Brendan Carr che fanno pressioni sui canali ritenuti scomodi da mesi. Non fare cherry picking, le parole di Carr sono pubbliche, puoi anche vedere il podcast che ho postato se non ci credi, e le ho anche riportate qua:
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Tipo dire "I think it’s worth it to have a cost of, unfortunately, some gun deaths every single year so that we can have the second amendment to protect our other God-given rights. That is a prudent deal. It is rational." e poi essere cecchinati da uno squilibrato?
P.S. sono ironico prima che qualche indignados cerchi di contattare il mio datore di lavoro per farmi licenziare
Che qualcuno abbia fatto pressioni è una tua opinione soggettiva, non abbiamo l'intercettazione telefonica di questo tizio che dice licenzia sto idiota perché ha detto questo. Quindi credo sia proprio una questione di marchio, cattiva pubblicità, quando tutto il Paese è indignato e tu te ne esci con la battutina su una tragedia, è ovvio che ne esci male come azienda.
la solita tiritera del parlare di censura sproposito. Non si tratta di censura, si tratta di decenza minima e della responsabilità che ognuno ha per ciò che dice, soprattutto in pubblico, a maggior ragione quando celebri un fatto grave come cosa positiva e ti lamenti che qualcuno ti ricorda che ci sono conseguenze ad incoraggiare determinati atteggiamenti violenti. Inoltre il voler tirare da una parte o dall'altra sto tizio che ha sparato, tutti pronti, na roba ridicola. Soprattutto per chi parla a sproposito come Kimmel.
Poi prendere come al solito frasi dette da qualcuno per farci sopra una trama comparativa è abbastanza sciocco. Se bastasse una frase controversa per definire una persona “cattiva”, mezzo panorama politicoinfluencers occidentale sarebbe da mandare all’inferno. Ma il mondo reale è più complicato, esistono sfumature e le idee vanno combattute con idee migliori, non con slogan emotivi o peggio la violenza come quella dell'idiota che ha sparato ad una persona.
No no, probabilmente è solo un'allucinazione collettiva (l'ennesima, sarà un'epidemia)
Quando però si lamentavano i liberals (quelli veri), allora erano snowflake. E non mi sembra che il gov. dello Utah sia stato fatto dimettere, né che ci siano state ripercussioni per le perculate al marito di Pelosi.
Fermo restando che Kimmel non ha detto LETTERALMENTE NIENTE se non la verità. Ma si sa che spesso i MAGA sono degli illitterati
Dove sarebbero le battute aggressive?
Consiglio delle ventose migliori per arrampicarsi sugli specchi.
Comunque questo discorso sulle "conseguenze per le parole dette" comicamente presta il fianco ai sostenitori dell'omicidio di Kirk
Inutile, immagino, ri-sottolineare che l'opinione a cui ti stai allineando ha sempre difeso fino alla nausea le parole di odio da sempre diffuse dai beniamini MAGA.
Mi sembra che tu stia facendo parecchia confusione. Già solo il fatto che tu dica che "Kimmel non ha detto niente, ha semplicemente detto la verità", mostra chiaramente che sei ideologicamente schierato. E quando parti da un presupposto ideologico spacciandolo per verità oggettiva, il dibattito serio diventa impossibile, la tua risposta diventa un “sì, perché sì”.
Ma proviamo, per un attimo, a uscire dalla bolla ideologica e a guardare i fatti. Tu parli di “censura”, quando in realtà si tratta di una conseguenza legata alla libertà di parola. Negli Stati Uniti puoi dire ciò che ti pare, persino celebrare una tragedia o idolatrare l’idiota che ha sparato, e magari pubblicare “uno di meno” sui social, come ha fatto quella sceneggiatrice di Batman di cui ho già parlato.
Se sei un privato cittadino, probabilmente te la cavi con qualche insulto online. Se sei una figura pubblica o lavori per una grande azienda, potresti anche perdere il posto. È la responsabilità che viene con la visibilità e il peso delle parole. Non è censura, è accountability.
Hai fatto riferimento a episodi del passato e giustamente ma diciamo le cose come stanno, sotto la precedente amministrazione USA si sono visti licenziamenti per opinioni scomode, sì, ma spesso su temi come i diritti dei trans o il genere nello sport femminile. Gente licenziata non per incitazione alla violenza, ma per aver espresso dissenso su questioni ideologiche o identitarie.
Oggi, invece, stiamo parlando di persone che pubblicamente ridicolizzano tragedie, sbeffeggiano i morti e trasformano un assassino in una specie di martire partigiano. Se permetti, trovo molto più sensato un licenziamento per questo genere di uscite che per un commento (anche polemico) su biologia e sport.
In sintesi: libertà di parola non significa libertà dalle conseguenze. E se quelle conseguenze arrivano quando fai dell’apologia mascherata di violenza, non solo non c’è censura, ma anzi c’è finalmente un po’ di buonsenso.
Non ce la faccio più porti dati, interviste e dichiarazioni e la risposta è "Che qualcuno abbia fatto pressioni è una tua opinione soggettiva". Mi tiro fuori dalla discussione
Non ce la faccio più porti dati, interviste e dichiarazioni e la risposta è "Che qualcuno abbia fatto pressioni è una tua opinione soggettiva". Mi tiro fuori dalla discussione
Hai fatto riferimento a episodi del passato e giustamente ma diciamo le cose come stanno, sotto la precedente amministrazione USA si sono visti licenziamenti per opinioni scomode, sì, ma spesso su temi come i diritti dei trans o il genere nello sport femminile. Gente licenziata non per incitazione alla violenza, ma per aver espresso dissenso su questioni ideologiche o identitarie.
Se ha la forma di un cetriolo, il colore esterno del cetriolo, persino quello interno di un cetriolo, ma il sapore è quella di una anguria, allora è una anguria; non un cetriolo.
Se sei un privato cittadino, probabilmente te la cavi con qualche insulto online. Se sei una figura pubblica o lavori per una grande azienda, potresti anche perdere il posto. È la responsabilità che viene con la visibilità e il peso delle parole. Non è censura, è accountability.
Tizia DC o quella di Ghost of YumeYotei licenziata accetto che sia "accountability". E'come se un tizio del Burger King dicesse che altra catena di fast food è meglio di quello per cui lavora.
Kimmel è un comico, il comico può permettersi di offendere la morale pubblica e ridere di una disgrazia.
Trump:
“[Biden’s] been a sort of moderate person over his lifetime,”
“Not a smart person, but a somewhat vicious person, I will say. If you feel sorry for him, don't feel so sorry, because he's vicious. What he did with his political opponent and all of the people that he hurt—he hurt a lot of people, Biden, so I really don't feel sorry for him.”
Non ci aspettava (dopo il messaggio automatico IA) un po'di pietas nei confronti del suo ex rivale?
E neppure nel caso di Kimmel c'è stata incitazione alla violenza, né sbeffeggiamento di Charlie Kirk (per quanto, sai, è un comico). Ma non c'è stato nulla di tutto ciò. E se la pensi diversamente non sono io politicamente schierato, o in chissà quale bolla, ma sei te che sguazzi nella propaganda MAGA (perché non posso credere tu non riesca a comprendere le parole di Kimmel e il loro significato). E per quanto tu possa rispondere dicendo nuovamente le stesse cose che già hai scritto, e puoi pure riscriverle 20 volte, i fatti saranno diversi. E nelle precedenti amministrazioni non ricordo minacce da parte del capo dell'FCC (nominato dal potus) per eseguire licenziamenti ed evitare la "hard way", o essere incitati dal vicepresidente. Tu potrai negare e dire che scrivo cose sbagliate. Potrai scriverlo 100 volte, ciò non renderà le cose che scrivo meno vere.