A Spoiling Rain, Haruhiko Arai
Il bravissimo sceneggiatore di film "erotici" di cui ho parlato mille volte è ancora vivo e ha diretto qualche film. Questo è il suo ultimo, distribuito nel 2023. In pratica è la storia di un suicidio di una attrice di cui il protagonista regista che l'ha amata prova a scoprire le cause. E' eccessivamente legato alle scene nel presente che sono davvero inutili e statiche. Cioé il protagonista è depresso, il presente è filmato in bianco e nero, piove, non si muovono, si commenta la meno influente scena cinematografica pinku di cui fanno parte... Non c'è niente. Almeno nel passato, a colori, ci sono le loro relazioni. Funziona già meglio. Anche l'aspetto di trama è sovradimensionato, con finte sorprese inutili, si poteva semplificare molto. E riesce pure ad avere cose affrettate nelle relazioni del passato.
Fondamentalmente sembra una sceneggiatura che avea bisogno di una seconda versione. No al bianco e nero nel presente, non ce n'è bisogno. Depresso ok ma sputa un po' per strada, qualcosa, e ne taglio comunque minutaggio. Poi vorrei vedere più del mondo attorno. Se si commenta così tanto Tokyo perché non la posso vedere? Chiaramente Arai è talmente demoralizzato dal tipo di relazioni che vede attorno a sé che non riesce manco ad approcciarle. Comprensibile, ma non porta il film oltre la sufficienza. Senza infame e senza lode. Adesso probabilmente ripercorrerò tutta la sua carriera di scenarista in ordine cronologico come ho fatto con Kumashiro.
edit: aggiungo una cosa. Nel passato l'aspetto fondamentale è chiaramente quella discussione in cui lui scopre che SPOILER lei lo ha tradito e dice "ok capito" e poi riflette come avrebbe potuto "riscrivere" questa storia, da un lato picchiarla (che rappresenta diciamo i film pinku degli anni 70) dall'altro guardarla e abbracciarla, che sarebbe il presente. Ora a parte la metafora temporale è comunque un aspetto umano interessante, di fatto si va a cozzare a muso duro sulle cose centrali, cosa succede di interessante quando non c'è violenza da capire? Di sicuro non la depressione in cui tutti si ammazzano. Allora cosa in questo abbraccio? La risposta non c'è, perché il film è poco sviluppato, anche su questo dubbio stesso. Piuttosto che tanti discorsi parlate solo di questa scelta per due ore, meglio.