Hamilton
La premessa è chiara: è un'opera teatrale filmata, montata e proposta come film
Tutto sommato devo dire che non m'è dispiaciuto, anche se da guardare senza pause è veramente sfiancante
Per chi vuole recuperarlo consiglio una visione divisa in 2 o 3 parti
Per il resto premio l'originalità sia dell'idea teatrale che di quella cinematografica, Lin Manuel Miranda è stato veramente molto bravo
A livello tecnico non c'è da discutere, è risaputo che teatri di un certo livello dispongono di attrezzature di alta fattura e hanno, o fanno fabbricare, materiali di primissima qualità
L'unico aspetto di cui posso dire qualcosa è il montaggio, che però è molto basilare, quindi niente di che
Musiche buone anche se un po' ridondanti
Personaggio migliore: Re Giorgio III, interpretato da un Jonathan Groff in gran forma; quel personaggio m'è piaciuto davvero, sia come interpretazione sia per le canzoni che esegue
The Prom
Un musical pienamente politically correct, che è riuscito a farsi accusare di omofobia
Accuse a parte, tanto ormai ce ne sono talmente tante che fatico perfino a prenderle seriamente, il cast non è ben sfruttato
Avere nomi come la Kidman o la Streep e fargli fare parti che avrebbe potuto fare anche un'esordiente, non mi sembra una grande idea
Passino Corden (che in un anno è riuscito ad essere in ben due film criticati, entrambi musical tra l'altro) e Michael Key, però loro due sono proprio messe lì per far pubblicità
Riguardo all'eccessivo politically correct, per me onestamente possono fare tutti i film che vogliono, purché siano bei film; se fossero tutti della qualità di Brokeback Mountain o Carol quasi nessuno avrebbe da ridire, però finché fabbricano cose del genere, chiaramente non miglioreranno la situazione; ma tanto si è capito che per loro è una questione di moda più che di società
Tornando al film, bisogna dire anche che manca di una sua identità, nel senso che guardandolo si vede un po' di Glee, un po' di Footloose, un po' di Step Up e un po' di Broadway, ma a parte questo cos'è?!
In campagna marketing sembrava dover essere il nuovo Grease o appunto il nuovo Footloose e invece è un prodotto dimenticabilissimo, da guardare giusto per passarsi via due orette
Le interpretazioni si dividono tra buone e "contenute", per le prime c'è poco da spiegare (indico principalmente Rannells, che quest'anno ha fatto una buona performance anche in The Boys in the Band), per le seconde intendo che quasi sembrava non ci credessero nemmeno loro a quello che stavano facendo oppure lo facevano controvoglia
Però non so se quest'ultima cosa è più colpa degli attori o della sceneggiatura, perché veramente alcuni soggetti, protagonista inclusa, si comportano come se sapessero che tanto va a finire bene
Tecnicamente è anche discreto, c'è una buona fotografia, una buona scenografia, bei costumi e un montaggio accettabile
A livello musiche non è granché ma neanche da buttare, c'è di peggio diciamo
In conclusione, non è un gran film, qualcuno potrebbe recuperarlo per vedere qualcosa di leggero, ma di per sé è abbastanza tralasciabile